martedì 20 novembre 2018

Giovedì 22 novembre, ore 18.30 Vernissage aperto al pubblico Presentazione dell’opera Claustrale di Chiara Enzo, vincitrice del premio per l’arte contemporanea Lydia! promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto.

Alla serata inaugurale parteciperanno l’artista, Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli, curatrici del premio, i giurati, un gruppo di curatori chiamati a confrontarsi con l’opera e i collaboratori storici di Lydia Silvestri, scultrice che ha lavorato tutta la vita negli spazi della Fondazione, cui il premio è dedicato

Ingresso libero

Fondazione Il Lazzaretto
Via Lazzaretto 15, Milano

È Chiara Enzo la vincitrice del premio per l’arte contemporanea Lydia! curato da Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli e promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto, realtà nata con l’obiettivo di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi di cambiamento, crescita e formazione che attraversino con libertà diverse discipline e approcci.

L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 22 novembre alle ore 18.30 in un evento al quale parteciperanno la vincitrice del premio, le curatrici, i giurati, un gruppo di curatori chiamati a confrontarsi con l’opera (tra i quali Katia Anguelova, Edoardo Bonaspetti, Lucrezia Cippitelli, Alessandra Pioselli) e i collaboratori storici di Lydia Silvestri.

La serata è anche l’occasione per partire alla scoperta del profilo di Lydia Silvestri, che ha lavorato negli spazi del Lazzaretto per decenni. Scultrice ostinatamente alle prese con materiali “difficili”, donna dal carattere forte e ironico, Lydia ha lasciato una traccia nella memoria di chi l’ha conosciuta, nonché nella scena artistica milanese. Nel corso della serata si proverà dunque a saldare passato e presente, rileggere gli spazi ariosi della Fondazione alla luce delle grandi opere di Lydia, interrogarsi su modi diversi di vivere il femminile (come metodo, e non solo come genere).

Claustrale - questo il titolo dell’opera - propone una riflessione sul corpo vulnerabile e sull’esplorazione dei suoi limiti fisici. All’interno degli spazi del Lazzaretto, Chiara Enzo ha creato uno spazio intimo e chiuso, entro cui installare disegni di vissuto personale, tesi ad aprire e interrogare la definizione del sé. Per mezzo di un linguaggio che incorpora disegno, pittura ed elementi formali e narrativi peculiari del cinema, l’artista ha selezionato una serie di episodi strettamente legati alla sua vita, soffermandosi su accadimenti minimi del quotidiano, spesso banali ed esigui al punto tale da non essere presi in considerazione. Tali eventi mettono però in questione o addirittura minano le coordinate della relazione tra il singolo e il mondo in cui vive, evidenziandone la conflittualità. Attraverso un’analisi ostinata dello sguardo e un’inquadratura il più possibile ravvicinata, Chiara Enzo invita l’osservatore a partecipare alla sua esperienza.

Chiara Enzo, studentessa del corso di Laurea Magistrale in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, è stata premiata per aver saputo interpretare al meglio il tema lanciato dal bando promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto: riflettere sul concetto di “femminile” per dar vita ad un’opera capace di andare oltre i soliti stereotipi e clichés, con l’obiettivo di sperimentare nuovi possibili modi di descrivere il presente e le sue trasformazioni.

Claustrale è stata selezionato tra decine di lavori di altri giovani artisti da una giuria composta da rappresentanti degli enti promotori e da professionisti del mondo della cultura e dell’arte di grande esperienza: Edoardo Bonaspetti, curatore; Francesca Kaufmann, gallerista (Galleria Kaufmann Repetto); Damiana Leoni, consulente per l’arte contemporanea (VIP Representative Italy-Art Basel); Adrian Paci, artista; Paola Ugolini, critica d’arte e curatrice indipendente; Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli, curatrici dell’area arti visive de Il Lazzaretto.

L’idea del premio Lydia! nasce nell’ambito di un’esplorazione avviata dalla Fondazione Il Lazzaretto legata ai temi del femminile quale approccio e modello per scandagliare le complessità del presente. Un’indagine che è stata anche al centro della prima edizione de Il Festival della Peste!, evento promosso dalla Fondazione che, lo scorso ottobre, ha proposto una riflessione sul concetto di femminile oltre gli stereotipi e i ruoli imposti attraverso la contaminazione di forme e linguaggi di arte e cultura. 

 La vincitrice del premio Lydia!: Chiara Enzo 
Chiara Enzo (1989) vive e lavora a Venezia. Attualmente frequenta il corso di Laurea Magistrale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia con Carlo Di Raco. Nel 2013 una borsa di studio Erasmus per la mobilità internazionale le ha permesso di proseguire gli studi per un anno presso la De Montfort University a Leicester, Regno Unito. Nel 2017 vince per un anno uno studio d’artista nell’ambito del programma di residenze della Fondazione Bevilacqua La Masa.

 Il Lazzaretto e la sua storia 
Lo spazio dove ha sede Il Lazzaretto fu trovato anni fa da una signora appartenente all’illuminata borghesia milanese, che lo diede in gestione a una cara amica di famiglia, Lydia Silvestri, una scultrice allieva di Marino Marini, che per anni ne fece il suo atelier. L’ambiente era perfetto, arioso e luminoso, con una storia alle spalle, ideale per accogliere nuove energie e nuove idee. In questo luogo più generazioni sono passate a imparare cosa fosse l’arte e qualche volta a sperimentarla: poster, disegni, bozzetti erano ovunque, mentre con il carroponte si spostavano le sculture più grandi.

 La Fondazione 
Il Lazzaretto, storicamente luogo della cura e della separazione dal mondo, si è trasformato in un luogo aperto alle contaminazioni del mondo. Essere una peste oggi significa camminare sui confini, forzare il limite con ironia e divertimento, giocare coi tabù e gli stereotipi, e, in ultima istanza, promuovere una riflessione sui processi di cambiamento e trasformazione individuale e collettiv

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