mercoledì 30 dicembre 2020

L'Italia in zona rossa e il cinema riapre

 

L’Italia torna in zona rossa ma il Cinema Verdi di Vittorio Veneto accende le luci e riapre le porte - anche se solo simbolicamente - per la premiazione del 30_____70 DOC FEST. (le foto qui)
Carlet: “Il pubblico del festival è in continua crescita e domenica 3 gennaio assegneremo il Premio del Pubblico”.

 

Si è svolta domenica 27 dicembre alle 18:00 in diretta sui canali di 30_____70 Doc Fest e di Lago Film Fest la cerimonia di premiazione della prima edizione del festival di documentari nato a Vittorio Veneto.

La prima cerimonia (domenica 3 gennaio verrà invece assegnato il Premio Del Pubblico, mentre il festival si concluderà il 6 gennaio) si è tenuta alla presenza dei direttori del festival Viviana Carlet, Carlo Migotto (già direttori del Lago Film Fest) e Alessandro Del Re, di Antonella Uliana - assessore alla cultura del Comune di Vittorio Veneto, dei giurati e di tutti i registi dei film in concorso.

 

Premiazione che consacra definitivamente il neonato festival internazionale di documentari che, pur essendo alla prima edizione, sta riscuotendo un successo incredibile se commisurato al periodo storico che stiamo vivendo e alla crescente offerta di intrattenimento online.

 

Commenta Viviana Carlet: “siamo felici di essere riusciti in questa scommessa che è per noi un atto di resistenza culturale; più di 300 donatori dopo 4 giorni di festival e 540 studenti delle scuole superiori di tutta Italia! Contavamo in una risposta del pubblico ma non ci aspettavamo una risposta così immediata”.

Parte delle donazioni raccolte, oltre a supportare i registi indipendenti, verranno utilizzate per acquistare dei biglietti per andare al cinema Verdi di Vittorio Veneto e al cinema Italia di Belluno (quando le sale riapriranno), aggiunge Carlo Migotto: “i festival di cinema contribuiscono attivamente alla promozione del “cinema” inteso come atto di condivisione culturale collettiva e questo è il nostro modo per ribadirlo. Anche se solo simbolicamente, è stato importante per noi allestire la vetrina del cinema Verdi e riaccendere le luci per un giorno: Il 30_____70 DOC FEST è nato online ma nel 2021 arriverà a Vittorio Veneto, in sala”.

 

Antonella Uliana, assessore alla cultura della Città di Vittorio Veneto, che ha portato i saluti istituzionali e ha condiviso delle riflessioni importanti: “Ricordo quando mi è stato presentato il progetto, un anno fa, per creare un nuovo festival di documentari in città, e la volontà di trovare un modo per realizzarlo e dichiarare la “resistenza culturale” di queste idee è stata vincente. (...) Amo viaggiare, e attraverso il viaggio conoscere problematiche a noi lontane, ora lo possiamo fare stando a casa e guardando questi documentari che arrivano da tutto il mondo. (...) Ottimo anche il lavoro fatto con le scuole superiori e straordinaria la partecipazione degli studenti che partecipano anche con domande nella lingua dei registi”.

 

La strepitosa giuria è composta da Francesca Mazzoleni, documentarista italiana dell’anno premiata a Vision du Réel con il primo premio per il suo Punta Sacra, Giulio Casadei, direttore artistico di Brive International Film Festival e MedFilm Festival, e Matjaž Ivanišin, regista di punta del panorama cinematografico sloveno.

 

La menzione speciale della Giuria è stata assegnata a The Bird Island: “In perfetto equilibrio tra documentario e finzione, rigore bressoniano e poesia del quotidiano, tenerezza e violenza, The Bird Island è un film sulla salvezza come processo di scoperta del mondo, sull’etica del lavoro, sull’ordine naturale e crudele delle cose, dove vita e morte sono indissolubilmente legate. Un film terapeutico che riconcilia con l’esistenza.“

The Bird Island di Maya Kosa e Sergio da Costa, presentato nel Concorso Cineasti del Presente a Locarno nel 2019, è un racconto di formazione ambientato all’interno di un rifugio per uccelli nei sobborghi di Ginevra. Uno dei film più rappresentativi dell’anno appena passato, proiettato in tutto il mondo.

 

Premio della Giuria  a Transit Circle: "Un viaggio intimo attraverso paesaggi notturni e in cambiamento. Un coming of age non convenzionale che racconta con sapienza formale e minimalismo poetico un sentimento della vita, l’incertezza verso il futuro, il desiderio, l’appartenenza." 

Transit Circle, presentato a Vision du Réel nel 2019, è un doppio coming of age che dipinge sullo sfondo la trasformazione quotidiana della megalopoli di Hanqzhou. Un film che ha affascinato la giuria e il pubblico attraverso le sue immagini stratificate.

 

I film vincitori potranno beneficiare, oltre al merito, di un premio che consisterà in un percorso distributivo indipendente dei film nelle sale di 10 città italiane a cura del 30_____70 DOC FEST (nel corso del 2021).

 

Prossima tappa del festival, le cui proiezioni online si concluderanno il 6 gennaio, sarà la cerimonia di consegna del Premio Del Pubblico. Tutti gli spettatori che supportano il festival e i registi con le loro donazioni, avranno la possibilità di votare il loro film preferito.

 

Per chi ancora non l’avesse fatto, sarà possibile quindi ottenere, con la modalità pay what you can (paga quello che puoi) un biglietto unico valido per i 13 film del festival - entro il 6 gennaio 2021.

L’invito è quindi quello di godersi i documentari in concorso e votare.

 

Le foto dell’accensione simbolica del cinema Verdi sono disponibili qui.

