sabato 31 dicembre 2016

Borghi d'Europa : Abitare per Vivere a Saletto (Pd)

All'Antica Trattoria Maretollo : la storia è servita !

"L’Antica Trattoria Maretollo nasce nel 1935 grazie alla famiglia Maretto: da tale cognome, delicatamente storpiato dalla tipica cadenza veneta, deriva la sua denominazione.
Questo locale è stato a lungo l’unica attività commerciale e di ritrovo a San Vito di Vigonza, un fazzoletto di terra situato, sin dalle sue lontanissime origini, Ultra Brintam (oltre il Brenta): chi voleva raggiungere la località San Vito doveva necessariamente oltrepassare il fiume.
I lavori di arginamento e gli interventi per il contenimento delle inondazioni, hanno modificato il corso del Brenta e oggi San Vito è situato prima del Brenta pur restando orgogliosamente lontano dalla frenesia della contemporaneità.
Sostenuta dalla forza delle tradizioni venete e dalle ricette rimaste immutate nel tempo, la nuova gestione della Antica Trattoria Maretollo mira a conservare l’ambiente intimo e nel contempo conviviale e accogliente per cui è da sempre ricordata.L’ambiente dell’Antica Trattoria Maretollo è rimasto rustico, caldo, semplice e familiare. "




Questa la presentazione.
La nostra visita gustosa conferma l'ispirazione ttradizionale della cucina.
"La cucina Maretollo rispetta la stagionalità e le tradizionali ricette della cultura locale in tutte le portate proposte e sa servire le sfumature di una contemporaneità giovane e grintosa tralasciando i vezzi e puntando dritto al cuore della sostanza. Il calore e il fascino della memoria e del passato sono conservati sia nei primi piatti, sia nelle carne e nel pesce, sia nei contorni, sia nelle pietanze per persone vegetariane."
"Legati alle nostre radici sono tutti i nostri piatti, a partire dai primi che includono la Pasta e fagioli alla veneta con le larghe tagliatelle artigianali; oppure i Bigoi fatti da noi e serviti col sugo alla salsiccia. Altra nostra chicca sono gli Gnocchi, anch’essi di nostra produzione, serviti con un ampio ventaglio di scelta sui condimenti o ancora il Risotto di fegatini di pollo o la Trippa alla parmigiana. Con le seconde portate si spazia dall’ormai celebre Carrello dei bolliti, che accompagna la stagione fredda. Sono un omaggio alla cucina veneziana le Sarde in saor e le Masanete. Naturalmente non potevamo esimerci dal proporre il Baccalà alla vicentina e il Baccalà mantecato serviti con l’immancabile Poenta. Per i palati più esigenti proponiamo lo Spezzatino di musso e il Coniglio arrosto. I bambini vanno matti per il nostro Pollo fritto, magari accompagnato con le salsine composte al momento, o per la nostra Grigliata mista, che trovano notevole gradimento anche tra gli adulti. I contorni hanno sempre alla base verdure rigorosamente stagionali e di produzione locale….compresi i nostri estivi Fiori di zucca fritti o le primaverili Erbette di campo. Anche i dolci sono di nostra produzione: si spazia dal classico Tiramisù in coppa alla Crostata di mele, dai Biscotti al cioccolato agli Zaeti, dalla Crema allo zabaione che accompagna le nostre carnevalesche Frittelle con uvetta e pinoli alla freschissima Crema al mascarpone. Non si possono non menzionare il Cremoso alla frutta e il Millefoglie che si assaporano con gli occhi prim’ancora che col palato."

Il servizio è cortese, mai untuoso.


