lunedì 31 luglio 2017

Centro anni per Ernesta Bombardi, festeggiata da parenti e amici


Gli auguri dell’Amministrazione portati dal sindaco Frassineti e dall’assessore Golinelli
 
 
PREDAPPIO (FC) – Domenica 30 luglio è stata festeggiata da parenti e amici Ernesta Bombardi, nata il 29 luglio 1917 a Bagno di Romagna.
A portarle gli auguri dell’Amministrazione comunale sono stati il sindaco Giorgio Frassineti e l’Assessore al Welfare Maria Golinelli.
 
Nata da una famiglia di contadini, la sua vita è stata dedicata al lavoro e ai figli. “Ad una festa paesana incontra Alfredo Rossi – racconta la pronipote Mary – con il quale si sposa. Poi Alfredo parte per la Seconda guerra mondiale; rimarrà prigioniero 7 anni in Germania, uscendone poi libero”.
Ernesta ha avuto 9 figli: Albano, Benito, Fernando, Guido, Edgardo, Gilberta, Ivana, Patrizia e Noelia, 12 nipoti e 16 pronipoti.
 
“Vedova dal 1999 – prosegue Mary – ha trascorso la sua vita tra il lavoro e l'accudire ai figli. Vide il mare la prima volta nel 1985. Mieteva il grano con la falce, poi all'ora di pranzo tornava nei campi con un cesto di vimini per portare il cibo agli operai, anche se a casa aveva i figli piccoli”.
 
“Ernesta è ancora in piena forma – conclude la pronipote – nonostante la perdita in soli cinque mesi di due figli. Fa ancora la calza ai ferri, tiene molto al suo aspetto, adora mettersi in ordine i capelli color neve, le piace giocare a carte e, soprattutto, raccontare quello che ha vissuto. Io rimango incantata quando inizia a cantare le canzoni di un tempo che raccontano le vicende passate e vorrei non smettesse mai, rimango incantata del suo sguardo pieno di storia. Cara bisa tu sei e sarai sempre ‘quel mazzolin di fiori che viene dalla campagna’ e il dono è passato anche da me!”.
 
 
 
 

venerdì 28 luglio 2017

NUOVE VISITE GUSTOSE: LA CANTINA LUNGAROTTI E LA SOCIETA’ ANONIMA PERUGIA




Realtà Umbre visitate durante il Press Tour al Borgobrufa Spa Resort di Torgiano

Milano, 27 Luglio 2017- L’importante Press Tour organizzato dal Borgobrufa Spa Resort di Torgiano (Pg), tenutosi dal 12 al 14 luglio c.m. , che ha visto la partecipazione attiva di parte della Redazione dei Borghi Europei del Gusto, è stato utile non solo per comprendere bene la realtà di Borgobrufa, ma anche di altre due realtà locali della filiera agroalimentare.
Stiamo parlando infatti della famosa Cantina Lungarotti di Torgiano e della Società Anonima Perugia, che sono state visitate accuratamente durante il viaggio stampa.
La Cantina Lungarotti, fondata nel 1962 da Giorgio Lungarotti e dalla moglie Maria Grazia (che tuttora si occupa della gestione del Museo del Vino presso Palazzo Graziani Baglioni e di quello dell’Olivo e dell’Olio in centro a Torgiano), è ora diretta dalle sorelle Chiara e Teresa ed è la perfetta sintesi tra cultura del vino umbro ed accoglienza. Dal 1999 Lungarotti ha anche una seconda cantina nella zona di Montefalco, per la produzione del famoso Sagrantino.
I Borghi Europei del Gusto, dopo la visita alla Cantina, sono rimasti piacevolmente colpiti dalla degustazione di alcune etichette significative come il Torre di Giano 2015 (Bianco ottenuto da Uve Vermentino e Grechetto), il Vigna al Pino (Bianco strutturato sempre da Uve Vermentino e Grechetto), il Brut 2014 Lungarotti (Chardonnay e Pinot Nero) e poi il Rubesco 2013 e quello Riserva 2009 (Rosso strutturato ottenuto col 90% di Uva Sangiovese).
Invece, la Società Anonima Perugia è un locale nato nei primi anni del 2000 su idea del giornalista Antonio Boco e dell’amico Paolo Baldelli situato nel centro di Perugia, ed è un locale alternativo e frizzante, dove si possono mangiare alcuni piatti locali abbinati a delle ottime birre artigianali prodotte da loro e agli immancabili vini.
Questo ambiente informale e conviviale una volta era sede del Birrificio Società Anonima di Perugia e sin dalla (ri)apertuta l’obiettivo è sempre stato quello di riportare la birra locale agli antichi fasti.
Le due realtà visitate e approfondite dai giornalisti e comunicatori hanno pertanto rivelato, attraverso i vini e le birre proposte, un fortissimo legame col territorio d’appartenenza, che viene valorizzato in maniera del tutto considerevole.



















