mercoledì 30 giugno 2021

HORECA E VINO, PROVE DI RIPARTENZA CON VINITALY E FIPE A MAGGIO FORTE RIPRESA PER LA RISTORAZIONE (+221%) MA GAP ANCORA IMPORTANTE, ANCHE PER VINO

 Primi segnali di ottimismo per i consumi fuori casa a partire dalla ristorazione, legata a doppio filo al vino italiano di qualità. Lo rileva Fipe, nel corso del webinar odierno con Vinitaly sulle prove di ripartenza post pandemica. Secondo le elaborazioni della Federazione dei pubblici esercizi su base Tradelab, le parziali riaperture anche serali di maggio hanno infatti fatto lievitare i consumi del +90% (a 4,1 miliardi di euro) sul mese precedente, con punte del +221% per il segmento dei ristoranti e del 375% per i locali dell’aperitivo.


Ma, secondo il vicedirettore generale FipeLuciano Sbraga, la strada è ancora lunga: “I valori di maggio rimangono inferiori del 30% rispetto al pari periodo del 2019, e tra gli operatori permane la convinzione che i livelli pre-pandemici saranno raggiunti attorno al 2023. Detto questo – ha aggiunto Sbraga –, l’85% dei gestori di bar e dei ristoranti è fiducioso che al termine della pandemia potrà tornare a svolgere la propria professione, anche se poco più della metà ritiene che il proprio lavoro sia ormai cambiato per sempre”. E se il matching ristorazione/vino rialza la testa dopo le chiusure, il Covid ha comunque lasciato strascichi nello storico rapporto commerciale: oggi un grossista su quattro vuole essere saldato entro la consegna e di questi la fornitura più cospicua che richiede il pagamento immediato è proprio quella di vini e spumanti (59%).

Per il direttore generale di VeronafiereGiovanni Mantovani: “In questa fase cruciale di ripartenza del mercato e dei consumi, Vinitaly si conferma hub aggregatore di tutti gli stakeholder del settore. E in questa direzione vanno sia la collaborazione con Fipe, che sarà parte attiva della Special edition in programma dal 17 al 19 ottobre, che Vinitaly Plus, la piattaforma digitale della community professionale del vino italiano. Con 15mila vini a portata di click in 10 lingue e cantine di 35 nazioni, Vinitaly Plus è uno strumento diretto e di matching del business per operatori, buyer e stampa nazionali e internazionali”.

Per Alessandro Cavoconsigliere nazionale di Fipe: “La ristorazione riparte e con essa una lunga filiera fatta di produttori, vignaioli, imbottigliatori, distributori per i quali proprio la ristorazione rappresenta il principale mercato di sbocco. La pandemia lascia molti problemi aperti anche nei rapporti con i fornitori che andranno risolti al più presto. Questo rapporto di collaborazione tra Fipe e Vinitaly vuole contribuire a rendere più virtuose le relazioni di filiera tra mondo del vino e ristorazione perché c’è bisogno di più conoscenza, più qualità, più innovazione. Insomma – ha concluso – se le eccellenze del made in Italy fanno squadra non solo danno valore al business ma all’immagine dell’Italia nel mondo”.

Secondo il responsabile dell’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), Carlo Flamini, la stagione estiva si annuncia positiva per le vendite sul mercato italiano, ma il riaggancio sui valori pre-pandemici per il segmento horeca non è previsto per quest’anno. Nonostante l’incremento dell’on-trade sia stimato in risalita sul 2020 (+19%), il gap a fine anno rispetto al 2019 sarà ancora del -26%. Per Uiv, il settore della ristorazione è ancora gravato da circa mezzo miliardo di debiti nei confronti delle aziende vinicole fornitrici.

Al webinar online sulla piattaforma Vinitaly Plus, promosso da Fipe e Vinitaly, moderato da Giulio Somma e con la partecipazione de “Il Corriere Vinicolo”, anche una tavola rotonda tra produttori (Francesca ArgiolasCantine Argiolas e Antonio RalloDonnafugata) e ristoratori (Lorenzo LisiRistorante Da Pierluigi - Roma e Nadia PasqualiRistorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio, Verona).

 

Art Rights e AmaZix supportano per la prima volta l’artista Mahmood Da oggi gli NFT ispirati ai personaggi del nuovo album

 

Disponibili sulla pagina dedicata https://nft.mahmood.it/
 
Ascolta “GHETTOLIMPO”
Art Rights e AmaZix supportano per la prima volta l’artista Mahmood, con la creazione di una collezione esclusiva di opere digitali NFT ispirate ai personaggi di “Ghettolimpo”, il suo nuovo album. 
 