Renata Schinardi, la Signora delle Erbe, a Borghi d'Europa

 Renata Schinardi,la Signora delle Erbe, è stata invitata alle giornate di informazione di Borghi d’Europa da Palato Anarchico, alias Giuseppe Gaspari, giornalista e blogger di talento.
Marica Cristina Muccioli l’aveva intervistata….
“Sorriso sempre pronto, lingua sciolta e grande disponibilità a raccontarsi, Renata può essere paragonata ad una fata gentile alle prese con i rari ingredienti delle sue pozioni magiche. Guidata da grande cultura e conoscenza del mondo verde, Renata è un personaggio a dir poco unico in Italia per la sua capacità di indagare l’anima segreta delle piante e trasferire le sue scoperte nell’universo gastronomico.
Nel corso degli anni, anche grazie ad un forte spirito di iniziativa e grande capacità comunicativa, la “Signora delle Erbe” è diventata un’autorità in materia: l’angelica, il basilico rosso, il timo serpillo, la nepetella e le infinite altre Aromatiche fresche, che per lei non hanno segreti.
Consulente di grandi chef
Le “sue” Erbe sono anche diventate un argomento molto convincente per stringere amicizie e scambiare consulenze di lavoro coi più noti nomi dell’alta cucina internazionale. Per intenderci, Renata dà del tu a chef del calibro di Carlo Cracco, Danilo Angé, Giorgio Nardelli, Roberto Gruden, Gino Angelini, Annie Feolde, Igles Corelli, Marcello Leoni, Beatrice Segoni, Elisabetta Martelli...
“L’elenco potrebbe continuare – spiega la “Signora delle Erbe” – Sono numerosi i grandi cuochi che usano le mie Erbe, nei menu dei loro ristoranti e nei corsi di raffinate scuole di cucina. Il mio rapporto con loro è basato su grande rispetto ed umiltà reciproci. Ciascuno con la voglia e la disponibilità di imparare dall’altro, siamo riusciti, insieme, a creare piatti davvero unici e speciali da proporre ad un pubblico non omologato.”

La Vite Bianca di Vigonza a Borghi d'Europa

Gabriele e Celeste amano definire La Vite Bianca di Vigonza il loro bacaro.
Nella tradizione veneziana bacaro è sinonimo di osteria, di osteria semplice, dove si trova una
vasta scelta di vini in calice (ómbre o bianchetti) e piccoli cibi e spuntini (cichéti),
caratterizzata da pochi posti a sedere e da un lungo bancone vetrinato in cui sono esposti
i prodotti in vendita.
A La Vite Bianca il vino della casa si chiama sempre "ombra", ma vi è anche una
grande scelta tra vini di alta qualità. E poi, accanto agli aperitivi di grande fantasia, la cucina
che segna profondamente la vita del locale.
Una cucina che si basa sui prodotti locali, interpretati rispettando il volgere delle stagioni.
Piatti che si ispirano ad una tradizione familiare, ma di grande efficacia. Così a mezzogiorno
il cliente potrà scegliere fra diverse proposte : sul banco, in stile gastronomia, offrendosi
alla vista, i piatti suggeriscono dei percorsi inusitati. E poi Celeste, che annuncia, accanto
alle delizie del banco, i primi del giorno.
Abbiamo assaggiato delle tagliatelle con zucchine e salmone affumicato, da far invidia
agli chef più raffinati. E poi vi è lo stile del servizio, improntato sulla gentilezza mai untuosa,
mai ingombrante vera. Gabriele vola letteralmente fra la cucina e i tavoli, conosce i clienti,
ha una parola per tutti, restituendo a La Vite Bianca quella atmosfera colloquiale di antica
osteria che di certo non guasta.
Celeste è la vera protagonista della sala (anzi delle sale), sa vezzeggiare i clienti, con un
sorriso splendente e una simpatia contagiosa.
E, di questi tempi, scusate se è poco !
Risultati immagini per immagini la vite bianca vigonza

venerdì 30 dicembre 2016

SIPO sostiene l’Associazione Amici di Casa Insieme





SIPO ha partecipato come sponsor alla cena di gala Convivium per l'Alzheimer dell’Associazione Amici di Casa Insieme. Protagonista dell’evento lo Chef stellato Filippo La Mantia che ha cucinato alcune portate del menù con le erbe aromatiche e le verdure della linea Sapori del mio Orto
 
 
Bellaria Igea Marina (RN), 30.12.2016. Più di 100 persone si sono ritrovate presso la nuova Sala Polivalente della Fiera di Cesena alla cena natalizia di raccolta fondi con lo chef Filippo La Mantia, che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa organizzata dall’Associazione Amici di Casa Insieme. All’evento ha partecipato anche SIPO tra gli sponsor, che ha fornito alcune verdure ed erbe aromatiche della linea Sapori del mio Orto (alloro, rosmarino, origano, menta e finocchio selvatico e carote).

