domenica 30 settembre 2018

ARPEPE invitata da Borghi d’Europa ai percorsi dell’Anno Europeo del Patrimonio




I comunicatori e i giornalisti della rete internazionale Borghi d’Europa hanno spesso incontrato
nei loro itinerari vagabondi i vini della Valtellina, frutto di una viticoltura eroica che può essere
vieppiù capita ed apprezzata soltanto unendo al piacere della degustazione il piacere di una passeggiata nei terrazzamenti storici.
Così, dopo aver assaggiato e conosciuto i vini di Arpepe nel 2017, al Wine Festival, abbiamo
replicato l’incontro a tavola, al ristorante Trippi di Elena e Gianluca, giusto a un tiro di schioppo
dall’azienda. Non poteva così mancare una visita di cortesia, per invitare la famiglia Pelizzatti
Perego a partecipare ai percorsi di informazione che Borghi d’Europa realizza in Valtellina in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Una storia nelle storie della Valtellina, quella di Arpepe.
“Nati nel 1860. Rinati nel 1984. Cresciuti nel 2004.Queste le tre tappe principali della nostra storia, cominciata ai tempi dell’Unità d’Italia. Lo testimoniano i documenti dell’epoca, come quelli che narrano della lunga e ininterrotta relazione commerciale con un fedele cliente che, a dispetto degli avvicendamenti generazionali, continuò a rifornirsi per oltre un secolo presso la cantina allora nota solo come «Pelizzatti».Nel 1973, dopo lunghe traversie, sia il marchio sia l’attività vera e propria furono ceduti. Ma fu solo una battuta d’arresto, perché già nel 1984 nostro padre Arturo Pelizzatti Perego decise di rimettersi in gioco utilizzando il suo acronimo - ARPEPE - con l’obiettivo dichiarato di voler esaltare al massimo le potenzialità del Nebbiolo delle Alpi in un terroir unico quale è la Valtellina.Arturo rientrò in possesso della sua parte di vigneti e degli spazi utilizzati per l’affinamento al “Buon Consiglio” dove, forte dell’esperienza maturata nella storica azienda di famiglia, iniziò a scrivere le pagine della rinascita, seguendo il principio del giusto tempo di attesa e tracciando la strada per la quinta generazione.Nel 2004, su questa via, abbiamo unito le nostre energie continuando con impegno il cammino verso la realizzazione del suo progetto, da molti ritenuto visionario.”

Abbiamo voluto riproporre la storia di ARPEPE con le parole stesse dei protagonisti, perché
restituiscono,intatta, l’emozione del nostro incontro.

“Oggi come allora, la qualità dei nostri vini continua a essere il prezioso risultato di anni di lenta evoluzione: la loro giusta maturazione può richiedere tempi anche molto più lunghi di quelli previsti dai disciplinari. Attendiamo quel momento e solo allora procediamo con l’imbottigliamento, ancora rigorosamente scandito dalle fasi lunari. Poi, ancora riposo. Questa volta in bottiglia.Non potrebbe essere altrimenti, poiché per ARPEPE l’affinamento tradizionale del Nebbiolo risponde ad aspettative precise: il progressivo guadagno in raffinatezza e l’esaltazione delle singole vigne con le sfumature e i colori delle diverse annate.”

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato l’azienda a partecipare ai percorsi
di informazione che coinvolgono la Valtellina e la Valposchiavo (Canton Grigioni) e che alterneranno momenti di incontro locali e interventi in altre realtà. Di particolare rilevanza l’appuntamento ’Milano,Vetrina del Gusto’ a fine novembre, nel corso del quale Borghi d’Europa,incontrando il mondo dell’informazione, presenta i bilanci dell’anno in corso e i programmi per il 2019. La Valtellina sarà l’ospite principale della rassegna informativa.
Proprio per tutti questi buoni motivi ARPEPE è stata invitata.
Che dire di più?
Risultati immagini per immagini arpepe

sabato 29 settembre 2018

Marino Lanzini : una storia giovane nelle storie di una famiglia antica della Valtellina


La Valtellina, terra di viticoltura eroica, è stata inserita dalla rete internazionale Borghi d’Europa
nei eprcorsi di informazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e dell’Anno del Patrimonio Culturale
Negli itinerari vagabondi dei giornalisti e dei comunicatori, è avvenuto l’incontro con l’azienda agricola di Marino Lanzini di Ponte in Valtellina,presso il ristorante Trippi di Montagna, ove si
è svolta una conferenza stampa a convivio per conoscere alcuni dei protagonisti della filiera agroalimentare locale.
“ Una storia- osserva Marino Lanzini- che ci racconta di una famiglia legata indissolubilmente alla terra. I miei antenati coltivavano frutta, ortaggi, seminativi e, non da ultima, la vite. Un bel giorno
il nonno mi donò un palazzo antico (originario del 1200) a Ponte in Valtellina, una delle ‘gemme’ del nostro territorio. Nacque così la mia cantina, che ha previlegiato il nebbiolo al 100%.”
Marino aveva nel frattempo completato gli studi di agraria, potendo così unire la cultura dei libri, all’esperienza in campo.
Gianluca, nume tutelare del Trippi, ha proposto,fra gli altri, un rosè (100% uve nebbiolo, senza uso di chiarificanti e acqua del fiume del paese).
Ma le sorprese non finiscono qui.
In tavola giungono delle gallette con i salumi della Macelleria Nobili.
“ Stiamo recuperando, nell’area dei seminativi, delle specie autoctone.
Nell’arco dell’anno, da circa tre ettari, produciamo il frumento fiorino di montagna, il mais ambrato, il grano saraceno. Anche questa è una ricerca
tutta ‘dentro’ la storia della nostra terra.”
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato Marino
Lanzini a partecipare ai percorsi di informazione che attraverso le storie
dei protagonisti (talvolta silenziosi!) della filiera agroalimentare, racconteranno la Valtellina in presa diretta, per informare chi informa.
Risultati immagini per immagini marino lanzini vini valtellina

venerdì 28 settembre 2018

Le Marchesine fa il pieno di premi dalle guide



La straordinaria annata 2009 sta dando grandi soddisfazioni alla famiglia Biatta: il Franciacorta DOCG Riserva  Brut Nature Secolo Novo Giovanni Biatta 2009 ha fatto man bassa di premi dalle principali guide 2019:
- Corona della critica e del pubblico - Vini Buoni d'Italia
- 93+ - Gardini Notes
- Quattro Viti - Vitae AIS
- Cinque Grappoli - Bibenda FIS

Sempre la guida Vini Buoni d'Italia ha anche premiato con 4 stelle i seguenti vini: Franciacorta Brut, Franciacorta Millesimato Brut Rosé 2013, Franciacorta Millesimato Brut Satèn 2014.
Il prestigioso riconoscimento The Wine Hunter Award è invece andato al Franciacorta Millesimato Blanc de Blancs 2011, al Rosé Millesimato 2013 e all'Extra Brut.

Per festeggiare insieme questi riconoscimenti abbiamo il piacere di invitarLa a degustare con noi i nostri vini nel corso dei vari eventi che nel mese di ottobre ci vedranno presenti:
- 7 e 8 ottobre Bottiglie Aperte Milano (c/o Superstudio Più, via Tortona, 27)
- 11 ottobre Festival del Franciacorta  Milano (c/o Palazzo Bovara, Corso Venezia, 51)
- 13 e 14 ottobre Anteprima Merano Wine Festival a Roma (c/o Acquario Romano, piazza Manfredo Fanti 47)
- 20 ottobre Premiazione AIS Vitae Milano (c/o The Mall, Piazza Lina Bo Bardi)

"Camera con video" Video arte dalla collezione MiramART


sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018
"Quattordicesima Giornata del Contemporaneo / AMACI"
Grand Hotel Miramare, Santa Margherita Ligure


Sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018, in occasione della  Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, promossa da  AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani - l'associazione MiramART apre al pubblico i saloni del Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure per presentare i video d'arte contemporanea della sua collezione con opere di Adrian Paci (The Column), Haris Epaminonda (Pond), Yuri Ancarani (Made in Italy e Wedding), Lawrence Abu Hamdan (The All Hearing), Bertille Bak (Boussa from the Netherlands) e Trisha Baga (Other Gravity).