L’operazione ha visto il coinvolgimento di un pool di professionisti a supporto dell’innovazione e della creatività di Mahmood. L’artista ha infatti collaborato con due aziende dall’esperienza pluriennale nel settore NFT, la cui consulenza ha permesso la creazione delle opere digitali: AmaZix, marketing e legal agency del mondo Blockchain con sede a Hong Kong e un team decentralizzato di +80 esperti di marketing, legal e pluripremiati creativi con cui gestisce gli aspetti strategici e di implementazione per oltre 250 progetti a livello globale, in collaborazione con Studio Simbula per la parte legal; Art Rightsstartup italiana dell'arte nata per la gestione e certificazione delle opere fisiche e digitali con tecnologia Blockchain sin dal 2016 a supporto di Artisti, Collezionisti e Professionisti che, insieme al suo founder Andrea Concas, oggi hanno creato la più grande community Art Tech italiana.
 
Mahmood, da sempre attento alle novità e desideroso di esplorare nuove vie per esprimere la sua creatività, è uno dei primi artisti italiani a sperimentare questa nuova forma d’arte.
La tecnologia Blockchain permette di certificare l’unicità di un’opera digitale come NFT (acronimo di Non Fungible Token), ed è la nuova frontiera del collezionismo d’arte. A partire da oggi infatti sono disponibili gli NFT ispirati ai personaggi di “Ghettolimpo, una collezione esclusiva di opere digitali: video animazioni che raffigurano sei degli avatar ideati dal cantante e corrispondono ognuno a un diverso immaginario (Inuyasha, Rapide, Dorado, Klan, Kobra, e Zero), oltre che il logo dell’album e la cover teaser. 
Dopo l’ingresso dell’arte, è arrivato il momento della grande musica, un innovazione quella degli NFT che apre nuovi scenari ai collectibles, agli appassionati di uno dei più grandi artisti italiani Mahmood” – dichiara Andrea Concas,CEO di Art Rights.
 
Il progetto NFT Mahmood, seguito da Art Rights e AmaZix, è stato coadiuvato dallo Studio Legale Simbula e supportato dallo studio di commercialisti di Stefano Capaccioli, che da anni collaborano attivamente nella realizzazione di progetti innovativi. 
 
Lo Studio Legale Simbula si è occupato di tutti gli aspetti connessi alle nuove tecnologie, blockchain e NFT, nonché in relazione alle criticità sottese alla tutela dei diritti del consumatore ed ai rapporti tra i differenti player coinvolti e alle tematiche di diritto d’autore dell’artista. 
 
Si tratta del primo caso in Italia di condizioni generali di vendita particolarmente strutturate sulla base della peculiarità del progetto.
 
Coniugare la tecnologia NFT e la migliore creatività italiana nel campo musicale e del design, ha richiesto un effort non indifferente dei vari team che hanno lavorato di concerto a questa operazione, che ringrazio: non è stato semplice gestire le molteplici sfide tecniche e normative poste da questo mezzo completamente inedito” ha testimoniato Paolo Anziano, founder di AmaZix.
 
Una collaborazione unica nel suo genere che vede il mondo della musica fare il suo ingresso in quello degli NFT affiancato da un pool di professionisti esperti. 
 
“Ghettolimpo” rappresenta un immaginario fatto di due anime dalle molte sfumature che si ritrovano e intersecano nei testi dell’album, un disco autentico che prende ispirazione da influenze e riferimenti di vita trasformati in una dimensione artistica e sonora dalle molteplici contaminazioni. Anticipato dal singolo “Inuyasha” (disco di platino), e da “Klan” e “Zero”, brano che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie originale Netflix di cui ha curato anche un episodio come music supervisor, l’intero disco è frutto della continua ricerca e sperimentazione musicale di Mahmood.
 
“Da sempre sono interessato ai mondi digitali - racconta Mahmood, autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale - e mi ha incuriosito provare a sperimentare con gli NFT: così nascono le animazioni speciali per i miei personaggi del disco che prendono una nuova forma artistica e creativa”.
 
Con questo nuovo progetto Art Rights continua a innovare, supportando il mondo della creatività e proseguendo le sue collaborazioni con grandi realtà italiane e internazionali. 

Novità alla Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda Sala immersiva e Realtà aumentata: la Rocca e la Casa del Podestà si scoprono ora con strumenti all’avanguardia, immediati e coinvolgenti. Un viaggio virtuale all’indietro nel tempo.

 




Il Complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, fra i luoghi più affascinanti e ricchi di storia della provincia di Brescia, accoglie i visitatori con stimolanti novità e strumenti all’avanguardia che integrano e completano le tradizionali visite alla Rocca (fra le  più estese e possenti fortificazioni della Lombardia, Monumento nazionale dal 1912) e alla Casa del Podestà, un tempo dimora del Senatore Ugo Da Como, oggi Casa Museo fra le più affascinanti della penisola, rimasta inalterata con le sue ricchissime collezioni d’ arte, i suoi antichi arredi, la sua eccezionale Biblioteca. Una Sala immersiva e una straordinaria esperienza di visite virtuali coinvolgono i visitatori in un piacevole e stimolante viaggio alla scoperta del passato, delle storie, dei protagonisti di questi luoghi e del territorio circostante, raccontati in modo assolutamente inconsueto (e fruibile con immediatezza anche da parte del pubblico più giovane) grazie alle più moderne tecnologie museali. 