MUSEO VENTUNO Una piattaforma di ricerca sui musei del Ventunesimo secolo


MUSEUMS AT THE ‘POST-DIGITAL’ TURN / I MUSEI ALLA SVOLTA ‘POST-DIGITAL’

AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni annunciano un convegno internazionale in programma alle OGR di Torino per affrontare una riflessione trasversale sui musei d'arte contemporanea e sui cambiamenti radicali nei modi di produrre e fruire le opere d'arte.

Il convegno è un progetto di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, a cura di Lorenzo Giusti (Membro del Consiglio Direttivo AMACI e Direttore del Museo MAN di Nuoro) e Nicola Ricciardi (Direttore Artistico delle OGR di Torino).

3-4 novembre 2017, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino.

Biglietto per le due giornate: € 150
Registrazioni su www.eventbrite.it
https://www.eventbrite.com/e/museum-twenty-one-museums-at-the-post-digital-turn-tickets-36353428082

Bergamo, luglio 2017 – AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino annunciano Museums at The ‘Post-Digital’ Turn (I musei alla svolta ‘post-digital’) il primo convegno ideato da AMACI nell’ambito di Museo Ventuno, una nuova piattaforma di ricerca dedicata alle trasformazioni dei musei d’arte contemporanea.

Il 3 e 4 novembre 2017, alle OGR di Torino, Museums at The ‘Post-Digital’ Turn si articolerà in sette diversi momenti di approfondimento con lecture e presentazioni di Claire Bishop (Professore, CUNY Graduate Center, NY), Cécile B. Evans (Artista), Lauren Cornell (Direttore del CCS Bard’s Graduate Program e Chief Curator all’Hessel Museum of Art, NY), Liam Gillick (Artista), Boris Groys (Filosofo e Critico d’Arte), Christiane Paul (Professore Associato, School of Media Studies, The New School; Curatore Aggiunto per Digital Art, Whitney Museum, NY) e Domenico Quaranta (Critico d’Arte, Professore e Curatore). Le sessioni di approfondimento saranno condotte da moderatori come Gabriella Belli (Direttore, Fondazione Musei Civici di Venezia), Carolyn Christov-Bakargiev (Direttore, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Lorenzo Giusti (Direttore, Museo MAN, Nuoro), Letizia Ragaglia (Direttore, MUSEION, Bolzano), Nicola Ricciardi (Direttore Artistico, OGR, Torino) e Andrea Viliani (Direttore, Museo MADRE, Napoli).
 
Il convegno includerà anche una sessione scientifica coordinata da Gail Cochrane (Dottoressa, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design) e Pier Paolo Peruccio (Professore, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design), con panel e contributi di esperti provenienti da prestigiose Università e Istituti internazionali, quali Sara Abram (Coordinatore del settore conservazione arte contemporanea, Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale", Scuola di specializzazione avanzata, Torino), Lily Diaz-Kommonen (Professore, Aalto University, Helsinki), Claudio Germak (Professore, Politecnico di Torino), Cecilia Hurley-Griener (Ricercatore e docente, École du Louvre, Parigi),  Michael Grugl (Critico e Architetto, Rhode Island School of Design, Providence), Sanneke Stigter (Assistente Professore, Università di Amsterdam), Hélène Vassal (Capo delle collezioni, Centre Pompidou – Professore, École du Louvre, Parigi), Malene Vest Hansen (Professore Associato, Università di Copenhagen) e Victoria Walsh (Professore e Responsabile del programma Curating Contemporary Art, Royal College of Art, Londra).

Data la missione di AMACI – Associazione fondata nel 2003 con lo scopo di promuovere i linguaggi dell’arte contemporanea, di supportare lo sviluppo delle politiche istituzionali per il contemporaneo e di definire linee guida per una comune strategia culturale per i musei d'arte contemporanea – e la nuova e crescente necessità di analizzare le più recenti pratiche museali, Museums at the ‘Post-Digital’ Turn non intende interrogarsi su "cosa sta accadendo?" ma su una questione più urgente e durevole: "quali saranno gli scenari futuri?"

