venerdì 30 novembre 2018

ARLO PRESENTA UN INNOVATIVO SISTEMA DI VIDEOCAMERE DI SICUREZZA 4K HDR SENZA FILI

La videocamera di nuova generazione Arlo Ultra offre livelli di protezione senza precedenti grazie alla risoluzione in 4K Ultra HD, al faro integrato per la visione notturna a colori, all’angolo di visione a 180° e ai doppi microfoni dotati di noise-canceling

Milano - 30 novembre 2018 - Arlo Technologies, Inc. (NYSE: ARLO), il brand numero uno di videocamere connesse, svela oggi Arlo Ultra, il nuovo sistema top di gamma di videocamere di sicurezza senza fili. Creato per offrire il massimo livello di protezione per persone e luoghi a noi cari, Arlo Ultra è caratterizzato da una risoluzione in 4K Ultra HD con HDR, visione notturna a colori e un livello avanzato di rielaborazione immagini, il tutto racchiuso in un design compatto ed elegante, ideale per un uso sia interno sia esterno. Arlo Ultra include inoltre una sottoscrizione all’abbonamento annuale Arlo Smart Premier, pensato per offrire agli utenti un’esperienza di sicurezza domestica personalizzata e smart, grazie a sofisticate tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) e computer vision di Arlo. Il nuovo sistema di videocamere di sicurezza senza fili Arlo Ultra 4K HDR sarà disponibile sul mercato nel primo trimestre del 2019.

Caratterizzato da un nuovo sensore d’immagini 4K dotato di processore immagini HDR, Arlo Ultra è in grado di catturare e riprodurre video in 4K, immediatamente disponibili all’utente. Una funzione che non solo dona maggior chiarezza e precisione ai video, ma che consente di ingrandire i videoclip per ottenere informazioni essenziali, come targhe, indumenti indossati e altri dettagli utili intercorsi durante attività potenzialmente sospette. Con un campo di visione diagonale a 180°, panoramico ed esteso, Arlo Ultra offre angoli di visione tra i più ampi sul mercato delle videocamere senza fili attualmente in commercio, offrendo agli utenti una maggiore flessibilità nel posizionare le proprie videocamere all’interno di proprietà, abitazioni o luoghi di lavoro. Inoltre, Arlo Ultra include un faro integrato dotato di una potente luce LED che permette di distinguere i colori nella notte e che sostituisce la classica visione notturna in bianco e nero.

Arlo Ultra porta la qualità dell’audio a un livello superiore, per conversazioni più chiare e naturali. Equipaggiato con due microfoni, Arlo Ultra offre un audio bidirezionale con un’avanzata soppressione del rumore, che minimizza considerevolmente i suoni di sottofondo ed enfatizza quelli principali, come per esempio le voci.

“Arlo Ultra si spinge ai confini della qualità video e audio con un design incredibilmente compatto - fedele allo spirito di Arlo, da sempre noto per la semplicità di configurazione e facilità d'uso - e segnando così un enorme passo avanti nel mercato della video sicurezza domestica smart e fai-da-te", ha dichiarato Pat Collings, Senior Vicepresident Arlo products. “La nostra nuova videocamera wire-free top di gamma rappresenta un importante passo avanti quanto a capacità video, audio, software, AI e di computer vision. Arlo Ultra è una soluzione completa per chi desidera la migliore protezione possibile per la propria casa o la propria attività lavorativa, nonché un’esperienza ideale per connettersi in remoto con i propri cari per la massima tranquillità".

Con una configurazione semplice e veloce, senza fili e con un design progettato per resistere alle intemperie, le videocamere Arlo Ultra possono essere installate praticamente ovunque, sia all'esterno sia all'interno. Il nuovo supporto magnetico consente di montare comodamente la videocamera su soffitti, pareti, grondaie o di posizionarla su tavoli o qualunque superficie di appoggio. Arlo Ultra include una batteria ricaricabile di nuova generazione, fornita con un cavo magnetico di ricarica resistente alle intemperie, per uso interno ed esterno. Arlo Ultra dispone inoltre di una sirena integrata che si può attivare automaticamente a seguito di un movimento o un rilevamento audio, oppure manualmente e a distanza tramite l'App Arlo.

Inoltre, Arlo Ultra offre il nuovo e innovativo Arlo SmartHub, in grado di collegarsi al router dell'utente per fornire un servizio Wi-Fi esteso alle videocamere Arlo e di gestire il traffico dati da e verso l'account cloud dell'utente. È inoltre dotato di una dedicata rete IOT più sicura per i dispositivi collegati allo stesso Arlo SmartHub.

A completamento dell’offerta, ogni sistema Arlo Ultra include un anno di abbonamento al servizio Arlo Smart Premier (del valore di 89€), per offrire maggiori tranquillità e comodità ai proprietari di Arlo Ultra. Il servizio utilizza potenti sistemi di AI e di tecnologia computer vision, per offrire notifiche personalizzate riguardo a persone, animali, veicoli e consegna di pacchi.
Arlo Smart Premier include anche un sistema cloud di registrazione video a 1080p o a una più bassa risoluzione per un massimo di 30 giorni. La registrazione video Premium per l'archiviazione cloud di clip da 4K è disponibile come abbonamento aggiuntivo. Diversamente, gli utenti possono salvare le clip da 4K localmente senza costi aggiuntivi, utilizzando lo slot per schede microSD dello SmartHub.