 

Sala immersiva

La Sala immersiva è collocata al piano interrato della cinquecentesca Casa del Capitano nella parte alta della fortezza, dove i visitatori arrivano dopo vari percorsi all’esterno con scorci panoramici a 360° sul bacino del Basso Garda e sulla pianura bresciana, e vengono avvolti da straordinarie immagini di grande respiro e spettacolarità, proiettate su tutte le pareti. La sala è un vero e proprio invito alla visita e alla scoperta del territorio del Garda e delle colline che circonda Lonato. Alzandosi in volo sopra la Rocca si è condotti infatti a scoprire piccoli borghi, castelli, fortezze e palazzi poco conosciuti, ma si raggiungeranno anche le notissime mete di Sirmione con il suo Castello Scaligero e le Grotte di Catullo e di Desenzano del Garda con il caratteristico porto, gli straordinari mosaici della Villa romana e il Castello che domina il centro storico. Monzambano, Solferino, Volta Mantovana, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ponti sul Mincio e Pozzolengo sono invece le perle delle colline che circondano la Rocca, oasi di verde e natura tutte da scoprire. Sollevandosi dagli spazi verdi della Rocca, ne vengono mostrati suggestivi scorci dall’alto. Immagini emozionanti raccontano la storia della fortezza, passata nei secoli dagli Scaligeri, alla Serenissima, ai Visconti e ai Gonzaga fino all’acquisto all’inizio del Novecento dell’intero complesso formato dalla Rocca e della sottostante Casa del Podestà da parte del Senatore Ugo Da Como, che ne ha fatto la “cittadella di cultura” oggi ammirata da migliaia  di visitatori italiani e stranieri. Qualche fugace immagine svela la Casa del Podestà, per invogliare i visitatori ad approfittare anche della visita guidata nella dimora di Ugo Da Como. Uno spazio, infine, è dedicato anche alle eccellenze enogastronomiche e produttive del territorio, agli sport e all'industria 4.0.

La Sala immersiva - realizzata in collaborazione con DCG company, azienda leader nella comunicazione audiovisiva e multi sensoriale - è stata voluta dalla Fondazione Ugo Da Como oltre che per la sua indubbia attrattività dal punto di vista turistico, anche per la sua valenza educativa a disposizione delle scolaresche. I suoi contenuti, immediati e coinvolgenti, aiuteranno in particolare i giovani a comprendere il contesto naturalistico, ambientale e territoriale entro il quale la Rocca e la Casa del Podestà sono collocate, facendo loro vivere un’esperienza piacevole e concreta, e stimolando in loro la voglia di condividere e divulgare le conoscenze acquisite. E così, la visita diventerà un’avventura da raccontare.

Realtà aumentata

Le visite virtuali al complesso della Fondazione Ugo Da Como arricchiscono la visita sia della Rocca che della Casa del Podestà grazie a contenuti audio-video che integrano quanto è ancora oggi visibile, completandolo con ricostruzioni in 3D degli edifici, dall’effetto sorprendente e didatticamente molto efficace. In castello si possono così ammirare il refettorio dei soldati, la cannoniera con i camminamenti di ronda e una porzione del quartiere della Rocchetta con le sue torri.

Un vero viaggio all’indietro nel tempo. Grazie alle audio-videoguide realizzate con occhiali Artglass personalizzati col software di Realtà aumentata i visitatori scoprono come erano anticamente questi luoghi. Non solo. Ne scoprono anche storia e vita quotidiana (con approfondimenti di aspetti per lo più sono sconosciuti al largo pubblico) dalla viva voce di personaggi d’eccezione, interpretati da attori: a narrare la storia della Rocca è Isabella d'Este, mentre la Casa del Podestà è raccontata da Ugo Da Como, con continui rimandi alle sue collezioni e alla storia dell'edificio. Un terzo percorso virtuale porta a scoprire il Museo Civico Ornitologico, con i suoi esemplari più particolari "in azione" nel loro habitat naturale.

Le audio-videoguide saranno disponibili in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) e i tour dovranno essere prenotati tramite mail all'indirizzo info@fondazioneugodacomo.it oppure contattando il numero 0309130060.

 

 

Informazioni - Fondazione Ugo Da Como

Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia)

Tel. 0309130060 - www.roccadilonato.it - www.lonatoturismo.it

 



Museo Poldi Pezzoli Estate 2021 al Museo Poldi Pezzoli

 

L’estate attiva e sostenibile di Cober: le attrezzature perfette per ogni trekker e ogni terreno

 

L’azienda leader del settore consiglia per questa estate alcuni prodotti dedicati agli appassionati di trekking e Nordic walking. Tra le attrezzature da portare con sé nelle avventure all’aria aperta, i bastoncini in alluminio super resistente o carbonio ultraleggero, manopole di plastica “seconda vita”, capi di abbigliamento certificati bio e sostenibili realizzati su disegno di artisti contemporanei.


