mercoledì 29 dicembre 2021

DOMANI SERA A STRISCIA LA NOTIZIA NELLA RUBRICA “PAESI, PAESAGGI...” DAVIDE RAMPELLO E L’ARTE DELLA TESSITURA DI PERUGIA

 

 


 

Domani sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) torna la rubrica “Paesi, paesaggi…”. Davide Rampello si trova a Perugia, città in cui Giuditta Brozzetti  all’inizio del Novecento fondò un laboratorio di tessitura, che ancora oggi vive dopo quattro generazioni grazie all’impegno della pronipote Marta. Qui si conserva la memoria delle antiche tecniche della grande tradizione tessile umbra, i cui motivi decorativi già nel Medioevo e nel Rinascimento erano presenti  nei quadri dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Giotto.

 

STRISCIA LA NOTIZIA - CANALE 5 - ORE 20.35

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SITO UFFICIALE DEL PROGRAMMA
www.striscialanotizia.mediaset.it 



Il Salumificio Spader e la Via dei Norcini

 

Borghi d'Europa propone nei suoi itinerari il Percorso Internazionale La Via dei Norcini.

La Via dei Norcini è un itinerario leggendario per scoprire in oltre sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato Emanuele Spader,nume tutelare del Salumificio

Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia (TV), ad accompagnare questo viaggio per raccontare le proprie storie, accanto alla degustazione degli insaccati 'altri'.

“ Si tratta di un viaggio del gusto inedito, che inizierà dalla Slovenia e dalla Croazia ( il prosciutto istriano), per poi scendere lungo lo stivale e incontrare le altre culture alimentari. La Puglia (con il capocollo di Martina Franca,sarà una delle prime regioni toccate”.

Ma il viaggio non si occuperà soltanto delle delizie dei Norcini, ma anche dell'ambiente,dei territori inseriti nel progetto. Una occasione in più per scambi culturali proficui e per aumentare la conoscenza e la valorizzazione di borghi incantevoli.

Il termine norcino indica colui che macella il maiale e si occupa di lavorarne le carni, ma può riferirsi anche al gestore della norcineria, ovvero la bottega dove si preparano e si vendono tutti i prodotti derivati dalla lavorazione delle carni di maiale.

In alcune zone è ancora viva la tradizione, autorizzata dalle autorità sanitarie, di chiamare il norcino perché macelli il maiale tra le mura domestiche. Il costume, presso le case e fattorie di contadini, di allevare comunque almeno un maiale, anche se questa attività zootecnica non faceva parte delle attività agricole della famiglia, molto diffusa in passato, fece sì che il norcino fosse un ambulante che veniva "ingaggiato" nel periodo in cui tradizionalmente si uccideva il maiale, cioè tra il giorno di sant'Andrea (30 novembre) e quello di sant'Antonio Abate (17 gennaio).

Un norcino al lavoro.



La Bottega dei Ricordi

Croazia

Il viaggio è iniziato a Tignano, proclamato comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, superba prelibatezza culinaria.



Slovenia

Gli abitanti del Carso hanno da sempre allevato maiali e sotto- posto a salatura ed essiccatura le parti di carne suina. Per la sua eccelsa qualità il prosciutto del Carso, che per aspetto esteriore non differisce da quello prodotto in altre regioni mediteranee, detiene indubbiamente il primo posto tra gli insaccati. La sosta gustosa a San Daniele del Carso (Stanjel), in Slovenia.



Italia : Friuli Venezia Giulia

A Cormons, nel Collio, ecco D'Osvaldo Prosciutto, leggermente affumicato, con una storia che si

tramanda dal 1940.

Sul Carso, a Sgonico (TS), l'azienda agrituristica Bajta propone salumi d'altri tempi.

Il ciclo del maiale di Bajta è decisamente sostenibile – gli animali vengono allevati allo stato semi-brado con un considerevole spazio e rispetto.Vivendo all’aperto all’interno di spazi piuttosto ampi, i maiali di Bajta non prendono antibiotici .Una volta macellati i maiali, dalla carne vengono prodotti con tecniche naturali prosciutti, salame, pancette, mortadelle…

Austria

La festa dello speck nella valle Gailtal, uno dei più grandi eventi culinari in Carinzia, è un progetto congiunto tra agricoltura, turismo e commercio.Visto che tale prodotto può essere acquistato solamente nella regione Nassfeld-Pressegger See e non viene spacciato da catene commerciali, si ottiene un'elevata valorizzazione nella valle che comporta dei grandi benefici specialmente per il turismo.Ogni primo fine settimana di giugno, Hermagor diventa la capitale austriaca dello speck.

 

 

Italia :

Nel Veneto, a Moriago della Battaglia la Società Agricola Palù propone i propri salumi artigianali

In quel di Perarolo di Vigonza, giornalisti e comunicatori propongono il Salumificio di Giovanni Coppiello, con le sue scelte a base di carni equine (dal prosciutto cotto alla bresaola, dalla sopressa alle salsicce,ecc.).

A Isola Vicentina , l'Azienda Agricola al Rovare della famiglia Dal Pezzo, propone sopressa, salame, pancetta, würstel, della migliore tradizione vicentina.



Italia : Emilia Romagna

In Emilia Romagna è impossibile dimenticare la salama da sugo. La salama o salamina da sugo è il fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi. La salama da sugo ha origini antiche risalenti alla corte estense: questo piatto tipico ferrarese si compone di un budello nel quale viene inserita una pasta composta di varie parti del maiale e spezie. Dopo dieci mesi di stagionatura questo piatto tipico ferrarese deve essere messo a bollire per otto-dieci ore ed infine viene consumato accompagnato con abbondante purè.



San Marino

A San Marino, è impossibile dimenticare il Prosciutto Cotto di San Marino Prosciutti.



Italia : Lombardia

In Lombardia si passa dalla bresaola artigianale della Macelleria Nobili di Poggiridenti in Valtellina, al salame di Varzi

Nobili vanta la produzione del più antico e conosciuto insaccato valtellinese, la Bresaola, preparato secondo la tradizione locale e ottenuto dalla punta d’anca di manzo fresco. L’Azienda offre anche una prelibata scelta di prodotti di norcineria di propria produzione, tra cui salami, cacciatori, prosciutti crudi fiocco, culatelli, coppe, pancette, lardo, tutti realizzati mediante la lavorazione di suini provenienti da allevamenti locali.