Prezzi e disponibilità
A partire dal primo trimestre del 2019 sarà possibile ordinare Arlo Smart tramite partner ARLO autorizzati e altri canali di rivenditori con le seguenti opzioni:

-        Ultra SmartHub: prezzo consigliato 199,99€
-        Ultra Add On: prezzo consigliato 379,99€
-        Ultra 1-cam system: prezzo consigliato 499,99€
-        Ultra 2-cam system: prezzo consigliato 799,99€
-        Ultra 3-cam system: prezzo consigliato 999,99€
-        Ultra 4-cam system: prezzo consigliato 1.299,99€

500 MILA VISITATORI ALLA PRIMA EDIZIONE DELLA SUZHOU DESIGN WEEK


VENEZIA E SUZHOU FIRMANO
IL “REGIONAL COOPERATION SIGNING” PER LA PROTEZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO E CULTURALE DELLE DUE CITTA’ 

 Gusu District Peachblossom Village

Organizzata dal Governo Municipale di Suzhou
con il sostegno della Suzhou National Historical & Cultural City Protection Zone

  
per scaricare le immagini clicca qui 
https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1XApMUeRv0ngTZ8neezsymb_yEY9pY08Z

  
 Si è conclusa la prima edizione della SUZHOU DESIGN WEEK con quasi 500 mila visitatori provenienti non solo da Suzhou, che conta oltre venti milioni di abitanti, ma anche da città vicine come Shangai, che ha ospito nel contempo il Salone del Mobile Milano-Shangai.
Promossa dal Governo Municipale di Suzhou con il sostegno della Suzhou National Historical & Cultural City Protection Zone, l’appoggio istituzionale del Governo cinese, e contributo speciale di Vittorio Sun Qun e Xie Dan, la SUZHOU DESIGN WEEK si è svolta presso il Gusu District Peachblossom Village dal 23 al 27 di novembre sul tema “Grand Design, New Economy”.
A chiusura della manifestazione Massimiliano De Martin, Assessore all’urbanistica della città di Venezia, e Mr. Yang Zhiping, Vice Mayor of Suzhou Municipal Government, hanno firmato il “REGIONAL COOPERATION SIGNING”, importante accordo che sigla e rafforza i rapporti di cooperazione fra le città di Suzhou e Venezia, gemellate dal 1980, che si impegnano a elaborare progetti congiunti nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, con il difficile compito di proteggere i rispettivi centri storici, sempre più coinvolti in una crescita esponenziale del turismo e di tutte le difficoltà che questo comporta.

Mr. Yang Zhiping: “La prima edizione della Suzhou Design Week è stata un ulteriore passo in avanti nel rafforzamento della collaborazione e del dialogo, sia a livello istituzionale, sia nella crescente interazione tra imprese, formazione e territorio, fra Suzhou e Venezia, Italia e Repubblica Popolare cinese. Il design urbano è importante per la qualità e la crescita di ogni comunità. Suzhou e Venezia sono legate da una amicizia storica, per questo alla Suzhou Design Week abbiamo voluto ribadire la volontà di continuare a dialogare e cooperare insieme nel campo dello sviluppo urbano e della protezione del patrimonio culturale. Nel processo di crescita economia e culturale di Suzhou, molti aspetti devono attingere all'esperienza internazionale, e in particolare a quella veneziana, perché entrambe le nostre città vivono situazioni di difficoltà e rilancio molto simili”.

Guest City 2018 della SUHOU DESIGN WEEK è stata Venezia con il progetto “X-Port Venice” curato da Michele Brunello.
Alla manifestazione, che ha presentato più di 100 tra mostre e installazioni artistiche, hanno partecipato 40 designer provenienti da 5 Paesi (Italia, Corea, Olanda, Francia, Giappone e Regno Unito), che si sono confrontati con alcune delle principali firme del design cinese, come Zeng Hui (consulente artistico della Suzhou Design Week), Wang Yudong (curatore della mostra fotografica “Urban Spirit”), Jiang Youbo (curatore dell’installazione “Suzhou’s Golden Age”) e Wu Wenyi (curatore della mostra “Footprint”).
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Suzhou Design Week 2018
Terrisa Zhao | terrisa.zhao@sinoeucenter.com  
WeChat official account: Suzhou Design Week

Il maître goriziano Maurizio Dall’Osto della Tavernetta al Castello di Capriva del Friuli all'Ambasciata italiana ad Amman in Giordania per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo



Il maître goriziano Maurizio Dall’Osto della Tavernetta al Castello di Capriva del Friuli (GO) e il collega Nunzio Buglione dell’Hotel Laguna Palace di Bibione (VE), della sezione di Udine dell'A.M.I.R.A (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi), hanno partecipato in Giordania alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, dal 19 al 25 novembre. Tale manifestazione è stata organizzata dall'Ambasciata italiana ad Amman in collaborazione con Agenzia Ice di Amman, Jordan Hotel Association, Ammon Applied University College of Hospitality and Tourism Education (Aauc) e Royal Academy of Culinary Arts.

Tra gli appuntamenti, i due maîtres sono stati impegnati in due seminari sulla formazione del Responsabile di Sala Food&Beverage, nella preparazione di alcune ricette tipiche della tradizione italiana e nell'illustrazione della tecnica del flambé. Maurizio Dall’Osto, già insignito del premio di Miglior Maître di Sala dell’Alpe Adria della Guida Magnar Ben 2016 - Best Restaurants, Wines & Food of Alpe Adria, ha preparato, alla presenza di un folto pubblico e delle maggiori reti televisive giordane, alcuni piatti tipici friulani come il toc in braide, il frico e l'orzotto con la Rosa di Gorizia. L’Ambasciata d’Italia ad Amman ha aderito alla campagna di solidarietà Pasta al Pesto Day promossa dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova, attraverso una giornata dedicata alla famosa salsa ligure, che è stata preparata dal maître Nunzio Buglione assieme ai ragazzi iracheni del progetto di ristorazione Mar Yousef di Amman.