Opera (MI), 30 giugno 2021_Un passo dopo l’altro si affronta l’estate come un’avventura fatta di libertà e panorami sconfinati. Si percepisce l’energia trasmessa dal suolo alla pianta dei piedi mentre ci si incammina sui sentieri con passo tonico e con la mente sgombra dai pensieri. È questo il viaggio proposto da Cober, leader nella produzione di attrezzature outdoor: l’occasione per sentirsi parte della natura, facendo sport. L’azienda propone, per i mesi estivi, i suoi prodotti frutto di una ricerca tesa a individuare i migliori materiali e le forme più ergonomiche. Con un’attenzione particolare per la sostenibilità.

Trekking e Nordic Walking, le novità

Zaino in spalla, scarpe comode, e si parte. Cober ha in serbo la ricetta perfetta per gli appassionati di trekking. Come i bastoncini Fraxinus, color white o green. La lunga manopola, in foam, permette diversi stili di impugnature, l’alluminio 7075 è particolarmente resistente ai colpi e la doppia leva permette di regolarli in un batter d’occhio. Occhio al rispetto dell’ambiente con gli Abies Green, che hanno adottato la manopola “Clima”, che al posto della plastica vergine utilizza plastica seconda vita, in un’ottica di economia circolare. La chiusura con espansori permette di riporre facilmente il bastone nei momenti di non utilizzo, per avere le mani libere.

 

Il Nordic Walking è più che un’attività sportiva, è una filosofia e un modo di stare al mondo. Una pratica sportiva decisamente salutare. I giusti bastoncini migliorano l’equilibrio, la respirazione, l’attività cardiaca; si regola la postura, si acquisiscono ritmo e fluidità, si scarica il peso anche sulle braccia, si prevengono cadute e scivolate. I bastoncini Sequoia sono tanto resistenti quanto leggerissimi, grazie al tubo in carbonio 50%. La manopola in sughero naturale, materiale molto traspirante, è associata a un guantino che presenta un comodo sistema di sgancio.

Cober: accessori e abbigliamento sostenibili

La filosofia di Cober si estende a una linea di accessori e abbigliamento sostenibile, certificata, esteticamente ricercata. Come la Collezione Eagle: adatta ad ogni tipo di situazione – una giornata al mare, una gita in montagna, una sciata con gli amici, un trick allo ski park – rappresenta uno stile in cui possono riconoscersi atleti e appassionati, sentendosi parte di una community.

Fondamentali sono i materiali. Viene utilizzato solo cotone indiano certificato 100% bio dal GOTS, certificato da diversi organismi e standard indipendenti. La filiera produttiva lavora infatti a stretto contatto con i fornitori per acquistare solo le migliori materie prime, coltivate o prodotte con metodi che seguono regole precise: vietato arrecare danni alle persone, agli animali o all’ambiente.

In casa Cober, infine, si pensa che la bellezza sia un sentimento di connessione con la natura e la sua energia. Da qui l’idea di unire arte e sport, scegliendo ogni anno un artista italiano contemporaneo per interpretare due stagioni – winter e summer – con le sue creazioni. A partire da queste opere nasceranno capi e accessori. Il primo è Mauro Baio, lecchese classe ’91, che ha realizzato dei dipinti olio su tela per Cober. L’artista si è voluto ispirare alle sensazioni che prova quando pratica sport – soprattutto lo sci – in montagna. Le sue tele saranno la base dei capi della collezione winter 21/22 e summer 22, realizzata in esclusiva per Cober.

 

CIGOGNOLA SUMMER FESTIVAL: LA MAISON DEL METODO CLASSICO OSPITA LE STELLE DELLA MUSICA E DELLA DANZA

 Dal 15 al 18 luglio prima edizione della rassegna artistica ideata da Gabriele Moratti.

Un evento annuale per promuovere il patrimonio enologico e culturale dell’Oltrepò Pavese