Il salame di Varzi dop di Thogan Porri (Località Casa Cucchi Cecima -PV) è una autentica chicca. Oltre al salame di Varzi dop vengono proposti ai veri intenditori il guanciale, il cotechino, il salame da cuocere, il salame cotto, lo zampone, il cappello da prete e la linea delle “riserve”.

Un salto nella bergamasca, accompagnati dalla Associazione Norcini Bergamaschi,sarà un tutto nelle tradizioni più autentiche.



Svizzera

In Valposchiavo (Svizzera), i norcini delle macellerie locali offrono una grande scelta di salumi artigianali ( carne secca di cervo, slinziga, salame, mortadella stagionata,ecc.).

Ricordiamo i salametti e la mortadella della famiglia Lardi Scirè ( a Poschiavo e Le Prese ).



Italia : Marche

Nelle Marche, degustiamo il ciauscolo, il Prosciutto di Carpegna e il salame Fabriano.



Italia : Abruzzo e Molise

Nelle Terre del Sud, partiamo dall'Abruzzo con la salsiccia di fegato, per passare al Molise, con la ventricina, che ha un area di produzione estesa all’intero territorio regionale, è un salume per la cui realizzazione sono necessarie alcune materie prime come carni magre provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di suino, sale, paprica, peperoncino e fiori di finocchio.


Italia : Puglia e Basilicata

Dalla Puglia, il capocollo e la soppressata di Martina Franca, mentre la Basilicata eccelle anch'essa nella produzione di soppressata.


Italia : Calabria

Oltre alla 'nduja, ricordiamo il prosciutto di maiale nero, il capocollo, la pancetta,la salsiccia e soppressata, tutti dop.


Paesi Partecipanti : Croazia,Slovenia,Austria,Svizzera,Italia e San Marino

Regioni Italiane : Friuli Venezia Giulia,Veneto,Emilia Romagna,Lombardia, Marche,Molise, Puglia,Basilicata e Calabria.

E' in arrivo il 2022! Segnate in agenda i nostri eventi dedicati ai formaggi e alle bontà gastronomiche.

 

martedì 28 dicembre 2021

L’eccellenza dei prodotti del Salumificio Spader stà nella qualità della filiera


I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d’Europa hanno potuto degustare i prodotti del Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, nel viaggio del gusto in dodici tappe che il Percorso Internazionale La Via dei Norcini ha proposto.

“In un recente passato – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d’Europa- si è sprecata la parola qualità,facendola divenire uno slogan da appiccicare a prodotti o processi per lo meno discutibili. Oggi lo stesso problema si stà ripresentando con la parola sostenibilità”.

Emanuele Spader,nume tutelare dell’omonimo Salumificio del Quartier del Piave, ci dice :

“ L’eccellenza dei nostri prodotti si può raccontare soltanto raccontando la filiera. Si parte dalla scelta dei suini nazionali, dai sistemi di allevamento (alimentazione, benessere animale,ecc.), per giungere ai sistemi di lavorazione delle carni. Nel 2022 il Salumificio Spader continuerà la collaborazione con il progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), per approfondire tali tematiche.”

La progettazione di diete a basso contenuto proteico ; la gestione dei liquami come risorse preziose per ridurre le emissioni ; la copertura delle lagune per raccogliere il metano come fonte di energia ;

l’applicazione di una limitata quantità di liquame, necessaria al raccolto sul terreno agricolo ;

piantare alberi o erbe autoctone intorno all’area di produzione per creare frangivento e aree ombreggiate, che assorbiranno anche la CO2.

“ Questi alcuni dei temi che affronteremo nel capitolo di ricerca sulla sostenibilità negli

allevamenti dei suini. Ci sembra del tutto coerente con il cammino che il Salumificio Spader

ha intrapreso fin dal 2020 con ESOF, Trieste Città Europea della Scienza.

La Bottega dei ricordi

A fine agosto del 2020 Borghi d’Europa, nella cornice del progetto L’Europa delle scienze e della Cultura (Patrocinio IAI—Iniziativa Adriatico Jonica – Forum Intergovernativo per la Cooperazione regionale nella regione Adriatico-Jonica; ESOF2020, Euroscience Open Forum-Trieste, Città Europea della Scienza), ha realizzato, alla Sottostazione Elettrica in Porto Vecchio, due Giornali Orali sui seguenti temi:

Sostenibilità e ricerca scientifica nelle attività produttive

Sostenibilità e ricerca scientifica nella filiera agroalimentare.

In seguito a tale iniziativa, è nato il progetto internazionale “Eurosostenibilità”, coordinato dal prof. Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore, direttore della Rivista ND (Natura Docet) di Milano.

Dopo il 5 agosto 2021 (quando si è tenuta a Trieste la Riunione dei Ministri del digitale nell’ambito della Presidenza Italiana del G20 ), Borghi d’Europa ha deciso di continuare lo sviluppo dei progetti sui seguenti temi :

Sostenibilità e ricerca scientifica nelle attività produttive

La sostenibilità in ambito finanziario: la finanza etica

La sostenibilità energetica

La sostenibilità e il turismo responsabile

La sostenibilità nel mondo dell’Abbigliamento e della Moda

La sostenibilità nel mondo dell’edilizia e dell’abitare

La sostenibilità nel mondo della salvaguardia ambientale

Sostenibilità e ricerca scientifica nella filiera agroalimentare

La sostenibilità nella filiera enoica

La sostenibilità nella filiera dei salumi e della carne

La sostenibilità nella filiera della farina e della pasta

La sostenibilità nella filiera del pane e della pizza.