Maggiori informazioni sul sito 3070docfest.com

 
Testo alternativo
 

 

30_____70 DOC FEST
documentari internazionali
première italiane
registi under 35

 

17 Dicembre 2020 - 6 Gennaio 2021

 

Festival online su

www.3070docfest.com

Dal 7 gennaio al Naturhotel Leitlhof la vacanza per alzare le difese immunitarie

 


 Regalarsi una vacanza di salute? Al Naturhotel Leitlhof di San Candido, fra trattamenti wellness, relax in spa e piatti sani che esaltano i gusti semplici, il tutto volto al benessere di mente e corpo. L’hotel green nel cuore delle Dolomiti di Sesto è pronto ad accogliere gli ospiti dal 7 gennaio.
 
San Candido (BZ), 30 dicembre 2020 – La formula del benessere al Naturhotel Leitlhof: tanto relax nella spa con vista sulle Dolomiti, movimento all’aria aperta e alimentazione sana. Quest’anno il gioiello ecosostenibile di San Candido, che aprirà agli ospiti il 7 gennaio, ha studiato la perfetta proposta per prendersi cura delle proprie difese immunitarie, che comprende bagno benefico nella vasca imperiale e speciale menu appositamente studiato.
 
La spa manager Julia Kraler propone il Bagno al pino cembro con cristalli di sale, un bagno rilassante per la coppia. Questo bagno con cristalli di sale ha un effetto rigenerante sulla pelle, rafforza il tessuto connettivo e stimola il metabolismo cellulare. Inoltre, il profumo naturale e fresco del pino cembro ha un effetto liberatorio e depurativo, distende i nervi e favorisce il sonno ristoratore, portando così benessere a tutto l’organismo, che sarà più preparato ad affrontare il mondo esterno.
Durata 20 minuti, € 49 (2 persone)
 
La salute, si sa, parte anche dalla tavola. Per questo Markus Auer, chef del ristorante del Naturhotel Leitlhof, consiglia un menu leggero ma gustoso, con sapori tipici e prodotti naturali, come sempre privilegiando la provenienza locale. «Qui al Leitlhof offriamo all’ospite il giusto compromesso fra salute e gusto. In particolare in questo momento è bene scegliere con attenzione quello che si porta in tavola, perché l’alimentazione ha un ruolo importante anche per rafforzare il sistema immunitario.» afferma lo chef «Consiglio di mangiare sempre verdure fresche, cercando di privilegiare i prodotti di stagione e della propria regione, proprio quello che facciamo qui nel ristorante del Leitlhof coltivando il nostro orto e rifornendoci da produttori dell’Alta Pusteria. Questo vale anche per la carne, che deve essere di alta qualità, come quella del nostro allevamento di bovini Angus del maso Mühlhof, di proprietà del Leitlhof».
A questo link il menu speciale per la vacanza salutare proposto dallo Chef Markus Auer: bit.ly/2KQwpKN

* è sempre possibile disdire gratuitamente la prenotazione al Naturhotel Leitlhof fino a 48 ore prima

 
www.leitlhof.com/it

Comune di Milano presenta Capodanno 2021 Pensieri Illuminati di Felice Limosani e Beatrice Venezi con la voce narrante di Alessandro Preziosi Regia di Marco Boarino

 

Una produzione Comune di Milano, Videomobile e Area 62

produzione esecutiva di Eric Galiani

 

in collaborazione con

Capitolo Metropolitano e Veneranda Fabbrica del Duomo

Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’

Civica Scuola di Teatro ‘Paolo Grassi’ – Fondazione Milano

 

e con la partecipazione

del soprano Francesca Manzo

e degli attori Sebastiano Bronzato, Giuditta Costantini,

Greta Asia Di Vara, Michele Magni, Jasmine Monti, Arianna Piattelli, Miriam Podgornik, Edoardo Rivoira, Federico Rubino, Riccardo Vicardi

 

31 dicembre 2020

dalle 22.30 in streaming

Live-now.com Repubblica.it Video.Sky.it/arte YesMilano.it

 

https://pensierilluminatimilano.it/

 

 

Milano, 29 dicembre 2020 – Il 31 dicembre il cuore di Milano si accende con l’arte per scandire il passaggio tra il 2020 e il 2021. Un Capodanno atteso e diverso, che trascorreremo nelle nostre case lasciando vuote le strade e le piazze, ma che il Comune di Milano ha scelto di celebrare con Pensieri Illuminati di Felice Limosani e Beatrice Venezi: un’opera d’arte totale metafora di condivisione e rinascita, visibile solo in streaming, nel pieno rispetto delle limitazioni causate dalla pandemia.

 

Promosso dal Comune di Milano e prodotto da Comune di Milano, Videomobile e Area 62, Pensieri Illuminati, con la regia di Marco Boarino, coniuga arti visive digitali, musica orchestrale diretta dal vivo, canto e prosa teatrale nei luoghi simbolo della vita civile, culturale e religiosa di Milano: Duomo, Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale e Museo del Novecento.

 

Un progetto artistico multidisciplinare aperto ai cittadini nel quale i pensieri di tutti noi saranno protagonisti, evocando lo stringersi in un abbraccio collettivo nella potente bellezza di Piazza del Duomo. Fino al 31 dicembre tutti potranno scrivere sul sito www.pensierilluminatimilano.it un pensiero ispirato a uno dei tre temi dell'opera: Creato, Umanità e Futuro. La notte del 31 i pensieri saranno trasformati dall'artista Felice Limosani in grafica generativa, un flusso di immagini digitali animate e proiettate sulla facciata del Duomo come tributo ai cittadini.

 

Un racconto collettivo ed emozionante, messo in scena con la musica diretta dal Maestro Beatrice Venezi, eseguita da 52 elementi dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, dalla voce della soprano Francesca Manzo e con le parole degli attori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi – Fondazione Milano.

La mezzanotte di fine anno sarà scandita da una video installazione narrata da Alessandro Preziosi, grazie alla collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo.