Castello di Cigognola si prepara ad accogliere la prima edizione del Cigognola Summer Festival, rassegna nata su iniziativa di Gabriele Moratti allo scopo di valorizzare il tesoro vitivinicolo, storico e culturale dell’Oltrepò. Da giovedì 15 a domenica 18 luglio musicisti e ballerini di statura internazionale si esibiranno nella piazza antistante la storica dimora di famiglia. Il tutto sarà accompagnato da un grande banco d’assaggio con protagonista la linea Metodo Classico Moratti.
La serata inaugurale sarà a tema jazz, con la partecipazione del Carlo Milanese Quintet ft. Andrea Pozza. Venerdì 16 si esibiranno i cameristi della Scala di Milano sulle note di Vivaldi e Piazzolla, mentre sabato 17 luglio il Gran Galà dell’Opera vedrà protagonisti la soprano Sara Cappellini Maggiore, il tenore Alessandro Fantoni e il maestro Danilo Dellepiane al pianoforte. La chiusura sarà dominata dai ballerini dell’Opera di Parigi, che danzeranno sulle musiche di Prokofiev, Mozart, Ravel e molti altri. 
Gli ospiti, presenti in numero limitato in ottemperanza alle normative Covid, potranno degustare la selezione di bollicine da uve Pinot Nero allevate sui pendii che circondano lo stesso Castello. La Maison crede fermamente nel vitigno, che in Oltrepò raggiunge un’eccellente maturazione fenolica. In corrispondenza del 45° parallelo, infatti, il frutto si rivela più maturo, dando vita a dei Metodo Classico diversi da qualsiasi altra versione al mondo. Nello specifico saranno in mescita i tre Blanc de Noirs, Cuvée dell’Angelo‘More Pas Dosé e ‘More Brut, e il Rosé, sempre da uve Pinot Nero.
Castello di Cigognola è la tenuta di proprietà di Gabriele Moratti, coadiuvato nella direzione dall’AD Gian Matteo Baldi. I vigneti sono gestiti con dedizione e serietà, in un progetto che pone al centro l’uomo incaricato di tutelare l'ambiente e i diritti delle persone coinvolte nella filiera. Uno stile preciso e coraggioso che caratterizza il nuovo corso dell’attività in origine avviata da Gian Marco e Letizia Moratti.
“L’Oltrepò Pavese è un territorio che amo, a cui è legata la storia della mia famiglia e che non viene valorizzato quanto merita. I vini della nostra azienda sono espressione delle tradizioni enologiche locali, unite a una visione attenta all’innovazione e al futuro - dichiara Gabriele Moratti - Nel corso della manifestazione, inoltre, si terrà una raccolta fondi a scopo benefico in favore della Midnight Foundation, associazione per la ricerca oncologica. Dai miei genitori ho imparato il valore dell’impegno sociale e il Festival sarà anche un’opportunità per dare il nostro sostegno a una causa che ci sta a cuore".
La manifestazione è organizzata con il patrocinio del Comune di Pavia, in collaborazione con il Comune di Cicognola, Intesa Sanpaolo, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Spada Partners e AON e la partecipazione di Classica HD.

martedì 29 giugno 2021

Una luna di miele speciale prima dell’arrivo del bebè: Babymoon, al Post Hotel - Tradition & Lifestyle di San Candido

 



Tradizione e lifestyle al Post Hotel di San Candido accolgono le coppie in dolce attesa con il programma dedicato Babymoon, Mum and Dad to be. Una vacanza da vivere romanticamente in due e in piena armonia tra la cittadina di San Candido, la vista spettacolare sulle Dolomiti, momenti wellness e gourmet, dove ogni comfort è pensato appositamente per la futura mamma e il futuro papà.
 
San Candido (BZ), 29 giugno 2021 - Immersa nella tranquillità di San Candido, borgo dell’Alta Pusteria incastonato tra le Dolomiti di Sesto, la coppia in dolce attesa può concedersi una vacanza all’insegna del relax al Post Hotel - Tradition & Lifestyle, boutique hotel 4 *S dei Post Dolomiti Resorts. Ambienti dal design ricercato e con interni di gusto - dalla terrazza panoramica rinnovata negli arredi e ideale per un aperitivo romantico nel P-lounge, alle suite e all’area wellness - dove godere di piccoli lussi che regalano una seconda luna di miele alla coppia prima del lieto evento.
 
Un soggiorno Babymoon, Mum and Dad to be nell’atmosfera romantica dell’hotel a due passi dal centro di San Candido regala alla coppia una vacanza in cui comfort, benessere e riposo si conciliano. Il Post Hotel, gestito dalla famiglia Wachtler, è un boutique hotel dedicato a un pubblico adulto e permette ai futuri genitori di godere della dolcezza dei mesi di attesa tra attenzioni e coccole dedicate esclusivamente a loro. In camera, un cuscino per allattamento permette alla futura mamma di mantenere una posizione comoda durante il sonno, mentre un cestino di frutta fresca di stagione e un libro dei nomi da sfogliare accompagnano la coppia nei momenti trascorsi in stanza. E inoltre, un aperitivo per due, da gustare nella propria stanza o nel P-Lounge dell’hotel, dove barmen preparati ed esperti possono proporre alla futura mamma cocktail e aperitivi analcolici esclusivi. I momenti di relax che conducono a un equilibrio interiore, proseguono anche nell’area wellness, con benefici massaggi per lei e per lui. Per lei, un massaggio rilassante, molto dolce e leggero, allevia le piccole tensioni fisiche che possono insorgere durante la gravidanza, mentre un esclusivo trattamento pedicure dona leggerezza. Dedicato al futuro papà, invece, un massaggio rilassante completo che riduce la tensione e rappacifica corpo e mente, mentre un nuovo spazio fitness con attrezzatura Technogym soddisfa anche coloro che amano mantenersi in forma in palestra. Nel centro benessere Vita Alpina, inoltre, la coppia trova piscina, saune e aree riservate in cui concedersi altri preziosi momenti di assoluto relax e dove la futura mamma potrà vivere le coccole beauty specifiche per la maternità del pacchetto In love with my baby.  