 

Al Wine Bar del Borgia – Milano per un ricco calendario di eventi

 A partire da gennaio 2022, tanti appuntamenti, musica dal vino e incontri con gli esperti animeranno il Wine Bar del Borgia – Milano. Occasioni imperdibili per vivere la bellezza del posto, gustare esclusivi aperitivi, chiacchierare e conoscere tanti argomenti non sempre comuni
 

Milano, 27 dicembre 2021 – Non solo un’ottima cucina da gustare nell’elegante Ristorante, un servizio impeccabile e una carta vini che abbraccia il mondo… Al Borgia – Milano (in via Washington 56) ci si può comodamente sedere nell’ampio Wine Bar e godere di un piacevole momento come quello dell’aperitivo! Il luogo è ancor più interessante se, ad animarlo, c’è pure un ricco calendario di eventi, presentazioni e musica. Il tutto in programma dal nuovo anno, con un appuntamento settimanale a partire da gennaio.


 
Un drink, un cocktail o un calice di vino, accompagnati da un tagliere di salumi e formaggi o da qualche sfiziosa proposta della cucina, hanno un sapore diverso se degustati ascoltando musica live, partecipando a un intrigante incontro dedicato agli animali, scoprendo i segreti di una blogger di viaggi o i misteri che ruotano attorno a Leonardo da Vinci e alla sua passione per la cucina e il vino. E che dire di un coinvolgente dibattuto sull’emotività e di una chiacchierata tra due grandi pallavolisti della ‘Generazione dei Fenomeni’? Non mancheranno nemmeno gli esperti che parleranno di birra, vermouth, formaggi, sake, whisky, sigari e… tanto altro.
 


Il via ufficiale alle serate è fissato per giovedì 13 gennaio alle ore 21 con il concerto del Trio Acustico SetteNotti, mentre gli eventi del mercoledì avranno inizio il 19 gennaio, alle ore 19:30 con la presentazione del libro Guida al sake tenuta dall’autore Lorenzo Ferraboschi. Tutti gli altri appuntamenti seguiranno a scadenze regolari per due mercoledì di ogni mese (fino a luglio) alternati alle serate di musica fissate per il giovedì.
 
Di seguito il calendario del mese di gennaio (successivamente saranno comunicate anche le altre date). Le serate sono aperte al pubblico ma è fortemente consigliata la prenotazione.

  • 13 gennaio, musica dal vivo con Trio Acustico SetteNotti (dalle 21, ingresso libero con prima consumazione obbligatoria €10)
  • 19 gennaio, presentazione del libro Guida al sake, con Lorenzo Ferraboschi (dalle 19.30, degustazione guidata di 3 sake con abbinamenti gastronomici e un cocktail a base sake €25)
  • 27 gennaio, musica dal vivo con i Maguey Plant (dalle 21, ingresso libero con prima consumazione obbligatoria €10)

I salumi regionali : la sopressa trevigiana del Salumificio Spader

 



Il viaggio che Borghi d'Europa stà realizzando con il Percorso La Via dei Norcini, ha portato i giornalisti e i comunicatori a scoprire le eccellenze dei diversi territori.

Emanuele Spader , nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, ha voluto soffermarsi sulla sopressa , prodotto che caratterizza la storia delle genti venete.

"La sopressa è espressione di un sistema di relazioni economiche e culturali, che per secoli, ha caratterizzato la Marca Trevigiana. L’importanza era tale che il solenne rituale della macellazione del maiale, e sino alla trasformazione delle carni negli insaccati, veniva demandato alla persona esperta del luogo, variamente definita “el saladaro” o “el becher”. Era quello un periodo di intenso lavoro comunitario ma anche di grande festa e abbondanza. Vari documenti testimoniano che già nel 1800 tali prodotti venivano appesi per 8-10 giorni nelle cucine in presenza di un braciere acceso, allo scopo di asciugare il prodotto fresco. Dopo questo breve periodo essi venivano posti in cantina o in un sottoscala fresco e sterrato per la conservazione.

L’uso della denominazione “Sopressa Trevisana” si ha da quando il prodotto si impone oltre il territorio della Marca. È del 1959 il menù della prima edizione del Festival della cucina trevigiana in cui si cita esplicitamente “Sopressa Trevisana - L. 200”. "

Tra gli appunti di Veneto Agricoltura si legge : "La “soprèssa” è un salume di dimensione medio grandi, insaccato nel budello bovino che viene legato, con spago o con rete, allo scopo di favorire il compattamento dell’impasto. Si presenta con diametri differenziati, leggermente curva e con le tipiche nervature derivanti dal particolare insacco. La superficie esterna si presenta ricoperta delle tipiche muffe naturali sviluppate nel corso della stagionatura. Il peso del prodotto stagionato oscilla da 1 a 5 kg.Al taglio la fetta si presenta morbida e compatta e l’impasto stagionato consente di ben distinguere laparte proteica da quella lipidica e l’ottima coesione delle stesse. Il colore della parte magra macinata è rosso-roseo vivace e non spento mentre la parte grassa appare di colore bianco senza segni di alterazione. È l’impiego di carni selezionate fra tutte le parti del maiale, sapientemente lavorate, che consente alla “sopressa trevisana” di mantenere nel tempo una naturale morbidezza e dolcezza.Va ricordata, infine, la frequente aggiunta di vino del posto, anche come vin brulé, in grado di caratterizzare ulteriormente quell’armonia di differenti e piacevoli sapori, che si incontrano nella sopressa trevisana.

Martedì 28 dicembre, alle ore 18,00, apertura della mostra "Amalfi anni '50 e '60 - Alfonso Fusco, fotografo




Martedì 28 dicembre, alle ore 18,00, si terrà l'apertura della mostra "Amalfi anni '50 e '60 - Alfonso Fusco, fotografo" all'Arsenale di Amalfi, visitabile fino al prossimo 28 febbraio 2022, un progetto realizzato dall'Amministrazione Comunale di Amalfi - guidata dal Sindaco Daniele Milano - con la collaborazione della famiglia Fusco. L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura - retto da Enza Cobalto - curata da Puracultura e patrocinata dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Sono stati invece rinviati a data da destinarsi la presentazione della mostra da parte del sindaco Daniele Milano, il talk dei relatori e la presentazione del volume "Amalfi anni '50 e '60 - Alfonso Fusco, fotografo", a cura della giornalista Claudia Bonasi, con l'introduzione dell'antropologo prof. Vincenzo Esposito. Nell'Arsenale sarà ospitato fino al 28 febbraio 2022 un tavolo interattivo (realizzato a cura del Collettivo Digitale di Cesena) contenente 393 foto di ritratti realizzati da Alfonso Fusco, con cui dare vita al gioco interattivo "Li (ri)conosci?" al quale saranno chiamati a partecipare tutti i cittadini, per tentare di dare un nome a volti amalfitani oggi sconosciuti. Verranno inoltre proiettate in loop 480 immagini scattate dal fotografo amalfitano.