Il menù ha visto protagonisti i profumi e i sapori della cucina siciliana in cui affondano le radici “dell’oste e cuoco”, come ama definirsi lo stesso Chef La Mantia, riconosciuto a livello nazionale e per la prima volta a Cesena: insalatina tiepida di ricciola con centrifuga di carota e zenzero; sedanini con pesto di pistacchio, finocchietto, lime e mandorle tostate; pancia di maiale, crema di ceci, friggitelli e cous cous tostato; cannoli di ricotta e frutta candita.

Ringraziamo l’Associazione Amici di Casa Insieme per questa preziosa opportunità - ha sottolineato Massimiliano Ceccarini, SIPO General Manager - oltre allo chef Filippo La Mantia e a tutti coloro che con entusiasmo e supporto costruiscono ogni giorno progetti giusti e costruttivi come questo”.

Grazie all’adesione di aziende e singoli partecipanti, sono stati raccolti 4.000 euro che verranno destinati ai progetti del Fondo Alzheimer 360° per l’assistenza, la prevenzione e la ricerca. Amici di Casa Insieme è presente dal 2001 sul territorio cesenate. Dedicata inizialmente all’assistenza dei malati di Alzheimer e alle loro famiglie, sta ampliando l’attività alla prevenzione con i “Laboratori Benessere”, occasioni di incontro per gli over 60 in cui si mantiene attiva la mente e si propongono stili di vita attivi per ridurre il rischio di contrarre la malattia o comunque ritardarne l’insorgenza. L’Alzheimer e altre forme di demenza colpiscono in Italia circa un milione di persone, intaccandone l’autonomia personale, le relazioni, le condizioni economiche ed il rapporto con la società. Le iniziative dell’associazione offrono vicinanza, condivisione, stimoli oltre che informazione e svago, mettendo in campo i volontari accanto a personale specializzato, accomunati da un obiettivo: contrastare la solitudine e l’avanzamento della malattia, valorizzando le persone. 


·         Per ulteriori informazioni e richieste di materiali si prega di contattare:
Elisa Monticelli, SIPO Marketing Department
Tel. 0541 339711                 news@sipo.it                       www.sipo.it            www.faceboook.com/siposaporidelmioorto
Giorgia Battelli, Associazione Amici di Casa Insieme
Tel. 335 8005442                 amicidicasainsieme@gmail.com      www.amicidicasainsieme.it

Scopri la ricetta preparata da Filippo La Mantia con i prodotti Sapori del mio Orto sul blog di SIPO

mercoledì 28 dicembre 2016

Turismo: le 6 tendenze del settore da tenere d’occhio nel 2017, parola di Waynaut


A cura di Paul Pontecorvo, VP Marketing & Business Developer di Waynaut in collaborazione con l’Ufficio Studi del fondo di venture capital P101

Il settore del turismo si sta evolvendo ad un ritmo incessante: la combinazione di dispositivi mobili, big data e intelligenza artificiale è destinata a trasformare l'intero mercato. Un nuovo mondo, guidato dalle aspettative dei consumatori, è quello che si prospetta per l’industria del travel. Questo settore si trova oggi di fronte ad una nuova ondata di “disruption” che avrà un impatto significativo su tutti gli operatori e sui tradizionali modelli di business: vediamo quali sono i 6 trend che cambieranno l’industria del turismo nel 2017.

