Un museo diffuso a cielo aperto, per scoprire itinerari cittadini
fuori dal centro e dai circuiti ordinari dell’arte,
con 50 opere di street art in realtà aumentata da esplorare
di quartiere in quartiere
Inaugurazione MAUA domenica 17 dicembre:
Primo tour del Giambellino già sold out.
A seguire mostra e presentazione in BASE
Al via dal 18 dicembre le prenotazioni dei tour urbani su mauamuseum.com
Milano ha un nuovo museo, diffuso, a cielo aperto: si chiama MAUA ed è il primo museo di arte urbana aumentata, nato dall’idea di proporre itinerari culturali inediti, fuori dal centro e dai più tradizionali circuiti dell’arte. Così, 50 opere di street art animate in realtà aumentata
diventano l’occasione per esplorare quartieri meno conosciuti della
città. Si parte scegliendo il proprio percorso. Poi, arrivati sul posto,
l’esperienza prosegue in forma digitale: ogni opera, inquadrata con lo
smartphone, ne genera una nuova e si trasforma in un lavoro di digital
art, appositamente creato per il museo grazie a tecnologie di realtà
aumentata.
MAUA nasce a partire dal progetto “Milano Città Aumentata”, uno tra i 14 vincitori del “Bando alle Periferie” promosso dal Comune di Milano
per ripensare e valorizzare i quartieri. Erano stati 160 i progetti
presentati da quasi 500 associazioni in risposta al primo bando pubblico
voluto dall’Amministrazione per sostenere - con un finanziamento totale
di 548mila euro - alcune importanti iniziative delle forze sociali,
culturali ed economiche presenti in città per migliorare la qualità
della vita nei cinque ambiti strategici del Piano Periferie:
Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli,
Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese.
MAUA è realizzato grazie a una rete di partenariato composta da Bepart, come capofila, insieme ad altre sei realtà: BASE Milano, Avanzi - Sostenibilità per Azioni, Terre di Mezzo, scuola CFP Bauer, PUSH. e la Fondazione Arrigo e Pia Pini.
“Un
museo è un luogo in cui si testimonia un momento, un passaggio, un
pensiero; uno spazio in cui si conserva la memoria di un tempo
raccogliendone tracce e segni, in modo che quelle esperienze, viste,
vissute e approfondite, possano essere utili allo sviluppo di una
comunità. – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –
Un’esperienza come quella del MAUA può quindi servire a raccontare
anche questo nostro tempo, che fa sbocciare ovunque, spontanee,
creatività e bellezza, ‘fissandole’ in uno spazio virtuale senza
separarle dal loro contesto, e animandole là dove sono nate per invitare
tutti ad alzare gli occhi, e scoprirle”.
MAUA vuole essere un nuovo modello di museo, diffuso e partecipativo,
capostipite di molti altri musei tecnologici del futuro, che vorranno
dare vita a modalità innovative di fruizione e valorizzazione,
accessibili a un ampio pubblico e aperte al territorio.
Nasce
proprio da queste premesse l’idea di coinvolgere nel progetto MAUA gli
stessi abitanti dei quartieri fin dalla prima fase di ricerca, svoltasi
nei mesi di settembre e ottobre 2017, che ha portato alla creazione
della più grande mappatura finora realizzata della street art a Milano con 218 opere e tour alternativi.
A centinaia di abitanti, studenti e associazioni dei cinque quartieri è
stato chiesto di selezionare le opere più rappresentative della propria
zona e di fotografarle insieme a studenti e professori della scuola CFP Bauer, individuando una selezione finale di dieci murales. Un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha portato all’acquisizione di 50 opere in un immaginario grande museo a cielo aperto che, oltre alla scoperta di sorprendenti murales, offre l’opportunità di esplorare zone della città meno conosciute.
Per ciascun visitatore, la visita dal reale prosegue poi sul proprio smartphone attraverso l’app Bepart
che grazie alla realtà aumentata, anima e trasforma le 50 opere in 50
lavori di digital art, sviluppati durante un workshop a BASE da 50
giovani animation designer. E, per chi non ha la possibilità di
spostarsi, è comunque possibile vedere le animazioni in realtà aumentata
inquadrandole sul catalogo di MAUA, edito da Terre di Mezzo.