 

Alfonso Fusco, amalfitano, classe 1938 e scomparso da pochi anni, ha operato come fotografo a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60: nel suo archivio rinvenuto dalla famiglia emergono migliaia di negativi che testimoniano i cambiamenti in corso in quel preciso periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale all'inizio della "dolce vita" amalfitana. Fusco punta il suo obiettivo e cattura, in una sorta di neorealismo fotografico, tutto ciò che avviene ad Amalfi in quegli anni: scatti di vita quotidiana - matrimoni, manifestazioni pubbliche, campagne elettorali - ma anche eventi particolari, come le splendide feste con le ballerine dell'Africana o l'arrivo di Jacqueline Kennedy nella Divina.

 

Orari di apertura della mostra "Amalfi anni '50 e '60 - Alfonso Fusco, fotografo": dal 28 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 aperta tutti i giorni 10,00-13,00 e 16,00-18,00. Dal 9 gennaio al 28 febbraio 2022 aperta venerdì, sabato e domenica 10,00-13,00 e 16,00-18,00 oppure su prenotazione.

Ingresso gratuito

Info: Associazione Guide Turistiche Costa d'Amalfi

+39 371 5991002 – info@amalficoastourguides.com

 

 

lunedì 27 dicembre 2021

Il Salumificio Spader e le scelte di filiera sostenibile

 

 


Borghi d'Europa propone dal 2020 un progetto di informazione denominato Eurosostenibilità.

Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, che riguarda, in modo interconnesso, l'ambito ambientale, quello economico e quello sociale. I settori culturali, tecnologici e politici sono, invece, considerati come sotto-settori dello sviluppo sostenibile. Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni. Il termine sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta dal Rapporto Bundtland della Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo Sviluppo (1987)

Nel settore della filiera agroalimentare Borghi d'Europa coinvolge le aziende nella riflessione e nella ricerca sulla sostenibilità.

Fra queste il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia partecipa come partner di informazione alle iniziative.

“ Ci interessa confrontarci – osserva Emanuele Spader-, non soltanto sulla sostenibilità del prodotto finale, ma, anche e soprattutto,sulla sostenibilità dell'intero processo, a partire dai sistemi di allevamento. Per una azienda come la nostra che privilegia la scelta di carni suine nazionali, l'opzione sostenibile è una necessità.”


La Bottega dei Ricordi

Borghi d’Europa promuove l’iniziativa Di qua e di là del Piave, nel quadro del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Un intenso lavoro di informazione si sta svolgendo per conoscere e valorizzare le Vie dei Norcini.

Il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, svolge il ruolo di partner di informazione del progetto.


Nel corso di numerosi incontri, vengono degustati i prodotti dell’azienda, abbinati ad altre eccellenze dei territori del Piave.

E’ giunta la notizia che l’iniziativa EUROSOSTENIBILITA’ intende sviluppare un approfondimento sulla filiera agroalimentare della produzione di salumi, dagli allevamenti fino al prodotto finale.

Il Salumificio Spader fungerà da ‘Virgilio’ nel particolare viaggio del gusto, che rappresenterà un inedito nel panorama variegato delle iniziative di Borghi d’Europa”.


Reasoned Art lancia il Manifesto della Post-Contemporaneità

 

Milano, 27 dicembre 2021. Reasoned Art start-up società benefit italiana dedicata alla cryptoarte – presenta il Manifesto della Post-Contemporaneità: un documento collaborativo e decentralizzato, in continua evoluzione, a cui tutti possono partecipare.

 

Oggi viviamo nel qui e ora, nel tutto e subito e nell'era delle spunte blu: il nostro bisogno di ottenere ciò che desideriamo viene prima del desiderio stesso.

È necessario recuperare la capacità di ragionare a lungo termine, di pensare a un progetto umano etico, culturale, politico ed economico che possa disegnare un nuovo tipo di società che, nel metaprogetto liberale, favorisca progetti individuali all'interno di un progetto sociale comune.

Per risolvere i problemi culturali, sociali, ambientali ed economici della contemporaneità, è necessario gestire e non subire il progresso tecnologico, adottando una governance di innovazione partecipata e consapevole.

Da strumento a favore della libertà, Internet sta diventando strumento di sorveglianza di cui i nostri dati sensibili sono il prodotto finale. Per invertire questo processo preoccupante abbiamo a disposizione una rete che permette di restituire autonomia, privacy e sicurezza.

Le città in cui viviamo stanno diventando green, digital, sensibili, mettendo la tecnologia al servizio dell'uomo e cambiando il nostro modo di vivere.

Nel contesto di una rinascita sociale l'Arte gioca un ruolo chiave: grazie a essa si possono stimolare socialità, attività e partecipazione. L'Arte rappresenta un campo di allenamento in cui individui e comunità possono sperimentare e ricercare una propria autentica visione del mondo.

Compito dell'Arte è farsi portavoce del cambiamento, delineando scenari e percorsi innovativi da mettere in atto già nel nostro presente, per progettare in maniera consapevole e partecipativa un futuro migliore. L'Arte può essere l'enzima che attiva processi nuovi e contamina le nostre vite e, in un momento storico così delicato, motore di una rivoluzione culturale necessaria per l'evoluzione dell'uomo.

Una nuova etica ed estetica possono accompagnare i processi rivoluzionari che si stanno attuando da più di tre decenni: comprendere gli aspetti positivi e negativi della digitalizzazione e del progresso tecnologico rappresenta il primo passo per non subire il cambiamento, bensì gestirlo. Ognuno di noi è chiamato a dare il suo contributo.

