mercoledì 16 novembre 2016

Arrivano le feste natalizie, attenzione ai dolci

Gli esperti dell’Osservatorio Grana Padano mettono in guardia sull’utilizzo degli zuccheri semplici e l’aumento dei numerosi fattori di rischio cardiaco.
 
(Milano, 16 novembre 2016) – Si avvicinano le feste natalizie, con tavole imbandite da piatti tradizionali e dolci e, con esse, i buoni propositi degli Italiani di mangiare con gusto, senza appesantirsi con chili di troppo. Grassi e zuccheri sono i nutrienti che contribuiscono all’eccesso di calorie; tra questi, lo zucchero da tavola (quello che si aggiunge a dolci e bevande) aumenta il rischio di contrarre malattie come diabete, obesità e ipertensione, patologie che a loro volta aumentano notevolmente il rischio di eventi che colpiscono il cuore. L’aumento di peso è il maggior fattore di rischio per il Diabete Mellito di tipo II, un disturbo cronico e molto rischioso per la salute del cuore, degli occhi e dei reni. Una dieta a controllato apporto di zuccheri è la prima strategia che viene consigliata a chi soffre di diabete: infatti, seguendo un’alimentazione corretta, molti pazienti possono evitare di assumere farmaci o limitarne l’uso.

Nel mirino finiscono soprattutto i dolci, ma bisogna ricordare che non tutti gli zuccheri sono uguali: ci sono quelli semplici e quelli complessi, entrambi fanno parte dei carboidrati. Gli zuccheri semplici sono soprattutto quelli che si usano per fare i dolci (saccarosio, fruttosio, ma anche miele) o zuccherare le bevande, mentre gli zuccheri (o carboidrati) complessi si trovano in pasta, pane, riso e altri cereali.

Gli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano (OGP) hanno elaborato uno studio sulle abitudini alimentari degli Italiani, focalizzando l’attenzione sull’assunzione dei carboidrati e in particolar modo dei dolci. Lo studio ha analizzato le anamnesi raccolte in tutta Italia dall’OGP, individuando un campione di 4mila adulti (54% donne e 46% uomini).

Dallo Studio emerge chiaramente che si mangiano troppi dolci, sbilanciando quindi la dieta a favore degli zuccheri semplici.

Un eccessivo utilizzo di zuccheri favorisce lo svilupparsi di diabete e obesità, malattie che aumentano il rischio cardiaco – spiega la dott.ssa Michela Barichella, responsabile medico dell’UOS di Dietetica e Nutrizione Clinica Gaetano Pini CTO di Milano e membro del comitato scientifico dell’Osservatorio Grana Padano - per questo è importante prediligere nell’alimentazione i carboidrati a basso indice glicemico (IG). Gli zuccheri semplici e soprattutto quelli raffinati hanno un più alto IG degli zuccheri complessi. Per ridurre il rischio cardiovascolare, il Diabete Mellito di II tipo e l’obesità, è fondamentale promuovere le linee guida per una sana alimentazione e adottare la dieta Mediterranea evitando di consumare troppo zucchero, presente in quantità rilevanti nei dolci e soprattutto in quelli che per tradizione mangiamo durante le feste.”

La dieta Mediterranea consiglia un apporto calorico giornaliero in cui il 55-60% dell’energia derivi dai carboidrati, prevalentemente complessi, come quelli di pasta, pane, riso e cereali e che l’energia introdotta giornalmente con gli zuccheri semplici non superi, invece, il 15% dell’energia totale introdotta secondo i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati).

Lo studio dell’OGP evidenzia che gli zuccheri semplici introdotti vanno ben oltre il limite consigliato e arrivano a quasi il 20% dell’energia introdotta sia per gli uomini sia per le donne. 84% delle donne e 82% degli uomini consumano biscotti e il 55% degli intervistati utilizza merendine confezionate. Il gelato è un dolce stagionale, ma è gradito quasi dal 90% degli uomini intervistati e 85% delle donne. Il cioccolato semplice è utilizzato in egual misura da uomini e donne, circa il 77%, mentre più del 39% delle donne predilige cioccolato ripieno, barrette e snack rispetto al 34% degli uomini. Lo zucchero semplice aggiunto, il classico saccarosio, è utilizzato da quasi il 75% della popolazione, mentre il 15% degli intervistati ricorre all’utilizzo dei dolcificanti. Le bibite gassate e zuccherate sono utilizzate dal 47% delle donne e dal 56% degli uomini, il 18% delle donne e uomini intervistati utilizzano bibite light o dolcificate.