 

Pensieri Illuminati dà vita a un dialogo tra le arti che dal Duomo si estende al Museo del Novecento per arrivare alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, emblema di rinascita dopo la distruzione subita nella Seconda Guerra Mondiale. Con questa riflessione i due artisti apriranno la serata con una reinterpretazione di alcuni brani della tradizione classica, eseguiti al piano dal Maestro Beatrice Venezi e ibridati con la video arte e le sonorità elettroniche create da Felice Limosani.

Simultaneamente, l’architettura di Piazza Duomo – completamente vuota – prenderà vita ospitando la presenza virtuale dei cittadini di Milano: la piazza diventerà il palcoscenico su cui dieci attori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi daranno voce e corpo a una selezione di “pensieri illuminati” inviati dai milanesi.

Con lo stesso spirito, la facciata della Cattedrale diventerà il grandioso sfondo su cui l’artista Felice Limosani rielaborerà le parole raccolte in una partitura visiva pittorica affinché la cittadinanza possa essere presente, anche se in modo “virtuale”, nel luogo che più rappresenta Milano.

 

Pensieri Illuminati sarà visibile solamente in streaming e verrà trasmesso dalle 22.30 del 31 dicembre 2020 sulle piattaforme Live-now.com, Repubblica.it, YesMilano.it e Video.sky.it/arte.

 

Pensieri Illuminati è un progetto di Felice Limosani e Beatrice Venezi, con la regia di Marco Boarino, promosso dal Comune di Milano, prodotto da Comune di Milano, Videomobile e Area 62 e realizzato in collaborazione con Capitolo Metropolitano e Veneranda Fabbrica del Duomo.

Partner artistici Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’ e Civica Scuola di Teatro ‘Paolo Grassi’ – Fondazione Milano.

 

Si ringraziano gli sponsor Swarovsky e Colmar; il partner tecnico per lo streaming e la messa in onda LIVENow; il global technical partner per audio, luci, video e strutture AMG International; i partner tecnici MyChef e Starhotels; i media partner Radio Capital, Radio Dee Jay e Sky Arte; IGP Decaux e Virginio Guastoni.

 

Si ringraziano anche Prefettura di Milano, Questura di Milano, Direzione Area Spettacolo – Ufficio Eventi, Palazzo Reale, Museo del Novecento.

 


 

SCALETTA SINTETICA

 

PRESHOW | INTRO: h 22.30 – 22.50

Felice Limosani e Beatrice Venezi introducono l’opera Pensieri Illuminati dagli spazi del Museo del Novecento, mentre vengono condivisi i “pensieri illuminati” ricevuti dai cittadini sulla piattaforma digitale.

 

PRIMA PARTE: h 22.50 – 00:00

In un continuum di proiezioni di grafica generativa sulla facciata del Duomo, si alternano performance di Beatrice Venezi al pianoforte in dialogo con suggestioni elettroniche di Felice Limosani dalla Sala Fontana del Museo del Novecento, brani dell’Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’ diretti dal Direttore Venezi in interazione con proiezioni immersive all’interno della Sala delle Cariatidi, narrazioni degli attori della Civica Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ da Piazza Duomo.

La mezzanotte è scandita dalla video installazione Pensieri Illuminati di Felice Limosani, narrata da Alessandro Preziosi e proiettata sulla Cattedrale.

 

SECONDA PARTE: h 00.00 – 00:30

Beatrice Venezi dirige l’Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’ dalla Sala delle Cariatidi trasformata in una camera di luce e proiezioni, mentre il Duomo è vestito di arte visiva realizzata con grafica generativa, elaborando i “pensieri illuminati” dei cittadini ricevuti sulla piattaforma digitale.

martedì 29 dicembre 2020

Dal 5 al 7 febbraio ritorna Wine&Siena, per la 6^ edizione in un’esclusiva versione Digital che celebra le eccellenze premiate da The WineHunter Award attraverso la nuova piattaforma WineHunter Hub

  


Dopo il successo del 29° Merano WineFestival Digital, il nuovo anno di The WineHunter riparte con la 6^ edizione di Wine&Siena in versione digitale. Declinata tra uno spazio dedicato a produttori e prodotti premiati The WineHunter Award e un ricco palinsesto di contenuti che include masterclass con il “cacciatore di vini” Helmuth Köcher, showcooking, mixology e approfondimenti culturali, conduce virtualmente tra gli scenari della città medievale senese e del suo territorio.
 
Siena, 29 dicembre 2020 - Il grande patrimonio storico-artistico della città di Siena e del territorio senese ritorna anche quest’anno a fare da cornice al celebre appuntamento Wine&Siena, ma in una versione digitale che punta a rilanciare il settore enogastronomico e le bellezze della città anche in un momento difficile. In programma dal 5 al 7 febbraio, la 6^ edizione dell’evento organizzato dal patron di Merano WineFestival, Helmuth Köcher, che cerca di coinvolgere ogni anno le istituzioni senesi come la Confcommercio Siena e il Comune di Siena, guarderà al digitale per celebrare le eccellenze premiate The WineHunter Award coinvolgendo anche le location uniche dei palazzi senesi, da sempre protagoniste della rassegna. I contenuti multimediali saranno disponibili sulla piattaforma WineHunter Hub dove, oltre ad una sezione dedicata ai produttori e ai prodotti premiati The Wine Hunter Award, sarà possibile seguire un ricco palinsesto di appuntamenti.
 
