BIANCA E BLU: PEZZI D’AFFEZIONE Una selezione di capi dell’archivio di Monica Bolzoni in vendita da OPOS

 

Dal 9 gennaio al 16 gennaio 2025 OPOS, Via Ermenegildo Cantoni 3, Milano     Giovedì 9 gennaio dalle ore 19.00 VESTIRSI E DIVERTIRSI Talk Monica Bolzoni e Mariuccia Casadio con interventi di musica contemporanea al pianoforte eseguiti da Chiara Di Muzio   Seguirà rinfresco. Ingresso gratuito previa registrazione

Dal 9 al 16 gennaio presso gli spazi di OPOS, si terrà BIANCA E BLU: PEZZI D’AFFEZIONE, una settimana di vendita speciale in cui si potranno vedere e acquistare alcuni capi di campionario del marchio Bianca e Blu della designer e stilista Monica Bolzoni. L’evento cade in concomitanza con la fine della mostra in Triennale a lei dedicata, che terminerà il 12 gennaio, ciò per dare modo alle persone di conoscere e comprare capi che hanno contribuito a scrivere la storia della moda della città di Milano e non solo.   Durante la serata inaugurale del 9 gennaio si terrà l’evento VESTIRSI E DIVERTIRSI, in cui dalle ore 19.00 Monica Bolzoni dialogherà con Mariuccia Casadio per raccontare gli abiti di Bianca e Blu e sarà possibile ascoltare anche diversi interventi di musica contemporanea eseguiti al pianoforte da Chiara Di Muzio, che suonerà brani di compositrici contemporanee, tra cui Beatrice Campodonico, Ada Gentile, Teresita Carreño-Tagliapietra e Amy Beach.   Una serata e una settimana all’insegna della creatività femminile espressa sotto varie forme, tra moda, arte e design, mondi che da sempre si contaminano, affondano le radici l’uno nell’altro, e Monica Bolzoni, con la sua esperienza trentennale, ne rappresenta l’esempio. Protagonista indiscussa della moda nazionale e internazionale, designer di abiti e di accessori innovativi, precorritrice della poetica del semplice, che vede prediligere l’essenziale al necessario, ha avviato molte tendenze avanguardiste sia per forme che materiali. Linee sofisticate, uniche e sintetiche per esaltare il corpo della donna, archetipo, quello del femminile, che da sempre ha ispirato e indirizzato il suo lavoro.

Monica Bolzoni è creatrice di moda e designer indipendente e versatile. Dal 1968 al 1974, la stilista è responsabile, per l’Italia, del prodotto e dell’immagine della linea di prêt-à-porter francese Franck Olivier. Dal 1975 al 1980 è “fashion coordinator” per Fiorucci, prima in Italia, e poi in America. Qui vive il momento scatenato dell’avanguardia artistica della Factory di Andy Wharol. È in quegli anni che matura un progetto di libertà creativa. Nel 1980, apre a Milano la boutique Bianca e Blu, in cui commercializza abiti come pezzi d’affezione, dalle linee modulari, molto curati nei tagli, e con uno stile in controtendenza, al fasto della moda degli anni ’80. Nel 1984 apre un secondo spazio che riscuote molto successo. Inoltre, nel 1986, recupera un fatiscente palazzo milanese e lo trasforma nella Sartoria, una sorta di laboratorio dove sperimenta materiali innovativi come metalli, nylon e jersey. Negli anni ’90 sviluppa un rapporto sempre più intenso con l’arte d’avanguardia internazionale attraverso performance itineranti, come quelle dell’artista Vanessa Beecroft. Per lei crea della lingerie “invisibile” utilizzando collant di nylon e sperimenta una nuova applicazione del feltro tagliato a vivo, una lavorazione che poi diventerà un must tecnico anche per le sue collezioni.   Mariuccia Casadio è giornalista e critica d’arte di fama internazionale, rappresenta il punto d’incontro tra l’universo dell’arte e quello della moda. Editor-at-large della rivista americana Interview e residente a New York negli anni Novanta, è stata art consultant di Vogue Italia con la direzione di Franca Sozzani, firmando per oltre venticinque anni la concezione e realizzazione di pagine mensilmente dedicate a fenomeni e tendenze contemporanee. Suoi saggi sono stati inclusi in pubblicazioni monografiche dedicate ad artisti come Alighiero Boetti, Marlene Dumas, Lily Van Der Stokker, Sylvie Fleury o Cinzia Ruggeri. Nel 2019 la rivista on line The ArtGorgeous ha incluso Mariuccia tra le venticinque donne più influenti dell’arte contemporanea italiana. Oggi collabora per testate diverse e resta caparbiamente legata alla carta stampata.   Chiara Di Muzio si diploma in pianoforte nel 2001 sotto la guida del M° Marshev con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Cantelli” di Novara. A partire dal 2003 inizia a dedicarsi assiduamente alla musica da camera, collaborando con differenti ensemble. Partecipa al corso biennale di musica da camera tenuto dal Trio di Parma presso la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino e vince svariati premi in concorsi cameristici. Ha suonato per importanti enti musicali tra cui si ricordano le “Serate musicali” di Milano, il “Festival Donizetti” di Bergamo, la “Società del Quartetto” di Busto Arsizio e la SIMC Società Italiana di Musica contemporanea. Nel 2016 consegue con il massimo dei voti e la lode il diploma accademico di II Livello in musica da camera presso il Conservatorio “Boito” di Parma. Nel 2019 fonda il Trio Gynaika in collaborazione con la M° Carissimi e la M° Bellantone e si dedica al repertorio della musica contemporanea.