La rivoluzione tecnologica ha posto le istituzioni culturali di fronte a una sfida generazionale che le invita a riscrivere il proprio ruolo e ad aggiornare le proprie pratiche operative. Il convegno vuole affrontare un aspetto cruciale del nostro tempo, che ha portato a un cambiamento radicale nei modi di produrre e fruire le opere d'arte, mettendo il museo d'arte contemporanea di fronte alla necessità di una riflessione approfondita e trasversale. Nell’ultimo decennio le connessioni tra reti e la realtà digitale sono diventati elementi effettivi della vita quotidiana. Tali dimensioni sono state naturalizzate nel nostro modo di pensare l’esistenza, in una visione del mondo che ingloba la totalità del vivere contemporaneo, dal rapporto con gli oggetti alla strutturazione ramificata delle dinamiche sociali. L’arte e il suo sistema hanno recepito questo mutamento - la cosiddetta "svolta post-digitale" - avviando un processo di trasformazione sostanziale.

La condivisione in tempo reale di immagini e informazioni attraverso dispositivi digitali ha portato a una sempre maggiore radicalizzazione della pratica artistica, minando il concetto di unicità a favore di un principio di "interconnessione". Oggi, la visione "online" quasi sempre anticipa quella dal vero (anzi, a volte la sostituisce completamente), e un numero sempre maggiore di opere d’arte viene creato in modo specifico per essere fruito attraverso lo schermo. Le conseguenze di questo fenomeno di moltiplicazione e diffusione mettono in discussione le convenzioni espositive, le dinamiche della mediazione e i ritmi di produzione e legittimazione delle piattaforme tradizionali, a favore di processi più immediati. Il consenso, ottenibile molto più rapidamente che in passato, sembra essere sempre meno espressione di giudizi elaborati e sempre più un problema collettivo di visibilità, di sopravvivenza dell'immagine all'interno del web. Una sfera, quella online, che, in relazione al processo di progressiva integrazione tra spazio fisico e digitale, emerge sempre più come luogo materiale: non una zona virtuale, un'alternativa alla realtà, ma qualcosa di concreto che permea il nostro quotidiano. Non sorprende dunque che all’incursione dei network digitali nelle diverse fasi di produzione e fruizione dell’opera d’arte non stia corrispondendo una nuova fase del percorso di dematerializzazione avviato dalle neoavanguardie, bensì una reinterpretazione del pensiero realista e materialista – da parte di artisti, critici e curatori – in alternativa agli approcci postmodernisti e post-strutturalisti.

All’interno di questa cornice di riferimento, studiosi e esperti invitati da tutto il mondo si confronteranno attorno ad alcuni quesiti fondamentali:
  • cosa ha in serbo il futuro per il museo?
  • che ruolo può giocare il museo come istituzione nello spazio fisico del web?
  • quali cambiamenti sono in atto nelle pratiche curatoriali, nelle strategie espositive, nelle politiche di raccolta, collezionismo e conservazione, nelle tecniche di mediazione e nei sistemi di insegnamento?
  • come è cambiata la relazione con il pubblico e quanto continuerà a cambiare negli anni a venire?
  • quali risultati – in termini di consenso, incidenza, capacità persuasiva e critica dei progetti museali – è giusto aspettarsi da un sistema di fruizione e ratifica sempre più "esternalizzato"?
  • quale ruolo potrà giocare la storia dell’arte negli anni a venire e in che modo dialogherà con l’azione sempre più fluida dei musei?
 
Il convegno sarà ospitato all'interno delle OGR - Officine Grandi Riparazioni di Torino, nuovo centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, che inaugurerà il 30 settembre 2017 grazie al sostegno fondamentale della Fondazione CRT. L'approfondita esplorazione dei vari ambiti di funzionamento del museo d'arte contemporanea è un tema fondamentale sia del convegno che del luogo che ospiterà l'evento. OGR è infatti il risultato dell'ambizione di riunire due anime, quella della ricerca artistica e quella dell'innovazione, mettendo assieme le idee e i valori della creatività con gli strumenti e i linguaggi delle nuove tecnologie all'interno di un suggestivo scenario architettonico post-industriale.