1.       Le 3 aree di evoluzione del turismo
Molti studi, come "State of Travel 2016" di Skift (2016), "Travel distribution. The end of the world as we know it?" (LSE Consulting, 2016),"Global Report" (Amadeus, 2016), o ancora “Venture Investment Trends in Travel 2017” (Skift, 2016) prevedono che il mercato dei viaggi si evolverà in tre aree principali:

-          Complessità e innovazione nella distribuzione
-          Rivoluzione dei modelli di economia condivisa nei settori hotellerie e noleggio auto
-          Innovazione nella vendita di viaggi online
Il successo dipenderà da una più profonda comprensione delle aspettative dei consumatori e dall’uso di mezzi innovativi per trasformare l'esperienza di viaggio – e il multimodale sembra essere un fattore chiave per far fronte a tali necessità. La direzione è quella di offrire un'esperienza turistica senza soluzione di continuità che possa dare valore aggiunto ai viaggiatori e alle aziende. Insomma, l’esperienza di un trasporto più agevole e veloce tramite la connettività intermodale potrebbe diventare realtà sin dal 2017/18, in particolare in Europa.

2.       Nuove tecnologie per gli operatori di viaggio
In effetti, il nostro modo di pensare al business del turismo è profondamente cambiato e, dal momento che l’online è uno dei principali fattori di cambiamento in questo settore, molte agenzie di viaggio hanno scelto di evolversi e diventare società tecnologiche. Gli operatori del settore dei trasporti, ma anche gli stessi consumatori, stanno guidando questa trasformazione attraverso nuove tecnologie che possano offrire ai viaggiatori un’esperienza multimodale. Sta nascendo infatti una nuova generazione di piattaforme di viaggio multimodali – come Waynaut –  che forniscono diverse opzioni di spostamento sia agli operatori sia agli utenti finali, grazie alla possibilità di combinare tutti i mezzi di trasporto a disposizione.

3.       Nuove alleanze
Si prevede che il crescente utilizzo della tecnologia aprirà la strada a fusioni e acquisizioni nel settore. Questo perché l'espansione, il consolidamento e l'adattamento sono fasi naturali nel ciclo di vita di un’industria, soprattutto in un ambiente dinamico come quello del turismo. Basti pensare che già oggi compagnie aeree comprano altre compagnie aeree, società di mega-hotel assorbono grandi e piccole catene alberghiere, società di noleggio auto si comprano a vicenda, e società di prenotazione online aggregano altre società minori, a loro collegate per la fornitura di servizi via internet. Basti pensare al caso di Ctrip, che ha acquisito Skyscanner qualche settimana fa: l'intenzione del gigante cinese è quello di avere accesso al mercato globale, e allo stesso tempo permette a Skyscanner di accedere all’enorme bacino di utenza cinese.

4.       Un future roseo per le start-up
In generale, quando si parla di turismo, le start-up ricevono una grande attenzione da parte degli investitori. Basti pensare che il totale mondiale degli investimenti in start-up del travel, solo nel terzo trimestre del 2016, è di quasi 3 miliardi di dollari, secondo le stime di CB Insights – cifra che non include Uber, che ha raccolto $15 miliardi a seguito di un'iniezione di liquidità dal Fondo Pubblico di Investimento dell’Arabia Saudita. Inoltre, moltissime sono state anche le piccole acquisizioni tra le start-up del turismo nel 2016: 71 società sono state acquisite, tra player giovani e affermati, da società di prenotazione on-line a piattaforme di ricerca e pianificazione del viaggio, da siti turistici a siti di consigli on-demand, compagnie aeree, agenzie di viaggio online e così via.

5.       L'ascesa del B2C...
Un'altra tendenza per il 2017 è il moltiplicarsi delle piattaforme di prenotazione multimodale per il B2C. Esempi in questo senso sono GoEuro e Rome2rio, che stanno entrambi cercando di guadagnarsi la quota europea del mercato multimodale. GoEuro, che ha recentemente annunciato un round di finanziamento di oltre $50M (raggiungendo così un totale di $145M raccolti), permette di effettuare alcune prenotazioni direttamente sul suo sito web, mentre Rome2rio consente agli utenti di effettuare ricerche tra le opzioni di viaggio – aereo, autobus, treno e noleggio auto – per poi riferire l’utente ai siti partner per completare la prenotazione. Da poco, tuttavia, anche Rome2rio ha lanciato alcune possibilità di prenotazione diretta, in particolare per acquistare i biglietti delle ferrovie del Regno Unito.