 

Fondata da Giulio Bozzo e Andrea Marec, Reasoned Art è stata lanciata nell’estate 2021 al MEET Digital Culture Center di Milano, presentandosi subito al pubblico con una prima blind auction di opere di cryptoarte proiettate sugli schermi delle edicole di Milano. Successivamente è stata notata da Rosario Bifulco, presidente della casa d’aste Finarte s.p.a, e da LVenture Group, che hanno deciso di investire sul progetto permettendo a Reasoned Art di chiudere il suo primo round d’investimenti, fino ad arrivare all’assegnazione del Premio ANGI nella categoria Cultura & Turismo a dicembre 2021.

 

Vallepicciola: accurate scelte architettoniche e di design che rispettano territorio e panorama per la cantina d’eccellenza nel cuore del Chianti Classico.

 

 


 Progettata dall’Arch. Margherita Gozzi, la cantina Vallepicciola vanta dimensioni ragguardevoli: sono 6.000, infatti, i metri quadrati suddivisi sui tre piani che la compongono, di cui due seminterrati, che si trovano incastonati in quella conca naturale tra la Strada Comunale 16 e la Provinciale 9 che ha dettato le regole del progetto. Quali i principi cardine della costruzione? Rispetto e coerenza verso il paesaggio circostante.
 
Castelnuovo Berardenga (SI), 27 dicembre 2021 – Vallepicciola è una realtà vitivinicola molto vasta oltre che una tra le più rappresentative del territorio. Ad essere vasti, però, non sono solo i 105 ettari di vigneto che la circondano ma anche le dimensioni della struttura stessa: 6.000 metri quadrati suddivisi su tre livelli incastonati con estrema maestria tra la strada Comunale 16 e la Provinciale 9, in una conca naturale che sembrava esserle predestinata. Per l’Arch. Gozzi, nella realizzazione del progetto, sono stati fondamentali il rispetto per il territorio e la coerenza con il paesaggio circostante, pilastri da cui è derivata grande sinergia col luogo in cui sorge; altrettanto essenziali le scelte attuate in ambito di sostenibilità e quelle che hanno assicurato massima durata temporale, efficienza e resistenza all’intera struttura.
 
In fase di costruzione «sono stati selezionati e hanno preso parte ai lavori imprese e fornitori, locali e non, con comprovata esperienza nell’ambito delle cantine» racconta l’Arch. Gozzi, mentre «per ciò che riguarda i materiali utilizzati, si è tenuto conto delle funzionalità che avrebbero assunto le varie aree della cantina, sia interne che esterne» optando quindi per la pietra, utilizzata per realizzare il rivestimento della struttura e recuperandola dallo scasso per l’impianto dei vigneti, il legno, quest’ultimo utilizzato prevalentemente nelle aree di accoglienza, il ferro e l’acciaio, destinati per lo più ai piani di lavorazione. Altri materiali utilizzati sono il cotto, per alcune aree nobili, il clinker, una ceramica molto resistente, per le più grezze, destinate al passaggio di auto e mezzi pesanti. Dal tetto, inoltre, sono stati ricavati dei prati, principalmente allo scopo di creare maggiore continuità con la natura che circonda la struttura. Nel complesso si è trattato di elementi che ben rispecchiano la tradizione locale. «Siamo stati molto attenti anche all’aspetto della sostenibilità, dando vita a una realtà ad impatto zero» grazie infatti all’impianto a cippato è possibile riscaldare l’acqua, grazie a quello fotovoltaico viene prodotta energia elettrica e tramite un altro impianto si riesce a recuperare la CO2 che si forma in cantina. In aggiunta, Vallepicciola è fornita di un ciclo di recupero degli scarichi nel quale confluisce l’acqua che, dopo essere stata depurata e filtrata, viene immessa in cisterne e riutilizzata per l’irrigazione. All’interno della cantina, in cui sono stati pensati ambienti destinati all’hospitality, alle degustazioni e alle riunioni, si ritrova un design moderno, uno stile più decorativo e accogliente.
 
Dei tre piani di Vallepicciola due sono interrati, elemento fondamentale che fa rientrare la struttura in quel ramo dell’architettura definito organico e che si pone l’obiettivo di promuovere un corretto ed equilibrato inserimento della struttura nell’ambiente che la circonda, ma non solo: le permette di presentare la sua grandezza con estrema discrezione e in modo poco percepibile, motivi di grande soddisfazione per l’architetto e l’azienda tutta. Vanta, inoltre, un’atmosfera unica grazie alle vigne che la circondano, dal fortissimo potere comunicativo e che, proprio per questa ragione, non sono state in alcun modo intaccate. 

Gusto, panorama e stelle con Tofana-Freccia nel Cielo

 Masi Wine Bar Al Druscié e Ristorante Col Druscié 1778: un’esperienza enogastronomica in quota con vista su Cortina, anche sotto le stelle (su prenotazione).
 
Cortina d’Ampezzo (BL), 27 dicembre 2021 - Punti di riferimento per sciatori, amanti della montagna e del lifestyle, il Masi Wine Bar Al Druscié e il Ristorante Col Druscié 1778 rappresentano due tappe di gusto da non perdere nell’area panoramica di Col Druscié, facilmente raggiungibile dal centro di Cortina con la moderna cabinovia Tofana-Freccia nel Cielo. Direttamente sulle piste mondiali che hanno fatto innamorare i più grandi campioni di sci alpino, sono aperti tutti i giorni negli orari di funzionamento degli impianti, dalle 8.30 alle 16.30, e offrono anche l’occasione di organizzare una cena con gli amici, la propria famiglia o romanticamente in due, oltre ad eventi personalizzati su prenotazione.


Il Masi Wine Bar Al Druscié, è una location informale ma elegante che combina glamour e tradizione tra legno e corten, dove una cucina tradizionale rivisitata in chiave moderna trova il proprio abbinamento con i vini della Cantina Masi. Qui, il vino è ingrediente e abbinamento al tempo stesso: da provare i salumi della Valpolicella affinati al Campofiorin, il risotto all’Amarone Costasera con scaglie di Monte Veronese e il Guancialino brasato all’Amarone e miele. La carta vini spazia su oltre 50 etichette prodotte da Masi, include grandi formati e una selezione di vecchie annate. La sera, solo su prenotazione, è possibile vivere un’esperienza wine & food accompagnata da una speciale vista notturna su Cortina dall’alto.