L’inaugurazione di MAUA domenica 17 dicembre
MAUA sarà inaugurato domenica 17 dicembre a BASE con una mostra fotografica delle 50 opere
selezionate, che potranno essere ammirate anche in realtà aumentata
offrendo un’anteprima della visita reale. In questa occasione sarà presentato il progetto, insieme al catalogo del Museo di Arte Urbana Aumentata e alle mappe cartacee dei quartieri, curate da Terre di mezzo.
La giornata si aprirà con un tour guidato nel quartiere Giambellino,
già sold out, in programma alle ore 11. Dalle ore 15, mostra e
presentazione aperta al pubblico in BASE, via Bergognone 34.
A partire dal 18 dicembre sarà possibile prenotare il proprio tour urbano su mauamuseum.com. I tour partiranno appena sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti.
Il programma nel dettaglio
- Ore 11.00 Tour guidato tra le opere e i murales del quartiere Giambellino, con partenza dalla Stazione di San Cristoforo e arrivo a BASE.
- Ore 15.00
MAUA, la nascita di un museo diffuso e il ruolo della street art in
città. Con Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di
Milano - Cultura e Pao, street artist e designer.
- Ore 16.00 Visita alla mostra
- Ore 17.00 Proiezione
del documentario “Banksy Does New York Movie” - 2014. Nel documentario,
prodotto da HBO, Chris Moukarbel analizza la reazione del pubblico al
progetto dell'artista “Better Out Than In”, e segue il percorso dei
lavori creati segretamente ogni giorno da Banksy, dal lower East Side
fino a Staten Island, da Williamsburg a Willets Point.
- Ingresso gratuito in BASE fino ad esaurimento posti.
Come si visita il MAUA
Visitare il MAUA è semplice.
-
Basta: consultare la mappa delle 50 opere di street art selezionate
quartiere per quartiere dagli abitanti di ciascuna zona. La mappa completa è disponibile su streetartfactory.eu, sull’app Bepart o sul catalogo cartaceo del MAUA, in distribuzione a BASE Milano, all’infopoint del Comune e nelle librerie;
-
selezionare una o più opere, costruire il proprio percorso, cominciare
il tour; una volta sul posto, aprire l’app Bepart e inquadrare l’opera
di street art con lo smartphone per vederla animarsi e trasformarsi in
un’opera d’arte digitale. Condividere l’esperienza sui profili social
con l’hashtag #maua #museoarteurbanaaumentata #realtaaumentata
-
chi non ha la possibilità di recarsi fisicamente di fronte alle opere
di street art potrà comunque fruire dei contenuti aumentati attraverso
il catalogo.
I numeri del progetto
- 50 murales in realtà aumentata
- la più grande mappatura cittadina di street art
- 218 opere fotografate
- oltre 200 autori
- 115 ore di workshop
-
5 aree di Milano: Giambellino-Lorenteggio; Adriano-Padova-Rizzoli;
Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare; Niguarda-Bovisa; QT8-Gallaratese.
- 150 ragazzi/e coinvolti sul territorio e 50 digital artist
- 1 premio appena ricevuto: il Digital Award – Il Coraggio di Innovare 2017,
di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Meet the Media Guru,
riservato ai migliori progetti dei settori della Moda e del Design che
abbiano scelto il digitale come strategia vincente.
I partner di MAUA
Nato
a partire dal progetto “Milano Città Aumentata”, tra i vincitori del
“Bando alle Periferie” promosso dal Comune di Milano, MAUA è realizzato
grazie a una larga rete di partenariato che comprende la cooperativa Bepart, come capofila, insieme al centro per la cultura e la creatività BASE Milano, ad Avanzi - Sostenibilità per Azioni, società che promuove il cambiamento per la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale, alla casa editrice Terre di Mezzo, alla scuola di fotografia e comunicazione visiva CFP Bauer, al laboratorio di design PUSH. e alla Fondazione Arrigo e Pia Pini che coinvolge bambini e ragazzi con patologie croniche o disabilità in attività artistiche e la piattaforma internazionale Meet the Media Guru.
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