Per la prima volta nei suoi 116 anni di attività, il Miramare accoglierà i visitatori in un percorso dove ogni singolo video troverà spazio all’interno degli ambenti comuni, dal pianobar alla sala gioco, dal giardino d’inverno al salone delle feste, favorendo un insolito dialogo tra una grande architettura liberty e l’arte contemporanea. 

MiramART è un’associazione culturale fondata nel 2014 da Andrea Botto e Andrea Fustinoni, con la presidenza onoraria di Arturo Schwarz. La sua finalità è promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea attraverso talk, mostre, sostegno ad artisti italiani e art commission. 

Le proiezioni saranno visibili dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Cucine vista mare per la 7a tappa di In The Kitchen Tour 2018 di CHIC

Si è svolta mercoledì 26 settembre la settima tappa di In The Kitchen Tour. Per la prima volta, il tour BtoB di CHIC - Charming Italian Chef arriva a Napoli in una location d'eccezione, lo spettacolare Palazzo Petrucci.

A fare gli onori di casa lo chef patron Lino Scarallo che ha dato il benvenuto a tantissimi illustri colleghi per dare il via alla jam session culinaria della tappa. La giornata ha seguito lo schema ormai collaudato, gli chef coinvolti hanno improvvisato grandi piatti utilizzando le materie prime messe a disposizione dalle aziende partecipanti. E come sempre, come alleate degli chef, le cucine GICO che, per l'occasione, hanno goduto di una vista mare mozzafiato.
 
L'azienda GICO è attenta alle esigenze degli chef con cui cerca un dialogo continuo, in modo da offrire soluzioni sempre nuove che agevolino il lavoro dei professionisti ogni giorno.
Il Tour proseguirà martedì 2 ottobre al Radicepura di Giarre (CT) in Sicilia.

29-30 settembre è CHOCOLATE SHOW: il weekend dedicato al cioccolato



Un weekend all’insegna del cioccolato. I prossimi sabato 29 e domenica 30 settembre, da Gelart, la gelateria d’autore a Sesto San Giovanni alle porte di Milano, torna il Chocolate Show giunto ormai alla quarta edizione. Nel weekend più goloso dell’anno si potranno gustare 24 diversi gusti di gelato, che solo per due giorni saranno dedicati esclusivamente agli appassionati del cioccolato in purezza. I fratelli Marco e Andrea Riva, continuamente alla ricerca di materie prime d’eccellenza con una particolare attenzione ai prodotti che rispettano i criteri del biologico, del senza glutine, senza lattosio, ne esaltano poi le proprietà lavorandole ogni giorno con passione e creatività. I percorsi degustazione da 3 a 5 gusti vengono proposti a 5 e 7 euro: si tratta di mini porzioni servite con una coppetta di panna montata e frolle. Ma ci sarà anche la granita al cioccolato, immancabile in una degustazione chocolate only.

“Come ci è venuta questa idea? Lavorando da diversi anni con Amedei, artigiani d’eccellenza nel mondo del cioccolato, abbiamo imparato a riconoscerne e apprezzare le  sfumature. Nella nostra gelateria, da sempre, teniamo abitualmente almeno  4-5 gusti di cioccolato: nasce così il Chocolate Show, da una passione che ci contraddistingue da sempre e come omaggio al nostro maestro Maurizio Poloni di Artico con cui abbiamo da sempre condiviso la filosofia di questo evento unico e imperdibile”.

La preview dell’evento sarà aperta al pubblico il giorno 27 settembre dalle 19 al Bobino Club, al momento dell’aperitivo: saranno presenti quattro gusti tra i cioccolati creati per l’evento e uno dedicato, il Cioccolato Bobino con lime e zenzero.

Situata a Sesto San Giovanni in un palazzo di fine Ottocento, con i mattoni rossi che fanno capolino sotto l’intonaco bianco, Gelart è il luogo perfetto per provare il meglio del cioccolato: il weekend del 29-30 settembre sarà il più goloso dell’anno.

I gusti di cioccolato in degustazione:

FONDENTI PURI
  • Cioccolato Fondente Amedei “CHUAO”70% del Venezuela
  • Cioccolato Fondente Amedei “BLANCO DE CRIOLLO” 70% del Perù
  • Cioccolato Fondente Amedei “T9” 75% del Venezuela
  • Cioccolato Fondente Valhrona “ARAGUANI” 100% del Venezuela
  • Cioccolato Fondente Valhrona  “LOMA SOTAVENTO” 64% Millesimato della Rep. Dominicana
LATTE
  • Cioccolato al latte Amedei “T BROWN”35%
  • Cioccolato al Latte e Caramello Salato
  • Cuneese al Rhum e Amarene di Cantiano
  • Gianduia con Mandorle d’ Avola
BIANCO
  • Cioccolato Bianco Amedei  “T WHITE” 29%
  • Cioccolato Bianco con Pistacchio Puro di Bronte
  • Cioccolato Bianco al Limoncino di Sorrento I.G.P.
  • Cioccolato Bianco al the MATCHA “Premium”
  • Cioccolato Bianco alle Rose
  • Cioccolato Bianco con Arancia e zafferano
AROMATIZZATI
  • Cioccolato Fondente al Cocco Cioccolato Fondente con Rhum e Pere Caramellate
  • Cioccolato Fondente al Barolo Chinato
  • Cioccolato Fondente al Wasabi
  • Cioccolato Fondente al Sale Rosa dell’
  • Himalaya
  • Cioccolato Bobino con lime e zenzero
  • Cioccolato Fondente al Basilico
  • Cioccolato Fondente alla Guinness
  • Cioccolato Fondente Amaretto e carote
I PERCORSI DEL CIOCCOLATO

CIOCCOLATO IN PUREZZA
  • Cioccolato Fondente Amedei “CHUAO”70% del Venezuela
  • Cioccolato Fondente Amedei “BLANCO DE CRIOLLO” 70% del Perù
  • Cioccolato Fondente Amedei “T9” 75% del Veneuela
  • Cioccolato Fondente Valhrona “ARAGUANI” 100% del Venezuela
  • Cioccolato Fondente Valhrona ” LOMA SOTAVENTO” 64% Millesimato della Rep. Dominicana
I CONTRASTI DEL CIOCCOLATO
  • Cioccolato Fondente al Wasabi
  • Cioccolato Fondente al Sale Rosa dell’ Himalaya
  • Cioccolato Bobino con lime e zenzero
  • Cioccolato al Latte & Caramello Salato
  • Cioccolato Fondente al Basilico
I COLORI DEL CIOCCOLATO
  • Cioccolato Bianco Amedei ” T WHITE” 29%
  • Cioccolato Bianco al the MATCHA “Premium”
  • Gianduia con Mandorle d’ Avola
  • Cuneese al Rhum e Amarene di Cantiano
  • Cioccolato Fondente Amedei “BLANCO DE CRIOLLO” 70%
ALCOLICO CIOCCOLATO
  • Cioccolato Fondente alla Guinness
  • Cioccolato Fondente all’ Amaretto e carote
  • Cioccolato Fondente con Rhum e Pere Caramellate
  • Cioccolato Fondente al Barolo Chinato
  • Cioccolato bianco al Limoncino di Sorrento IGP
Gelart
Via Marconi 9 | Sesto San Giovanni (MI) |
T. 0235953484 | info@gelartgelateria.it
gelartgelateria.it

Dal 2 al 6 ottobre Open Innovation Art: 10 artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera in mostra a Cariplo Factory

26 le opere esposte, 5 quelle premiate che troveranno collocazione permanente nell’hub di innovazione

L’iniziativa nasce da una collaborazione tra Cariplo Factory, Accademia di Belle Arti di Brera e Overart, con il patrocinio di Fondazione Cariplo

Martedì 2 ottobre ore 18.30 inaugurazione e premiazione

Cariplo Factory, Via Bergognone 34 Milano
www.cariplofactory.it

Milano, 28 settembre 2018 – Dieci giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera ispirati dai principi dell’open innovation. Un contest tra arte e innovazione per valorizzare 5 tra i migliori talenti nel mondo della pittura. Il linguaggio artistico utilizzato per indagare l’ecosistema aperto e inclusivo dell’open innovation. Sono questi i gli elementi che hanno dato vita al progetto Open Innovation Art, un contest per giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e allo stesso tempo una mostra che, dal 2 al 6 ottobre 2018 negli spazi di Cariplo Factory, coniuga la velocità delle tecnologie digitali con quel “tocco umano” che è proprio dell’arte ma anche driver fondamentale di qualsiasi cambiamento.

