Sabato 14 giugno 2025 alle ore 17, in occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia 2025, presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia si terrà il terzo e ultimo panel pubblico della mostra Acacia di Marco Maria Zanin, intitolato Oltre l’oggetto: l’artigianato come linguaggio di conoscenza e relazione.
Il panel intende approfondire il ruolo dell’artigianato artistico come forma di sapere incarnato, capace di attivare connessioni tra tempo, materia e memoria. Lontano dall’essere semplice esercizio tecnico o decorativo, il gesto artigianale si configura come atto poetico e relazionale, in cui ogni manufatto è testimonianza di un’intelligenza sensibile, di una cura che si sedimenta nella forma. È in questo orizzonte che l’artigianato si rivela linguaggio profondo, capace di custodire memorie invisibili, traumi familiari, genealogie silenziose.
Dialogheranno con Marco Maria Zanin, l’antropologa e curatrice Anna Castelli, che esplora il valore epistemologico della cultura materiale e l’intreccio tra corpo, oggetto e memoria nella pratica artistica, e Alberto Cavalli, direttore della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, da anni impegnato nella valorizzazione del saper fare come patrimonio vivo e generativo. Modera Irene Biolchini, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia delle Arti Contemporanee.
Attraverso le loro voci, il museo si fa spazio di alleanza tra arte e artigianato, luogo dove la conoscenza non si trasmette per sola astrazione, ma si intreccia alla materia, al corpo, al ritmo del tempo vissuto. Come scrive Alberto Cavalli, ogni oggetto realizzato con intelligenza delle mani e perseveranza del cuore è un bene fatto per durare, per essere tramandato, per generare altre memorie. Per Anna Castelli, l’oggetto diviene genealogia vivente, nodo di relazioni, possibilità di ritorno.
Il panel chiude il ciclo di incontri pubblici della mostra Acacia, un’opera corale nata dal desiderio di restituire forma a un legame spezzato: quello con la sorella gemella mai nata dell’artista. In dialogo con la Collezione Chierici di Paletnologia, Marco Maria Zanin ha dato vita a un corredo funebre contemporaneo, realizzato con la collaborazione di maestri artigiani selezionati assieme alla Fondazione Cologni per far emergere nuove narrazioni dal patrimonio archeologico. Un progetto in cui gli oggetti non sono più “reperti”, ma presenze attive, strumenti di ascolto e di relazione, portatori di senso.
Irene Biolchini è storica dell’arte e curatrice indipendente. Insegna Storia della Critica d’Arte presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. La sua ricerca si focalizza sulla ceramica contemporanea e sulle pratiche artistiche partecipative. Ha curato numerose mostre e progetti espositivi, collaborando con istituzioni italiane e internazionali.
Anna Castelli è curatrice, antropologa e scrittrice. Attualmente è dottoranda in Visual Studies presso l’Università IULM di Milano. La sua ricerca esplora le convergenze tra antropologia culturale e pratiche artistiche contemporanee, nel contesto della storia dell’arte globale. Ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali. È co-autrice del volume Scambiarsi le arti – Arte e Antropologia e autrice del docufilm Santa Rosa è qui, nella mia mano.
Alberto Cavalli è Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Direttore Esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship. È docente al Politecnico di Milano e alla Creative Academy, dove tiene seminari sui mestieri d’arte. Curatore dell’evento “Homo Faber: Crafting a more human future”, Cavalli è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nella promozione dell’alto artigianato italiano.
Marco Maria Zanin è artista, ricercatore e attivista. Si laurea prima in Lettere Moderne e poi in Relazioni Internazionali; attualmente è dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA di Lisbona. La sua ricerca mette in relazione arte e ritualità, corpo e paesaggio, memoria e trasformazione. Ha esposto in istituzioni in Italia, Brasile e Portogallo; le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private tra cui MART, Museo Morandi e MAM di Rio de Janeiro.
Acacia è un progetto artistico di Marco Maria Zanin, realizzato dal Comune di Reggio Emilia - Musei Civici, sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, si sviluppa all’interno del Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, proponendo un dialogo tra epoche diverse attraverso una metodologia che combina pratica artistica e artigianale (fino al 27 luglio 2025). Il progetto nasce da una storia personale dell’artista: la perdita della sorella gemella prima della nascita, da lui chiamata, affettuosamente, Acacia. Attraverso un linguaggio visivo che intreccia scultura, fotografia, ceramica, bronzo, vetro e tessitura, l’artista costruisce un corredo funebre contemporaneo, in cui i manufatti – realizzati in collaborazione con artigiani selezionati insieme alla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte – si relazionano con i reperti archeologici della collezione. Il progetto si fonda su un'idea di passaggio e trasformazione, dove la memoria del corpo, le emozioni e il lutto diventano materia viva, in grado di generare nuove possibilità di relazione con il passato e con il futuro. La collezione si trasforma così in un archivio dinamico, capace di stimolare connessioni inedite tra il pubblico e il patrimonio, aprendo spazi di riflessione e nuove prospettive di interpretazione. La fotografia, infine, completa il percorso espositivo con un racconto visivo che ripercorre il ciclo della vita e della perdita, muovendosi tra ricerca scientifica, documentazione antropologica e immaginario poetico.
Marco Maria Zanin. ACACIA
A cura di: Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini
Date: 28 marzo-27 luglio 2025
Sede: Museo Gaetano Chierici di Paletnologia | Palazzo dei Musei, via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia
Progetto realizzato da: Comune di Reggio Emilia - Musei Civici
Sostenuto da: PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
In collaborazione con: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Progetto grafico: Giulia Boccarossa
Video documentario: Stefano Rizzato
Orario di apertura da settembre a giugno: martedì, mercoledì e giovedì > 10-13; venerdì, sabato, domenica e festivi > 10-18.
Orario di apertura luglio: martedì, giovedì, domenica e festivi > 10-13; mercoledì, venerdì e sabato > 10-13.00 / 21-24.
Ingresso: gratuito
Sito web: www.musei.re.it
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