Il dibattito è stato emozionante: per la
prima volta si è affrontato il tema della sala in modo esaustivo, con un
convegno interamente dedicato grazie alla collaborazione tra
l’Associazione
Le Soste, la rivista
sala&cucina, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana
ALMA e l’istituto
Carlo Porta, organizzato da Mediavalue.
“Il mondo della sala ha bisogno di soluzioni, che passano attraverso una
nuova visione del cameriere, da portapiatti a portatore di conoscenze”
racconta il moderatore dell’evento e direttore di sala&cucina Luigi
Franchi- “non abbiamo trovato neologismi per sostituire il termine
cameriere, ma si è parlato di un cambiamento di visione: trasformare
l’atto di servire in accoglienza. Qual è il valore dell’arte di
stimolare una relazione con il cliente, dell’eleganza dei gesti,
dell’intangibilità di un servizio eccellente, di una condivisione
culturale, di tanti plus che possono creare quella sensazione di unicità
per cui il ristorante sa farsi ricordare e invoglia al ritorno?”.
A Oltre i Gesti si sono approfonditi tre filoni:
concrete e reali testimonianze
sul mondo della sala, grazie al contributo di alcuni tra i maggiori
esponenti del panorama italiano e internazionale; si è dato un vero
contenuto
agli interventi (come l’approfondimento sulla trasformazione dei
materiali da usare nella sala, una continua evoluzione degli ultimi anni
da parte di Stefano Alfonso di FSG Italia); si è tracciato un percorso
sulle
tendenze del futuro della sala, con un utile confronto con l’estero, sull’incremento e l’importanza della figura femminile.
La tavola rotonda finale ha visto la partecipazione di
Enzo Vizzari, direttore de Le Guide de L’Espresso; Antonio Santini di
dal Pescatore; Ilario Mosconi del ristorante Mosconi di Lussemburgo;
Lorenza Vitali ideatrice, insieme a Luigi Cremona, del concorso
Emergente Sala; Andrea Sinigaglia, direttore generale di ALMA;
Costantino Cipolla, Le Soste-Università di Bologna; Marco Santucci,
presidente Rucoline, tra i più affezionati frequentatori di ristoranti
Le Soste; Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari; Sonia Re,
direttrice di APCI e Manuele Pirovano, sommelier ASPI e del ristorante
D’O.
I mystery guest che hanno partecipato sono stati Alessandro Pipero,
maitre e patron del ristorante Pipero a Roma e Michil Costa, patron
dell’hotel La Perla a Corvara (BZ).
Esiste un futuro professionale del servizio di sala? La risposta, dopo i
numerosi interventi è un forte sì: è un fenomeno in costante crescita e
non si tratta di un’industria manifatturiera dove i robot possono
sostituire l’uomo; il servizio dell’uomo è azione indispensabile e
insostituibile perché passa attraverso quella straordinaria parola che
si chiama accoglienza.
Ogni relatore ha dedicato una frase e una testimonianza a Oltre i Gesti:
-
Vincenzo Donatiello, maitre del ristorante Piazza Duomo di Alba: “
Oggi non esistono più venti tavoli in un ristorante, ma ci sono venti ristoranti in uno”.
-
Ilario Mosconi, patron di uno degli otto ristoranti
all’estero del circuito Le Soste, in Lussemburgo. Due Stelle Michelin e
appartenente alla catena Relais&Chateaux. “Le idee le cerco in
giro, mi ispiro ai luoghi, alle suggestioni che danno i prodotti stessi
là dove vengono colti. Propongo una ricetta sul mio menu solo se sono
stato nella sua terra natìa”.
-
Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola
dell’hotel Rome Cavalieri, 3 stelle Michelin. Fondatore e presidente
dell’associazione Noidisala. Due volte Miglior sommelier (per AIS e
Identità Golose), oltre 70mila i vini assaggiati. “ E' necessario
l'intervento dei professionisti di sala, capaci di insegnare e
illustrare le caratteristiche di un mestiere che ha necessità di
modellarsi attorno a auna continua evoluzione”.
-
Francesco Cerea, imprenditore e protagonista di un
sistema, quello dei Cerea appunto, tre stelle Michelin a Brusaporto
(BG); un ristorante Da Vittorio a St. Moritz, un ristorante con lounge
bar al settimo piano dell’Hotel Gallia a Milano, lo storico caffè-
pasticceria Cavour 1880 a Bergamo Alta, la società di ristorazione
esterna Cantalupa e una media dai sette ai quindici eventi alla
settimana. “ Questo è un mestiere che non consente improvvisazione,
serve una perfetta organizzazione e una grande flessibilità per
affrontare i problemi che comunque possono insorgere. Ci piace pensare
che diventare grandi è fare gli sbagli e rimanere umili”.
