sabato 21 giugno 2025

"VALERIO BERRUTI More than kids"

 


Dal 22 luglio 2025Palazzo Reale di Milano presenta la più grande mostra personale mai realizzata di Valerio Berruti, uno degli artisti più significativi e intensi del panorama contemporaneo. Con sculture monumentali, installazioni, video e una vera e propria giostra sulla quale salire, Valerio Berruti conduce i visitatori, attraverso la meraviglia delle sue opere, in un percorso che partendo dall’infanzia – il momento in cui tutto può ancora succedere – tocca temi universali che generano spazi di riflessione profonda, capaci di parlare a grandi e piccoli.

VALERIO BERRUTI. More than kids, promossa dal Comune di Milano – Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con Piuma e con il sostegno della Fondazione Ferrero che ha organizzato ad Alba un’esposizione (aperta al pubblico fino al 4 luglio) con opere inedite e site-specific dell’artista, insieme ad alcuni lavori preparatori in anticipazione della mostra milanese.

Il progetto espositivo, curato da Nicolas Ballario, è un viaggio all’interno della poetica dell’artista attraverso opere cardine della sua produzione – come la grande scultura-carosello con la musica appositamente realizzata da Ludovico Einaudi “La giostra di Nina” – e opere del tutto inedite che vengono presentate per la prima volta a Milano come “Don’t let me be wrong”, la grande scultura allestita nel cortile di Palazzo Reale musicata da Daddy G dei Massive Attack, ma anche due nuove video-animazioni “Lilith”, con la colonna sonora di Rodrigo D’Erasmo, e “Cercare silenzio” con il suono di Samuel Romano-  storica voce dei Subsonica - che si uniscono alle precedenti animazioni musicate, tra gli altri, da Paolo Conte e Ryuichi Sakamoto.

Valerio Berruti ha sviluppato negli anni un linguaggio riconoscibile e profondamente autentico. Attraverso l’antica tecnica dell’affresco, le sculture monumentali, i disegni, i video e le installazioni, l’artista dà vita a un universo popolato da figure infantili sospese nel tempo

Come si evince dal sottotitolo della mostra “More than kids”, i suoi “bambini” non raccontano una storia soltanto personale, ma diventano simboli collettivi che mostrano l’infanzia come luogo di appartenenza, dove tutti siamo stati, ma anche di futuro possibile e ancora da scrivere.

Le opere di Berruti non sono solo da guardare: sono da attraversare, da abitare. Nel percorrerle si è chiamati a muoversi, a partecipare. Alcune installazioni coinvolgono lo spettatore in modo diretto: un gruppo di bambini, disposti in cerchio, invita a entrare in una dimensione sospesa, una bambina galleggia in acqua evocando la necessità di salvarsi, grandi uccelli trasportano in volo chi sceglie di salire su una grande opera d’arte ispirata alle antiche giostre a carosello, in un equilibrio tra leggerezza apparente e forza naturale.

Altro tema caro all’artista è il cambiamento climatico, protagonista nei suoi ultimi lavori e rappresentato in mostra da “Nel silenzio” che vede tre bambine risposare sulla terra arsa dal sole; o la già citata “Don't let me be wrong”, scultura monumentale nella quale assistere alla proiezione dell’omonimo cortometraggio realizzato con circa ottocento disegni in sequenza e accompagnato da una colonna sonora originale firmata da Daddy G (fondatore della band di culto Massive Attack) insieme al suo storico produttore Stew Jackson.

“Con questa ampia monografica, Berruti si trasforma in un regista che, stanza dopo stanza, suscita emozioni, sentimenti, fa sussultare, sorridere, commuovere, riflettere - afferma il curatore, Nicolas Ballario -. Le sue opere sono essenziali, potenti, perché rivelano lo sguardo puro e diretto dei bambini, capaci di leggere il mondo con autenticità e senza livelli. Ogni visitatore è invitato a costruire il proprio cammino, a diventare parte attiva del racconto, in un percorso che fonde leggerezza e profondità, sogno e realtà”.


La mostra vede come mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e media partner Sky Arte.