La città di Siena continua ad essere palcoscenico di un’edizione di Wine&Siena che scommette sulle potenzialità del digitale: una cornice esclusiva per i contenuti multimediali proposti dall’evento, accessibili e visibili liberamente sullo spazio virtuale WineHunter Hub. All’interno del portale, realizzato in occasione di Merano WineFestival Digital, una sezione dedicata ai produttori presenta le eccellenze premiate The WineHunter Award e le aziende di riferimento, con un e-commerce riservato e un collegamento a Telegram che consente di interfacciarsi direttamente con il produttore. Un’altra sezione live/streaming accoglie invece il ricco palinsesto di video appuntamenti attraverso i quali vivere le tradizionali esperienze della rassegna e non solo. Incontri virtuali guidati dal patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher che conducono tra palazzi d’epoca e scorci della città di Siena alla scoperta di alcune eccellenze enologiche e gastronomiche che hanno ricevuto il riconoscimento The WineHunter Award. Masterclass with The WineHunter, propone degustazioni live su Zoom guidate dal “cacciatore di vini” insieme ai produttori, mentre Walk of Wine suggerisce un excursus virtuale che combina enologia e arte tra i palazzi di Siena e Wine & Artisan porta in scena alcune degustazioni all’interno di storiche location artigianali senesi. Inoltre, Tell me a Story, è l’iniziativa che permette al produttore di raccontarsi ai visitatori in prima persona attraverso un video che narra storie, emozioni e retroscena del suo mondo e della sua realtà produttiva. Spazio all’arte culinaria con Small Plates Dinner, lo showcooking a cura dei ristoratori senesi che presentano la preparazione di un piatto della tradizione culinaria locale in abbinamento a un vino o a uno spirit premiato da The WineHunter Award. Ritorna infine il focus sui distillati con Mixology inspired by Siena, l’appuntamento che permette di seguire la preparazione di un cocktail ispirato alla città di Siena con prodotti o spirits premiati da The WineHunter Award. Nell'edizione digitale del 6° Wine&Siena verrà presentata ufficialmente la "Guida The WineHunter Award 2020 Wine Food Spirits Beer", che racchiude il meticoloso lavoro di un lungo anno di ricerca e degustazione, presentando ben 1.329 produttori di vino, 155 produttori Food, 51 produttori Spirits e 19 produttori Beer, tutti italiani. La Guida firmata The WineHunter è disponibile per l'acquisto su Amazon, Ebay e Spaghetti&Mandolino.  

Wine&Siena Digital è il primo appuntamento del nuovo anno siglato The WineHunter: un format innovativo, interattivo e facilmente accessibile che si sviluppa attraverso il binomio arte e vino, reinterpretando la celebre rassegna senese nel segno della ricerca, della scoperta e della condivisione delle eccellenze da sempre sintetizzate nel motto “Excellence is an attitude”.

Paolo Parisi The Weather was Mild on the Day of my Departure a cura di Lorenzo Bruni Dal 19 gennaio al 6 marzo 2021

 

BUILDING

via Monte di Pietà 23, Milano

www.building-gallery.com

Oren Eliav, Crossing at Night, 2020 | olio su tela, 170 x 340 cm Courtesy lartista e BUILDING, ph. Michele Alberto Sereni

Paolo Parisi, The Weather was Mild on the Day of My Departure, 2018, olio su carta, stampa inkjet su Epson Ultra Smooth Fine Art paper 325 gr/m2, due elementi, ciascuno 40 × 55,5 cm, con cornice. Courtesy l'artista

La pittura è superficie e stratificazione. La pratica della pittura, invece, si risolve nella riflessione sul linguaggio della pittura stessa e sul come si vedono le cose”.

Paolo Parisi in conversazione con Lorenzo Bruni, dicembre 2020

 

BUILDING, dal 19 gennaio al 6 marzo 2021, presenta la mostra Paolo Parisi. The Weather was Mild on the Day of my Departure, a cura di Lorenzo Bruni, ideata appositamente per le sale espositive del piano terra e del primo piano della galleria.

 

Il progetto The Weather was Mild on the Day of my Departure è costituito da quattro nuovi cicli di opere che riflettono sulla pratica della pittura e che rappresentano gli ultimi tre anni dell'intensa ricerca dell'artista. Alle opere del 2018-2020 si aggiungono quattro sculture e un video del 2013 che condividono la stessa riflessione allargata sull'oggetto quadro e sulla relazione di quest'ultimo con il contenitore in cui si inserisce. Tutte le opere hanno in comune l'esplorazione del tema dell’eredità del Modernismo e della pittura monocroma, ma anche e soprattutto del viaggio – fisico e mentale – inteso come scoperta e condivisione del mondo con “l'altro diverso da sé”.

La mostra è stata concepita come una narrazione unica che si sviluppa all’interno di BUILDING chiamando in causa lo spettatore per mezzo di opere, di cicli e tecniche differenti. L'obiettivo è un’analisi sull'importanza dell'esperienza diretta della visione che, come ci suggeriscono le opere, risulta essere completa soltanto nel momento in cui viene raggiunto un equilibrio tra concetti quali: osservare e percepire, fare esperienza e interpretare, immagine figurativa e astratta, maschile e femminile, saper ricordare ma anche dimenticare. Tentativo che coincide con l'idea di individuare una terza via che sfugga al dualismo occidentale del secolo passato.

Testo alternativo
Testo alternativo

Paolo Parisi, The Whole World in a Detail (Fabric), 2020, olio su tela, 190 x 130 cm. Courtesy l'artista

I nuovi cicli di opere vanno dai quadri monocromi The Whole World in a Detail (Fabric) (2020) – superfici cangianti per effetto della particolare stesura del colore che rimandano alla preziosità illusoria delle stoffe tipiche della pittura rinascimentale – alle opere site specific dal titolo Alle ragazze d’Italia! (2021), immagini di paesaggi dell'archivio personale dell'artista stampate su stoffa trasparente ricamata con elementi geometrici modernisti ripresi da un manuale di cucito. Gli altri due cicli sono The Whole World in a Detail (2018-2019) – pitture basate sulla ripetizione della forma quadrata del pixel fotografico che però nega se stessa per effetto della stratificazione dei colori – e The Weather was Mild on the Day of my Departure (2018), da cui è preso il titolo di tutta la mostra, costituito da dittici che mettono in relazione un monocromo dipinto, con un'immagine fotografica del paesaggio dello stretto di Messina, tra la Sicilia e il resto d’Italia.