La testimonianza di due storici protagonisti della ristorazione:
-
Ezio Santin e Renata Fugazzi, un padre e una madre
nobili della cucina italiana, fondatori dell’Antica Osteria del Ponte a
Cassinetta di Lugagnano, secondo ristorante in Italia ad aver ottenuto
le tre stelle e secondo ad averne chiesto la rimozione nel 2009.
“Ricordatevi che il cliente è la guida più importante”.
-
Gualtiero Marchesi, unanimemente considerato il
fondatore della "nuova cucina italiana", ed è a parere di molti lo chef
italiano più conosciuto nel mondo. Primo ad avere ottenuto, nel 1978, le
tre stelle Michelin. “ Uno dei compiti che fanno onore al buon cuoco, è
quello di divulgare e incrementare la cultura gastronomica, per un
verso insegnando a mangiar bene e correttamente con il cibo offerto in
tavola, per altro verso istruendo i giovani e passando il testimone a
chi lo merita”.
La testimonianza del miglior allievo di sala,
oggi professionista
-
Romeo Bisacchi, giovanissimo, diplomato ad ALMA
esattamente due anni fa, entra da subito nelle sale dell’Enoteca
Pinchiorri dove rimane. “ Ovviamente il costo di questa professione, in
termini di sacrifici, è altissimo ma la soddisfazione, se fatto a modo, è
indescrivibile”.
La testimonianza di un docente di sala
-
Roberto Gardini, docente del corso superiore di
Sala-Bar ad ALMA, prima ancora miglior sommelier d’Italia e docente
corsi AIS. “ Il mestiere della sala è una vocazione prima che una
professione, è uno stile di vita. Inoltre è importante ricordarsi, e lo
ribadisco sempre nei corsi ad ALMA, che la formazione dura tutta la
vita. questa nobile professione ama l’umiltà, non l'egocentrismo”.
La testimonianza di un esperto di gestualità
-
Pietro Arrigoni, regista teatrale, protagonista di
numerose performance teatrali, ma anche autore del corso di Public
Speaking “Saper narrare con la bellezza delle parole” ospitato ad ALMA .
“Coniugando un’esperienza ventennale nelle arti visive con la
frequentazione e la pratica delle avanguardie teatrali ho messo a punto
una mia metodologia in cui l’attenzione al gesto espressivo, con i suoi
significati compositivi, conduce ad una sintesi tra creatività e
comunicazione”.
La testimonianza di un imprenditore dei servizi per la sala
-
Stefano Alfonso, Ceo di F.S.G. Italia, di
rappresentanza nel settore delle forniture alberghiere e
dell'hotellerie, con la rappresentanza di sette brand leader
internazionali. “Un oggetto di design e di materiale particolare veste
il ristorante adeguandosi alla sua crescita, come un abito su misura”.
La testimonianza del miglior allievo di sala dell’Istituto Alberghiero Carlo Porta.
-
Angelo Semerano, 19 anni, dai sedici studente di
giorno, lavoratore di sera, in una delle strutture del sistema Cerea. “I
professori mi hanno proposto di aiutarmi nel preparare questo
intervento, ma le mie emozioni e le mie speranze voglio raccontarle da
solo”.
La testimonianza di una titolare di una scuola di alta formazione
-
Dominga Cotarella, fondatrice, insieme alle cugine, di
Intrecci, la prima scuola di Alta Formazione per il servizio di sala,
oltre ad essere, sempre con Marta ed Enrica, le titolari dell’azienda
Falesco. “Vogliamo codificare le competenze di chi si occupa di
accoglienza identificando la sala di eccellenza con doti come il
coraggio, la cultura e la curiosità ma soprattutto con la classe che
ognuno deve avere, con il calore necessario per trasferire emozioni”.
-
Michil Costa, gestore assieme alla famiglia,
dell’Hotel La Perla e del Posta Marcucci a Bagno Vignoni (SI), fondatore
del ristorante La Stüa de Michil, del portale altabadia.it, di Costa
Family Foundation Onlus. “A volte arrivano anche le delusioni, ma questo
non mi impedisce di sognare che i ragazzi si siedano intorno a un
tavolo e ci dicano, valutando ciò che fanno, quanto vogliono guadagnare.
E sogno anche una casa al mare per me e per i ragazzi. Sogno la
possibilità di dare mutui ai miei ragazzi”.
-
Alessandro Pipero, fondatore di Noidisala, negli
scorsi anni miglior maitre dell’anno e miglior sommelier dell’anno per
Espresso e Identità Golose, da qualche mese alla guida del nuovo
ristorante Pipero a Roma. “ Servono regole, servono politiche che
incentivino la qualità. Serve puntare in alto”. Bisogna cercare di
disciplinare questa professione che è una delle grandi risorse nostrane,
pretendere serierà”.