La trasformazione dei processi economici ha prodotto una riformulazione del concetto stesso di innovazione. La convergenza delle tecnologie ha elevato il rischio del processo innovativo e, nello stesso tempo, il mercato globale ha abbassato la vita media dei prodotti e dei servizi. È all’interno di questo quadro che scatta la scintilla creativa dell’Open Innovation e si sviluppa, interrogandosi sulla propria funzione di prospettiva, questa esposizione d’arte di dieci giovani talenti della Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

Martedì 2 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della mostra, ci sarà la premiazione delle cinque opere selezionate da una giuria di esperti - presieduta da Carlo Mango, CEO Cariplo Factory, Stefano Pizzi, Titolare della Cattedra di Pittura Accademia di Belle Arti di Brera, e Ugo Macola, Presidente OverArt - che troveranno collocazione permanente all’interno degli spazi di Cariplo Factory.

La mostra Open Innovation Art, presso gli spazi di Cariplo Factory (area ex Ansaldo, Via Bergognone 34 - Milano), si potrà visitare con i seguenti orari:
  • Martedì 2 ottobre, inaugurazione dalle ore 18.30 alle ore 20.30
  • Mercoledì 3 ottobre, dalle 18:30 alle 20:30
  • Giovedì 4 ottobre, dalle 18:30 alle 20:30
  • Venerdì 5 ottobre, dalle 18:30 alle 20:30
  • Sabato 6 ottobre, dalle 11:00 alle 18:00
La visita è gratuita, previa registrazione:

Cariplo Factory è il luogo del talento, della contaminazione e della sperimentazione: concetti che sono perfettamente sintetizzati in questa mostra d’arte che abbiamo voluto a partire dal cuore delle nostre attività, l’open innovation. In questo hub di innovazione i talenti italiani, proprio come gli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, trovano un’opportunità, la contaminazione delle idee e delle competenze avviene quotidianamente e frutto di sperimentazione sono tutti i nostri progetti, che coniugano pubblico e privato, profit e non profit, aziende, istituzioni, università, centri di ricerca e, ovviamente, famiglie e cittadini”, racconta Carlo Mango, CEO di Cariplo Factory.

La Giornata Internazionale del Caffè : Caffettin Labb con Astoria e Borghi d'Europa

Lunedì1 ottobre si celebra la Giornata Internazionale del Caffè.
A Milano si tiene MilanoCaffè. La nuova manifestazione speciale, gratuita, per le aziende che parteciperanno, ideata da Comunicaffè ha già raccolto molte e importanti adesioni.
La prima edizione della manifestazione, che avrà cadenza annuale, comincerà il 1º ottobre e si svolgerà poi nell’arco di 3 giorni in diverse location a Milano e dintorni.

La speciale unità d'informazione di Borghi d'Europa di Milano interverrà all'iniziativa,
per raccontarne le storie.
Nel frattempo la rete ripropone in questi giorni il Percorso Internazionale Le Vie del Caffè,
lanciato nel 2017 e che avrà il proprio battesimo internazionale a Trieste nel mese di novembre,
con un anteprima alla rassegna informativa Milano,Vetrina del Gusto.

La Microtorrefazione Caffettin di Candelù (Treviso), che è stata tra i fondatori de Le Vie del
Caffè, partecipa il 1° ottobre alla Giornata Internazionale del Caffè.ospitando nel proprio spazio
Caffettin Labb, i festeggiamenti targati Astoria.
Caffettin Labb si trova nel centro storico della provincia veneta in Via S. Agostino, 21 ed è un progetto nato nel 2017 dalla passione, esperienza e competenza di Michele Carisi. Proprio in questo coffee shop, dove vengono erogati caffè specialty provenienti da Caffettin Microtorrefazione, sempre di proprietà, per tutta la mattinata del 1 ottobre Astoria avrà il piacere di offrire un caffè a tutti i trevigiani e non solo utilizzando Storm, l’innovativa macchina per caffè che permette di esaltare al meglio anche le note più delicate dei caffè specialty. Insomma, un vero e proprio gioiello per veri #fissatiforcoffee, come recita il claim del locale.
Un’opportunità da non perdere per tutti gli amanti del caffè, che in questa giornata potranno scoprire prodotti provenienti da zone diverse del mondo, per lo più monorigini, e con tostature speciali, che riescono a essere valorizzati con macchine per caffè all’altezza della sfida, come Storm.
Risultati immagini per immagini caffettin lab

giovedì 27 settembre 2018

6-7 OTTOBRE: UN WEEKEND AL RESORT LA FRANCESCA PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE



Marco De Poli: “Una bellissima esperienza a contatto con la natura,
seguita da un sostanzioso aperitivo al tramonto!”

 
Milano, 27 settembre 2018 – Un fine settimana di sano contatto con la natura, un’esperienza unica: la raccolta delle olive! Due giornate da vivere all’aperto, partecipando tutti insieme a una delle attività più antiche e affascinanti: è questa la proposta del Resort La Francesca, per il primo weekend di ottobre.

“Quest'anno, spiegano Giovanna Cossia e Marco De Poli, titolari del Resort, abbiamo voluto che la raccolta delle olive fosse aperta a tutti gli amici che vorranno condividere questa esperienza e, a chi dedicherà almeno due ore a questa attività, saremo lieti di offrire un sostanzioso aperitivo al tramonto e uno sconto del 10% sulla cena al nostro Ristorante Rosadimare”.

“L'ulivo, pianta centrale nella mitologia, nella cultura e nelle religioni dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, prosegue Giovanna, è una presenza importante nella nostra terra: sono stati infatti i monaci benedettini nel primo medioevo a impiantarlo qui vicino, all'Isola del Tino, a Portofino e ad Albenga”. Dopo la raccolta, le olive saranno immediatamente portate al frantoio per iniziare tutte le fasi del processo che le trasformerà in pregiatissimo Olio Extravergine.

Inoltre, per chi desiderasse vivere appieno le tradizioni di questo territorio, nella vicina Bonassola ricorrono i festeggiamenti della Madonna del Rosario con un ricco calendario di appuntamenti che comprendono, sabato 6 ottobre, un grande spettacolo pirotecnico e la posa dei lumini in mare.

L’offerta de La Francesca per questo weekend prevede: una notte in coppia, inclusa una cena di tre portate e prima colazione all'italiana € 140,00; in coppia con un bambino fino a 10 anni € 190,00; in quattro persone € 260,00 (è possibile naturalmente soggiornare anche due notti).

Per prenotazioni: info@lafrancescaresort.it
 
Situato sul mare, a tre chilometri da Bonassola e a quattro da Levanto (in provincia di La Spezia), in prossimità del Parco delle Cinque Terre, dal 1961 il Resort La Francesca offre appartamenti e villette da 2 a 6 letti in un contesto di alto valore naturalistico e paesaggistico.
 

Dal 16 al 25 novembre 2018 “UN PRODOTTO, 100 CHEF, UN BUON RICORDO” Menu dedicati alla zucca e un piatto speciale in regalo ai commensali



Il 16 novembre una grande tavolata virtuale, da Nord a Sud,
per festeggiare i 124 anni del Touring Club Italiano

“Un prodotto, 100 chef, un Buon Ricordo”: questo lo slogan della grande kermesse autunnale che l’Unione Ristoranti Buon Ricordo dedicherà ogni anno ad uno dei prodotti dell’agricoltura italiana, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, tradizionale e attesissimo appuntamento che propone a livello internazionale sapori, valori e cultura dell’enogastronomia della penisola. Si partirà con la zucca, che sarà la protagonista assoluta di uno speciale Menu degustazione che i ristoranti del Buon Ricordo terranno in carta dal 16 al 25 novembre. Si potranno così gustare le moltissime interpretazioni che la cucina regionale italiana, di cui sono massimi interpreti i ristoranti del Buon Ricordo, dà della zucca, ingrediente diffusissimo da Nord a Sud, popolare, versatile, utilizzabile dai primi ai dolci.