6.       ...e l'evoluzione dei servizi B2B
La digital disruption e il multimodale non stanno prendendo piede solo nel settore B2C, ma anche nel ramo del B2B. Ad esempio, Waynaut, grazie al recente investimento da parte del fondo di venture capital P101, sta ora lavorando al fine di fornire servizi e prodotti alle aziende, alle GDS (Global Distribution System), agenzie di viaggio online, metasearchers, servizi ferroviari e linee aeree, e così via. In particolare, stiamo lavorando al lancio di uno strumento di prenotazione one-click, al fine di consentire ai clienti finali  delle OTA (Online Travel Agency) e delle TMC (Travel management Company) di prenotare biglietti su diversi mezzi di trasporto in un solo semplice click.



P101 - Insightful Venture Capital
P101 è un fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e technology driven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di oltre 65 milioni di euro e 23 società in portafoglio, P101 si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo - 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic - e partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e European Investment Fund, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement e MusixMatch. Le società partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 500 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi superiore agli 80M annui. P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale. 
NewsFromThePlatform | Il Blog di P101 
NewsFromThePlatform nasce per raccontare e commentare – attraverso la visione di P101, quella degli imprenditori delle sue partecipate, dei suoi investitori e di chi fa parte del suo ecosistema – esempi quotidiani della rivoluzione in atto, la digital disruption: un fenomeno in pieno corso, che vede le nuove tecnologie cambiare schemi e modelli, in tutti i settori, in maniera radicale e ad una grande velocità. Come operatori del mondo italiano del Venture Capital, il mestiere di P101 è quello di studiare, analizzare e cavalcare questa rivoluzione: intercettandone anche i segnali deboli e mettendo a servizio delle giovani imprese risorse ed expertise per crescere e competere sul mercato, e a disposizione dell’impresa consolidata, una continua fucina di innovazione. Con NewsFromThePlatform, P101 proverà a raccontare in modo semplice, fattuale e concreto che la giovane azienda di oggi può essere il prossimo concorrente o un prezioso alleato di domani. Per saperne di più clicca qui


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domenica 25 dicembre 2016

Borgo Paglianetto nel Percorso Internazionale Gu.Sto



L’intervento dell’Azienda Agricola Borgo Paglianetto di Matelica (Mc), alle giornate d’informazione di Borghi d’Europa, è stata caratterizzata dalla degustazione dei vini di Casa e dagli interventi di Gianni Roversi (uno dei Soci).

La storia di Borgo Paglianetto ha radici lontane…Narra lo scrittore arciprete Camillo Acquacotta che Matelica “dovette divenire Municipio Romano l’anno 664. in circa di Roma e 89. prima dell’era volgare”. Fu allora che facoltosi proprietari romani acquistarono terreni nel territorio matelicese per farne “ampie possessioni e ville deliziose”.
Tali possedimenti acquisirono ben presto i nomi dei loro possessori: tra di essi figurava il Fondo “Palianus” nel quale, come cita lo scrittore, era conservata la lapide di Palio, della cui identità non si hanno ad oggi notizie certe . Il nome “Pagliano” fa la sua comparsa, intorno al 1550, anche nei “Registri dei Catasti” redatti da Bastiano Vespa: con il nome di Pagliano (o meglio di “Contrada di Pagliano”) si indicavano le proprietà degli abitanti del quartiere di città, i cui beni appartenevano alla Chiesa di Santa Croce, a cui era collegata una omonima confraternita.