Valerio Berruti
Nato ad Alba nel 1977, nel 2009 partecipa alla 53a Biennale di Venezia dove ha presentato un video, con la musica di Paolo Conte, composto da 600 disegni affrescati. Nel 2011 il suo video Kizuna, esposto al Pola Museum di Tokyo con la colonna sonora appositamente scritta da Ryuichi Sakamoto, è diventato un progetto benefico per la ricostruzione del Giappone dopo la devastazione dal terremoto. L’anno successivo ha vinto il premio internazionale Luci d'artista di Torino e ha realizzato un’opera permanente di land art alla Nirox Foundation di Johannesburg. Nel 2018 inizia a lavorare al cortometraggio animato, coprodotto da Sky Arte, La giostra di Nina con la colonna sonora di Ludovico Einaudi. La grande giostra viene esposta nell’autunno del 2018 nella Chiesa di San Domenico di Alba e successivamente al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo e alla Reggia di Venaria. Nel 2022 è stata inaugurata la sua opera monumentale Alba, una scultura in acciaio inox bronzato altra oltre 12 metri donata dalla famiglia Ferrero alla Città di Alba, posizionata nella centrale piazza Michele Ferrero, dedicata all’imprenditore albese. A maggio 2024 ha inaugurato Circulating sketch, una personale in Cina nel prestigioso Teagan Space di Youyi Bay, nel distretto di Pechino.

L'ESTATE ADDOSSO, IL LAMBRUSCO NEL CALICE.

 

venerdì 20 giugno 2025

Ca’ del Bosco e la magia della Cuvée Prestige: quando il vino diventa arte

 


Nel cuore pulsante della Franciacorta, dove i vigneti accarezzano le colline e il tempo sembra rallentare, sorge un luogo in cui il vino si trasforma in poesia: Ca’ del Bosco. Una vera e propria Maison italiana che ha saputo elevare il Metodo Classico a una forma d’arte, coniugando rigore, innovazione e rispetto per la natura.

 Tra le sue meraviglie enologiche spicca la Cuvée Prestige, la più iconica e riconoscibile espressione dello stile Ca’ del Bosco. Non un semplice spumante, ma il frutto di un lavoro meticoloso e appassionato che parte da lontano. Ogni bottiglia racchiude l’arte dell’assemblaggio multi-vintage, un sapere che unisce annate diverse per garantire anno dopo anno un’armonia stilistica costante e un’identità inconfondibile.

Nata negli anni Settanta e consacrata nel 2007 con il nome Cuvée Prestige, questa etichetta ha saputo evolversi senza mai perdere la propria anima. Dal 2017 ogni nuova uscita viene identificata con un numero progressivo: oggi celebriamo l’arrivo della 47ª Edizione, un capolavoro enologico che si distingue per eleganza, complessità e una freschezza che conquista al primo sorso. About Tannico Da oltre 10 anni Tannico trasforma la propria expertise nel vino in emozioni da condividere con tutti i wine lover. Nato nel 2013 in Italia, Tannico alla fine del 2022 è stato acquisito dalla Joint Venture tra Campari Group & Moët Hennessy (Gruppo LVMH). Attraverso un’accurata selezione, Tannico accontenta anche le nicchie più esigenti con un’area dedicata ai Vini Rari. In continua espansione è anche la sezione dedicata alle Esclusive di Tannico, una selezione di vini importati N esclusiva in Italia da Francia, Austria, Germania, Spagna e Slovenia, per citarne solo alcuni. Contatti Stampa lelia.sale@tannico.it Con il supporto di Falstaff, uno dei più autorevoli osservatori internazionali del mondo del vino, siamo andati a scoprire da vicino cosa rende unica la nuova Edizione 47 rispetto alla 46: una danza di profumi, una sinfonia di sapori, un invito a lasciarsi sorprendere. Ca’ del Bosco Cuvée Prestige è pensata per chi ama brindare con stile, per chi cerca emozioni autentiche nel calice, per chi vuole portare in tavola la vera eccellenza italiana. 

Domenica 22 giugno a Milano presso l’Arena Milano Est spazio aperto del Teatro Cinema Martinitt

 

ASSODISTIL: CHIEDIAMO SUPPORTO ALLA POLITICA NAZIONALE PER CONTRASTARE LE FORTI PRESSIONI SUL SETTORE DISTILLATORIO

VINI DEALCOLATI: OPPORTUNITA’ PER LA PRODUZIONE DI ALCOL ETILICO DI ORIGINE AGRICOLA CHE PUO’ ESSERE USATO COME BIOETANOLO AVANZATO

È quanto emerge dall’Assemblea Annuale di AssoDistil


Roma, 20 giugno 2025 – In un panorama complesso di forti pressioni sul settore distillatorio, la via d’uscita non può che essere la qualità e la sostenibilità dei prodotti di distilleria, alimentari ed energetici – è questo l’appello lanciato da AssoDistil, in occasione dell’Assemblea Annuale. 