I Post Dolomiti Resorts offrono la possibilità di continuare un soggiorno da favola anche dopo l'arrivo del bebè, proponendo la prima vacanza in tre - Familymoon - nella vicina struttura Post Alpina - Family Mountain Chalets di Verciaco. Circondata dallo spettacolo delle Dolomiti, offre ambienti e servizi che interpretano lo charme e la ricercatezza della famiglia Wachtler, ma pensati su misura dei più piccoli ospiti e delle loro esigenze.
 

I VINI ASSAGGIATI ALL’OSTERIA DELLA STAZIONE A MILANO DURANTE L’INCONTRO SUL PROGETTO “EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA

 




Milano, 29 Giugno 2021- Durante l’importante incontro di presentazione del progetto “Europa delle scienze e della cultura” (patrocinato Iai- Iniziativa Adriatico Jonica), tenutosi nella tana del gusto friulana a Milano diretta da Gunnar Cautero, con la regia di Borghi d’Europa, sono stati assaggiati alcuni ottimi vini di diverse zone del Belpaese.

Si è parlato molto e se ne parlerà per molto di turismo sostenibile, che riguarda anche il settore vinicolo.

All’Osteria della Stazione l’Originale, nel momento più conviviale dell’incontro per la stampa, sono stati proposti piatti friulani di spessore, abbinati ai vini del Collio di Villa Vasi e di Korsic e dell’Oltrepò Pavese di Defilippi-Cantine i Gessi della località Oliva Gessi, rinomata per la qualità dei bianchi da Riesling Renano e per le varie declinazioni di Pinot Nero.

Di Defilippi è stato provato prima lo Spumante Metodo Classico Brut Rosè “Maria Cristina” 2019, affinato sui lieviti per 24 mesi e dotato di una beva incredibile, avvolgente e molto persistente e poi il Riesling Renano Igt 2019 “Fabbio”, che conferma la mineralità propria della zona di Oliva Gessi e dei sentori fruttati floreali molto spiccati, un bel bianco complesso.

Per il Collio di Villa Vasi, cantina goriziana diretta da Gianluca Pelizzon, è stato provato prima il Friulano Friuli isonzo Doc 2020, intenso e di carattere, con lieve retrogusto ammandorlato e poi il Collio Bianco Venezia Giulia Igt “Autocktona” da uve Friulano, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla, un vino elegante, con un bouquet floreale e fruttato importante e al palato fresco e sapido.

Della cantina di Fabjan Korsic di San Floriano del Collio infine sono stati assaggiati il Friulano Doc Collio e il Collio Bianco da uve Friulano, Ribolla Gialla e Chardonnay (diversamente dall’Autoktona di Villa Vasi in cui si usa la Malvasia Istriana): il primo ricorda la Ponka (sottosuolo formato da marne ed arenarie) per la vitalità che esprime, un vino grintoso ed intenso, mentre il Collio Bianco si è rivelato molto fresco in bocca, con una bella rotondità e persistenza.

In alto i calici!

3 e 5 luglio 2021 Duplice appuntamento triestino en plein air per il Piccolo Opera Festival: Opera tango Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla e Serenata barocca Marc'Antonio e Cleopatra

 




Duplice appuntamento triestino per il Piccolo Opera Festival, che fa tappa nel capoluogo regionale con due importanti spettacoli: l’Opera tango Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla il 3 luglio nel cortile al Castello di San Giusto e la Serenata barocca Marc'Antonio e Cleopatra il 5 luglio nel parco del Castello di Miramare, organizzati con il sostegno e il patrocinio del Comune di Trieste.

Il Piccolo Opera Festival, la fortunata rassegna estiva giunta alla 14° edizione, viene ospitata per la prima volta a Miramare, e per la terza volta a San Giusto (dove erano stati messi in scena nel 2015 Don Giovanni di Mozart e 2016 Il barbiere di Siviglia di Rossini). Luoghi di grande fascino, come è nella filosofia della rassegna transfrontaliera diretta da Gabriele Ribis, che fa risuonare di melodie siti ricchi di storia ed arte del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, alcuni dei quali aperti eccezionalmente per l’occasione.

 

I due appuntamenti sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta del Comune di Trieste, alla quale sono intervenuti l’assessore comunale ai Grandi Eventi Francesca De Santis, il direttore del Piccolo Opera Festival Gabriele Ribis e il direttore della Glasbena Matica FJK Bodgan Kralj.

“Questa manifestazione è un’eccellenza della nostra Regione - ha detto l’assessore Francesca De Santis – e mancava da Trieste dal 2016. Ora finalmente ritorna, proponendo due attesi spettacoli, che sotto il titolo di “Esperienza opera senza confini”, si terranno fuori dal teatro, in scenari di particolare suggestione e saranno fruibili a tutti. Questo festival fa sì che si abbattano i confini dei territori per valorizzare tutta la nostra area. Si tratta di un mix ben riuscito, e queste due date andranno ad armonizzarsi con il variegato programma proposto da Trieste Estate”.