Il Ristorante Col Druscié 1778 è il giusto locale per godere di una pausa dallo sci, in un ambiente tradizionale ma moderno e con una terrazza panoramica. Si presenta come un cottage in legno chiaro che si adatta perfettamente al panorama naturale che lo circonda, dove respirare un’atmosfera familiare e assaporare specialità ampezzane, prelibatezze tipiche tirolesi e italiane, piatti rivisitati dallo chef in chiave moderna con estro e fantasia. Un luogo adatto ad ospitare anche eventi, cerimonie e cene a tema su prenotazione, con spazi adatti anche a famiglie e bambini. In collaborazione con l’Osservatorio Astronomico “Helmut Ullrich”, il Ristorante Col Druscié 1778 propone anche la speciale iniziativa “Astrocena a Col Druscié”, in programma il 3 gennaio 2022: un appuntamento che combina una serata invernale alla scoperta delle stelle, accompagnati dalle guide dell’Associazione Astronomica Cortina Stelle, e i piatti della cucina di montagna.

domenica 26 dicembre 2021

Appennino, un laboratorio a cielo aperto... INVITO alla première online!

 

 


 

Un classico delle Feste natalizie?  Il cinema nel pomeriggio di Santo Stefano...

Quale occasione migliore, quindi, per godersi la prima su YouTube del docufilm di Davide Maffei, dedicato al nostro Appennino, e programmata online per domenica 26 dicembre 2021, dalle ore 16.00.

Il titolo dell'opera, infatti, è Appennino, un laboratorio a cielo aperto: un cortometraggio dedicato a tutte le persone che l'Appennino lo vivono, lo curano e lo tengono a cuore...

Persone che diventano protagoniste di questa opera del regista Davide Maffei, insieme al laboratorio di ingegneria naturalistica di Monte Pigna, realizzato dalla Bonifica Renana a Castel d'Aiano, in collaborazione con il GAL Appennino Bolognese, per far conoscere le tecniche sostenibili per la manutenzione del territorio collinare e montano. Vai alla preview dell'evento, cliccando APPENNINO...





venerdì 24 dicembre 2021

NATALE E CAPODANNO LA LOCANDA ROMA:

 

 





La Locanda è un ristorante-pizzeria a gestione familiare in zona Eur a Roma che offre cucina tradizionale romana, oltre al banco della carne dal quale scegliere il taglio preferito da far cuocere sulla brace.

In occasione di Natale e Capodanno, oltre al menù alla carta (in allegato) sarà possibile ordinare i seguenti piatti fuori menù:
Abbacchio al forno
Cotolette di abbacchio panate
Linguine all’astice
Lasagna al ragu
Tortellini in brodo

 Focacce
FOCACCIA AL ROSMARINO 3,5
FOCACCIA CON MORTADELLA AL TRUFO E BURRATA 13,90
 

Gli Antipasti
Dalla cucina
ANTIPASTO LOCANDA
Selezione di tre pietanze della tradizione culinaria romana, trippa, fagioli con le salsicce e polpettine fritte 9
TEMPURA DI ZUCCHINE
Zucchine in tempura alla birra 6
UOVO TARTUFATO
Uovo biologico strapazzato al tartufo nero con pane tostato 9
Dalla gastronomia
TAGLIERI
Tagliere della tradizione
Selezione di affettati, 14
MELANZANE LOCANDA
Melanzane di produzione propria sott’olio 4,90
SALUMI
Prosciutto Culatello di Zibello 9,90
Prosciutto Culatello di Zibello e bufala campana d.o.p. 11,90
Patanegra e burrata 15,90
LATTICINI E FORMAGGI
Bufala campana D.O.P. 8,90
Burratina di Andria con alici di Cetara? Senza 8,90
Selezione di formaggi
Accompagnati da miele artigianale, confettura di frutta e frutta fresca 14
 

LE NOSTRE BRUSCHETTE
Bruschetta pomodoro e basilico 3
Bruschetta alle melanzane sott’olio di nostra produzione 3,5
i crudi
TARTARE DI MANZO
Tartare di filetto di manzo 11,80
Tartare di filetto di manzo con burratina di andria e tartufo nero 15,50
i tesori del mare
Seppie e piselli
Descrizione 9
gamberi kataifi
Descrizione 14
Insalata di mare
Descrizione 12
Soute di cozze
Descrizione 9,80
Soute di cozze e vongole
Descrizione 12,90
Alici fritte
Descrizione 8
friggitoria
CROCCHETTE DI PATATE vegetariano 2
SUPPLIX CON RAGUX 2,2
FIORE DI ZUCCA 3,80
FILETTO DI BACCALA 5
 

I Primi
i classici romani
CACIO E PEPE
Tonnarelli fatti in casa, pecorino romano buccia nera 11 mesi e blend di pepi dal mondo 12
AMATRICIANA
Bucatini, filetti di pomodoro San Marzano, guanciale Reggiani e pecorino romano buccia nera 11 mesi 10
GRICIA
Mezzi maniche rigati, guanciale “Guanciamia” della Tuscia viterbese e pecorino romano buccia nera 11 mesi 10
CARBONARA
Spaghetti, uova d’allevamento biologico laziale,
guanciale “Guanciamia” della Tuscia viterbese, pecorino romano buccia nera 11 mesi e blend di pepi dal mondo 10
Speciali
Forma
Descrizione 14
Gnocchi al taleggio
Descrizione 14
Pappardelle alla lepre
Descrizione 14
Fettuccine pomodoro e basilico
Descrizione 9,50
Gnocchetti al ragu
Studiare titolo primi di pesce
Spaghetti vongole e lupini
Descrizione 14
Risotto alla crema di scampi
Descrizione 12
Tonnarelli allo scoglio
Descrizione 14
Gnocchetti vongole e porcini
Gnocchetti di patatate ecc ecc 18
La Locanda burger
PAN BRIOCHE, HAMBURGER DI MANZO DA 250 GR, CHEDDAR, BACON E SALSA LOCANDA, ACCOMPAGNATO DA PATATE FRITTE E
SPEZIATE. 16
 

