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Un’installazione site specific pensata per il parco, che ricorda il profondo legame, rappresentato dal Mar Mediterraneo, tra Oriente e Occidente
Dal 31 agosto 2024
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Borgo Valsugana, 31 luglio 2024. Nel trentottesimo anno dalla fondazione, il 31 agosto 2024 Arte Sella presenta Sabìr, installazione concepita dall’artista Velasco Vitali per il parco d’arte di Borgo Valsugana in Trentino.
Il Sabìr era il linguaggio dei corsari, una lingua franca che, come un ponte verbale, parlavano tra loro i marinai nei porti del Mediterraneo, da Oriente a Occidente; l’artista lo ha scelto come titolo per la sua opera che, con la sua struttura semicircolare, cita quelle cupole che furono, e sono ancora oggi, una delle forme architettoniche più diffuse nell’area mediterranea, segno riconoscibile di molte capitali e porti d’Europa. La cupola di Vitali, segno identitario grazie a questa memoria, emerge da una duna di sale, in un contesto di abeti e strati rocciosi: una forma che è un ponte culturale tra Oriente e Occidente, tra passato e modernità.
Per Sabìr Velasco Vitali si è ispirato alle cupole mediterranee che, dal XV secolo, sono impreziosite da tegole in maiolica colorata: i loro cromatismi vengono ripresi dipingendo le scandole di larice, tipiche dei rivestimenti delle costruzioni alpine, con i luminescenti colori della ceramica mediterranea, dai toni del blu del mare ai rosati della luce dell’alba, provando a ricordare quell’impronta culturale che da Oriente ha intriso per secoli le coste dell’intera Europa.
Tra le 6000 scandole dipinte che ricoprono Sabìr, l’artista ne ha inserite 20 di legname, anomale e neutre, ricavate da un barcone, rinvenuto nel 2013 sulle rive di Lampedusa. Un relitto abbandonato dal quale sono state ricavate, grazie a Fondazione Casa dello Spirito e i detenuti del carcere di Opera, le venti assicelle integrate nell’opera: un segno che racconta una memoria antica, un passato glorioso ma nello stesso tempo una contemporaneità triste e amara.
L’installazione di Sabìr è iniziata nel Giorno della Memoria e dell’Accoglienza, il 3 ottobre 2023, a dieci anni esatti dal tragico naufragio del 2013; l’artista e i suoi collaboratori hanno scelto una parte della vasta “superficie di mare” dell’installazione per ricordare i 20 dispersi di quel giorno, rimasti senza volto, senza nome e senza identità: 20 scandole fatte del legno del barcone fra le 6000 della cupola. |
Due artigiani che da generazioni puntano sull’alta qualità, sulla raffinatezza e sulla sostenibilità con uno stretto legame con il territorio. Un’unione anche di intenti, volta ad esaltare le caratteristiche di grandi vini in grandi calici.
Serralunga d’Alba (CN), 31 luglio 2024 – Una collaborazione che affonda le sue radici nella storia: Fontanafredda porta in Italia l’alta qualità di Eisch Germany. Dalla Baviera di tre secoli fa al secondo ‘800 italiano, le due aziende di riferimento rispettivamente per la lavorazione del vetro e per la produzione di grandi vini piemontesi adottano da generazioni un approccio di rara consapevolezza, fondato sull’alta qualità, sulla raffinatezza e sulla sostenibilità.
Entrambe le aziende, infatti, hanno messo al centro di ogni loro attività il rispetto del nostro pianeta, cercando di impattare sullo stesso quanto meno possibile: Fontanafredda, tramite il “Rinascimento Verde”, ha affrontato una vera e propria rinascita, abbracciando appieno la sostenibilità a 360° dalla vigna alla bottiglia, mentre Eisch Germany produce i suoi calici minimizzando gli sprechi di materiale e tramite la lavorazione meticolosa di un pezzo unico, rendendoli così più resistenti, longevi e sostenibili.
La cura dell’ambiente va di pari passo con l’alta qualità: grandi vini necessitano di grandi bicchieri, e viceversa. I calici di Eisch Germany, grazie a un particolare segreto commerciale, al design unico e alla consolidata esperienza di rinomati maestri vetrai, consentono un’esperienza degustativa superiore, in grado di generare nuove sensazioni fin dall’esame olfattivo.
Una raffinatezza che trova profonde radici nel territorio, grazie alla quarta generazione di maestri soffiatori del colosso tedesco del vetro, che prosegue la tradizione vetraia della foresta bavarese, e grazie a Fontanafredda che, per esaltare al meglio il carattere di ogni singolo vino, favorisce da 166 anni la reciprocità tra vitigno, ambiente e interazione dell’uomo, raccontando l’unicità del territorio, esaltando la biodiversità delle Langhe e preservandone la memoria storica.
Non solo grandi vini piemontesi: Eisch Glass viene ufficialmente portato in tutta Italia dai 21 produttori di 101Vini, la Piazza dei Vini Italiani, che diventa la piattaforma ufficiale di distribuzione italiana dello storico produttore di calici. È così che oltre 400 vini italiani, come i Barolo di Borgogno, i grandi Cru di Le Vigne di Zamò e ancora i vini etnei di Carranco, trovano il giusto spazio per potersi esprimere al meglio, sorso dopo sorso.
La rete Borghi d'Europa realizzò nel 2020 il progetto di informazione 'L'Europa delle Scienze e della Cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica) e da ESOF2020 Euroscience Open Forum-Trieste Capitale Europea della Scienza.
I giornalisti e i comunicatori si stanno muovendo sui temi della sostenibilità e della scientificità della filiera agroalimentare e nel loro particolarissimo viaggio del gusto, hanno incontrato nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane, il negozio Il Chicco di Grano di Ponte Priula di Susegana.
Una gestione giovane, ricca di entusiasmo e passione, che sa trasmettere alla clientela i perchè di scelte ponderate e ragionevoli.
Il Chicco di Grano offre una ampia scelta di pane, interpretato con le farine più diverse (dai grani antichi, alle farine integrali), per rispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti al proprio benessere e alla propria salute personale.
“ Le Via del Pane è un itinerario culturale che coinvolge sei paesi europei e che suggerisce alcune
soste del gusto presso mulini storici e panetterie artigiane, fortemente impegnate sul versante
della qualità e della sostenibilità”, osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi
d’Europa.-, Il nostro è un mestiere che non può essere fatto davanti al computer e col telefonino.
Per lo meno, noi non siamo giornalisti di quella specie. Abituati fin dai tempi della rivista L’Etichetta di Luigi Veronelli a visitare in incognito i protagonisti della filiera agroalimentare, per poi ricontattarli dopo averne verificato le qualità, siamo certamente personaggi atipici rispetto al mercato dell’enogastronomia di moda. "
Le scelte del pane, qui a Ponte Priula, sono semplicemente azzeccate.
E che dire poi della caffetteria, che è alimentata anche da croissants e torte artigianali
di qualità ?
Siamo ben distanti da quei prodotti industriali che vengono malamente riscaldati e proposti
poi, sovente, come.... artigianali.
Diamo poi un'occhiata ai prodotti che accompagnano la vita di questo luogo del desiderio :una scelta di dolci, paste artigianali, infusi e the, cioccolate, di sicura matrice artigianale, a conferma di una vocazione che non conosce tentennamenti.
E poi vi è quella disponibilità umana a rapportarsi con il cliente, dando quei suggerimenti
di orientamento alimentare che rappresentano una luce nel percorso di acquisizione di nuovi
saperi.
Così va bene !
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