Durante la sua dimostrazione, il maître Dall’Osto ha avuto modo di presentare le peculiarità gastronomiche del Goriziano, i vini del Collio e i prodotti locali, mentre il collega Buglione ha divulgato e promosso la manifestazione Le donne nell’arte del flambè che si terrà a Grado nella prossima primavera.
Per la loro competenza e la qualità dei risultati ottenuti nell’attività di formazione e ristorazione i due maîtres friulani hanno ricevuto i complimenti dell’Ambasciatore italiano ad Amman Fabio Cassese.

Castello di Spessa Golf & Wine Resort
Via Spessa, 1 - Capriva del Friuli (GO)
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.itinfo@castellodispessa.it

Castello di Spessa Golf & Wine Resort - Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa si trova nel cuore del Collio Goriziano, a Capriva del Friuli, ed è completamente circondato dalle vigne della tenuta a cui dà il nome, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club Castello di Spessa. Le sue origini risalgono al 1200. Oggi elegante Wine Resort, ha una quindicina di suites arredate con mobili del’700 e dell’800 italiano e mitteleuropeo e, scavata nella collina sottostante il maniero, la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini della tenuta. Nella saletta del Gusto, il Bistrot del Castello, si degusta una straordinaria selezione di prodotti del Friuli Venezia Giulia.  Dal restauro di una vecchia cascina ai piedi del castello è stata ricavata la Tavernetta al Castello, con un rinomato Ristorante Gourmand e 10 camere dall’atmosfera country chic. La Club House del Golf Country Club è ospitata in un antico rustico, con ampio dehors e un’ombreggiata terrazza: nel suo ristorante, l’Hosteria del Castello (aperta anche a chi non gioca a golf), la cucina rincorre la stagionalità e ricalca i sapori del territorio. In un casale affacciato sul green sono stati ricavati 8 appartamenti, dedicati soprattutto ai golfisti e arredati con caldo stile rustico, mentre un altro (il più appartato della tenuta, con 10 stanze) è riservato al Digital Detox.  Dai vigneti del Resort, che si trovano nella Doc Collio e nella Doc Isonzo, provengono i pregiati vini Castello di Spessa.

All’Università di Cambridge si parla del Progetto Predappio Marcello Flores tra i relatori del workshop internazionale di lunedì 3 dicembre




PREDAPPIO (FC) – “Heritage in the making: gestire la cultura materiale di Fascismo e Nazismo”: è il titolo del workshop che lunedì 3 dicembre si tiene al Dipartimento di Archeologia dell’Università di Cambridge. Nato dal progetto di Dottorato di Flaminia Bartolini sul Patrimonio Fascista nell’Italia Contemporanea presso il Cambridge Heritage Research Centre, è finanziato dal Dipartimento di Archeologia e dal nuovo hub di ricerca DAAD for German Studies.
 
Il workshop è il secondo di una serie sul Patrimonio e le Dittature organizzati da Flaminia Bartolini, e riunirà un gruppo di esperti del patrimonio internazionale e professionisti provenienti da Germania e Italia, insieme per fare il punto sulle complessità di trattare il patrimonio del Fascismo e del Nazional Socialismo. L’obiettivo è di esaminare le mutevoli condizioni dell'assimilazione del patrimonio dei regimi dittatoriali, e il loro destino della seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri.
 
Per la parte italiana, partecipano al workshop Patrick Leech per il Progetto ATRIUM, Andrea Di Michele per il caso di Bolzano, Marcello Flores per il “Progetto Predappio”, Davide Brugnatti and Giuseppe Muroni per Tresigallo, Mareno Settimo per Torviscosa, Francesca Schintu per la Fondazione Fossoli. Per i casi studio sul Nazismo parteciperanno Gilly Carr per le Channel Islands, Alexander Smidth per Norimberga, Felix Hafner per Braunau am Inn, Dagmar Zadrazilova per Berlino. I lavori del workshop verranno pubblicati all’interno della serie Conversations del McDonald Institute, presso l’Università di Cambridge.
 
 
 
 

Le novità di arte e cultura in Friuli Venezia Giulia nel 2019 Nuove mostre, allestimenti museali e visite guidate arricchiranno l’offerta culturale della regione per un’esperienza sempre più immersiva