Ai commensali sarà regalato, come tradizione del Buon Ricordo, un piatto dipinto a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri sul mare, su cui campeggerà una coloratissima zucca tratteggiata con lo stile giocoso che caratterizza, fin dal loro nascere nel 1964, i piatti del Buon Ricordo.

Venerdì 16 novembre, serata d’apertura della rassegna, sarà anche l’occasione per festeggiare il 124°compleanno del Touring Club Italiano, di cui il Buon Ricordo è storicamente partner. In una simbolica tavolata dalla Val d’Aosta alle isole, migliaia di persone ceneranno insieme nei ristoranti del sodalizio. Soci del Touring, amici del Buon Ricordo, gourmet, uno accanto all’altro per condividere una piacevole esperienza gastronomica e per rinsaldare valori condivisi. La cena evidenzia, ancora una volta, l’affinità tra le due associazioni, che da sempre collaborano per promuovere insieme turismo ed enogastronomia e valorizzare l’infinita varietà di cibi e ricette del nostro Paese. Ai soci TCI e a quelli dell’Associazione Collezionisti Piatti del Buon Ricordo verrà riconosciuto, in tutti i 10 giorni della kermesse, lo sconto del 10% sul prezzo del menu.

Le prenotazioni andranno fatte direttamente ai ristoranti, il cui elenco sarà pubblicato sul sito www.buonricordo.com.  

Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo

54 anni d’età, un centinaio di insegne, di cui una decina all’estero: dal 1964 l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche del nostro Paese, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio (a quei tempi scarsamente considerata) ristoranti e trattorie di campagna e di città, dal Nord al Sud. Nel 1964 quella del Buon Ricordo è stata la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più nota tra i consumatori. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare. Nel loro insieme, ristoranti e trattorie associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

La nuova fiera sul settore vitivinicolo a Bento Gonçalves fino al 29 settembre VERONAFIERE: MINISTRO CENTINAIO INAUGURA IN BRASILE PRIMA EDIZIONE WINE SOUTH AMERICA

STRATEGICO EXPORT NELL’AREA MA ANCHE JOINT VENTURE A KNOW HOW ITALIANO
 
Secondo il focus di Nomisma Wine Monitor realizzato per Vinitaly, in Brasile il vino made in Italy ha registrato nel 2017 un balzo notevole, con un incremento del 48,6% a valore pari a un corrispettivo di 34,6 milioni di euro e una quota di mercato del 10,6%. Bene anche nei primi 8 mesi di quest’anno: con il sorpasso, secondo le dogane, del Belpaese sulla Francia. 

Verona, 27 settembre 2018 -  Sarà il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, a tenere a battesimo domani la prima edizione di Wine South America in programma fino sabato 29 settembre, la fiera internazionale del vino organizzata da Vinitaly-Veronafiere attraverso la sua controllata Veronafiere do Brasil.
In programma a Bento Gonçalves (RS), la manifestazione la manifestazione a cui è espone anche la Regione del Veneto rappresentata all’apertura da Federico Caner, assessore alla programmazione, fondi UE, turismo, commercio estero, ha l’obiettivo di legare nel nome del vino il Sud America con l’Europa: da una parte le esportazioni dei Paesi produttori verso il Mercosur, dall’altra la creazione di joint venture e collaborazioni tra aziende brasiliane e italiane, e non solo.
“Il vino è la chiave che ci apre le porte del mondo – afferma il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio – una vera e propria cultura, il racconto del nostro saper fare, che iniziative come queste evidenziano al meglio. Ho detto da subito che era necessario un cambio di passo per compiere un salto di qualità. Le nostre imprese non possono farlo da sole. Ecco perché sono al loro fianco. Per stringere nuove intese, per rafforzare i rapporti commerciali già esistenti, esplorare insieme nuovi mercati e sfruttare le sfide dell’innovazione. Abbiamo tutte le carte in regola per farlo ed esportare così non solo le nostre produzioni ma l’intero sistema Italia”.
“È un evento, questo, a cui crediamo molto –  sottolinea il vice presidente di Veronafiere Romano Artoni, presente in Brasile – perché il nostro Paese non è solo in grado di aumentare il proprio mercato del vino verso il Sudamerica ma anche di creare le condizioni per un’enologia importante in queste aree. I 25 milioni di italo-brasiliani sono un punto di partenza culturale fondamentale, ora dobbiamo lavorare per far sì che il know how italiano possa fare matching con questo valore aggiunto”.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Siamo alla prima edizione ma la propensione a lavorare insieme è comprovata dalle presenze sempre maggiori degli operatori presenti a Vinitaly: solo nella scorsa edizione abbiamo contato circa 2.200 operatori del Sud-Centro America, di cui un migliaio brasiliani. Ora puntiamo ad un upgrade, dal made in al made with, ben condiviso dal ministro Centinaio”.
Mercato. Sul fronte delle vendite, secondo il focus di Nomisma Wine Monitor realizzato per Vinitaly, in Brasile il vino made in Italy ha registrato nel 2017 un balzo notevole, con un incremento del 48,6% a valore pari a un corrispettivo di 34,6 milioni di euro e una quota di mercato del 10,6%. Bene anche nei primi 8 mesi di quest’anno: con il sorpasso, secondo le dogane, del Belpaese sulla Francia e un’ulteriore crescita del 15,9% a quasi 20 milioni di euro, valore che pone l’Italia al 4° posto tra i fornitori del Paese dietro a Cile (market leader con 79 milioni di euro), Argentina e Portogallo. Complessivamente, lo scorso anno i Paesi dell’area Mercosur (più Cile) hanno importato vino per un totale di oltre 444 milioni di euro, con il Brasile protagonista della domanda a 325 milioni di euro, seguito dal boom di ordini di Argentina (57 milioni di euro) e Paraguay (44 milioni di euro), cresciute nel biennio 2015-2017 rispettivamente del 779% e 76%.
Dati rassegna. Centottanta gli espositori di Wine South America, provenienti da 9 Paesi (Brasile, Cile, Argentina, Australia, Italia, Uruguay, Slovenia, Austria e Svizzera) per 10mila visitatori sudamericani attesi tra importatori, esportatori, distributori e operatori di Gdo, Horeca e hotellerie. Tra le merceologie, un’area è dedicata anche ai prodotti agroalimentari e al caffè.
 

 

con sòr te Personale dello scultore Guido Lodigiani A cura di Sara Fontana Fino al 5 novembre 2018 Casa Manzoni Milano



Casa Manzoni di Milano presenta con sòr te, una personale dello scultore Guido Lodigiani, docente di Scultura dal 2006 al 2012 e oggi ordinario di Plastica Ornamentale all’Accademia di Brera. La mostra si compone di un nucleo di sculture, dipinti e disegni pensati e realizzati dall’artista espressamente in dialogo con il percorso museale della casa dove Alessandro Manzoni visse con la sua famiglia e che conserva, di Lodigiani, Oltre la soglia, la scultura in bronzo policromo ispirata alla Storia della Colonna infame.

A cura di Sara Fontana e con il coordinamento di Maria Fratelli, la mostra, come suggerito dal titolo, è un racconto sul delicato equilibrio che si instaura tra due persone che scelgono di avere la stessa sorte. Giocato sui grandi volumi delle sculture bronzee, le superfici materiche dei dipinti e il segno tangibile dei disegni esposti, il percorso espositivo ideato dall’artista entra con discrezione nella corte e nelle stanze di Casa Manzoni e, procedendo sempre in punta di piedi, vi si intreccia in maniera sempre più vivida.

Spinto dalla volontà di tradurre nella forma le universali problematiche esistenziali, Guido Lodigiani coltiva da anni una ricerca specifica sugli statuti della scultura, concentrandosi in particolare sulla tematica femminile e sulla relazione donna-uomo e, in parallelo, conduce un’indagine aperta e trasversale tra scultura, paesaggio (o spazio urbano) e architettura, riflettendo sul ruolo ‘pubblico’ della prima e sulla complessa responsabilità dello scultore.

