Galleria Studio G7 inaugura Project Room, appuntamento dedicato alle giovani personalità del panorama contemporaneo con l’obiettivo di promuovere e diffondere le ricerche artistiche nazionali e internazionali.
A inaugurare il progetto è Mara Palena con The Window, mostra personale a cura di Laura Lamonea che intreccia un film di nuova produzione con una serie di opere fotografiche inedite.
La ricerca dell’artista si concentra sulla relazione tra corpo e spazio domestico.
Il video, girato nella casa d’infanzia di Palena, ricostruisce percorsi che si snodano tra le stanze e si trasformano in un viaggio intimo attraverso memorie e gestualità dove il tempo si traduce in forma visiva. Immagine e movimento si fondono in un’alternanza di inquadrature spaziali e immagini fisse; le ombre morbide e le diverse tonalità catturano istanti e spazi di attesa. Gli oggetti della casa, sospesi in un tempo indefinito, osservano silenziosi le azioni ripetitive, e rivelano un processo mnemonico tanto intimo quanto universale.
Nonostante la presenza infinitesimale dell’essere umano sia quasi irrilevante rispetto alle misure universali del tempo e dello spazio, le sue azioni portano ad una serie di eventi minimi e tra loro costantemente concatenati. Sono eventi che trasformano il quotidiano in un campo di possibilità, un luogo dove passato e presente dialogano e si riscrivono reciprocamente.
I cambiamenti di luce segnano lo scorrere del tempo tra un'azione e l’altra e si intervallano con immagini in bianco e nero; queste sequenze consentono all’opera video di trasformarsi in un tentativo di scolpire il tempo, manipolando la percezione del suo fluire continuo e offrendo uno spazio meditativo.
La serie fotografica approfondisce il rapporto con gli oggetti della casa, elementi privi di una funzione precisa che diventano reliquie di un salotto d’infanzia.
Mara Palena (1988) vive e lavora a Milano. La sua ricerca si concentra su temi come la memoria, il ricordo e l'identità. Utilizza la fotografia, video e suono e rielabora materiale da archivi, spesso aperti e partecipati come quelli degli home movies, oltre ad attingere ad un archivio personale fatto di immagini fotografiche con cui da anni tiene traccia della sua vita. Il suo lavoro è stato esposto in diversi festival, spazi e gallerie internazionali come: Guardian Art Center, Beijing, Careof, Marsèll Paradise, Nowhere Gallery, Pananti Atelier, Video Sound Art, Milano, Istituto Italiano di Cultura, Madrid, MOPLA, Los Angeles; Artphilein Foundation, Lugano, Recontemporary, Torino. Tra il 2021 e il 2024 è risultata finalista di concorsi d'arte tra cui: Lucie Foundation, Combat Prize, Premio Fabbri, New Post Photography, Artphilein Photo Book Contest. Nel 2022 è stata selezionata da Camera Torino per FUTURES Photography. L'opera Oikeiôsis ha vinto il premio Surprize 2022 di Sprint e Fondazione Marcelo Burlon. Il progetto editoriale è stato curato e pubblicato da Witty Books nel 2023 ed è stato inserito da Photo España tra 100 migliori libri pubblicati nel 2024.
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