SOMMARIO:
NUOVE ESPOSIZIONI, ALLESITIMENTI E MUSEI
  1. Il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
  2. Nel 2019 una grande mostra per ricordare Giovanni Antonio de' Sacchis, “il Pordenone”
  3. Apre il PAFF! (Palazzo delle Arti e del Fumetto in Friuli): a Pordenone il fumetto è arte
  4. Virtual Reality al nuovo Museo della Grande Guerra sul Monte San Michele
  5. Il Jurassik Park del Friuli Venezia Giulia cresce con Bruno, il più grande dinosauro italiano
VISITE GUIDATE
  1. Una regione ACCESSIBILE
  2. Esterno/Giorno: a Trieste si passeggia tra set cinematografici
  3. I grandi teatri “dietro le quinte” 
v NUOVE ESPOSIZIONI, ALLESITIMENTI E MUSEI
      1. Il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
A 136 anni esatti dalla sua apertura, il Museo Archeologico Nazionale (MAN) di Aquileia è stato completamente restaurato con sale a tema, nuovi allestimenti, spazi più accessibili e una storia più completa e fruibile. Al centro della nuova impostazione di visita c’è la riscoperta e valorizzazione dell’antica città di Aquileia nel rapporto con il suo territorio. Il criterio espositivo, per decenni improntato sulla classificazione tipologica dei reperti, è stato completamente ripensato nell’intento di offrire un percorso più coinvolgente, che consenta una maggior comprensione dell’area archeologica, iscritta al Patrimonio mondiale dell’umanità (Unesco) dal 1998. Accanto ai materiali più noti, i visitatori potranno ammirare reperti fino ad oggi conservati nei depositi e restaurati grazie a un’attenta politica di crowdfunding. Tra questi vi sono i corredi funerari restaurati e preziosi oggetti d’arredo provenienti dalle ricche domus aquileiesi, già ampiamente conosciute per la varietà e raffinatezza dei loro mosaici pavimentali. Proprio ai mosaici, uno dei fiori all’occhiello del sito archeologico di Aquileia, vengono riservate nuove forme di valorizzazione all’interno del progetto di allestimento. Il Museo potrà contare sull’adeguamento ai moderni standard museali internazionali, attraverso l’incremento dei servizi accessori, nuovi spazi espositivi per mostre temporanee, apparati di comunicazione e didattici totalmente ripensati per una fruizione adeguata ad ogni tipo di pubblico, la riqualificazione dei magazzini e la sistemazione delle aree verdi. 
http://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/ 
    2. Nel 2019 una grande mostra per ricordare Giovanni Antonio de' Sacchis, “il Pordenone”
Nel 2019 Pordenone si appresta ad ospitare una grande mostra del massimo esponente friulano della pittura rinascimentale, Giovanni Antonio de' Sacchis, detto “il Pordenone”. L’esposizione, curata dai critici d’arte Vittorio Sgarbi e Caterina Furlan, proporrà 50 affreschi e altrettanti disegni, comprese alcune opere di grandi artisti coevi, tra i quali Tiziano, Giorgione e Lorenzo Lotto, dal cui confronto emerge tutta la capacità espressiva e il valore storico-artistico del “Pordenone”. Sarà inaugurata nella seconda metà dell’anno nella Galleria Pizzinato come sede principale, ma sarà diffusa su tutto il territorio in cui l’artista ha lasciato testimonianze della sua capacità pittorica. In preparazione del grande evento, che si rivolge ad un pubblico internazionale, PromoTurismoFVG, in collaborazione con il Comune di Pordenone, ha avviato fin da ora alcune visite guidate alla scoperta dei capolavori di Giovanni Antonio De’ Sacchis nel territorio pordenonese, anche nei luoghi più periferici. Sono tour tematici che saranno poi riproposti durante l’esposizione e che porteranno i visitatori a contatto con gli affreschi realizzati dal maestro nelle chiese della pedemontana. Il prossimo tour si svolgerà sabato 15 e domenica 16 dicembre e riprenderanno in primavera. Due sono gli itinerari proposti: il sabato la visita toccherà le chiese a Gaio (chiesa di San Marco), Pinzano (chiesa di San Martino), Valeriano (Chiesa di Santo Stefano e Oratorio dei Battuti), Travesio (Chiesa di San Pietro) e Lestans (Chiesa di Santa Maria Assunta); la domenica invece le tappe saranno Vacile (Chiesa di San Lorenzo), Tauriano (Chiesa di San Nicola), Spilimbergo (Duomo di Santa Maria Maggiore) e infine Valvasone (Duomo del SS Corpo di Cristo).
http://www.turismofvg.it/code/107237/Giovanni-Antonio-De-Sacchis-Il-Pordenone-nel-Pordenonese?UrlBack=aHR0cDovL3d3dy50dXJpc21vZnZnLml0L2l0LzgwMTczL1Zpc2l0ZS1HdWlkYXRl  
    3. Apre il PAFF! (Palazzo delle Arti e del Fumetto in Friuli): a Pordenone il fumetto è arte
Domenica 9 dicembre a Pordenone apre il PAFF!, il Palazzo delle Arti e del Fumetto in Friuli, uno spazio che intende proporre il fumetto come forma d’arte, oltre che di comunicazione e approccio mentale. In occasione dell’apertura il PAFF! propone fino al 24 febbraio una prima mostra che rappresenta, per preziosità e stile, le intenzioni e la mission della nuova struttura pordenonese: “Smudja. Da Leonardo a Picasso, viaggio a fumetti nella Storia dell’Arte” è il titolo dell’esposizione che ospita le opere dell’autore di fumetti - che è anche illustratore e pittore - nativo di Novi Sad ma italiano d’adozione da diversi anni. Da “Vincent et Van Gogh” ai due sontuosi volumi de “Au Fil De l’Art” fino a “Cabaret des muses“, la mostra “Smudja” ospita un excursus di oltre cento opere dell’artista serbo che ripercorre, attraverso il virtuosismo, l’ironia, la vivacità e l’incondizionata passione per il racconto, un meta-viaggio dell’arte all’interno della propria storia e degli artisti più importanti. https://paff.it/ 