i Secondi
Dalla brace
FILETTO DI MANZO 24
TAGLIATA DI MANZO 18
TAGLIATA DI MANZO CON CIPOLLA CARAMELLATA 22
TAGLIATA DI POLLO 11,80
GALLETTO ALLA DIAVOLA 16
SALSICCE 10
ABBACCHIO ALLA SCOTTADITO 16
NAZIONALE
CUBEROLL 5,5
COSTATA 4,5
FIORENTINA 4
DANESE
CUBEROLL 6,5
COSTATA 5,5
FIORENTINA 5
TOMOHAWK
X EURO
WAGYU STYLE
CUBEROLL 9
COSTATA 8,5
FIORENTINA 8
DRY AGING
Il Dry Aging è una tecnica di maturazione della carne che conferisce al taglio maggior tenerezza e profumo.
COSTATA DI MANZO NAZIONALE EXTRA MARBLED DRY AGE FROLLATURA 60GG 7,5
FIORENTINA DI MANZO NAZIONALE EXTRA MARBLED DRY AGE FROLLATURA 60GG 7
COSTATA DI MANZO WAGYU STYLE EXTRA MARBLED DRY AGE FROLLATURA 60GG 13
FIORENTINA DI MANZO WAGYU STYLE EXTRA MARBLED DRY AGE FROLLATURA 60GG 12,5
 

Dalla cucina
TRIPPA 12
Ricetta tradizionale 12
FETTINA PANATA 11
FAGIOLI CON LE SALSICCE 12
CODA ALLA VACCINARA 14
SALTI IN BOCCA ALLA ROMANA 12
CONIGLIO ALLA CACCIATORA ?
FILETTO AL PEPE VERDE 27
POLPETTE AL SUGO
Studiare titolo SECONDI di pesce
FRITTURA CALAMARI E GAMBERI 18
GRIGLIATA MISTA DI PESCE 22
ORATA 15
CALAMARO ALLA PIASTRA 18
 

Contorni
CICORIA RIPASSATA 5.5
INSALATA MISTA 4.5
PATATE AL FORNO 5,5
FAGGIOLINI ALL’AGRO 5
PURE DI PATATE 6,5
CARCIOFI ALLA ROMANA 6
BROCCOLETTI RIPASSATO 5,5
PUNTARELLE 6
PATATE FRITTE 4,5
 

le Pizze
impasto e farine
L’impasto delle pizze della locanda lievita per almeno 20 ore.
I grani e il tipo di macinazione sono scelti direttamente dal nostro Mastro Pizzaiolo, riuscendo a creare una farina a basso contenuto proteico
ed estremamente profumata.
Pizze classiche
MARINARA
Pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino-Sarnese, aglio, origano, germogli e olio Extravergine d’Oliva De Carlo D.O.P. vegana 6,5
MARGHERITA
Pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino-Sarnese, fior di latte , grana grattugiato 24 mesi, germogli, olio Extravergine d’Oliva De Carlo
D.O.P. “Tenuta Torre Di Mossa” vegetariana 7
BUFALINA
Pomodoro del Piennolo del Vesuvio giallo e rosso, mozzarella di bufala , grana grattugiato 24 mesi, germogli, olio Extravergine d’Oliva D.O.P.
“Tenuta Torre Di Mossa” vegetariana 9
CAPRICCIOSA
Crema di grana 12 mesti, pomodoro del Piennolo del Vesuvio, fior di latte , prosciutto cotto San Giovanni, funghi saltati, olive Caiazzane,
carciofo cotto sotto cenere, germogli.
olio Extravergine d’Oliva D.O.P. 9
DIAVOLA
Pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino-Sarnese, fior di latte , salame piccante, ‘nduja calabrese, germogli 8
FUNGHI
DESCRIZIONE 8
TONNO E CIPOLLA
DESCRIZIONE 9
NAPOLI
DESCRIZIONE 8
NORCIA
DESCRIZIONE 8,5
BOSCAIOLA
DESCRIZIONE 9
BUFALA E PACHINO
DESCRIZIONE 9
PORCINI
DESCRIZIONE 12,5
FIORI E ALICI
DESCRIZIONE 9
CICORIA E SALSICCIA
DESCRIZIONE 12
PROVOLA E SPECK
DESCRIZIONE 8,5

giovedì 23 dicembre 2021

La Galleria Borghese annuncia il programma espositivo 2022

 

 

Il programma espositivo 2022 della Galleria Borghese comprende tre appuntamenti principali e alcune interessanti iniziative.

 

Il programma dell’anno prossimo è incentrato sul rapporto tra arte e paesaggio, centrale per comprendere il senso storico e anche attuale di un progetto come quello della Villa barocca, di cui la Galleria Borghese costituisce un esempio splendido e tutt’ora leggibile. I visitatori saranno portati a riflettere sulla natura culturale del paesaggio, su quanto l’ambiente circostante e i materiali della natura siano stati ispirazione e oggetto dell’attività degli artisti” afferma la direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti.

 


 

Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura

a cura di Francesca Cappelletti

9 febbraio – 22 maggio 2022

 

La mostra Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura, a cura di Francesca Cappelletti, si svolge dal 9 febbraio a maggio prossimo ed è incentrata sul dipinto Danza campestre di Guido Reni, da un anno tornato a fare parte della collezione del museo, alla quale era sempre appartenuto prima della vendita alla fine dell’Ottocento.

Il rientro del quadro nelle sale della Palazzina Pinciana, accanto agli altri dipinti di paesaggio della raccolta, offre l’opportunità di riflettere sul rapporto di Guido Reni, pittore molto amato da Scipione Borghese, con il soggetto campestre e con la pittura di paesaggio, finora ritenuti estranei alla sua produzione o comunque assai poco praticati.