L’azienda Borgo Paglianetto si trova nel cuore delle Marche, nella vallata che si estende tra Fabriano e Camerino. Inserita nella zona di produzione del Verdicchio Doc di Matelica, Borgo Paglianetto mira a fare della qualità l’essenza del proprio essere.Nel fulcro della produzione del Verdicchio, grazie alla presenza di una forte discendenza clonale, Borgo Paglianetto produce un vino dalla pregevole carica aromatica e fenolica, dovuta alla maturazione tardiva delle uve che consente un maggior accumulo, negli acini, dei sali e delle essenze che contraddistinguono queste terre.Borgo Paglianetto, con i suoi 25 ettari, si estende sulle colline matelicesi in una valle chiusa, la cosiddetta alta Valle dell’Esino, rappresentando l’unico caso nelle Marche per l’insolito orientamento nord-sud, fattore determinante per la creazione di quel particolare microclima che permette la coltivazione di uve di grandissima qualità.
La cantina è costituita da un edificio che consente la lavorazione delle uve secondo le più moderne tecnologie e lo stoccaggio del vino ricavato dai vigneti di proprietà. Un secondo edificio ospita invece gli uffici, i laboratori e un ampio punto vendita con sala degustazione.
La scelta di passare dall’agricoltura convenzionale a quella biologica vuole dare un segnale importante ai consumatori, poiché le uve biologiche sono sinonimo di produzione molto impegnativa, oltre che di eccellente qualità.
L’azienda certifica in biologico non solo la qualità delle uve ma anche tutti i processi di vinificazione e cantina: la costante ricerca della qualità dell’ambiente si riflette nella qualità del vino. Ogni nostra bottiglia vuole essere espressione peculiare del terroir, frutto esclusivo della volontà della natura nonché risultato della nostra inesauribile passione. L’amore per la nostra terra implica l’uso di energie rinnovabili e di concimi naturali: ogni attività è svolta nel più vigile rispetto della vite e del territorio. Un rispetto e una passione che non conoscono compromessi e che sono attenti ai cicli della natura e della vite: questa è la filosofia che spinge l’azienda a scegliere un preciso modo di vivere, osservare e lavorare la terra.

Per tutti questi buoni motivi l’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha voluto inserire Borgo Paglianetto nel Percorso Internazionale Gu.Sto (Gusto storico), che collega le terre del gusto che possono vantare eccellenze storicamente documentabili e certificabili.

Momiano d’Istria e i suoi vini a Borghi d’Europa : la famiglia Sinkovic


Con l’intervento dell’Ente Turistico di Buje, l’Istria Croata è stata presente alle giornate di informazione di Borghi d’Europa.
Patrik Sinkovic ha poi presentato, nel corso della serata a convivio presso il Ristorante Villa Altura di Ospedaletto Euganeo, i vini della propria azienda.
“La nostra tenuta agricola è situata su una tra le colline più alte del nordovest istriano, a 350 metri sopra il livello del mare. A 5 km da Buie, potete godere in un ambiente piacevole, dall'atmosfera famigliare, immerso nel verde del paesaggio incontaminato. Tutto questo crea il presupposto per la creazione di un ecoturismo di grande qualità. La famiglia Sinković, comprende il signor Libero, sua moglie Dora, ed i figli Patrik e Sergej. È una famiglia con origini nobiliari già nel lontano 1656.
Ha mantenuto con successo fino ai nostri giorni la tradizione nella produzione dell'uva, del vino, della grappa, dell'olio, della frutta e della verdura. Abbamo abbinato questa nostra produzione agricola all'offerta turistica per poter offrire molte specialità istriane. La nostra casa è un tipico casolare istriano che abbiamo ricostruito in modo da ricavarne 8 mini appartamenti, per un totale di 25 posti letto, un mini bar ed il ristorante dove potete gustare e godere nelle specialità istriane della cucina casareccia. I piatti tipici e sani, la pace ed il silenzio che si gode nella nostra tenuta, come pure il paesaggio incantevole che offre una visione che spazia dal Mare Adriatico fino alle Alpi Giulie, offrono agli ospiti un soggiorno unico ed indimenticabile durante tutto l'arco dell'anno.”

Agriturismo San Mauro
proprietario: Libero Sinković
San Mauro 157
52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033
Fax 00385 (0)52 721 380
e-mail: sinkovic@sinkovic.hr