 

Opera tango Maria de Buenos Aires

C’è grande attesa per l’Opera tango Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla, messa in calendario per rendere omaggio al grande musicista e compositore argentino nel centenario della sua nascita. Realizzata dal Piccolo Opera Festival in coproduzione con il Teatro Goldoni di Livorno e Glasbena Matica FJK, andrà in scena il 3 luglio alle 21.00 all’aperto, nel cortile del Castello di San Giusto. Si tratta di uno spettacolo di grande richiamo, in grado di attirare un pubblico non solo di melomani, vista la notorietà di Astor Piazzolla, amatissimo dal pubblico internazionale. La regia è di Alessio Pizzech, le scene e i costumi di Flavia Ruggeri. Con l’Ensemble Glasbena Matica FJK, si esibiranno i Solisti Arianna Manganello, Giacomo Medici, l’attore Gianluca Ferrato, sotto la direzione musicale di Igor Zobin. La prenotazione è obbligatoria (biglietti € 15/10).

La trama - Maria, nata in un sobborgo povero di Buenos Aires “un giorno che Dio era ubriaco”, è una giovane operaia di un’industria tessile. Irresistibilmente attratta dalla musica del tango ascoltata per strada sulla porta di un bar notturno, diventa una cantante di tango, ma finisce poi in una casa di tolleranza e lì muore, ancora molto giovane. In uno scenario alquanto surreale, la sua morte è decisa durante una messa nera tenuta da personaggi malfamati. La sua condanna a morte è anche una condanna all’inferno, e l’inferno è la città di Buenos Aires, dove vaga il suo spettro. La morte è anche il ritorno alla verginità, violata dal poeta folletto che la ingravida con la sua parola. Partorirà una bimba, di nome Maria, simbolo di ella stessa ma anche della città che rinasce ogni volta. Intorno a Maria si muovono El Cantor, un giovane scrittore, El Duende, il folletto, con un gruppo di pittoresche marionette sotto il suo controllo, vari personaggi dei sobborghi di Buenos Aires e degli psicanalisti, spettro della crisi argentina degli anni Sessanta con gli innumerevoli casi di nevrosi, disperazione e perdita della propria identità personale, civica e sociale. È il Duende, questa sorta di demone, che va sulla tomba di Maria e la fa rivivere costringendola di nuova alla stessa terribile vita che aveva lasciato, così come è un demone il Bandoneon, che seduce la poverina portandola nel campo del male per la seconda volta. Intorno si muovono ubriachi, assassini, ladri, prostitute e protettori.

 

Marc'Antonio e Cleopatra

Il 5 luglio il parco del Castello di Miramare farà da suggestiva cornice alla Serenata barocca Marc’Antonio e Cleopatra di Johann Adolf Hasse. Lo spettacolo rientra nella sezione La verde musica, ovvero le apprezzate visite musicali a giardini e parchi storici, che il pubblico scopre assieme ai curatori del patrimonio o ai proprietari, realizzate in collaborazione con ERPAC e Accademia per l’Opera di Verona/Polo Nazionale Artistico. Subito dopo il debutto triestino, l’opera avrà un mini tour in Serbia con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Con la regia di Gabriele Ribis, Marc’Antonio e Cleopatra vede la partecipazione dell’Orchestra da camera Schlesinger della Città di Kragujevac (Serbia). Solisti sono Luan Goes e Cristina Mosca. Direttore al cembalo, il Maestro Alberto Gaspardo. L’azione della serenata si svolge dopo la battaglia di Azio, dove Marc’Antonio e Cleopatra furono umiliati da Ottaviano, poi Cesare Augusto. L’attenzione è quindi sulle loro sconcertate reazioni a questo stato di cose, una sorta di esplorazione emotiva di “cosa facciamo adesso?” Cleopatra reagisce prima con rabbia, poi con rassegnazione e infine si rassegna.  L’appuntamento è alle 19.30 e in caso di maltempo lo spettacolo si terrà il 6 luglio.  Prenotazione obbligatoria (biglietto € 12).

Quando la serenata di Johann Adolf Hasse fu rappresentata in una tenuta di campagna vicino a Napoli nel 1725, il pubblico d’élite non batté ciglio davanti al fatto che il ruolo di Cleopatra fosse impersonato dal soprano ventenne castrato Carlo Broschi, in arte Farinelli, e quello di Marc’Antonio dal contralto Vittoria Tesi. Entrambi i cantanti sarebbero presto diventati delle superstar. Assaporando la loro abilità vocale, Hasse appena italianizzato, creò una colonna sonora il cui fascino melodico e l’abile caratterizzazione – oltre al suo ultimo tributo adulatorio agli Asburgo al potere – ne fecero un successo immediato. In quel periodo Napoli era musicalmente in uno stato di mutamento: la città aveva bisogno di una nuova celebrità, qualcuno che potesse sostituire Handel come nuovo idolo straniero. La scelta cadde su un tedesco, Johann Adolf Hasse appunto, la sua carriera necessitava di un’importante inaugurazione, un’opera che dimostrasse la sua competenza e allo stesso tempo piacesse al pubblico. Marc’Antonio e Cleopatra si adattava perfettamente all’occasione. L’allestimento non era costoso, quindi il banchiere napoletano che aveva commissionato l’opera non fu rovinato finanziariamente, ma Hasse riuscì a convincere i cantanti di punta dell’epoca ad interpretarla.

