mercoledì 24 gennaio 2018

La scomparsa del grande cuoco dell'innovazione

La cooperazione Romagna Beaujolais  ricorda Paul Bocuse:
due mesi fa la memorabile cena in Ecully 

Paul Bocuse, il grande cuoco francese scomparso a quasi 92 anni, ebbe un grande ruolo agli inizi del variegato movimento della Nouvelle Cuisine, per poi rapidamente distaccarsene, ritornando alla cuisine du marché.  Bocuse: un vero personaggio, che contribuì per primo a esaltare prestigio del cuoco e il suo mestiere. Con la forza della passione e del talento ha costruito un impero mondiale della cucina, con ristoranti, brasserie, un complesso multifunzionale in Florida, un istituto di cucina a Ecully (Lione), un concorso internazionale (il Bocuse d'oro), una fondazione.
E proprio a Lione, due anni fa, si rinnovò il patto d'amicizia fra Romagna e Beaujolais con la visita della folta delegazione romagnola di amministratori ed esponenti dell'enogastronomia e turismo, al mitico Istituto Paul Bocuse di Ecully.   
Appena due mesi fa, invece, in occasione delle feste per il Beaujolais Noveaux, la instancabile coordinatrice del gemellaggio italo-francese Stephanie Plaza ha organizzato in Ecully una cena memorabile curata da 4 cuochi francesi e italiani (i romagnoli Claudio Di Bernardo ed Enrico Croatti). Accompagnavano e sostenevano le creazioni artistiche della cucina,  i vini del Consorzio di Bertinoro, olio extravergine dei Colli di Forlì Cesena Rimini, il Sale dolce di Cervia, i formaggi del Caseificio Mambelli.  Hanno preso parte all'evento anche i Comuni di Cervia e di Bertinoro, e Casa Artusi con Comune di Forlimpopoli.  

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