Torino, 2 giugno 2025. Con un grande risultato di poco più di 50.000 visitatori CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia saluta in queste ore, proprio in concomitanza con la Festa della Repubblica, la mostra Henri Cartier-Bresson e l’Italia, a cura di Clément Chéroux e Walter Guadagnini, che ha messo in luce il profondo legame del maestro francese con il nostro Paese attraverso un viaggio in 160 scatti e documenti originali. 3.000 persone sono state a CAMERA tra il 30 maggio e il 2 giugno.
Un percorso a più tappe attraverso i suoi numerosi reportages dalle grandi città del Nord ai piccoli borghi del Sud, tra gli anni Trenta e Settanta, grazie al quale il pubblico ha potuto scoprire da un punto di vista inedito non solo l’evoluzione del suo sguardo ma anche uno straordinario spaccato socioculturale dell’Italia, firmato dal grande fotografo definito l’occhio del secolo.
Un viaggio nel nostro Paese declinato anche attraverso il seguitissimo programma di incontri che ha coinvolto fotografi, curatori e scrittori di fama internazionale.
Due le mostre che si sono svolte nella Project Room durante la primavera: l’antologica dedicata al noto fotografo torinese Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932 - 1990 (14 febbraio – 6 aprile, a cura di Barbara Bergaglio) e il progetto inedito della fotografa italo-svizzera Olga Cafiero dal titolo Cultus Langarum (16 aprile – 2 giugno, a cura di Giangavino Pazzola), vincitrice del Garesio Wine Prize for Documentary Photography e parte di Exposed Torino Foto Festival.
A dare il via all’estate di CAMERA sarà invece, a partire dal 13 giugno, una grande esposizione dedicata all’autore del famoso 'bacio a Times Square': Alfred Eisenstaedt, tra i principali fotografi della rivista “Life”. A ottant’anni dalla realizzazione di quel suo celebre scatto, l’esposizione curata da Monica Poggi, ripercorre in 170 immagini, molte delle quali mai esposte, tutto l’arco della sua carriera: dai primi scatti nella Germania degli anni Trenta alla vita vertiginosa degli Stati Uniti del boom economico, passando dal Giappone post-nucleare ai reportage realizzati in Italia, fino alle ultime opere degli anni Ottanta e ai ritratti di alcuni personaggi più noti dell'epoca come Sophia Loren, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer. Visitabile fino al 21 settembre, sarà un’occasione per approfondire e riscoprire lo stile e la vita del grande fotografo, che col suo obiettivo ha colto i momenti più significativi del Novecento raccontando il mondo e la sua contemporaneità attraverso uno sguardo attento, spesso poetico e ironico, che ha fatto la storia della fotografia.
Dal 4 luglio, accanto alla grande mostra su Alfred Eisenstaedt, CAMERA accoglierà negli spazi della sua Project Room l’esposizione CAMERA meets ICP. Un decennio di storie per immagini. Un group show, a cura di Cristina Araimo, Barbara Bergaglio e Giangavino Pazzola, dedicato ai primi dieci anni di collaborazione con l’International Center of Photography (ICP) di New York partner internazionale della Fondazione, con il quale viene organizzato annualmente a Torino il programma intensivo di formazione in Visual Storytelling per giovani fotografi e fotografe.
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