    4. Virtual Reality al nuovo Museo della Grande Guerra sul Monte San Michele
Un nuovo approccio multimediale di forte impatto emozionale e altamente immersivo caratterizza l’esperienza che i visitatori possono vivere al rinnovato Museo storico del Monte San Michele (provincia di Gorizia), uno dei luoghi cruciali della Prima Guerra Mondiale. Touch screen orizzontali e verticali, esperienze immersive con i visori VR a 360° e la tecnologia Virtours, ricostruzioni in 3D delle gallerie di Cima 3, fortificazione sede del comando tattico della Terza Armata dell’Esercito italiano, app mobile dedicate per smartphone e realtà aumentata definiscono il nuovo volto del comprensorio del Monte San Michele, per favorire una fruizione in chiave storico-turistica. Il concetto-guida del riallestimento del Museo e dei percorsi esterni parte da un approccio altamente esperienziale, con strumenti e contenuti che possano trasmettere non solo informazioni ma anche emozioni, offrire un’esperienza coinvolgente, e quindi più interessante per tutto il pubblico di riferimento: adulti, studenti e bambini. Gli spazi espositivi sono stati organizzati con tre importanti focus: una sala interattiva, una sala con reperti e video storici, la grande sala dedicata alla realtà virtuale.
http://www.museodelmontesanmichele.it/ 
   5. Il Jurassik Park del Friuli Venezia Giulia cresce con Bruno, il più grande dinosauro italiano
Alcuni blocchi di roccia con i resti di Bruno erano già stati portati alla luce oltre vent’anni fa, ai tempi dell’estrazione di Antonio, il primo dinosauro rinvenuto sempre in Friuli Venezia Giulia, nel Villaggio del Pescatore di Duino Aurisina alle porte di Trieste. Fino a poco tempo fa non erano mai stati eseguiti i lavori di preparazione dello scheletro fossile, poi resi possibili grazie all’opera dei tecnici dell’impresa Zoic sotto la guida del geologo Flavio Bacchia.  Se la coda è tuttora custodita nel terreno, il cranio è stato da poco  estratto e preparato e ora il più grande dinosauro italiano è quasi completo. Bruno è un adrosauro simile ad Antonio (il primo dinosauro rinvenuto sempre nel Villaggio del Pescatore) lungo circa 5 metri, quindi supera di oltre 1 metro il “fratello”, con un peso di circa 600 Kg e un’età di oltre 70 milioni di anni. Il dinosauro Bruno presto troverà la sua casa al Museo di Storia naturale di Trieste
v VISITE GUIDATE
     1. Una regione ACCESSIBILE
Il Friuli Venezia Giulia, insieme alla Consulta Regionale delle Persone con Disabilità e all'Associazione Tetra-Paraplegici del FVG, ha avviato il progetto “Una Regione per Tutti”, che si propone come obiettivo lo sviluppo sul territorio regionale del turismo accessibile, in modo da poter offrire delle esperienze fruibili a tutti verificate e sperimentate da persone con diverse disabilità ed esigenze specifiche, fornendo informazioni oggettive e puntuali rispetto alle possibili barriere e agli ostacoli che si possono incontrare. Nello sviluppo del progetto si è provveduto a identificare, dal mare alla montagna, dalle città alle splendide zone naturali, dalla cultura all'enogastronomia, le barriere non solo architettoniche o strutturali ma soprattutto informative e culturali che, superate, permettono all'ospite di essere veramente ospite, qualsiasi esigenza egli abbia. Ad esempio, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi del FVG, è possibile usufruire su richiesta di un servizio gratuito di mediazione in lingua LIS (lingua italiana dei segni) per le visite guidate organizzate da PromoTurismoFVG ad Aquileia, Trieste, Palmanova, Cividale del Friuli, Udine, Gorizia e alla Biblioteca Guarneriana. Inoltre, la prossima estate nelle località di Trieste, Palmanova, Aquileia e Cividale del Friuli saranno organizzate alcune visite guidate dedicate alle persone non vedenti e con disabilità cognitiva.
http://www.turismofvg.it/Una-regione-accessibile 
     2. Esterno/Giorno: a Trieste si passeggia tra set cinematografici
Il ragazzo invisibile di Salvatores, La migliore offerta di Tornatore, la serie televisiva La porta rossa, il commissario Laurenti nato dalla penna dello scrittore Veit Heinichen. Tutti hanno scelto Trieste come ambientazione per le loro storie. Esterno/Giorno porta a esplorare le location cinematografiche di Trieste e, grazie ai visori di virtual reality, si apriranno le porte anche dei luoghi inaccessibili e si sveleranno alcuni dei segreti dei grandi registi.
http://www.casadelcinematrieste.it/esterno-giorno-autunno-inverno-20182019/ 
     3. I grandi teatri “dietro le quinte”
Gli attori della Compagnia Anà-Thema Teatro accompagnano i visitatori dietro le quinte del Teatro Nuovo Giovanni Da Udine lungo un percorso insolito che svelerà tutti i segreti della sala, dei camerini, del retropalco e della torre di scena. Si prevedono incontri inaspettati con attori, cantanti e tecnici, al lavoro mentre in teatro non c'è pubblico. Fino a febbraio 2019 attraverso queste visite guidate si potranno conoscere i trucchi della grande macchina scenica del magnifico Teatrone di Udine.
https://www.teatroudine.it/attivita-collaterale/da-associare
Anche il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste apre le sue porte anche fuori dall’orario degli spettacoli con visite guidate alla scoperta dei suoi gioielli architettonici come la sua facciata che custodisce ben cinque palle di cannone da 32 libbre, ricordo dell'ultima battaglia dei Francesi nel 1813.
http://www.teatroverdi-trieste.com/it/news/visitare-il-teatro-verdit