-
Luis Diaz, del Mandarin Seta, che detiene il titolo di Emergente Sala, l’iniziativa creata da Luigi Cremona e Lorenza Vitali e
Enrico Guarnieri,
del ristorante Da Vittorio, che ha vinto il titolo di Emergente Sala
Nord e concorrerà alla finale a Roma. “Nel momento in cui si aprono le
porte della sala, tutta la negatività deve scomparire, perché abbiamo il
compito di rendere l’esperienza di ogni cliente indimenticabile” (Luis
Diaz); “Sono fermamente convinto, infatti, che la magia e le emozioni
che si trovano su ogni piatto di uno Chef non verrebbero pienamente
colte se noi, personale di sala, non ci impegnassimo a valorizzarle”
(Enrico Guarnieri).
-
Damiano De Crescenzo, direttore dell’Hotel Enterprises
di Milano, direttore generale del gruppo Planetaria Hotels, docente
presso diversi istituti alberghieri e scuole di formazione. “La
professione più divertente è la guida di un hotel, è una cosa alla quale
sono legatissimo. Mi faccia fare qualsiasi cosa ma nessuno mi tocchi la
direzione di un hotel, non mi ci vedo senza”.
-
Alberto Bettini, patron della Trattoria Da Amerigo
1934, una stella Michelin, a Savigno (BO), tra i fondatori e segretario
di Premiate Trattorie Italiane, produttore nell’antica tradizione
conserviera. “ Credo che un cuoco debba non limitarsi a inventare grandi
piatti fine a se stessi, ma puntare anche a una gestione coerente che è
raccontare una vallata, un produttore che ci mette mano da una vita e
non ha mai cavato una soddisfazione e contribuire a dare una redditività
alla sua attività se può appena”.
-
Elisa Dal Bosco, studi in comunicazione ed esperienze
internazionali prima di entrare alla Ferrari, fondatrice di EDB
Management e fondatrice, oltre che presidente, dell’Associazione dei
Maggiordomi Italiani. “ Dico la verità, il colloquio con me non è dei
più semplici. Nei primi cinque minuti intuisco se la persona può essere
adatta. Se trovo quel quid vado contro tutto e tutti, perché buttare un
guerriero se emerge anche un tallone d’Achille”.
Le Soste:
Le Soste quest’anno è arrivata a quota ottantacinque, rappresentando i
migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel Mondo.
L’idea originaria prese forma nel 1982 durante una cena tra ristoratori
amici: alcuni tra i maggiori chef italiani stabilirono di incontrarsi
periodicamente per condividere spunti e progetti sull’enogastronomia
italiana d’eccellenza e rendere noti ai propri clienti i ristoranti che
perseguivano quotidianamente gli ideali di cultura gastronomica,
convivialità, accoglienza, cortesia e raffinatezza.
La Guida:
L’anima più autentica dell’Associazione Le Soste è rappresentata dalla
Guida: un volume di lusso, impreziosito da una veste grafica e
tipografica elegante e raffinata, curata da Mediavalue srl di Milano.
La distribuzione tradizionale della Guida avviene a titolo di omaggio
presso gli ospiti dei ristoranti Soci, con una diffusione mirata presso
le principali manifestazioni enogastronomiche italiane.
sala&cucina:
La prima rivista italiana dedicata alla filiera del food service, dove
trovano spazio argomenti di interesse professionale per le aziende
alimentari, i distributori del canale ho.re.ca., gli operatori della
ristorazione. sala&cucina è un magazine del gruppo Cateringross, il
primo gruppo cooperativo operante nel food service con 48 soci
distributori al servizio di oltre 60.000 esercizi pubblici italiani ed
esteri.
ALMA- La Scuola internazionale di Cucina Italiana
ALMA è ad
oggi
è il più autorevole centro di formazione superiore della Cucina
Italiana a livello internazionale. La scuola forma cuochi, pasticceri,
sommelier, manager di sala e della ristorazione, provenienti da ogni
Paese, per farne veri professionisti grazie ai programmi di alto livello
realizzati con gli insegnanti più autorevoli. La sede è nello splendido
Palazzo Ducale di Colorno (Parma) e dispone delle più aggiornate
attrezzature didattiche di cucina, pasticceria e sommellerie.
.
Istituto Carlo Porta
L’istituto Carlo Porta è un centro di formazione di giovanissimi cuochi
subito dopo il periodo delle scuole medie. A Milano è l’istituto più
prestigioso, che ha sfornato la maggior parte dei futuri chef stellati
della città, maitre e sommelier che si contraddistinguono in tutta
Italia e nel mondo.