Come afferma Sara Fontana, l’artista «ha però una concezione dello spazio vicina a quella di un architetto - non a caso, fin dai suoi esordi, ha collaborato con Roberto Gabetti - e ha la sensibilità cromatica di un pittore. Lo si vede nelle patine sofisticate della scultura, dai toni rosa, lumeggiate di rosso, azzurro e verde o bruni e dorati, e nel segno squillante di rosso, verde e viola, in concitato dialogo con il rosa e il giallo, dell’opera su carta, che da sempre è parte integrante della sua attività. Nella sua ricerca la nostalgia della bellezza e l’amore per la scultura del passato convivono con la spinta a riscattare il linguaggio plastico dal peso della storia, come evidenzia il passaggio da una figurazione emozionale più dichiarata e riconoscibile a una messa in discussione della stessa, riducendo la scultura a un gioco di piani».

L’installazione Danza, ride, crea, agisce composta da sei sculture lignee e bronzee, di cui tre sospese, posizionate nella corte d’ingresso, ci introduce nel clima pacato e raccolto degli ambienti domestici: sono strutture composite e irregolari, ravvivate da esuberanti cromie e scaturite dall’intersecarsi dei piani che si ritroveranno affacciandosi dalle sale del piano superiore. Così, secondo Angelo Stella, il «visitatore viene accolto, nella corte di una casa anche lecchese, da un innamorato che appare ligneo e senza volto, che ci sfida a una conoscenza personale, aggiornata, partecipe, a trovare l’animo nei contorni scavati di un ex-tronco, dove si svolge in un continuo elicoidale la sua radiografia sentimentale».

Al piano terra le pareti delle cinque sale sono occupate dalla serie Due piazze composta da tredici tele anche di grandi dimensioni, dipinte a cera rossa su lenzuoli con impeto gestuale, in rapporto di reciproca corrispondenza con le due grandi sculture in bronzo policromo collocate per l’occasione nel Giardino di Alessandro di Gallerie d’Italia, che della mostra sono sintesi poetica e prospettiva futura nella ricerca.

Le due stanze del primo piano ospitano il ciclo Una sola carne: dieci sculture in bronzo e vetri policromi sospese al soffitto: in esse risuona l’eco delle antiche voci di quella casa accogliente e sempre brulicante di vita e trapela un richiamo al ciclo «Giochi di bimbi», realizzato da Lodigiani nei primi anni Novanta. Alle pareti trovano posto ventiquattro carte dipinte con pastelli a olio, acrilico e grafite, una sequenza serrata creata dall’artista nel suo studio e dal titolo Di Donna.

Infine, nel giardino situato tra Casa Manzoni e le Gallerie d’Italia, l’installazione Quella magia!, due grandi sculture sul tema dell’amore, tra le ultime opere realizzate dall’artista: qui i piani dell’epidermide si scollano dalla massa del corpo e s’incastrano l’uno nell’altro in un movimento quasi danzante, al confine tra figurazione e astrazione.

Dalla scultura Oltre la soglia, della Collezione dell’autore, esposta a Casa Manzoni dal 2015 e oggi inserita nel percorso museografico,si dipana idealmente un altro itinerario, che conduce all’esterno della dimora manzoniana per le strade del centro cittadino e delle zone periferiche, alla scoperta di alcune opere pubbliche e permanenti realizzate dall’artista in questi ultimi venticinque anni: tra queste l’installazione site specific realizzata per il Museo Diocesano, che dal 2011 ospita nella Sala crociera la suggestiva Complici, costituita da un insieme di venticinque elementi in bronzo policromo sospesi al soffitto, leggeri e dinamici, quasi fossero i frammenti di una deflagrazione.

Un’altra importante tappa di questo percorso è il Giardino San Pio X dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove dal 1998 è collocata la scultura di quasi tre metri di altezza in bronzo e vetri policromi dal titolo Grande proposta di libertà, oppure nell’atrio della già Direzione Provinciale del Ministero del Tesoro per ammirare Candida rosa, un bronzo policromo del 1993 che, al di là del significato mistico, è esemplare di quell’ispirazione letteraria che pure feconda l’opera di Lodigiani.

mercoledì 26 settembre 2018

ECCELLENZE ENOLOGICHE: IL VALTELLINA WINE FESTIVAL 2018 SECONDO L’ITALIA DEL GUSTO






Milano, 25 Settembre 2018- L’Italia del Gusto, attraverso il proprio network d’informazione multimediale “Borghi d’Europa”, già da tempo ha avviato un fitto programma per valorizzare al meglio la Valtellina e alcune sue eccellenze, sia enologiche che agroalimentari, con incontri specializzati e mirati dove i produttori possono fare rete raccontando ognuno le proprie esperienze e la propria passione per il territorio.
Parlando di vino, un appuntamento immancabile per l’Italia del Gusto è stato il Valtellina Wine Festival, giunto alla seconda edizione, svoltosi ancora a Chiavenna in alcune caratteristiche location storiche dal 21 al 22 Settembre c.m. .
Una due giorni importante per addetti ai lavori e per gli enonauti, vista la presenza nel principale banco d’assaggio nell’ex Convento dei Cappuccini di 25 realtà vitivinicole valtellinesi e di circa 15 cantine ospiti da tutta Italia accanto (circa 300 etichette in totale!): una cosa estremamente interessante questa, perché nel confronto con altre grandi etichette italiane, il Nebbiolo Chiavennasca ha rivelato la propria poderosa identità, di vino “montano ed eroico” con un’eleganza unica e una struttura importante.
L’intera manifestazione è stato peraltro costruita molto bene, con dei wine lab e dei momenti artistici inseriti nel contesto giusto, segno dell’ottimo lavoro fatto dal Consorzio Vini Tutela di Valtellina, rappresentato dal produttore Aldo Rainoldi.
I giornalisti dell’Italia del Gusto hanno particolarmente apprezzato il Rosso di Valtellina Nettare 2016 della Tenuta Scerscè, il Valtellina Superiore Crespino 2015 della Cantina Rainoldi, il Valtellina Superiore Creazione 2014 di Rupi del Nebbiolo, il Rosso di Valtellina Senza Fine 2013 di Contadi Gasparotti, il Valtellina Superiore Sassella Il Grisone 2015 di Alfio Mozzi, il Valtellina Superiore Grumello San Martino 2011 di Giorgio Gianatti, il Valtellina Superiore Riserva Valgella Dos Bel 2014 dell’Azienda Agricola Folini, ed ancora il Valtellina Superiore Grumello 2013 di Alberto Marsetti, il Valtellina Superiore Riserva 2014 di Dirupi e quello Superiore La Mossa de La Perla di Marco Triacca.
Per quanto riguarda le cantine ospiti, si sono rivelati molto interessanti l’Etna Metodo Classico Gaudensius Blanc de Noir di Firriato, lo Spumante Metodo Classico La Palazzola Gran Cuvee della Cantina Umbra La Palazzola, l’Etna Bianco Gamma 2015 di Federico Curtaz, il Verdicchio Castelli di Jesi Le Vaglie 2017 di Santa Barbara, ed infine il Ghemme 2011 (Nebbiolo) dell’azienda Torraccia del Piantavigna di Ghemme, in Alto Piemonte.
Dopo il momento del Wine Tasting, gli operatori de l’Italia del Gusto si sono fermati ad assaggiare alcuni piatti della Valchiavenna al Crotto Al Prato, posto molto autentico che ricorda nei sapori la storicità del territorio e dei crotti, le grotte tipiche dove far riposare al fresco salumi, formaggi e vini.
Sono stati provati i caratteristici pizzoccheri bianchi di Chiavenna, il Misto Piòta (costine e salsicce) con patate e polenta taragna, dei formaggi e dei biscotti locali: tutto ottimo, come ottimi sono stati i vini degustati, a partire dal padrone di casa, il Nebbiolo Chiavennasca, in tutte le sue sfaccettature e sottozone di viticoltura eroica.