Il convegno si terrà in inglese, con la possibilità di traduzione simultanea in italiano.
Gli atti verranno pubblicati da Mousse Publishing in due lingue come parte del primo numero della collana dal titolo Museo Ventuno – Museum Twenty One.

Il convegno è realizzato con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di ICOM Italia, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

giovedì 27 luglio 2017

“GIARDINI & VINO”: IL VINO DEL VERSOALN, LA VIGNA PIÙ ANTICA AL MONDO, IN DEGUSTAZIONE IN ALTO ADIGE


Ogni giovedì pomeriggio, da agosto ad ottobre, i Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff propongono l’offerta turistica combinata “Giardini & Vino”. Un’idea per gli enoturisti che abbina la visita al paradiso botanico meranese alla degustazione del pregiato vino della vite “Versoaln”, la più antica al mondo, a Castel Katzenzungen di Prissiano.

Viaggiare fra le curiosità dei Giardini di Sissi conduce in un universo di esperienze sensoriali tramandate nei millenni. Tra le emozioni di fine estate spiccano le suggestioni olfattive e gustative, richiamando i visitatori ad assaporare il nettare dei Giardini di Castel Trauttmansdorff: il prezioso vino bianco che annualmente si produce in pochissime quantità, proveniente dalla vigna “Versoaln”.
Con il sole nel cuore, la vite più grande e scientificamente documentata come più antica al mondo ogni anno richiama migliaia di appassionati, raccontando un’età plurisecolare e abbagliando per la sua estensione. Con un tronco di 32 cm di diametro, una superficie di 300 metri quadrati di pergolato e più di 350 anni, dal 2006 è sotto la paternità dei Giardini di Castel Trauttmansdorff e le uve vengono lavorate dal Podere Provinciale Cantina Laimburg.
La vite autoctona altoatesina “Versoaln” cresce sul pendio settentrionale di Castel Katzenzungen, a ridosso di un muro, su un terreno porfirico molto povero dove, per secoli, si è accumulato materiale alluvionale. Proprio per questa ragione il tronco e le attaccature delle prime ramificazioni erano continuamente coperte di terra. Su questo prezioso vitigno crescono piccoli grappoli trasparenti, dagli acini di medie dimensioni, i cui raccolti sono buoni e regolari, con un grado zuccherino che oscilla fra il 16 e il 19% e un’acidità marcata. Il vino, prodotto annualmente in sole 80 -100 bottiglie, si presenta di colore verdognolo, fruttato al palato, dal carattere forte e dalla struttura delicata.
Tutti i giovedì di agosto, settembre e ottobre, dalle 14.00 alle 18.00, i Giardini di Sissi offrono la possibilità di scoprire aneddoti sulla viticoltura e l’enologia altoatesina con speciali visite guidate. I visitatori che prenderanno parte all’offerta turistica combinata “Giardini & Vino” infatti, dopo un’escursione fra le curiosità botaniche dei Giardini di Sissi, saranno accompagnati tramite un bus navetta gratuito a Castel Katzenzungen, dove potranno vistare la tenuta di proprietà della famiglia Pobitzer, ammirare il “Versoaln” e partecipare alla degustazione riservata.
Il pacchetto combinato “Giardini & Vino” approfondirà la storia e le caratteristiche di un vino testimone di un’antica tradizione culturale. Nel vigneto, che accoglie varietà di Gewürztraminer, Schiava, Lagrein, oltre ad una dozzina di vitigni autoctoni antichissimi, quasi non più coltivati, si trova il Tabernaculum, lo scrigno dei tesori prodotti da tre millenni di storia vinicola altoatesina, che espone antichi e pregiati vinaccioli dall’Alto Adige e la copia in oro di un vinacciolo di 8000 anni donato dalla Georgia.
Un’occasione imperdibile per visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff anche in autunno. In questa stagione, infatti, l’universo botanico di Merano mostra un caleidoscopio di colori e profumi: sulle terrazze asiatiche il riso è ormai maturo, le camelie autunnali con le loro sfumature bianche e rosa tingono il palmeto e la collezione di salvie aromatiche in piena fioritura inebriano i sentieri. Il profumo dei frutti maturi conferisce inoltre ai Giardini un fascino unico, tra antiche varietà di uve locali, olive dal sapore mediterraneo e mele granate color rosso acceso.