Le linee guida per una sana alimentazione danno un’indicazione generale: ridurre al minimo l’utilizzo di zuccheri semplici che derivano da dolci e bevande zuccherate. In paesi come la Gran Bretagna e da poco negli USA, i prodotti con aggiunta di zucchero sono tassati maggiormente proprio per tentare di ridurne i consumi.

A favore di questo, recentemente si è schierato anche il nostro Governo (nella seduta del 12 Ottobre il senato ha proposto delle modifiche alle mozioni n° 515-601-642-643, per contrastare l’obesità) con le proposte di legge di riconoscere l’obesità come malattia cronica invalidante e di promuovere tutta una serie di azioni per contrastarla, come ad esempio: tassare gli alimenti “spazzatura”, incoraggiare le industrie alimentari a introdurre alimenti sani, aumentare l’attività fisica nelle scuole e promuovere altre attività di prevenzione.
Queste strategie di prevenzione non sono nuove in Europa e anche l’Italia, dopo Francia e Inghilterra, sta promuovendone la diffusione.

La prima prevenzione è l’informazione, per questo gli esperti dell’Osservatorio Grana Padano hanno pensato di pubblicare una lista di dolci tipici italiani, ricordando il loro valore calorico e la percentuale di zuccheri semplici, per aiutare a moderarne il consumo nel periodo natalizio.
 
DOLCI TRADIZIONALI DI NATALE

PANETTONE classico 1.000g - 8 pz da 125g cad.
- kcal 416       Carboidrati totali 70g          Zuccheri solubili 29g -
Tipico dolce della tradizione artigiana milanese del periodo natalizio, ricco di uvetta e canditi.

MANDORLATO 750g – 6 pz da 125 cad
- kcal 469       Carboidrati totali 65g          Zuccheri Solubili 37g -
Prodotto dolciario da forno a lievitazione naturale ricoperto di glassa alle nocciole, fiocchi di mandorle e zucchero, ricco di uvetta e canditi.

PANETTONE con ripieno e farcitura al cioccolato fondente 750g - 6 pz da 125g cad.
- kcal 511       Carboidrati totali 60g          Zuccheri Solubili 35g -
Un panettone classico ma farcito e decorato con tanto cioccolato fondente, senza uvetta né canditi.

PANDORO classico 1000g – 8 pz da 125g cad
- kcal 510       Carboidrati totali 63 g          Zuccheri Solubili 34g -
Dolce tipico di Natale della tradizione veronese, delicato, soffice, che contiene tanto burro e zucchero e corredato di zucchero a velo.

CREMA AL MASCARPONE 100g                       
- kcal 371       Carboidrati totali 37 g -
Dolce al cucchiaio che spesso accompagna pandoro o panettone durante le festività natalizie.

TORRONE classico alle mandorle 100g
 - kcal 479      Carboidrati totali 52g          Zuccheri Solubili 52g -
Dolce natalizio tipico di molte regioni italiane, composto da albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, o noci, arachidi o nocciole tostate.

MARRON GLACé 100g
- kcal 318       Carboidrati totali 75g          Zuccheri Solubili 60g -
Particolare lavorazione pasticcera della castagna ricoperta da una glassa di zucchero.

- MARZAPANE 100g -
- kcal 442       Carboidrati totali 54g          Zuccheri Solubili 46g -
Dolce tipico del sud Italia, in particolare della Sicilia, è una pasta dolce composta da farina di mandorle, albume d'uovo e zucchero.

MOSTACCIOLI 100g                                
- kcal 415       Carboidrati totali 69g          Zuccheri Solubili 49g -
Biscotti natalizi tipici delle regioni del Sud Italia, ricoperti di una glassa di cioccolato, mentre all'interno sono caratterizzati da una pasta morbida dal sapore di miele e frutta candita.