Sagra della Noce di Scisciano – XXII Edizione



Si prepara l’atteso evento dedicato alla valorizzazione di uno dei prodotti agronomici simbolo del territorio.

Il comune di Scisciano, in provincia di Napoli, si prepara ad ospitare la ventiduesima edizione della “Sagra della Noce”, uno degli eventi gastronomici più attesi dell’autunno campano. L’iniziativa, promossa dal Comune di Scisciano in collaborazione con la locale Associazione Arcifelix e co-finaziata dalla Regione Campania nell’ambito del Programma regionale di eventi per la promozione turistica e la valorizzazione culturale dei territori. Periodo giugno 2018 - giugno 2019.”, si terrà nei giorni 13 e 14 ottobre. L’evento avrà anche un momento di anteprima, con un convegno di presentazione che si terrà sabato 6 ottobre, alle ore 17,30, presso la Chiesa di San Giovanni Battista e un’escursione di trekking urbano prevista per domenica 7 ottobre, con partenza da piazza XX Settembre. Sabato 13 e domenica 14 ottobre, invece, a partire dalle ore 20,00, presso il parcheggio comunale in via Sabato Borzillo, sarà possibile degustare, presso gli stand predisposti per l’occasione i tradizionali piatti a base di noce con un menù ricco e variegato pensato per tutti i palati. Ad animare le due serate saranno le esibizioni e gli spettacoli a cura di artisti di strada, quali trampolieri, giocolieri, mimi e illusionisti. Domenica 14 ottobre, a pranzo, sarà possibile inoltre partecipare a speciali percorsi di degustazione su prenotazione. La ventiduesima edizione della “Sagra della Noce” di Scisciano non si concluderà ad ottobre, ma proseguirà, nei mesi successivi, con due eventi collaterali: “Il Gusto del Teatro”, una speciale rassegna teatrale a cura dell’Ente Autonomo Teatro di Scisciano e “Il Gusto del Natale”, kermesse natalizia dedicata ai più piccoli. Un programma ricco di iniziative, dunque, che arricchiscono la portata di un evento consolidato sul territorio e molto atteso, che anche quest’anno non mancherà di sorprendere e coinvolgere il pubblico di appassionati.

SCHEDA EVENTO

NOME: Sagra della Noce

COMUNE: Scisciano

PROVINCIA: Napoli

LUOGO: parcheggio comunale, via Sabato Borzillo

DATE: 13-14 ottobre


miart 2019 5 – 7 aprile 2019 fieramilanocity, padiglione 3, gate 5 Milano




miart 2019 PRESENTA
HORIZON
LA NUOVA CAMPAGNA VISIVA CHE ACCOMPAGNERÀ MIART 2019, LA FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI MILANO FINO ALLA SUA APERTURA AL PUBBLICO IL 5 APRILE 2019


Milano, 25 settembre 2018miart 2019, la fiera d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, presenta Horizon, la nuova campagna visiva che accompagnerà nei prossimi mesi la promozione della ventiquattresima edizione della manifestazione milanese fino alla sua apertura al pubblico venerdì 5 aprile 2019.

Secondo ormai quella che è la cifra stilistica di miart – una fiera che da anni comunica attraverso una campagna multimediale e tematica – Horizon dà voce a un racconto per immagini dal sapore cinematografico che celebra il tema dell’arte come luogo di esplorazione, scoperta e mutamento.

I protagonisti di questo racconto sono un gruppo di adolescenti immersi in uno scenario naturale e ritratti nell’arco di una giornata estiva, dall’alba al tramonto. Come un immaginario film sulla spontaneità con cui ci si affaccia alla vita adulta, questa campagna mette in scena l’adolescenza in quanto momento di sperimentazione e audacia, suggerendo un parallelo con l’arte come un orizzonte aperto sulle possibilità del futuro.

Lo spazio in cui si muovono gli adolescenti di Horizon è quello dell’acqua, che evoca la transizione da uno stato all’altro oltre che lo spazio del viaggio, dell’attraversamento e dell’ibridazione. Un elemento nel quale immergersi e dal quale emerge, così come l’arte ci permette tanto di sondare la profondità psicologica quanto di contemplare l’emersione di forme inedite e nuovi valori.

A partire da ottobre 2018 e fino all’apertura di miart, Horizon occuperà piattaforme differenti e utilizzerà media diversi, fino ad investire i linguaggi dell’immagine in movimento e dell’azione performativa, per raccontare le tante anime di miart: una fiera in cui storia e presente dialogano tra loro e che, attraverso opere che spaziano dai primi anni del ‘900 fino alle sperimentazioni più recenti, punta ad ampliare il proprio orizzonte cronologico di riferimento.

Le 10 pizzerie in lizza per il premio Pizzeria dell'anno 2018 by Gastronauta®



Queste le 10 le pizzerie migliori d’Italia: un testa a testa senza esclusioni di votazioni per ottenere la corona di Miglior Pizzeria dell’anno 2018 by Gastronauta®, giunto alla sesta edizione.
Risultano essere equamente divise tra nord e sud, a conferma che la pizza non è solo privilegio mediterraneo e sono in lizza diversi nomi storici come Starita a Napoli, di tendenza come Marghe a Milano e nuove aperture come PdiPizza a Lissone.

Le 10 pizzerie in lizza per il premio di Miglior Pizzeria dell’anno 2018 by Gastronauta®:
 

  • Inforno Pizza Birra& Brasserie- Ostia
  • L’Oro di Napoli- Montecorvino Rovella
  • Locanda Anno Mille - Venarotta
  • Marghe- Milano
  • Miseria & Nobiltà- Parghelia
  • Pizzeria PdiPizza- Lissone
  • Pizzeria Timocenko - Salsomaggiore Terme
  • Santarpia Pizzeria- Firenze
  • Starita a Materdei- Napoli
  • Tasteit- Modena
Il concorso:

La pizzeria d'Italia 2018? Lo decide il pubblico, per il sesto anno consecutivo, in collaborazione con le 5 Stagioni di Agugiaro & Figna Molini, votando sul sito http://sondaggi.gastronauta.it/pizzerie-2018.  L'appuntamento per decretare il vincitore è il 1 ottobre, con più di 500 pizzerie a contendersi il titolo di miglior margherita del Bel Paese.

Il sondaggio è partito lo scorso 3 settembre e si concluderà lunedì 1 ottobre alle ore 12.00: il vincitore sarà premiato a Milano Golosa da Davide Paolini (13-14-15 ottobre, Palazzo del Ghiaccio – Via Piranesi 14, Milano).

Un contest che cambia la vita, lo confermano i vincitori delle passate edizioni, tra cui Riccardo Cortese e Federico Pinna della pizzeria Briscola di Milano (vincitrice nel 2015) che, sull’onda della vittoria, hanno aperto altri due esercizi nella città della Madonnina. Oppure i ragazzi di San Patrignano, vincitori del contest per due anni consecutivi (2016-2017).

Davide Paolini, Il Gastronauta: “Le edizioni passate hanno sempre ottenuto grandi successi, relativi sia alla partecipazione popolare al contest, sia alla notorietà raggiunta dai vincitori. Siamo certi che anche questa edizione avrà risultati esaltanti”.

Le modalità di votazione:

Siamo nella fase finale della votazione. Tutti i voti generati fino a questo momento saranno azzerati e gli utenti potranno votare la pizzeria preferita, scegliendola solo tra le prime 10 più votate nella terza fase e facendola vincere.

I numeri della scorsa edizione:

52.156 voti con un aumento del 31,4% rispetto all’edizione precedente
35.152 accessi unici medi al giorno sul sito
147.360 visualizzazioni sulla pagina Facebook del sondaggio
6.700 condivisioni Facebook
847 commenti su Facebook
Più di 100 pizzerie in gara

Il vincitore della scorsa edizione è stata la pizzeria Sp.accio di San Patrignano, che ha totalizzato 5.363 preferenze.
 

Pedalare inBici #inLombardia. A Milano Bike City due incontri per raccontare ciclovie, itinerari e luoghi cult del cicloturismo.