La Scuola di San Lorenzo Una Factory romana a cura di Giancarlo Bassotti con il contributo critico di Marco Tonelli 8 dicembre 2018 – 19 marzo 2019 Inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 18.00 Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi Palazzo Bisaccioni, Jesi (AN)


La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, nella sede del rinascimentale Palazzo Bisaccioni nel centro storico di Jesi, continua la sua attività espositiva e, dopo la mostra della passata stagione sull’arte povera, presenta l’esposizione La Scuola di San Lorenzo. Una factory romana che riunisce idealmente quel gruppo di artisti che nella Roma degli anni ’80 occuparono le stanze abbandonate dell’ex pastificio Cerere con i loro ateliers, donando nuova linfa vitale al caseggiato industriale situato nell’omonimo quartiere della città.

Accomunati da un’attenzione particolare per il processo creativo dell’opera d’arte, il gruppo della ‘Scuola di San Lorenzo’, che nel senso stretto del termine non è mai stato tale, ha maturato interessanti percorsi individuali, ora riuniti in una selezione di circa quaranta opere per la mostra La Scuola di san Lorenzo. Una Factory romana organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con Gino Monti Arte Contemporanea Ancona e curata da Giancarlo Bassotti con il contributo critico di Marco Tonelli.

Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Giovanni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli sono gli artisti che agli inizi degli anni Ottanta furono identificati dalla critica come gli esponenti della ‘Scuola di San Lorenzo’ e la celebrazione nazionale e internazionale, avvenuta nel 1984 con la mostra Ateliers curata da Achille Bonito Oliva nei locali di Via degli Ausoni, a Roma, allora sede di un ex pastificio abbandonato e oggi Fondazione che porta il nome del pastificio stesso, ne sanciva gli intenti anti programmatici impedendo ogni sorta di inquadramento tecnico tout courtRivendicando la ricerca di soluzioni nuove da un punto di vista formale, anche nell’uso dei più disparati materiali, questi artisti si distaccano in maniera netta, e a tratti polemica, dalla Transavanguardia, all’epoca tendenza artistica di riferimento per l’ambiente romano. La ricerca sullo spazio, trattato anch’esso come materiale da modellare, diventa uno degli elementi costanti nel lavoro di ogni singolo artista già a partire dalla loro scelta di trasformare in ateliers i vari locali dell’ex pastificio abbandonato: “questi artisti non si sono identificati con il luogo, ma è proprio quest’ultimo che li ha identificati e ne è rimasto a suo volta segnato” come afferma la critica Patrizia Ferri.

Collocabili sulla scia dell’Arte Povera, le cui premesse concepite a Roma, hanno senz’altro posto le basi per un ambito creativo che predilige il fare, tutti e sette gli artisti proveniente dalla ‘Scuola di San Lorenzo’ condividono una poetica in grado di riallacciare l’arte con l’esperienza quotidiana fatta di immagini simboliche riconducibili all’esperienza intima di ogni artista nel proprio studio, luogo di vita e attività febbrile.

Su questa base le opere di Domenico Bianchi si contraddistinguono da un segno che è anche il soggetto dell’opera la cui funzione è quella di generare altre forme aprendosi quindi a molteplici possibilità di senso. Mentre le tavole di Bruno Ceccobelli ben esprimono il simbolismo attraverso la creazione di immagini che rimandano a una narrazione mitologica fatta di segni non codificati. La pittura di Gianni Dessì è invece uno studio approfondito sulla tridimensionalità: i suoi dipinti dialogano infatti con la scultura fino ad alterarne la percezione. Giuseppe Gallo predilige il confronto con la natura in divenire e così le sue tele ben rappresentano l’essenza di questo movimento attraverso forme imprevedibili e in costante movimento. Nunzio, quello che fu definito all’epoca l’unico scultore del gruppo, ancora oggi lavora sulle possibilità espressive della materia e del suo rapporto con lo spazio e la luce e, a partire già dalla metà degli anni ’80, ha iniziato a utilizzare vari materiali come il legno e il ferro e a sperimentare nuove tecniche come quella della combustione del legno che ancora oggi caratterizzano la sua produzione artistica. Pietro Pizzi Cannella si muove tra il disegno e la pittura nel tentativo di abbattere le barriere tra le due espressioni attraverso un linguaggio privo di artifici barocchi dove il quotidiano emerge nella sua struggente semplicità. Astratto e figurativo si fondono invece nelle opere di Marco Tirelli dove la forma e la luce riescono, da sole, a declinare il soggetto in infinite combinazioni.

Il vino del Tuffatore Archeologia e dieta mediterranea SALERNUM WINE FORUM Museo del Parco Archeologico di Paestum 1 dicembre 2018 | ore 14.30 / 20.00



Un’occasione unica di conoscenza dei vini della provincia di Salerno
Walk around wine tasting con i produttori e seminari degustazione

Dalla Costa d’Amalfi al Cilento, passando attraverso le dolci colline salernitane e la piana di Paestum, la provincia di Salerno è un insieme di territori che rende unici i suoi vini, espressioni del grande patrimonio di biodiversità che caratterizza questa vasta area della terra campana.
Una produzione variegata, in perfetta armonia con il territorio: dai vini ottenuti da uvaggio, punto di forza della proposta enologica della costiera amalfitana, ai monovitigni delle colline salernitane e del Cilento, questi vini  sono capaci di raccontare con immediatezza l’identità dei diversi territori di produzione oltre a rappresentare un connubio ideale con i cibi e i piatti della dieta mediterranea.
Sono 33 le aziende associate al Consorzio di Tutela Vini Vita Salernum Vites che saranno presenti all’evento nella sessione pomeridiana dalle ore 14.30 alle 20.00, (successiva alla sessione mattutina con il SalernumWineForum La vitivinicoltura salernitana tra cambiamenti climatici e tutela del paesaggio e della biodiversità ore 10.30, Sala Cella)  e presenteranno i loro vini a marchio comunitario (Dop Cilento, Dop Castel San Lorenzo, Dop Costa d’Amalfi, Igp Paestum, Igp Colli di Salerno). Per raccontare il “vigneto Salerno”,  il Consorzio Vita Salernum Vites,  impegnato nella valorizzazione e promozione dei vini a Do/Ig dell’intera provincia, organizzerà anche due seminari degustazione  riservati, ognuno, a un numero massimo di 20 partecipanti.  A condurli il  giornalista Luciano Pignataro e la sommelier Maria Sarnataro, delegata AIS Cilento e Vallo Di Diano. La partecipazione è gratuita previa registrazione.