 

Quello che accomuna le opere di Paolo Parisi in mostra da BUILDING, oltre alla riflessione sugli strumenti della pittura, è la volontà di analizzare i codici con cui l'essere umano interpreta la misurazione, l'immaginazione e la percezione del suo attraversare i luoghi, ma anche come li ricorda e li progetta. Questa esigenza è all'origine sia del lavoro installativo su stoffa Alle ragazze d'Italia!, sia dei dittici The Weather was Mild on the Day of my Departure, come pure delle opere del 2013. Queste ultime sono le sculture della serie U.s.a.i.s.o. (Uno sull'altro in senso orario) (2013) –  volumi che rappresentano l'elemento “casa” o “studio” costituite da strati di fogli di cartone e calchi degli stessi, realizzati in gesso –  e l'opera video dal titolo Untitled (postcards film) (2013) la cui narrazione cambia continuamente grazie ad un sistema computerizzato che determina in modo random la sequenza delle immagini stratificandole tra loro, processo messo in evidenza anche dalla musica elettronica studiata per l’occasione. Questi due cicli, pur non appartenendo all'ultima produzione dell'artista, sono stati inseriti nel percorso espositivo per evidenziare la coerenza di intenti che da tempo Parisi affronta trovando soluzioni sempre nuove con cui aprire campi di riflessioni distanti, ma anche vicini, tra loro.

 

"Il tema che ritorna costantemente nei lavori di Parisi, che scandiscono la percezione e la re-immaginazione dei due piani dello spazio architettonico di BUILDING – come scrive il curatore della mostra Lorenzo Bruni –  è il colore e la sua reazione alla stratificazione del tempo della visione. Il colore, nel suo caso, diviene viscere e intelletto nello stesso instante. Infatti, il risultato a cui conduce lo spettatore è quello di interrogarsi sull'idea di esperienza diretta in un tempo dominato dalla globalizzazione digitale e dalla pandemia mondiale, che ha costretto le persone a vivere nel proprio spazio privato pur in totale iper-connessione con tutti e tutto. La necessità di ragionare sulla contraddizione contemporanea di “essere o raccontarsi” è risolta proponendo già una direzione di soluzione per mezzo del titolo della mostra che è preso in prestito dal testo di Joshua Slocum, il primo uomo che nel 1895 naviga il globo in solitaria. La frase in questione fa riferimento al momento della sua partenza dalle coste di Boston senza motore, senza radio, senza GPS, senza carte elettroniche… e persino senza sapere nuotare. Tutto indica una totale aderenza all'instante che non protende al passato, bensì alla scoperta del possibile futuro".

Oren Eliav, Crossing at Night, 2020 | olio su tela, 170 x 340 cm Courtesy lartista e BUILDING, ph. Michele Alberto Sereni

Paolo Parisi, The Whole World in a Detail,  2019, olio su tela, 200 x 200 cm. Courtesy l'artista

Cenni biografici

 

Paolo Parisi (Catania 1965) vive e lavora a Firenze.

 

L’esperienza dell’arte come pratica cognitiva e la variazione della percezione – legata al cambiamento del proprio punto di vista – sono aspetti fondamentali della sua opera. Una determinata colorazione delle vetrate consente di trasformare la luce del giorno in un altro colore. Il suono registrato dalle sonde collocate sotto la crosta dei vulcani può rendere udibile il movimento della materia. La scultura, realizzata a strati di fogli di cartone ondulato, può essere praticata al suo interno, come se fosse una cavità naturale. Il lavoro di Paolo Parisi riflette sulla pittura e sulle relazioni che essa può instaurare con ciò che le sta intorno, rendendo la fruizione dell’opera un’esperienza fisica che permette di stabilire nuove relazioni tra contenuto e contenitore.  Sin dagli esordi la ricerca dell’artista appare incentrata sulla trasformazione in immagine artistica di un assunto iniziale non arbitrario, in quanto volutamente recepito attraverso strumenti che escludono l’interferenza del dato psicologico quali la cartografia, il rilievo architettonico e l’ottica fotografica.

 

Dal 1993 affianca l’attività artistica a quella didattica, presso le Accademie di Belle Arti (di Bologna e, dal 2010, di Firenze) e attraverso numerose conferenze, workshop e lectures tenute in tutto il mondo. Questo interesse per la trasmissione di un’esperienza condivisa dell’arte si manifesta anche attraverso la partecipazione alla fondazione dello spazio no-profit Base / Progetti per l’arte di Firenze, che propone, sin dall’inizio della sua attività (1998), una riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea nella società attuale e sulle modalità di autodeterminazione aldilà delle coercizioni imposte dal mercato dell’arte e dal suo sistema.

 

Tra le mostre collettive sono da ricordare: Primo Marella Gallery di Pechino (2007); Via Nuova Arte Contemporanea di Firenze (2007); Manifesta 7, a Trento, Bolzano e Rovereto (2007); Villa Romana a Firenze (2008); Museum of Fine Arts di Hanoi (2007); White House di Singapore (2007); Korean Design Center di Seoul (2008); Istituto Italiano di Cultura di Tokyo (2008); MACRO di Roma (2009); Magazzino d’arte moderna di Roma (2010); XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e Alla maniera d’oggi. Base a Firenze, a Firenze (2010); Galleria Enrico Astuni di Bologna (2011 e 2013); CNEAI di Chatoux, Parigi (2013); Klaipêda Culture Communication Center di Klaipêda (2013); Museo d’arte Moderna e Contemporanea Palazzo Riso di Palermo (2014). Nel 2015 il suo lavoro è incluso nelle mostre Capolavori dalla collezione Farnesina. Uno sguardo sull’arte italiana dagli anni Cinquanta ad oggi presso il Museo d’Arte contemporanea MSU di Zagabria; Le stanza d’Aragona. Pratiche pittoriche all’alba del nuovo millennio, presso il Villino Favaloro di Palermo e, nel 2016, all'ultima edizione di Fuori Uso, presso l'ex tribunale di Pescara, dal titolo Avviso di garanzia; Io sono qui!, MACRO Testaccio, Rome (2017); Paesaggi mentali / Traiettorie naturali, collateral event of Manifesta 12, Gemellaro Geological Museum, Palermo (2018).