Il 21 e 26 settembre due appuntamenti nel programma di Milano Bike City per
presentare una selezione di itinerari cicloturistici della Lombardia, dalla pianura alle
Alpi. Tra gli ospiti, giornalisti, scrittori e ciclisti professionisti. Non potranno mancare
le degustazioni di eccellenze culinarie in grado di ispirare suggestioni di viaggio.
Milano come punto di partenza o punto di arrivo per organizzare viaggi di uno o più giorni in
bicicletta in Lombardia, percorrendo ciclovie, seguendo percorsi d’acqua, esplorando parchi
o semplicemente raggiungendo i laghi e la montagna combinando la bicicletta col trasporto
intermodale ferroviario. inBici #inLombardia, in occasione di Milano Bike City , è un ciclo
di due incontri che intende ispirare la voglia di esplorare la Lombardia grazie al racconto di
ospiti appassionati della bicicletta nelle sue varie forme, dal più classico cicloturismo a quello
sportivo.
Il primo appuntamento di venerdì 21 settembre si concentrerà sulle ciclovie che corrono
lungo le vie d’acqua. I navigli e le alzaie dei fiumi possono essere dei buoni compagni di
viaggio che permettono di attraversare gran parte del territorio lombardo tutto l’anno. Le
ciclovie del naviglio Grande, quella della Martesana, i percorsi lungo il fiume Adda e
attraverso il Parco del Ticino indicano direttive che conducono nelle bellezze e nella storia
del territorio.
L’incontro di mercoledì 26 settembre prenderà in considerazione le ciclovie e le grandi
salite del nord della Lombardia. Direttamente in bici o in una sola ora di treno, è possibile
incontrare e percorrere straordinari sentieri, ciclovie e ciclabili a pieno contatto con la natura,
tra le quali Sentiero Valtellina e la Ciclovia dell’Energia.
Il pubblico con le gambe più allenate potrà ascoltare le sensazioni che sanno regalare le
salite che hanno fatto la storia del grande ciclismo. A raccontarle un ospite d’eccezione
come Ivan Basso, campione del ciclismo che ci porterà sulle salite icona che hanno reso la
Lombardia tempio del ciclismo in tutto il mondo.
…………………………………………………………………………………………………………
Appuntamenti inBici #inLombardia a Milano Bike City:
VENERDI’ 21 SETTEMBRE - ore 19:00 - Le vie d’acqua
Presso Mercato Comunale Ticinese, Piazza 24 Maggio 14
Interverranno:
Monica Nanetti , ciclista e blogger
Gino Cervi , giornalista
Danilo Gioia , ex ciclista professionista
Al termine dell’incontro, degustazione dei prodotti a Marchio Parco Ticino proposti dallo Chef
Giuseppe Zen.
In collaborazione con Parco Ticino, Consorzio Prodotti a Marchio Parco Ticino, Mangiari di
Strada al Mercato, EguideXperience, FUNActive Tours.
www.in-lombardia.it/it/evento/le-vie-dacqua
MERCOLEDI’ 26 SETTEMBRE - ore 21:00 - Ciclabili e grandi salite
Presso Upcycle Milano Bike Cafè, via A.M.Ampère 59
Interverranno:
Ivan Basso , ex ciclista professionista e team Manager Polartec-Kometa
Lara Magoni , Assessore Regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda
Roberto Corona , promotore della Ciclovia dell’Energia
Luciana Rota , giornalista
Al termine dell’incontro degustazione di prodotti tipici della Valtellina.
Evento in collaborazione con Consorzio Valtellina Turismo.
www.in-lombardia.it/it/evento/ciclabili-e-grandi-salite
Milano Bike City a Milano dal 15 al 30 settembre 2018
L’evento sul sito di In Lombardia: www.in-lombardia.it/it/evento/milano-bike-city
L’intero programma di Milano Bike City: www.milanobikecity.it
#MilanoBikeCity

martedì 25 settembre 2018

Il Corso di Alta Formazione in “Design per il Teatro Costumi” annuncia l’edizione numero IX.




Il Corso di Alta Formazione in Design per il Teatro Costumi, giunto quest’anno alla IX edizione, prenderà il via il prossimo 5 novembre, sotto la direzione del prof. Arturo dell’Acqua Bellavitis e del coordinatore didattico, prof. Christan Silva. Le lezioni si svolgeranno presso la sede di POLI.design in via Durando 38/a e presso il laboratorio di Sartoria del Politecnico di Milano. Il 10 ottobre, a POLI.design, si svolgerà una giornata di presentazione nella quale il Coordinatore didattico sarà a disposizione di aspiranti allievi per rispondere ai loro quesiti. Il Corso, si rivolge infatti, a laureati e non laureati che abbiano una conoscenza base delle tecniche artistiche e/o del disegno tecnico con sensibilità al mondo del teatro, della musica e della danza

Il Corso si propone di rispondere a vari quesiti tra i quali: come nasce un costume di scena? Che caratteristiche ha un costume per un balletto, per uno spettacolo di prosa o per un’opera lirica? Dalla progettazione del figurino alla realizzazione sartoriale, il corso aiuterà a scoprire le tecniche per la rappresentazione di un abito, da quelle più tradizionali a quelle più innovative.
L'obiettivo del corso, infatti, è quello di conoscere gli elementi accessori che compongono l'abito scenografico, quali la parrucca, i gioielli, il trucco, la calzatura, il copricapo o l’elaborazione, ma anche gli aspetti estetici, di funzionalità ed economicità che devono essere già considerati in fase di progettazione e realizzazione.

Grazie al contatto diretto con le aziende gli allievi conosceranno, per ciascun componente il costume, quali sono i passaggi che consentono di realizzare l’idea disegnata dal costumista, dal regista o dal coreografo. Osserveranno direttamente come interagiscono i vari reparti di produzione e con quali tecniche e costi si “confeziona” un’idea. I partecipanti al corso inoltre, partendo da un cartamodello d’epoca, realizzeranno, nei laboratori messi a disposizione dal Politecnico di Milano, un costume che successivamente verrà elaborato con creatività grazie a tecniche di pittura, decorazione, ricamo, tintura o l’applicazione di gioielli realizzati a mano.
Al termine del percorso è prevista un’esposizione negli spazi del Politecnico di Milano ed un catalogo realizzato grazie ad un workshop di fotografia destinato agli allievi del Dipartimento di Design.

Grazie a rappresentanti di alcune fra le più importanti istituzioni teatrali d’Europa, gli studenti potranno entrare nei teatri e scoprire le fasi della produzione di un allestimento scenico, avere accesso ai laboratori, salire sul palcoscenico e assistere alle prove. Potranno, inoltre, progettare un proprio spettacolo e confrontarsi con registi, scenografi, costumisti, direttori di allestimenti scenici, datori luci ma anche giornalisti, fino ai fornitori dei più preziosi materiali per la realizzazione di spettacoli.

Alcune delle visite didattiche della passate edizioni si sono svolte, infatti, in teatri prestigiosi e di fama mondiale, tra questi: Teatro alla Scala, Milano; Teatro Carlo Felice, Genova; Teatro la Fenice, Venezia; Teatro Regio, Parma; Teatro Regio, Torino; Teatro Filodrammatici, Milano; Sartoria teatrale Brancato costumi; Ditta Peroni; Rancati attrezzeria.

Quando:
Il corso partirà il 5 novembre e terminerà a febbraio 2019 per un totale di 80 ore, con un impegno di due pomeriggi a settimana.

Come partecipare:
Scrivere una mail a formazione@polidesign.netinviando la documentazione richiesta scaricabile dal sito https://www.polidesign.net/it/designteatro/comepartecipare.
Il Corso è rivolto a un massimo di 20 partecipanti, l'ammissione al corso è subordinata a una fase di selezione basata sulla valutazione del curriculum, di una lettera motivazionale e su un colloquio individuale e/o telefonico.