Per scoprire le nuove tariffe e gli orari d’apertura basta collegarsi al sito web: www.trauttmansdorff.it
I Giardini di Sissi sono anche su Facebook: “Trauttmansdorff – I Giardini


Anch’io ho preso un granchio! Cracking Art sbarca per la prima volta all’Isola d’Elba con un’invasione di granchi rosa al Cavo per sostenere il progetto di riapertura del cinema di Cavo


“Anch’io ho preso un granchio!” è un’iniziativa popolare nata dalla passione di villeggianti e residenti, insieme al collettivo artistico Cracking Art, per far rinascere il cinema all’aperto del Cavo.

La passione per il cinema e l’amore per il Cavo hanno prodotto sulle spiagge e nelle strade del piccolo paese sulla punta est dell’Isola d’Elba una pacifica e allegra invasione di granchi fucsia realizzati dal collettivo artistico Cracking Art per il progetto “Anch’io ho preso un granchio!”.
Per la prima volta i coloratissimi animali di Cracking Art sono sbarcati sull’Isola d’Elba con una missione importante: raccogliere fondi per sostenere l’iniziativa di riapertura dell’ex cinema all’aperto di Cavo, che non è riuscito a sopravvivere alla rivoluzione digitale ed è chiuso e abbandonato da anni. E così, in perfetta sintonia con l’obiettivo della rigenerazione urbana, i granchi di Cracking Art saranno donati a chi darà un contributo minimo di 20 euro per la causa del nuovo cinema di Cavo.

Cracking Art
Il movimento Cracking Art nasce nel 1993: l’intenzione è quella di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che, unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici, mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. http://www.crackingart.com
Dalle ultime installazioni internazionali in Cina e a Dubai, da quelle a Milano sui Navigli e al Castello Sforzesco, alle calli di Venezia, alla Reggia di Caserta, per citare solo alcuni luoghi, Cracking Art arriva così anche per la prima volta all’Isola d’Elba e, in particolare, proprio al Cavo.
L’animale scelto da Cracking Art per il Cavo è il granchio rosa, sia perché il granchio si presta molto bene ad essere diffuso sulle spiagge, nel mare, sui muri, sui balconi, in cima agli alberi delle barche e in tanti altri luoghi dove può essere facilmente visibile e collocabile; sia perché il colore rosa/fucsia spicca in modo squillante sui colori della meravigliosa natura del Cavo.

Il progetto
Ad occuparsi della raccolta dei fondi e della promozione delle iniziative è un apposito Comitato, costituito per l’occasione e formato sia da villeggianti sia da cavesi, registrato e senza scopo di lucro, con l’obiettivo sociale di riaprire il cinema. La partecipazione è aperta a tutti.
Sono stati aperti una pagina FB dedicata all’iniziativa (@cinemacavo - Cracking Cinema Cavo) sulla quale chiunque può chiedere informazioni mandando un messaggio o scrivendo un post, e un account Instagram (cracking_cinemacavo), sul quale seguire la progressiva invasione di granchi in paese e oltre.
L’iniziativa, naturalmente, ha anche il fine di attirare sponsor e investitori per raccogliere fondi più velocemente e consentire l’apertura del cinema già nella prossima estate. L’intenzione è quella di ampliarne le potenzialità di aggregazione al di là delle proiezioni cinematografiche e della stagione estiva, creando uno spazio multifunzionale idoneo a ospitare anche presentazioni, incontri e piccoli spettacoli.
Allo stato attuale infatti l’ex cinema versa in condizioni di totale abbandono, pur trovandosi nel centro del paese proprio di fianco al campo sportivo e alla Chiesa. È necessario un intervento significativo di rifacimento, sia strutturale, sia per quanto riguarda schermo, proiettore e sedie. Una prima stima di budget, già piuttosto dettagliata, ha portato a ipotizzare oltre 50.000 euro di costi da sostenere.
I granchi rosa sono disponibili al Cavo nei seguenti negozi/esercizi: Hotel Maristella (reception), Anniluce, Giornalaio, Emporio Profumo di Mare, Ferramenta/Nautica, Supermarket Conad (Alimentari E.F.M. srl), Ristorante Bellariva, Biglietteria Moby/Toremar
Foto allegate Davide Scappini

Immagini e progetto completo scaricabili al link bit.ly/CinemaCavo
Per informazioni:
Instagram: cracking_cinemacavo
Facebook: Cracking Cinema Cavo

Milano Film Festival STAGIONE 22 28 settembre - 8 ottobre 2017


BASE Milano, via Bergognone 34
Mudec – Museo delle Culture di Milano, via Tortona 56
Cinema Ducale, Piazza Napoli 27
Milano Film Festival SEASON 22, dopo i primi due episodi di inizio estate, si prepara al finale di stagione: la terza puntata in onda dal 28 settembre all’8 ottobre.

