La Valle dei Templi di Agrigento ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso promosso dall’azienda vitivinicola siciliana. La giornalista napoletana ha conquistato la giuria presieduta da Aldo Cazzullo con il romanzo Primmammore, edito da Feltrinelli
La prima edizione del concorso letterario Mandrarossa – La Sicilia che non ti aspetti, indetto dall’azienda vitivinicola Mandrarossa di Menfi (AG) allo scopo di unire la cultura enoica a quella narrativa, si è conclusa il 28 giugno 2025 con una cerimonia serale nella suggestiva Valle dei Templi di Agrigento. Ad aggiudicarsi il riconoscimento più prestigioso, il Premio Narrativa Mandrarossa, è stata Titti Marrone, giornalista e scrittrice di Napoli che ha conquistato la giuria tecnica presieduta da Aldo Cazzullo con il romanzo Primmammore, edito da Feltrinelli. Il secondo posto è stato assegnato ex aequo agli autori Michele Ruol, con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), e Janek Gorczyca, con Storia di mia vita (Sellerio).
“Raccontiamo storie e radici del territorio, delle persone che lo vivono e delle sue tradizioni attraverso il vino, che per noi significa innanzitutto cultura – spiega Giuseppe Bursi, Presidente di Mandrarossa –. Nello specifico, stiamo parlando dell’antica tradizione viticola di Menfi, in provincia di Agrigento. Con Mandrarossa, brand fiore all’occhiello di Cantine Settesoli, abbiamo deciso di ‘sposare’ la cultura, sinonimo di sviluppo, identità e sguardo al futuro. Con questo spirito nasce il Premio Letterario Mandrarossa – La Sicilia che non ti aspetti, che per la selezione dei libri ha coinvolto le librerie indipendenti delle città italiane già capitali della cultura dal 2015, con l'aggiunta di Roma, Milano e Napoli, individuando cinque categorie di generi letterari che prendono il nome proprio da alcune nostre etichette. Un percorso che è arrivato al traguardo della prima edizione con grande apprezzamento da parte del pubblico, che numeroso ha partecipato alla serata finale e alla messa in scena del Romanzo della Bibbia di e con Aldo Cazzullo, con Moni Ovadia e Giovanna Famulari”.
Un intreccio, quello tra cultura e vino, evidente nelle cinque sezioni tematiche dedicate alle etichette dell’azienda: il premio Cavadiserpe, per i gialli, è stato assegnato a Luca Mercadante, La fame del cigno (Sellerio); Bertolino Soprano, per le favole, a Beatrice Monroy, La verità è moneta perdente (Zolfo Editore); Calamossa, per l’opera prima, a Marta Aidala, La Strangera (Guanda); Cartagho, per i romanzi storici, a Sabrina Zuccato, La levatrice di Nagyrév (Marsilio); Urra di Mare, per la categoria dedicata alla sostenibilità, all’ambiente e alla paesologia, a Laura Calosso, L’agave della regina Vittoria (Aboca Edizioni).
La selezione delle opere proposte dalle librerie è stata affidata a una giuria tecnica presieduta da Aldo Cazzullo e composta da illustri esponenti del panorama culturale: Franco Cardini, Neria De Giovanni, Eleonora Lombardo, Carlo Moretti, Christian Rocca e Nadia Terranova, che hanno decretato i vincitori del Premio Narrativa Mandrarossa nonché delle sezioni tematiche.
Per informazioni: www.premiomandrarossa.it
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