L’esposizione, muovendo dall’interesse di Guido Reni per la pittura di paesaggio in rapporto agli altri pittori italiani e stranieri presenti a Roma nel primo Seicento, cercherà di ricostruire i primi anni del soggiorno romano dell’artista, il suo appassionato studio delle opere rinascimentali e dell’antico, il rapporto importantissimo intessuto con il banchiere genovese Ottavio Costa e lo stordimento rispetto alla pittura fortemente chiaroscurata di Caravaggio – che Reni ha conosciuto e frequentato, come supposto da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina pittrice del 1678 e come documenti ritrovati di recente hanno confermato – e l’inizio del suo folgorante percorso di grande pittore di storia.

 


 

Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore

La Galleria Borghese incontra la Ninfa con pastore di Vienna

a cura di Maria Giovanna Sarti

15 giugno – 18 settembre 2022

 

Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore è una mostra dossier che nasce in occasione del prestito concesso dal Kunsthistorisches Museum di Vienna della Ninfa con pastore di Tiziano, nell’ambito di un programma di scambio culturale tra le due istituzioni.

L’incontro tra la tela di Vienna e i Tiziano della Galleria Borghese crea l’occasione per mettere in dialogo le opere intorno ad alcuni temi sempre presenti nella produzione del pittore, un filo rosso che dagli esordi conduce fino agli estremi epigoni della sua attività: la Natura, intesa come paesaggio significante e luogo dell’agire umano; e l’Amore, restituito nelle sue diverse forme, di amore divino, naturale, matrimoniale, personificato da Venere o da una Ninfa, da una ragazza in giovanissima età o da una sposa.

Natura e Amore sono strettamente legati e parte del ciclo della Vita, in un rapporto armonico cui allude l’allegoria amorosa e musicale della Ninfa con pastore. È questo l’ultimo episodio di una ricorrenza avviata dal primissimo Tiziano con le Tre età dell’uomo (Edimburgo), qui proposto nella replica di Sassoferrato, che nel corso del Seicento copia – con ogni probabilità proprio per i Borghese – una versione presente a Roma del dipinto di Tiziano, e si pone a testimonianza di quanto proprio questi temi di Amore e Natura fossero apprezzati e richiesti presso le importanti collezioni principesche romane.

 


 

Meraviglia senza tempo

Pittura su pietra a Roma nel Seicento

a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini

25 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023

 

In autunno la Galleria Borghese dedica una mostra alla pittura su pietra, ai suoi sviluppi e alle sue implicazioni storiche e semantiche nel corso del Seicento, con il progetto scientifico a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini, all’interno di un percorso di ricerca cominciato nel 2021 con un approfondimento delle ricerche su natura e paesaggio all’interno della collezione.

Fra le conseguenze del Sacco di Roma va annoverata anche l’invenzione da parte di Sebastiano del Piombo della pittura su pietra. Disperato per la perdita di molti dipinti durante il lungo assedio della città da parte dei Lanzichenecchi, il pittore di origini veneziane, nella cerchia di Agostino Chigi a Roma fin dal primo decennio del secolo, avrebbe intrapreso infatti con decisione, sull’onda del dramma, la pratica del dipingere su supporti diversi dalla tela e più resistenti ai pericoli e al tempo.

La declinazione della pittura su pietra all’interno del museo, che contiene ancora in grandissima parte le opere raccolte da Scipione Borghese nei primi tre decenni del Seicento e la loro collocazione iniziale, porge notevoli elementi di interesse.

Il cambiamento di contesto, rispetto all’ “invenzione” di Sebastiano del Piombo e alla pittura fiorentina di secondo Cinquecento, sarà in grado infatti di suscitare vertigine e riflessione nel pubblico, così come alla metà del Seicento l’impatto della collezione suscitò meraviglia e stupore.

Una componente di questo stordimento era senz’altro rappresentata dalla diversità dei materiali impiegati nelle opere d’arte e nella loro vicinanza allo spazio naturale dei giardini e del parco, che circondavano la Villa. La relazione fra arte e natura era portata anche all’interno delle stanze, con l’esibizione di sculture, dipinti, oggetti e opere che si ponevano in una situazione intermedia, quasi di metamorfosi, fra le varie arti. Grazie all’uso di marmi e di metalli i quadri potevano competere con le sculture nella loro capacità di vincere il tempo o rinforzare, per esempio, l’idea che il ritratto, eseguito per rendere durevole la memoria di un personaggio, potesse davvero essere trasferito grazie alla magia dell’arte in un mondo lontano dalla caducità delle forme.

A Roma queste istanze, alla base del successo della pittura su pietra nel Cinquecento, vengono ulteriormente rinvigorite dall’osservazione dell’antico: marmi colorati e rarissimi esempi di pittura su pietra romana integreranno e renderanno ancor più spettacolare il percorso.


 

Dal 4 gennaio 2022 il museo inaugura l’iniziativa “I quadri scendono le scale” per valorizzare pitture che non trovano posto quotidianamente nel percorso espositivo e sono custodite nei depositi della Galleria, situati al di sopra dei piani espositivi.

Si tratta di circa quindici opere che per circa un mese, a rotazione, arricchiranno l’esposizione. Quadri di piccole dimensioni con figure e paesaggi, su tela o tavola, ma anche rame, prevalentemente di scuola fiamminga ma non solo. Di rilevo il nucleo di pittrici donne, tra cui il Ritratto di dama di Lucia Anguissola, probabilmente il ritratto della sorella Sofonisba, anche lei pittrice.

 

Nel 2022 la Galleria Borghese attiva un’interessante collaborazione con il Museo Egizio di Torino. Infatti, in occasione dell’anniversario dei 200 anni dalla prima decifrazione dei geroglifici da parte dell’egittologo francese Jean-François Champollion e il britannico Thomas Young, il 21 settembre, la sala egizia della Galleria Borghese ospiterà una stele proveniente dal museo torinese. L'opera verrà affiancata da un pannello multimediale che presenterà la stele in rapporto alla sala egizia in cui è temporaneamente collocata; una sala che celebrava l’antichità egizia in maniera ancora fantasiosa ma emblematica del fascino che l’arte e la scrittura dell’Egitto avevano esercitato a Roma, dal Rinascimento fino agli studi del geniale gesuita Athanasius Kircher nel 1600.