E’ tempo di Milano Film Festival dal 28 settembre all’8 ottobre. Tra i primi colonizzatori del settembre milanese - terra promessa di fine estate - per la sua ventiduesima edizione il Festival si avventura un po’ più in là, ad inizio ottobre. E se quest’anno il cinema si fa d’autunno, in sala l’estate potrà comunque, come sempre, continuare.
Anche per questa edizione il distretto Tortona sarà teatro degli undici giorni di eventi e proiezioni tra BASE Milano, MUDEC e Cinema Ducale, per portare il cinema fuori dai suoi confini.

I PARTNER DEL 2017
Milano Film Festival è sostenuto dal Comune di Milano - Assessorato alla Cultura.
Conferma la sua collaborazione Gruppo CAP, storico partner del Festival che, oltre a mettere a disposizione il servizio di distribuzione di acqua di rete naturale e frizzante per il pubblico della manifestazione, lancia il Premio Waterevolution Award, una selezione dei migliori film presenti al Milano Film Festival sulle tematiche della sostenibilità  che si trasformerà in rassegna da presentare nei cinema dei comuni serviti dall’azienda idrica sul territorio della Città metropolitana di Milano. LifeGate è media partner dell'iniziativa.

PROGRAMMA
Cuore del programma sarà, come ogni anno, il CONCORSO LUNGOMETRAGGI, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana, cui si affiancherà il tradizionale CONCORSO CORTOMETRAGGI, riservato a registi under 40.
 
Tante le novità del Milano Film Festival Season 22 a partire dall’anteprima italiana del film evento in concorso, England is Mine, il primo biopic dedicato alla vita di Morrisey, frontman e fondatore dei The Smiths, diretto da Mark Gill - già candidato agli Oscar nel 2014 per il miglior cortometraggio.
Si respirano anni ’80 anche nel docu-film fuori concorso Cassette, uno sguardo ammirato al mondo dell’audiocassetta, supporto capace di riscrivere – su nastro – la storia della musica contemporanea, influenzando punk e rap. Sempre fuori concorso il documentario Tony Conrad. Completely in the present, il racconto di uno degli artisti più eclettici di fine secolo, fonte d’ispirazione per i Velvet Undergroud, pioniere del minimalismo musicale e filmmaker visionario.
 
Tornano al festival anche le rassegne Pleasure and Pain, viaggio al termine della notte nel cinema horror e Videoespanso, una carrellata sui video musicali che, a ritmi sempre più incalzanti, stanno innovando il linguaggio visivo contemporaneo.
 Non mancherà inoltre l’appuntamento con il Milano Film Festivalino, una serie di eventi dedicati a famiglie e bambini, che quest’anno si terrà nella cornice verde di Cascina Cuccagna.
 
Dopo The Animation Slot, la settimana di giugno dedicata al cinema d’animazione, il festival prosegue il suo affondo nel cinema disegnato: riconfermata anche per ottobre la tradizionale maratona di animazione, figlia di una ricerca sempre più attenta e personale nella scena indipendente del cinema d’animazione.
Al festival anche The Meeting Pot, una rassegna cinematografica realizzata dagli studenti delle scuole superiori sul tema delle seconde generazioni, realizzata in collaborazione con BASE Milano e con il sostegno di SIAE “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” e MiBACT.
I ragazzi, dopo un ciclo di incontri con giovani registi di seconda generazione e due workshop formativi, hanno ideato la loro rassegna, che presenteranno in prima persona durante le giornate di Milano Film Festival.
EVENTI SPECIALI
Per tutta la durata di Milano Film Festival a BASE Milano sarà possibile visitare NOI, una mostra di videoinstallazioni curata da Alberto Saibene, Alberica Archinto e Ranuccio Sodi che indaga il tema della rivoluzione attraverso proiezioni, installazioni e una serata happening. Partendo dai filmati del Collettivo Cinema Militante di Milano – tra le prime realtà a proporre controinformazione – lo spettatore verrà accompagnato nello spazio e nel tempo della militanza degli anni tra il ’67 e il ’77.
 A partire dal 29 settembre, sempre a BASE Milano, in collaborazione con la Triennale di Milano e a cura di ETICAARTE e Istituto LUCE Cinecittà, con la collaborazione di Archivio Storico Enrico Appetito e Sandro Bernardi, Milano Film Festival ospita la mostra fotografica “Enrico Appetito per Michelangelo Antonioni sui set 1959-1964”.
Una mostra che scandaglia l’archeologia dei set di Michelangelo Antonioni attraverso le fotografie di Enrico Appetito, fotografo di scena per L’avventura e Il deserto rosso. Le fotografie verranno allestite negli spazi del Festival accanto ad un ciclorama installato per l’occasione che accoglierà la proiezione del film breve realizzato da Antonioni ed Enrico Ghezzi Ritorno a Lisca Bianca, accompagnato da un montaggio inedito dei materiali off set del film curato dallo stesso Ghezzi.
La sera del 29 settembre, in occasione del 105° anniversario della nascita di Antonioni, a BASE si terrà inoltre un concerto-evento a cura di Boosta dal titolo “Attraverso il deserto, il Deserto Rosso” una colonna sonora sporca, suonata dal vivo, che attraversa le immagini e le voci di un capolavoro mai dimenticato. L’evento è organizzato dalla Nazionale Cantanti che devolverà i proventi della serata a Greenpeace Italia.