lunedì 28 dicembre 2020

L'Azienda Agricola Winkler Alessandro : vinificazioni tradizionali e naturali

 



L’Azienda Agricola Winkler Alessandro, certificata biologica, è situata a Cappella Maggiore nella fascia collinare orientale della Marca Trevigiana, una zona molto panoramica alle pendici meridionali del Bosco del Cansiglio, in un ambiente pedoclimatico particolarmente favorevole alla coltivazione della vite.

Nell’azienda vinicola è presente, oltre ad altre cultivar, il vitigno “Boschera” che Alessandro ha deciso di valorizzare vinificando in purezza. Un vitigno autoctono a bacca bianca della provincia di Treviso, molto vigoroso, presente nella zona collinare e significativamente diffuso nelle colline del comprensorio della zona di Fregona. Produce un’uva con una buccia molto spessa e consistente, particolarmente adatta all’appassimento, di colore verde giallastro con macchioline marroni. In unione con altre varietà, è uno dei vitigni contemplati nel disciplinare di produzione del Torchiato di Fregona DOCG. Il vino è giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, con profumi schietti e leggermente aromatici. In bocca rivela buona freschezza e buon corpo.1

Una varietà che, come riportano fonti della fine del 1800, era un tempo molto diffusa ma che con il passare degli anni ha rischiato di scomparire ed è stata ripresa solo più recentemente, con l’introduzione dell’area DOCG.2

Le pratiche agronomiche aziendali seguono i principi di una viticoltura naturale che preserva la fertilità del terreno, la biodiversità e l’ecosistema nel suo complesso; una visione ed un lavoro artigianali che rispettano la natura e la specifica qualità di ogni varietà prodotta.

Anche le tecniche di vinificazione sono svolte con metodologie non invasive, senza l’impiego di procedure chimiche o fisiche, chiarificazioni e filtrazioni. Le fermentazioni sono naturali con i soli lieviti indigeni e l’impiego di solfiti è estremamente ridotto. L’obiettivo di Alessandro Winkler è quello di produrre dei vini salubri, di buona beva, che siano gli interpreti della qualità e delle caratteristiche dell’uva coltivata e raccolta in una data annata.

Vini puri, espressivi e digeribili, dai quali traspare l’accurato lavoro in vigna per mantenere l’equilibrio ecologico, così come la sensibilità e la competenza delle fasi di vinificazione.

Ecco le note di degustazione dei vini di Alessandro Winkler:

Colli Trevigiani IGT Boschera “Winkler” – 2018 – Boschera 100% - alc. 10,5% vol. - Biologico

Giallo paglierino con fini bollicine. All’olfatto si esprime con profumi floreali di fiori bianchi, in successione: sentori fruttati di mela, pesca e ribes bianco, note vegetali di camomilla ed erbette di campo e la fragranza del lievito. Fresco con una decisa sapidità ed un finale leggermente ammandorlato. Vino col fondo, ottenuto da varietà autoctona delle Colline Trevigiane, non chiarificato e non filtrato.

Colli Trevigiani IGT Rosato “Winkler” – 2018 –- Pinot Nero 100% - alc. 12% vol. - Biologico

Luminoso rosa tenute con profumi floreali di viola, di rosa e di piccola frutta rossa. Al palato è fresco, contrassegnato da una sapidità finale e ricordi di more, ribes e fragoline di bosco. Nessuna chiarifica né filtrazione; una vinificazione naturale che rispetta la qualità delle uve. Vinificato sui propri lieviti. L’azienda è munita di certificazione biologica.



Antonella Pianca


Per approfondire:

  • Fabio Giavedoni, Maurizio Gily (cur.), Guida ai vitigni d’Italia, Slow Food Editore srl, Bra (CN), 2011

  • Mauro Zardetto (cur.), Torchiato di Fregona DOC – A tavola con i riflessi ambrati della memoria, Consozio Torchiato di Fregona – Fregona (TV), Terra ferma – Crocetta del Montello (TV), 2010





Courmayeur, fiaccole accese per unire la comunità

 

Courmayeur, 28 dicembre 2020_ Courmayeur guarda avanti. E ripropone in una nuova veste uno dei più apprezzati e scenografici eventi dell’inverno, la fiaccolata dei maestri di sci che precede tradizionalmente il Capodanno. Tutto questo per lanciare un messaggio: siamo qui, siamo una comunità, e siamo pronti a ripartire.

Appuntamento quindi il 30 dicembre, dopo il tramonto, a Dolonne.

Quest’anno la fiaccolata sarà organizzata in versione “statica”, per rispettare le disposizioni vigenti. Una modalità differente, ma che permette comunque di portare avanti una tradizione che riscalda il cuore e gli occhi, e che risale alla prima diffusione dello sci a Courmayeur, negli anni ’30 del Novecento.

A reggere le fiaccole saranno i maestri di sci della Scuola di sci Monte Bianco e della Scuola di sci Courmayeur e le guide alpine di Courmayeur. Idealmente rappresenteranno l’insieme degli operatori turistici, compresi gli albergatori, i commercianti. E tutti coloro che ogni giorno, in tempi “normali”, accolgono le persone, le portano in montagna, diffondono l’amore per gli orizzonti sconfinati, lo sport all’aria aperta, la cucina e le tradizioni locali. L’anima di Courmayeur, in sintesi.