Ingresso all’area Walk around wine tasting | Seminari:
per ingresso gratuito in qualità di ospiti sarà necessario accreditarsi al Desk Informativo del Consorzio Vita Salernum Vites posto all’ingresso del Museo di Paestum.

Iscrizione ai seminari:
Il giorno dell’evento presso il Desk Informazioni “Consorzio Vita Salernum Vites” (ingresso del Museo del Parco Archeologico di Paestum) oppure inviando richiesta partecipazione seminari all’indirizzo amministrazione@consorziovinisalerno.it. Inserire: Nome e cognome del partecipante  (seguirà una mail di conferma della registrazione con il riepilogo dei dati inseriti).

Area Walk around wine tasting| I 33 produttori per oltre 80 tipologie di vini:
Albamarina, Az. Agr. Bio Le Vigne di Raito, Az. Agr. Casebianche, Az. Agr. Cicalese, Az. Agr.Cerella, Az. Agr. Cobellis, Az. Agr. Il Colle del Corsicano, Az. Agr. Luigi Maffini, Az. Agr. Pippo Greco, Az. Agr. Rosa Pepe, Az. Agr. San Giovanni, Az. Agr. Vuolo, Az. Agr. Gargaro, Az. Agr. Reale,  Az. Agr. San Salvatore 1988, Az. Agr. Tagliafierro Raffaele, Az. Vitivinicola Alfonso Rotolo, Az. Vitivinicola Cardosa, Botti Viticoltori, Cantine Apicella, Cantine Barone, Casula Vinaria, I Vini del Cavaliere, Lenza Viticoltori, Lunarossa Vini e Passione, Marisa Cuomo Gran Furor, Polito Viticoltori, Tenuta Macellaro, Tenuta Mainardi, Tenuta San Francesco, Verrone Viticoltori, Viticoltori De Conciliis, Vitivinicola Marino.

giovedì 29 novembre 2018

MAL D'AUTUNNO E COUNT DOWN NATALIZIO: COLPITI DALLO STRESS 8 ITALIANI SU 10


L'ANSIA SI CURA ANCHE A TAVOLA: SI ALLA CARNE BIANCA, NO A CAFFÈ E ALCOLICI
I 10 CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER FINIRE L'ANNO PIÙ RILASSATI


In Italia ne soffrono 9 persone su 10 (fonte Human Highway ) e secondo l’Oms è il male del secolo.  Lo stress colpisce quasi tutti, nella vita privata come nel lavoro.  Il disturbo può presentarsi con spossatezza, depressione, mal di testa, ansia, insonnia, e colpisce soprattutto in questo periodo dell’anno, quando allo spossamento dovuto al cambio di stagione si aggiunge il countdown natalizio, un momento di crescente ansia che ci accompagna alla fine dell’anno, tra i doveri da chiudere al lavoro e l’organizzazione per le festività. 
Lo stress – spiega la psicologa Paola Medde, coordinatrice del Gruppo di Lavoro di “Psicologia e Alimentazione” - è una reazione di adattamento dell’organismo alle nuove situazioni che ci si presentano nella quotidianità. Oggi viviamo in un’epoca multi-task e multiruolo, siamo contemporaneamente professionisti, genitori, coniugi. Il tempo di adattamento e di risposo si è molto ridotto rispetto al passato, e costringiamo il nostro organismo a tempi di reazione continui e a un perenne stato d’allerta”.
Quando si vive una situazione stressante, mangiare in modo corretto potrebbe essere l'ultima cosa che ci viene in mente. Non solo, lo stress può portare a scegliere piatti rapidi, facili e probabilmente non molto sani. A loro volta, le cattive scelte alimentari possono innescare problemi di salute o di altro genere, aumentando ancora di più la tensione emotiva.
Ma come interrompere questo circolo vizioso? Ci sono alimenti che più di altri lavorano a nostro favore, perché ricchi di quei nutrienti indispensabili per una buona reazione dell’organismo e del cervello in particolari momenti di pressione, come le vitamine del gruppo B12, la vitamina A, l’acido folico e sali minerali come potassio e magnesio.
Secondo Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l'Università Campus Biomedico di Roma, “le carni in generale, le uova, i legumi, le verdure garantiscono il giusto apporto di vitamina B12 e di acido folico, che favoriscono la formazione cellulare e, in caso di necessità, di cellule immunitarie. Fondamentale per le difese del nostro organismo anche frutta e verdura per l’apporto di vitamina A”.
E tra la carne è particolarmente consigliata quella bianca, pollo e tacchino, grazie anche all’ampia disponibilità di amminoacidi e triptofano che aiutano il corpo a rilasciare la serotonina, che contribuisce a farci sentire più calmi e felici, anche più del cioccolato.  Come sottolinea Piretta, “se il cioccolato è classicamente considerato un cibo antistress per le sue proprietà stimolanti, mangiare pollo ci assicura lo stesso apporto di triptofano e sali minerali con il vantaggio di non consumare un alimento grasso e ricco di zuccheri”. 
D'altronde cibo ed emozioni sono un connubio indissolubile: la psicologa Paola Medde ricorda infatti che esiste un forte legame che nasce fin dall’infanzia, da quell’atteggiamento consolatorio verso una frustrazione che il bimbo sperimenta, dando a lui del cibo dolce. Ma esiste anche un rapporto diretto, dovuto alle proprietà degli alimenti che consumiamo e al loro effetto sul nostro umore”.  Via libera quindi a qualche strappo alla regola come un dolcetto in più, se può aiutare a superare la tensione o “ad allentare un momento di ansia”.
L’importante è che non diventi un’abitudine di sopravvivenza quotidiana perché, come ricorda Piretta, “non esistono cibi buoni e cibi cattivi in assoluto. Ciò che fa bene è l’equilibrio tra i nutrienti”. 