Il settore distillatorio vive la cosiddetta tempesta perfetta: da un lato i problemi economici ormai strutturali delle famiglie che comprimono i consumi ed i prezzi dell’energia che fanno aumentare i costi di produzione; dall’altro lato, enormi flussi di alcol a dazio zero proveniente da Paesi extra-UE che creano concorrenza sleale per le imprese del settore. In questo contesto già complicatissimo, la guerra dei dazi scatenata dalla amministrazione americana crea ulteriore instabilità ed incertezza e la demonizzazione del consumo (anche moderato) di alcol da parte della Commissione UE genera ingiustificato allarme tra i consumatori. Nonostante questo contesto estremamente negativo e una burocrazia che diventa sempre più pesante, le imprese del settore distillatorio mostrano ancora una volta di essere resilienti e guardare con instancabile fiducia al futuro grazie al lancio di nuovi prodotti, secondo i nuovi trend di consumo, come ad esempio i prodotti Ready to drink oppure i cosiddetti NO-LO a minor contenuto di alcol, che vanno ad affiancare le tradizionali produzioni di liquori e distillati di pregio. “Chiediamo tuttavia un grande supporto alla compagine politica nazionale per consentire che il comparto distillatorio, che consente un gettito di oltre 650 milioni di accise, quasi 2 miliardi di export e più di 3000 posti di lavoro tra diretti ed indiretti, venga tutelato in particolare nelle sedi unionali contro attacchi continui e ingiustificati cui assistiamo quotidianamente da parte della Commissione UE evidentemente influenzata da Paesi che non hanno le nostre stesse tradizioni ed i nostri stessi interessi” – sottolinea Sandro Cobror, Direttore di AssoDistil.

 

Un aspetto che l’Associazione sta monitorando con attenzione è quello legato alla dealcolizzazione del vino che rappresenta sia un rischio sia un’opportunità. Il Decreto Ministeriale del 20 dicembre 2024 permette la produzione di vini parzialmente o totalmente dealcolati tramite distillazione. Una pratica, che sta generando non pochi dubbi interpretativi, poiché l’alcol separato dalla soluzione iniziale potrebbe essere classificato anche come distillato di vino che potrebbe quindi dare origine ad acquavite di vino, e quindi a brandy, nonostante, come ha fatto notare di recente la stessa Commissione UE, sia di qualità presumibilmente scarsa e quindi andrebbe auspicabilmente indirizzato verso usi industriali, come il bioetanolo di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno per ridurre le emissioni dei trasporti . “I primi mesi di applicabilità del decreto dealcolati saranno fondamentali al fine di monitorare quello che sarà il mercato di sbocco del processo di dealcolizzazione, dal momento che l’Unione Europea non ne ha circoscritto l’utilizzo” – sottolinea AssoDistil. “Occorre evitare che il mercato venga inondato daacquavite di vino di dubbia qualità, tutelando invece la qualità di un prodotto che lega la sua storia alla qualità: ricordiamo che in Italia abbiamo una eccellenza assoluta tra le acquaviti di vino: il Brandy Italiano IG che non deve essere screditato dalla presenza sul mercato di prodotti di bassa qualità. Il processo di dealcolizzazione, invece, può rappresentare un’opportunità per la produzione di alcol utilizzato per produrre bioetanolo avanzato, in quanto ottenuto da residui di altre lavorazioni. Ciò permetterebbe di assicurare maggiore offerta di bioetanolo, di cui c’è bisogno, ed evitare enormi volumi di cattiva acquavite di cui non c’è alcun bisogno”.

 

Un altro tema su cui vale la pena porre attenzione è l’ingiustificata criminalizzazione dell’alcol in un momento in cui le posizioni - sbagliate e pericolose - di una certa politica europea vogliono colpirne il consumo. AssoDistil da sempre promuove un consumo moderato e consapevole delle bevande alcoliche tutte, cosa che rientra pienamente nei valori e nello stile di vita italiano. Quello su cui si vuole porre attenzione è il fatto che non vengano attuate politiche discriminatorie nei confronti delle bevande spiritose, come qualcuno sta cercando di fare, come se i superalcolici fossero per qualche motivo “diversi” dalle altre bevande alcoliche e, per qualche motivo, più dannosi: in realtà un bicchierino di liquore contiene meno alcol di un bicchiere di altre bevande alcoliche. Il punto resta sempre quello del bere moderato (qualunque sia la bevanda alcolica) che da sempre rappresenta un piacere per tutti senza comportare danni per la salute.