Saranno loro a trasmettere, con immagini e video diffusi sui social, gli auguri della località ai piedi del Monte Bianco.

domenica 27 dicembre 2020

Cortina 2021 Regina dello Sport Il libro dei Mondiali di Sci alpino a Cortina

 

Un racconto corale in un volume di 162 pagine edito da Morellini editore per Fondazione Cortina 2021 in vendita da Natale sul territorio ampezzano e da gennaio nelle migliori librerie italiane.

Nato per celebrare un momento importante nella storia dello sport, di Cortina, dell’Italia, racconta un amore, o meglio, tanti amori: per lo sci, per un territorio, per la tradizione, per tutto ciò che ha reso Cortina l’indiscussa Regina delle Dolomiti e Regina dello Sport

Cortina d’Ampezzo, 26 dicembre 2020_ I Campionati del Mondo di sci alpino 2021 rappresentano un sogno e un traguardo. Fondazione Cortina 2021 celebra l’evento iridato anche attraverso il volume che lo immortala: “Cortina 2021, Regina dello Sport. Il libro dei Mondiali di sci alpino”, edito da Morellini Editore. Un libro che dà voce a tutti coloro che da anni mettono cuore, passione, impegno per dar vita al grande evento mondiale. Alle istituzioni e agli stakeholder che lo hanno voluto, difeso, preservato anche nei momenti più bui che purtroppo non sono mancati in questo periodo di pandemia. 

È un racconto del pre- e post- Mondiali, vero spartiacque per Cortina, una grande opportunità di rinnovamento. Ma è qualcosa di più: è la prova dell’affetto che lega a Cortina. Lo si percepisce chiaramente, scorrendo i contributi dei membri del Comitato Media Cortina 2021 che si alternano all’interno dei capitoli redatti da Marco Dibona, Feliciana Mariotti, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani.

Fondazione Cortina 2021 ha voluto dar vita a quello che si può considerare un unicum nell’ambito di un grande evento sportivo internazionale, avvalendosi di una moltitudine di prime firme delle principali testate italiane che da anni segue con attenzione e passione il percorso verso i Mondiali 2021. Ogni membro del Comitato Media – Giovanni Audiffredi, Alessandro Banfi, Marco Barlassina, Pier Bergonzi, Lucia Blini, Fabio Bogo, Beppe Boni, Andrea Brambilla, Auro Bulbarelli, Ivan Carvalho, Marco Cattaneo, Desideria Cavina, Maria Corbi, Luca De Biase, Paolo De Chiesa, Gaddo della Gherardesca, Marco di Marco, Danilo Di Tommaso, Maurizio Donelli, Matteo Dore, Antonio Farnè, Maddalena Fossati Dondero, Michele Galvan, Duilio Giammaria, Xavier Jacobelli, Sergio Luciano, Marco Mancini, Emilio Mancuso, Francesco Marino, Stefano Mentana, Massimiliano Montefusco, Andrea Monti, Daniele Moretti, Filippo Nanni, Massimiliano Ossini, Roberto Papetti, Matteo Parigi Bini, Paolo Possamai, Marco Pratellesi, Alessandra Ravetta, Federico Romano Ferri, Enrico Rondoni, Alessandro Russello, Gennaro Sangiuliano, Silvestro Serra, Massimo Sideri, Alfonso Signorini, Giovanni Stefani, Massimiliano Tonelli, Luca Ubaldeschi, Ivana Vaccari – ha scelto un tema e lo ha sviluppato apportando il proprio contributo personale. Il risultato di questa narrazione variegata, discontinua e spontanea? Un amore trasversale per Cortina, per le sue tradizioni, per la sua storia, per il suo futuro.

Il volume, un elegante libro a colori su carta patinata opaca, corredato da un ricco apparato iconografico, è diviso in quattro sezioni: la prima dedicata ai “Mondiali 2021”; “Cortina nel firmamento dello sci alpino” e “Sci R-Evolution: tutto cambia” ripercorrono la storia sportiva della Regina delle Dolomiti; “Non solo Cortina” è un excursus nella storia, cultura, e gastronomia del territorio. Una strenna imperdibile per tutti gli appassionati della montagna e dello sci, acquistabile da Natale presso la Libreria Sovilla e la Cooperativa di Cortina, e da gennaio nelle migliori librerie d’Italia.

Un lavoro editoriale che ha unito ricerca e ascolto, metodo e sentimento. Un libro che ha semplicemente raccontato il valore di un territorio narrando tutti quegli aspetti di pregio che negli anni hanno costruito la reputazione e l’apprezzamento per Cortina. Conoscere cos’è accaduto ieri serve a capire l’oggi, soprattutto per sapere quali elementi conservare per un domani migliore.
 
 
 
SCHEDA LIBRO 
CORTINA 2021 Regina dello Sport – Il libro dei Mondiali di Sci alpino a Cortina
162 pp. – euro 28,50
In esclusiva da Libreria Sovilla di Cortina e Cooperativa Cortina.
Da gennaio nelle migliori librerie di tutta Italia.

mercoledì 23 dicembre 2020

Ogni sabato fino al 20 febbraio appuntamento sui canali social del Mudec con la prima miniserie video 10 x 10 Dieci storie per dieci donne che hanno cambiato la storia della fotografia a cura di Nicolas Ballario

 

Dorothea Lange, Cindy Sherman, Inge Morath,

Margaret Bourke-White, Eve Arnold, Lisetta Carmi,

Imogen Cunningham, Marirosa Toscani Ballo e Tina Modotti.

 

e dal 22 febbraio

il Mudec lancia anche i suoi primi podcast

 

Testo alternativo

In attesa della riapertura del museo, all’interno del palinsesto 2020-2021 legato alla creatività femminile “I talenti delle donne” del Comune di Milano, il Mudec in collaborazione con 24 ORE Cultura lancia ogni sabato alle ore 10.00 fino al 20 febbraio la miniserie “10 x 10”, dieci mini-video documentari che racconteranno al pubblico la vita di dieci grandi protagoniste della storia della fotografia. L’appuntamento sarà sui canali social Facebook e Instagram del Museo delle Culture per 10 settimane.