SANDRIGO: CULTURA E FOLKLORE NEL SEGNO DEL BACALÀ


Sabato 29 settembre la conferenza stampa e il workshop sul progetto Skrei Convention. Domenica 30 la tradizionale Cerimonia di investitura dei nuovi confratelli
Il programma della trentunesima edizione della Festa del Bacalà a Sandrigo (VI), prosegue nel prossimo fine settimana con altri due momenti istituzionali: la presentazione del nuovo progetto culturale Skrei Convention nella giornata di sabato e la tradizionale Cerimonia di investitura domenica mattina.
Sabato 29 settembre alle ore 12.00 nel Municipio di Sandrigo si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di SKREI Convention – The Story of the Dried Cod, un progetto finanziato nell’ambito del programma Europa Creativa, che pone al centro il merluzzo come preziosa fonte di cibo per il passato e per il futuro. Il progetto vuole proporre in chiave innovativa le rotte commerciali storiche che dal Nord della Norvegia portavano fino a Germania, Italia e Portogallo, attraverso un programma di ricerca e coinvolgimento delle comunità locali che esploreranno il patrimonio culturale dello stoccafisso-tørrfisk-bacalá-bacalhau dal Medioevo ai giorni d’oggi, promuovendo attività di scambio artistico culturale e la nascita di nuove ricette che trascendano i confini delle singole nazioni.  Rientra in questo progetto triennale anche lo sviluppo della Via Querinissima (il percorso che si snoda in 14 paesi europei ispirato al viaggio del navigatore Pietro Querini che nel 1431 sancì l'arrivo dello stoccafisso nella Repubblica di Venezia) e l'istituzione di un festival dedicato al progetto proprio nella città di Sandrigo. Interverranno, oltre alle autorità, la dottoressa Anna Vermehrn e la dottoressa Kristine Moltu del Museo Nord delle isole Lofoten (Norvegia), il professor Alvaro Garrido, del Museo di Ilhavo nonché docente all'Università di Coimbra (Portogallo) e il presidente del C.E.R.S. (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche di Venezia) Massimo Andreoli. Seguirà nel pomeriggio il Workshop Memories of Cod, dalle 15.00 alle 18.00, aperto a pubblico e ad operatori che analizzerà lo Skrei Convention project come utile supporto della candidatura della Via Querinissima a nuovo Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.
Domenica 30 settembre a partire dalle 10 si svolgera invece la Cerimonia di investitura dei nuovi confratelli. Dopo l'alzabandiera e l'esecuzione degli inni nazionali di Italia e Norvegia, l'esibizione della Schola dei Tamburi di Conegliano Veneto e la sfilata del corteo storico di figuranti, delle Confraternite Enogastronomiche e dei Bacalà Club provenienti da varie regioni italiane, il Priore della Venerabile Confraternità del Bacalà Galliano Rosset benedirà con un grande stoccafisso i nuovi confratelli che si impegneranno a diffondere e a promuovere questo piatto nel mondo. Sarà presente una delegazione di abitanti dell'Isola di Røst guidata dal sindaco Tor-Arne Andreassen e da Sonja Alice Steen, Presidente della Nordland County.
La Festa del Bacalà si concluderà lunedì 1 ottobre con la serata dedicata al risotto al bacalà preparato con il riso di Grumolo delle Abbadesse.

GALLERIA POGGIALI FIRENZE MAKING TIME Slater Bradley Park Chan-kyong Grazia Toderi





A cura di Lorenzo Bruni

Opening: sabato 29 settembre 2018 ore 18.30
30 settembre – 15 dicembre 2018 


La Galleria Poggiali di Firenze presenta la mostra Making Time a cura di Lorenzo Bruni con opere di Slater Bradley (San Francisco, 1975), Park Chan-kyong (Seul, 1965) e Grazia Toderi (Padova, 1963). 

Il nuovo progetto, suddiviso in tre mostre autonome, si sviluppa nei tre differenti ambienti della galleria fiorentina. Ciascuna delle mostre è costituita da media eterogenei con fotografie, video, collage, video installazioni, disegni e interventi pittorici di cicli differenti usualmente non fruibili nei musei italiani che si mescolano alle nuove produzioni esposte ora in anteprima assoluta al pubblico europeo.
Making Time, che costruisce un dialogo inaspettato e capace di mostrare il fulcro delle indagini di ognuno di questi tre artisti di fama internazionale, ha permesso loro di far dialogare opere prodotte in periodi differenti con interventi site specific e creare così stratificazioni capaci di dare nuovo senso alla realtà e all’opera stessa. Attraverso la mostra è possibile indagare la specificità di ognuno di loro; tutti rappresentano il reale, evidenziano il senso estemporaneo della sua fruizione e non di meno mostrano la sua immagine superficiale. Al tempo stesso però è affermata la capacità di osservare come la diffusione dei mezzi di auto-produzione di immagini abbia mutato il rapporto tra osservatore e osservato all'interno dell’attuale presente espanso.

Le ricerche personali di ognuno dei tre, messe in relazione con l’attuale mondo digitale e post-ideologico, nascono negli anni Novanta quando la diffusione delle immagini in movimento ha cominciato ha diventare massiva. 
Slater Bradley, Park Chan-kyong e Grazia Toderi sono artisti di provenienza culturale differente ma tutti e tre hanno iniziato il loro percorso adottando le immagini in movimento. Non tanto per celebrare la novità del medium (la video d'arte) quanto per riflettere sulla narrazione, sul pubblico e sull'opera d'arte, il tutto in un momento in cui internet e la globalizzazione dei mercati parcellizzava i tradizionali centri di potere e alterava il modo di raccontare i fatti e le aspettative che ne derivavano. I loro racconti psudo-labirintici puntano a far emergere la necessità di una fruizione empatica e fisica rispetto alla sequenza lineare di azioni di causa ed effetto con cui poter ri-negoziare il confine tra illusione e realtà, tra opinioni e fatti in una società in cui la verità delle informazioni appare illusoriamente alla portata di tutti.

Making Time è l’esordio assoluto alla galleria Poggiali sia per Park Chan-kyong che per Grazia Toderi, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, e, insieme a Slater Bradley, il più giovane artista ad aver avuto una personale al The Salomon R. Guggenheim Museum di New York, hanno raccolto l’invito della galleria di presentare per la prima volta proprio in Italia i loro nuovi lavori.
Il percorso comincia con il lavoro di Slater Bradley che oltre al video Sequoia del 2013, presenta due lavori su tela del 2011 e l’opera Parthenon Solar Shield del 2018, un’emanazione della serie esposta alla Biennale di Venezia del 2017, il tutto insieme ai suoi nuovi monocromi blu del 2018, oltre a Blue David Shield, sul David di Michelangelo, appositamente realizzato per Firenze. 
La mostra, caratterizzata da media eterogenei, prosegue con le opere di Park Chan-kyong che espone per la sua prima volta in Europa i light-box ed il video correlato Child Soldier, costituito da fotografie che esaminano il complesso sociale e politico della storia della Corea del Sud, della tradizione folk e dello sciamanismo ed, al tempo stesso, l’impatto della guerra in Corea e la conseguente divisione tra sud e nord.
Grazia Toderi, nella project room di via Benedetta, propone oltre alla nuova video istallazione Red Map, un focus inedito sul 1997: i suoi storici disegni su carta assieme al celebre Centro, cibachrome su plexiglass. Negli spazi della galleria invece si dipana la cartografia immaginaria Atlante Rosso: 8 fotografie, tre delle quali di grandi dimensioni, create pensando alla sedimentazione della nostra terra e alle orbite dei pianeti, ma anche alle orbite dei nostri occhi, il rosso infatti è realizzato partendo dal colore delle luci artificiali delle nostre città nella notte. Presenta inoltre Disappearing Map, tre lavori inediti realizzati su 5-6 fogli di carta da lucido ciascuno, sovrapposti.

‘La prima valutazione che emerge’ – scrive il curatore Lorenzo Bruni – ‘è che non hanno adottato il video per tagliare i ponti con la storia dell'arte, bensì per rivitalizzarla e ripensarla da un altro punto di vista. La seconda è legata al fatto che per loro la sospensione/espansione della narrazione è soltanto il mezzo per dare concretezza al concetto di tempo e permettere un dialogo tra quello oggettivo e quello personale, tra storia e visione, tra produzione e fruizione.’

In occasione della verrà edito un catalogo con testi di Lorenzo Bruni e una conversazione con gli artisti.