FINIRE L'ANNO PIÙ RILASSATI? ECCO LE 10 REGOLE DI ALIMENTAZIONE E SALUTE
#1_  FRUTTA, VERDURA E ORTAGGI: UN PIENO DI VITAMINE PER LE DIFESE IMMUNITARIE
In generale, ma soprattutto quando si attraversa un periodo di particolare stress, è fondamentale consumare frutta e verdura per l’apporto di vitamina A, verdura rossa come zucca e carote, ma anche pomodori e melanzane, per l’apporto di carotenoidi, precursori della vitamina A, così come le vitamine B6 e la vitamina C. In gran parte della verdura, ma anche in frutti come i kiwi e le banane, possiamo prendere i sali minerali come potassio e magnesio (presente in quantità anche nella frutta secca).

#2_  SI ALLA CARNE UOVA, LEGUMI E VERDURE
Quando si vive una situazione di stress prolungata c’è un maggior utilizzo di alcuni nutrienti, soprattutto vitamine e minerali. Quello che bisogna fare è favorire l’assunzione di proteine e zuccheri. Ecco allora che le carni in generale, le uova, i legumi, le verdure garantiscono il giusto apporto di vitamina B12 e di acido folico, che favoriscono la formazione cellulare e, in caso di necessità, di cellule immunitarie.

#3_  TRA LE CARNI MEGLIO IL POLLO, È LEGGERO E AIUTA LE DIFESE
Tra le carni quella bianca di pollo e tacchino è l’ideale nei momenti di maggior stress. Magra e priva di zuccheri e grassi potenzialmente dannosi, garantisce un ottimo apporto di vitamina B12, di folati e di proteine dall’alto valore biologico, indispensabili perché mediatori delle reazioni chimiche del nostro organismo, tra cui le risposte immunitarie. Inoltre, il pollo è ricco di triptofano, precursore della serotonina, e di sali minerali come potassio e magnesio.

#4_  GLI OMEGA 3? DA PESCE E FRUTTA SECCA
Gli Omega 3 garantiscono un’azione antinfiammatoria importante in caso di stress prolungato, contribuiscono al miglioramento del trasporto di ossigeno e nutrienti a livello cellulare, favoriscono l’incremento del colesterolo HDL (quello buono) e hanno effetti positivi sullo sviluppo e le prestazioni del nostro cervello. Li troviamo nel pesce, ma anche nelle noci e nelle mandorle, alimenti tipici in questo periodo dell’anno.

#5_  SI AL DOLCE CONSOLATORIO, MA CON ATTENZIONE
Lo stress può comportare una disfunzione metabolica, soprattutto se ci porta ad una condotta senza regole, a saltare i pasti e a ricorrere a tutti quei “generi di conforto”, come cibi grassi e dolciumi vari, che potrebbero dare l’illusione di un benessere momentaneo, ma che però si trasformerà ben presto in calorie in eccesso e sensi di colpa. Tuttavia, se ci aiuta ad allentare un momento ansia, il conforto possiamo concedercelo. Anzi dobbiamo.

#6_  SIAMO STRESSATI? MEGLIO EVITARE ALCOL E BEVANDE CAFFEINATE
Se siamo ansiosi o provati da una situazione di tensione, meglio evitare gli alcolici, che possono indurre a fare scelte sbagliate aggravando lo stato d'ansia, e bevande caffeinate, che offrono una carica momentanea ma mettono a rischio il riposo aumentando il nervosismo.





#7_  BENEDETTA ROUTINE: MANGIARE PASTI REGOLARI, RISPETTARE GLI ORARI
Sebbene quando si vive un periodo di tensione può essere più difficile rispettare routine e abitudini regolari, è bene tenere sempre a mente alcune importanti regole a tavola: rispettare gli orari dei pasti, mangiare cinque volte al giorno e dividere ogni pasto in piccole porzioni.

#8_  TROPPE COSE DA FARE, MEGLIO CONCEDERSI PIÙ TEMPO PER IL RIPOSO
Uno stile di vita sempre più frenetico costringere la nostra mente e il nostro organismo a fare tanti adattamenti nel corso della giornata, ad avere reazioni continue in tempi molto stretti. Anche il nostro tempo libero tendiamo ad occuparlo, sembra quasi che concedersi dei momenti di riposo sia qualcosa di poco produttivo. Ma vivere in uno stato di perenne allerta non fa bene, è invece importante concedersi il giusto riposo per ricaricare le energie quando necessario.

#9_  GIORNATE PIÙ CORTE? STARE PIÙ ORE AL SOLE FA BENE ALLA PELLE E ALL’UMORE
Prendere il sole non necessariamente è sinonimo di tintarella, la luce solare attiva la formazione della vitamina D e favorisce la produzione delle sostanze del buon umore (endorfine) da parte di alcune cellule del cervello. Soprattutto ora che le giornate sono corte, troviamo il tempo per qualche passeggiata ristoratrice all’aria aperta.

#10_  FARE ESERCIZIO FISICO ALLENTA LA TENSIONE E SCIOGLIE L’ANSIA
Infine, fare sport e tenersi in movimento. L'esercizio fisico, infatti, aiuta a eliminare molte tossine e ad abbassare il tasso di adrenalina, che viene prodotta in situazione di stress. Restare in forma permette quindi di affrontare meglio gli effetti dello stress.