 

Prenotazioni on line

Tutte le informazioni sugli spettacoli e le modalità per assistervi si trovano su www.piccolofestival.org.

 

Per informazioni www.piccolofestival.org - info@piccolofestival.org 

Fattoria della Talosa e le meraviglie nascoste tra le colline di Montepulciano: la stagione enoturistica è un viaggio nel gusto e nella storia

 



La Cantina Storica dell’azienda è una perla di età rinascimentale,
nel cuore di Montepulciano tra tombe etrusche e fossili del Pliocene.
Villa Talosa offre un relax da sogno tra colline e filari
 
 
 Montepulciano, 29 giugno – Fattoria della Talosa è un universo da scoprire. L’azienda vitivinicola guidata da Edoardo Mottini Jacorossi e dalla sua famiglia propone esperienze di soggiorno entusiasmanti e insolite, tra sentieri che si perdono nella campagna e percorsi lungo i cammini della storia, con il Vino Nobile fedele compagno di viaggio di turisti e visitatori, che arrivano per conoscere uno dei territori più affascinanti del Paese, la Toscana e Montepulciano.

“Montepulciano vanta un patrimonio storico, artistico ed enologico incredibile – commenta Edoardo Mottini Jacorossi, CEO di Fattoria della Talosa –. Dalle remote origini etrusche e romane allo sviluppo medievale fino alla fioritura rinascimentale, passeggiare per le vie della città equivale a perdersi in un museo a cielo aperto. La storia di Montepulciano si incrocia con la storia dell’enologia del nostro Paese perché non dimentichiamo che il Vino Nobile di Montepulciano DOCG è il primo vino italiano ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Visitare Fattoria della Talosa oggi vuol dire intraprendere un viaggio non solo nella cultura enologica e gastronomica d’Italia, ma scoprire un passato di cui siamo orgogliosi: la nostra Cantina Storica racchiude il senso del tempo, le nostre vigne si snodano lungo colline e sentieri antichi, fonti termali e set cinematografici, e il nostro vino è un meraviglioso ristoro che accompagna i winelovers in esperienze degustative e di soggiorno di alto livello”.

La Cantina Storica
La Cantina Storica di Fattoria della Talosa è un cammino nel tempo che inizia nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore di Montepulciano.

Le gallerie, le nicchie e le volte, a 60 metri sotto terra, rendono la Cantina un luogo suggestivo, dove oggi riposano le grandi botti di rovere per l’affinamento del Vino Nobile.
Un luogo antico, un tempo rifugio contro i bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, che un meticoloso lavoro di restauro, durato oltre due anni e condotto in sinergia con le Belle Arti, ha riportato alla luce. Oggi la Cantina è il locus amoenus ideale per le degustazioni e per conoscere le tecniche di produzione enologica di Talosa.

Chi alza lo sguardo verso le volte della Cantina riconosce i resti fossili di conchiglie che risalgono al Pliocene, quando Montepulciano era sommersa dal mare, mentre chi si avventura, scalino dopo scalino, sempre più giù nel cuore della Cantina, arriva fino all’ingresso di una tomba etrusca del VI sec. A.C., perfettamente conservata.

Prossimamente una nuova sala verrà aperta al pubblico, così da rendere ancora più suggestiva l’offerta enoturistica: i delicati lavori di recupero, tra grotte di tufo e resti fossili, hanno svelato un suggestivo spazio che Talosa presto condividerà con i visitatori.

“Vogliamo proporre ai wine lovers un percorso esperienziale sempre più di alto profilo, che li accompagni alla scoperta del vino di questo territorio e di quei luoghi che hanno reso il Vino Nobile di Montepulciano un punto di riferimento enologico per il nostro Paese” commenta Edoardo Mottini Jacorossi.

Villa Talosa
Il sacro e il profano. La Cantina Storica con la sua aurea sacrale e una magnifica Villa per godersi la pace di Montepulciano immersi nei vigneti dell’azienda.

Villa Talosa è una residenza di lusso, che offre una magnifica vista sulla vallata e sul borgo. A due chilometri dal centro di Montepulciano, da poco ristrutturata in un luogo di silenzio e relax, la Villa vanta una suggestiva piscina panoramica, vasca di idromassaggio e propone alloggi spaziosi finemente arredati per un massimo di 8 ospiti.

In esclusiva per loro, Fattoria di Talosa propone un percorso guidato che porterà i winelovers a scoprire l’affascinante viaggio che bisogna compiere per arrivare alla creazione di una bottiglia di “Vino Nobile Fattoria Talosa”, degustando alcune delle etichette iconiche dell’azienda: il Rosso di Montepulciano Doc, il Nobile di Montepulciano “Alboreto” Docg, il Nobile di Montepulciano Riserva Docg, il Nobile di Montepulciano “Filai Lunghi” Docg o IGT “Pietrose” Super Tuscan.