PER INFORMAZIONI ALLA STAMPA:

Ufficio stampa Osservatorio Nutrizionale Grana Padano
Marco Fanini
Telefono: 339 6668750
e-mail: fanini1@faniniufficiostampa.com
sito web: http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it

 

SCHEDA INFORMATIVA SULL'OSSERVATORIO GRANA PADANO

L’Osservatorio Grana Padano nasce nel 2004 grazie all’impegno del Consorzio Tutela Grana Padano in collaborazione con FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Dall’inizio del 2005 sta fotografando gli stili alimentari della popolazione italiana con appositi questionari somministrati da Medici e Pediatri di libera scelta ai loro assistiti, ai quali nel 2007 si sono aggiunti Dietisti e altri Medici Specialisti. Dal 2015 un’equipe di Dietisti residenti in tutte le regioni d’Italia affiancano i medici del territorio offrendo nei loro ambulatori il servizio di anamnesi alimentare e sugli stili di vita, utilizzando il nuovo software online. I dati raccolti con le anamnesi, oltre che informare l’assistito, sono elaborati per dare informazioni di carattere osservazionale-epidemiologico che periodicamente sono diffusi alla società civile.

Stato dell’arte
Ha coinvolto 1.451 Medici di Medicina Generale, 673 Pediatri, 372 Dietisti che hanno somministrato 30.493 anamnesi alimentari (interviste) di cui 14.347 in età pediatrica e 16.146 adulti.

Obiettivi
Educare l'intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma "Guadagnare Salute" del Ministero della Salute.
Ottenere una stima qualitativa dell’assunzione di nutrienti e delle abitudini quali fumo e attività fisica.
Fornire al medico un pratico strumento operativo per somministrare l’anamnesi nutrizionale.
Identificare i principali errori nutrizionali e di stile di vita degli italiani e diffondere la cultura della good practice.

Metodologia
Ogni medico, pediatra, dietista e operatore sanitario, effettua l’anamnesi in un’area riservata online dove risiede il software. L’anamnesi è somministrata solo a soggetti che non soffrono d’importanti patologie ed è effettuata come una ricerca osservazionale (il medico intervista il suo assistito, o il genitore nel caso di minori) l’intervista è guidata da un questionario elettronico che raccoglie: età, sesso, peso e altezza per calcolare il BMI, la circonferenza addominale, lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e l’abitudine al fumo.
La parte alimentare valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile dei più importanti e diffusi alimenti consumati in Italia, i dati dichiarati vengono elaborati dal software che calcola il contenuto in macronutrienti e micronutrienti e di conseguenza quanti se ne sono assunti con la dieta abituale. Il software elabora e somma i nutrienti assunti e li paragona al fabbisogno giornaliero di ogni individuo, distinto per età e sesso, per valutarne lo scostamento rispetto ai valori standard. Le eccedenze e deficienze di nutrienti significative vengono evidenziate per correggere l’errore nutrizionale emerso dall’anamnesi. Gli scostamenti dei nutrienti vengono poi riclassificati in cibi da assumere più o meno frequentemente. Oltre a ciò il software permette, solo al medico, di suggerire comportamenti personalizzati in base al quadro clinico del soggetto e produce un documento che può essere consegnato agli intervistati.

Comitato scientifico OGP
Proff.ssa Michela Barichella: Medico specializzato in scienza dell’alimentazione, Responsabile medico del Servizio dietetico ICP dell’Ospedale di Milano, Presidente di Brain and Malnutrition Association.
Prof. Claudio Maffeis: Medico Pediatra, esperto di nutrizione e obesità infantile, Docente di metabolismo e nutrizione in età evolutiva dell’Università di Verona, Direttore della UOS nutrizione clinica e obesità dell’Ospedale Borgo Roma, Verona.
Prof. Sergio Coccheri: Medico specializzato in cardiologia e angiologia Ordinario di Malattie cardiovascolari dell’Università di Bologna.
Prof. Davide Festi: Medico specializzato in gastroenterologia, Ordinario di Gastroenterologia, Direttore della Scuola di specializzazione e Preside del corso di laurea in dietetica dell’Università di Bologna.
Prof. Alessandro Lubisco: statistico, Docente di scienze statistiche dell’Università di Bologna).

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