MUSICA
Grazie alla collaborazione con Gioventù Musicale d’Italia, il 4 ottobre Milano Film Festival ospita una serata dedicata alla musica contemporanea: un ensemble per clarinetto, flauto, viola, violoncello, percussioni, arpa e voce (tutti giovani musicisti) suonerà dal vivo le musiche di Carlo Ciceri e Luciano Berio. Vincent Moon, l’artista e videomaker che ha dato vita a la Blogothèque, il blog che ha reinventato la comunicazione video in musica, accompagnerà la performance con un’improvvisazione visuale figlia della sua ricerca nel primordiale e nell’archetipico. Questo il primo appuntamento di Audiovisiva, lo storico format di esterni che prevede un programma di concerti ed eventi dedicati a tutte le interazioni possibili tra musica, arte e nuove tecnologie.
 
Scarica il comunicato stampa

Milano Film Festival, STAGIONE 22: Tre episodi
Dal 28 settembre all’8 ottobre va in onda il terzo episodio di Milano Film Festival STAGIONE 22, che quest’anno si è fatto in tre: per il 2017 una stagione a episodi che parlano di seconde generazioni, cinema indipendente e animazione. Per il finale di stagione una grande festa, in cui i protagonisti degli episodi precedenti torneranno ad arricchire la programmazione.

Info
tel. +39.331.1474215

mercoledì 26 luglio 2017

Kufsteinerland in autunno, spettacolari transumanze




Maestosi rientri del bestiame dall’alpeggio il 16 e 30 settembre a Thiersee e il 23 settembre a Kufstein. La discesa dai pascoli degli stalloni haflingher, con la trionfale entrata nell’arena del centro equestre Fohlenhof Ebbs, è invece attesa il 14 ottobre.
 Dopo cinque mesi trascorsi sui pascoli di montagna del Kufsteinerland, i giovani esemplari di avelignesi fanno rientro il 14 ottobre al centro equestre di fama mondiale Fohlenhof Ebbs, per la prima volta tenuti per la cavezza dai giovani allevatori. La transumanza dei cavalli bardati di fiori parte alle ore 11 dal pascolo alpino di Erl passando da Niederndorf e diretta al Fohlenhof Ebbs. L’arrivo nella grande arena, affollata dai visitatori sugli spalti in un clima di festa, è previsto per le ore 13. Lo spettacolo si presenta subito agli occhi, quando tutti i cavalli liberati nell’arena, formano una grande mandria. La Federazione Allevatori Haflinger del Tirolo alleva dal 1947 esclusivamente in mandrie a contatto con la natura. Il risultato sono solo stalloni Haflingher sani e dalle forme armoniche di classe superiore. Il Fohlenhof Ebbs si può visitare tutto l’anno. Le sue stalle accolgono più di 100 esemplari e il suo museo documenta la storia della razza avelignese e del successo internazionale dell’allevamento. Sono esposte al pubblico storiche carrozze di legno, selle da monta e antichi attrezzi agricoli provenienti dal mondo contadino, oltre alle coppe e ai premi vinti nei tanti concorsi. Un altro evento tradizionale aperto al pubblico è l’asta annuale delle puledre, che si tiene dal 30 settembre al 1° ottobre. I compratori vengono da tutto il mondo per acquistare esemplari di pregio e, dopo un benvenuto speciale e uno spettacolo di presentazione nell’arena, procedono all’asta.