 

Presentata dal curatore e critico d’arte Nicolas Ballario, la miniserie “10 x 10” diventerà un appuntamento settimanale imperdibile con la fotografia d’autore. Dieci grandi fotografe che hanno caratterizzato tutto il ‘900 fino a toccare – per alcune di esse - il nostro secolo; personalità molto diverse tra loro, ma scelte perché tutte presentano un tratto distintivo comune: sono state artiste pioniere che si sono imposte con il loro obiettivo fotografico in un mondo e in un tempo in cui l’accesso per le donne era osteggiato, se non addirittura proibito, ma che con la loro arte e ‘militanza’ hanno aperto la strada a intere generazioni di fotografe.

 

Dal fotogiornalismo al reportage, dal cinema alla moda, dall’architettura alla politica, dal design ai sistemi dell’arte, i documentari, per la regia di Fabrizio Spucches, partiranno dal racconto biografico di Dorothea Lange, Cindy Sherman per poi passare a Inge Morath, Margaret Bourke-White, Eve Arnold, Lisetta Carmi, Imogen Cunningham, Marirosa Toscani Ballo e infine Tina Modotti, quest’ultima sarà ospitata al Mudec dal 19 gennaio con una antologica a lei dedicata.

 

Nicolas Ballario @spucches studio

Il progetto è a cura di Nicolas Ballario, volto di SkyArte e voce di Rai RadioUno per l’arte contemporanea, che dall’agorà del Mudec racconterà le vite di queste 10 fotografe: oltre alla biografia, agli aneddoti e agli aspetti particolari che hanno contraddistinto la vita spesso avventurosa delle dieci fotografe, saranno tante anche le immagini e i contributi esterni di giornalisti, critici e artisti che con il loro stimato punto di vista arricchiranno le dieci storie.

 

Non è tutto: a partire dal 22 febbraio da questa serie nascerà anche un podcast.

Il Mudec infatti inaugura dal 2021 un nuovo appuntamento culturale sui suoi canali social, questa volta prediligendo un racconto tutto da ascoltare, dove e quando si vuole.  Si parte da gennaio nel solco delle puntate della miniserie “10 x 10”: i video-documentari continueranno la loro mission divulgativa in forma di audio-documentari attraverso i podcast. Dieci nuove narrazioni di grandi artiste che hanno fatto la storia del nostro tempo.

 

Un viaggio dunque tutto al femminile, perché il Mudec ha da sempre come obiettivo anche quello di avvicinare il pubblico alla scoperta - o a una riscoperta - di grandi personalità culturali, dove il ‘genere’ rimane sempre e solo quello artistico.

CENONE AGLI AMICI E BRUNCH DI CAPODANNO

 Milano, 23 Dicembre 2020 – Il ristorante Agli Amici di Michela ed Emanuele Scarello, 2 stelle Michelin a Godia, Udine, per celebrare l’arrivo del nuovo anno si sdoppia in due momenti. Al tradizionale cenone del 31 Dicembre infatti si aggiunge il ricco brunch del 1 Gennaio, coi menù studiati dallo chef e dalla sua brigata da rifare a casa con semplicissimi passaggi.
Il cenone.
“Per capodanno c’è una novità: ci facciamo in due!” – spiega Emanuele Scarello – “Abbiamo creato una proposta per la cena del 31 e il menu del brunch di Capodanno. La prima inizia, o almeno così la immaginiamo noi, dal bancone del bar di un grande hotel e prosegue come un viaggio dal Friuli agli alpeggi, senza dimenticare la la bellezza dell’Italia, rappresentata e celebrata nel secondo di Vitello.” Il viaggio quindi parte dal bar e, nello specifico, dal cocktail Americano, dall’aperitivo che si sviluppa in un paring sorprendente, col Taco e tartare di branzino e salsa americana, con le Olive liquide, con le Chips di patate di Godia alla salsa curry o con la Barretta di noccioline salate. L’antipasto è la Rosa di Gorizia, con gamberi,

guanciale e vinaigrette al passion fruit, a cui seguiranno i golosi Agnolotti di polenta affumicata e soffice fonduta di formaggi d’alpeggio al tartufo bianco. Il secondo è il Vitello al rosa, tataki di tonno pinna gialla e salsa tonnata, mentre per il dolce arriva la Mousse di cioccolato e a mezzanotte l’immancabile Zampone e lenticchie. “Tutti gli ingredienti arrivano, come sempre, dalla nostra selezionata filiera e con la facilità di una mise en place che prevede pochi semplici passaggi”, precisa Michela Scarello.
Il Brunch
“Il brunch è nato pensando alla vacanza: un colazione ricca, internazionale, con il tocco local del mini frico di patate.” Racconta ancora Michela Scarello. Una ricca esperienza da gustare con tranquillità, proprio come se si fosse in vacanza, con piatti già pronti da gustare o da intiepidire appena nel forno a microonde. Dalla Trota affumicata in casa da Agli Amici al Blinis, con pannacotta allo yuzu e 10 grammi di caviale g.10 dal Mini frico di patate alla Mini frittata al prosciutto cotto di maialino sempre affumicato da Agli Amici, passando per Valeriana, pollo e salsa Caesar’s e finale con Torta di mele e noci.
Entrambe le esperienze sono prenotabili scrivendo all’indirizzo mail siri@agliamici.it o chiamando al numero 0432 56 54 11, a un costo di € 80 per la Cena e di € 60 per il Brunch, oppure di € 125 per Cena + Brunch.


Agli Amici
www.agliamici.it
Via Liguria 252
Udine
0432 565411
info@agliamici.it
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