venerdì 14 ottobre 2016

“Padua: urbs picta”


A Padova, in occasione della seconda edizione della BTRI, borsa turismo religioso internazionale,
“eductour”
per la stampa di settore tra arte, tavola, arte e ancora tavola…
Ma quanto siamo ricchi di arte? (…e di tavola?) I giornalisti presenti non erano certo di “primo pelo”
ma proprio tutti sono rimasti a bocca aperta all’uscita da chiese e musei (e anche… dai ristoranti)
Complice una bella “ottobrata” il viaggio-stampa - organizzato da DRAGOPRESS - comincia sotto i migliori auspici dal centro del capoluogo veneto con le tappe previste, quelle canoniche della “città del Santo”: l’omonima Basilica, l’Arena Romana, Duomo e Battistero, Cappella degli Scrovegni, Chiesa degli Eremitani, il Ghetto ebraico con sinagoga e museo, l’Orto Botanico (dal 1997 patrimonio dell’umanità Unesco) il Palazzo della Ragione e l’Università 'Il Bò', frequentata da Galileo, Copernico, dal Petrarca, ecc. La trasferta prevede anche qualche digressione nei paraggi: nel quartiere Arcella alla chiesetta intitolata a Santa Maria della Cella dove sant’Antonio fu condotto morente, al santuario antoniano di Camposampiero, a Cittadella per una piacevolissima passeggiata nel “camminamento delle ronde” sulle mura restaurate, al castello di Monselice, al Palazzo e alla loggetta del Monte di Pietà, alla chiesa di san Paolo e al museo civico, fino al Santuario Giubilare delle Sette Chiese e alla villa Nani-Mocenigo, siti per l’occasione amabilmente descritti dall’esimio prof. Riccardo Ghidotti che ha affascinato i presenti con le sue narrazioni.
Tra le variazioni sul tema, la visita al “museo della storia della Medicina”, sito in città nell’ex ospedale di san Francesco, ha lasciato tutti, inaspettatamente, esterrefatti: senza dubbio grande parte del merito va alla direttrice Elisa Salvato (…affetta da RLS??) travolgente nel descrivere il sapere medico dalle origini – dal codice Hammurabi alla medicina sapienziale fino a quella moderna – tra le sale dedicate all’anatomia, alla fisiologia, alla patologia e alla terapia, con trattazioni sull’apparato motorio, digerente e riproduttivo, sul sistema nervoso, occhio, orecchio, cuore e polmone, sugli anestetici, gli antibiotici e i vaccini e con la possibilità di sfogliare “veri” testi, antichi volumi ancora scritti a mano dagli scienziati, ma con tanto di traduzione – una struttura (avveniristica) che raccoglie, custodisce e valorizza testimonianze della cultura medica scientifica padovana, ma anche internazionale. Un complesso sistema - alla fine semplicissimo - dove è “vietato non toccare” (!) – gestito da apparati software e sistemi multimediali che permettono analisi in tempo reale, esami, visualizzazioni di scheletro, muscoli e organi umani in grandezza naturale, componibili e scomponibili, sezionabili e scrutabili all’infinitesimo da tutte le prospettive, guidati da voci digitali e non: un vero
luna park per i visitatori più piccoli, che trovano diversi percorsi giocosi (e non vogliono più andare via…) ma in effetti scientificamente tutti attendibili anche per gli adulti, uomini, donne, e medici, chirurghi compresi!
Per i tanti operatori della comunicazione partecipanti a questo viaggio stampa - quasi tutti giunti ormai all’ennesima frequentazione del capoluogo veneto, in occasione di fiere, convegni (e per il sottoscritto anche per incontri enogastronomici… perché questa zona è famosa per "risi e bisi" e "pasta e fasoi", per il prosciutto Veneto Berico Euganeo, per il "bollito alla padovana", il radicchio e i formaggi… il “dolce di Federico II” e per concludere, il caffè “macchiato menta e zabaione”, tipicità sempre proposta dallo storico caffè Pedrocchi di piazza Cavour - lì da 200 anni! - "il caffè senza porte” aperto giorno e notte) - visitare un po’ meno frettolosamente e con tanto di guida esperta chiese, palazzi e musei, è stata davvero un’opportunità da non perdere e, così si impara che nella chiesa del Santo vi sono “lunette” che trasmettono la storia cristiana per mano di artisti quali Giotto, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Giambattista Tiepolo, Gianantonio Canal, più noto come Canaletto e ancora, Sebastiano del Piombo Lorenzo Lotto, Giusto de' Menabuoi, Altichiero, Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, il Pordenone e potremmo continuare per un altro paio di pagine… Infine assistendo incantati alla visita in notturna della cappella del Santo, con tanto di spiegazioni di fra’ Giuliano, squisitamente competente e lapidario nelle chiose (quando ci vuole… ci vuole!).
Ah dimenticavamo… Il viaggio stampa era stato organizzato per partecipare in primis alla “BTR” Borsa del Turismo Religioso Internazionale, con workshop per gli addetti ai lavori (che per inciso è stato ancora una volta un successo per operatori e visitatori) ma come spesso succede, le attività di contorno, per qualcuno…
– forse – hanno avuto più successo dell’evento principale!
(Gianfranco Leonardi)

Per William Shakespeare:
“…fu grande il desiderio di vedere la bella Padova, culla delle arti…"
Di seguito i monumenti e le strutture che non si possono non vedere in occasione di un viaggio a Padova e dintorni:
ARENA ROMANA
L’antico teatro romano di Padova, altresì detto Arena perché vi si spargeva la sabbia (arena) e perché vi avvenivano i combattimenti dei gladiatori prima e giostre e tornei dopo…
BASILICA DEL SANTO
La Basilica di Sant'Antonio, conosciuta con il nome "Il Santo", è il centro religioso più importante della città
BATTISTERO DEL DUOMO
Rappresenta uno dei monumenti artistici più insigni della città
CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
La Cappella degli Scrovegni racchiude uno dei massimi capolavori della pittura del Trecento italiano ed europeo
CHIESA DEGLI EREMITANI
Antichissima sede agostiniana, famosa per la Cappella Ovetari, uno dei capolavori del Mantegna
ORTO BOTANICO
Fondato nel 1545 è il più antico orto botanico universitario del mondo. Patrimonio UNESCO.
GHETTO EBRAICO
A sud della piazza delle Erbe si snoda un labirinto di strade strette che formano il ghetto lì operante dal 1603 e abolito nel 1797
PALAZZO DELLA RAGIONE
Lungo 82 metri e largo 27, il "Salone" si erge sopra un loggiato trecentesco.
UNIVERSITA' (palazzo il BO') la più antica (dopo Bologna) e frequentata da Galileo, Copernico, Petrarca
MUSEO DI STORIA DELLA MEDICINA (musme) Palazzo della Salute, la medicina come non si è mai vista… un museo tra passato e futuro dove si coniuga storia e tecnologia tra veri reperti antichi e exhibit interattivi e con percorsi multimediali e ludici per i piccoli visitatori. DA VEDERE!!






Servizio in attesa di pubblicazione su DEGUSTA e su www.degusta.it -
e sul sito di vari blogger (seguiranno i relativi giustificativi a pubblicazione avvenuta)

Nessun commento:

Posta un commento