Feste delle transumanze: una sfilata dai pascoli alla città 
A Kufstein il 23 settembre e a Thiersee il 16 e il 30 settembre. Le giornate di rientro delle mandrie dall’alpeggio sono vissute con grande intensità dalle comunità del Kufsteinerland.  Le mucche scendono a valle decorate e abbellite con corone di fiori, accompagnate dai pastori. A Thiersee si può seguire la discesa delle mandrie lungo i sentieri a partire dalle ore 11 e fermarsi ad assaggiare i prodotti delle malghe gentilmente offerti dai proprietari; oppure si può aspettarne l’arrivo nel centro città, come a Kufstein, dove le mucche sfileranno come le modelle più eccentriche a partire dalle 14.30. L’evento della transumanza trascorre in un giorno di festa nella città fortificata con bande musicali, spettacoli di danza, artigianato locale e specialità gastronomiche, ma soprattutto all’insegna della musica folk. Dal 22 al 24 settembre la fortezza sarà l’arena del Festival musicale di Kufstein, con band folk del momento tutte le sere dalle 18 e l’ultimo giorno dalle 10 del mattino. Il 3 ottobre, invece, alle ore 17.00 si festeggia a Kufstein la fine dell’estate: appuntamento con musica dal vivo tradizionale, specialità culinarie, artigianato e un programma per bambini. Ingresso libero a tutti gli eventi tranne che al Kufstein Music Festival 2017 (biglietti prenotabili online).



Contatto & Informazioni:
Sabine Rainer-Lanthaler
Unterer Stadtplatz 11 - 6330 Kufstein
T +43-(0)5372-62207-22
s.rainer-lanthaler@kufstein.com
www.kufstein.com

Razor, COOP99, In Between Art Film, Vivo film e Schortcut Films presentano LOOKING FOR OUM KULTHUM




L’artista iraniana Leone d’Argento SHIRIN NESHAT
con “Looking For Oum Kulthum”
omaggia la leggendaria cantante egiziana OUM KULTHUM
in Concorso alle GIORNATE DEGLI AUTORI
Produce anche l’ITALIA con IN BETWEEN ART FILM e VIVO FILM
In Between Art Film e Vivo Film sono i coproduttori italiani di Looking For Oum Kulthum, dell'artista visiva e regista iraniana Shirin Neshat, in Concorso nella sezione dei Venice Days - Giornate degli Autori della 74° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Shirin Neshat, nel suo raffinato lavoro artistico e fotografico, da sempre esplora e sottolinea i conflitti di genere e le difficili condizioni sociali delle donne all'interno del mondo islamico. Il mondo femminile, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca attraverso la figura della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum. 
Mitra, un’artista ambiziosa, madre e moglie quarantenne, s’imbarca nel sogno di una vita: fare un film sulla sua eroina, la leggendaria cantante del mondo arabo Oum Kulthum. Il suo obiettivo è esplorare le lotte, i sacrifici e il prezzo del successo di Oum Kulthum, un’artista donna che vive in una società conservatrice e dominata da uomini. Durante le riprese del film, tuttavia, l’improvvisa scomparsa di suo figlio adolescente e la crescente difficoltà di catturare l’essenza di Oum Kulthum come donna, come artista, come mito, porteranno Mitra a una profondissima crisi emotiva e artistica.
Looking For Oum Kulthum è un film di Shirin Neshat, in collaborazione con Shoja Azari. Con Neda Rahmanian (Mitra), Yasmin Raeis (Ghada), Mehdi Moinzadeh (Amir), Kais Nashif (Ahmed/latif), Najia Niazi (Oum Kulthum ); sceneggiatura di Shoja Azari e Shirin Neshat in collaborazione con Ahmad Diba; produttori Gerhard Meixner, Roman Paul, Bruno Wagner, Martin Gschlacht, Antonin Svoboda, Shirin Neshat, Shoja Azari; co-produttori Beatrice Bulgari, Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Georges Schoucair; executive producer Jérôme de Noirmont; fotografia Martin Gschlacht; montaggio Nadia Ben Rachid; scenografia Erwin Prib; costumi Mariano Tufano; parrucco Desideria Corridoni; trucco Antonello Resch;/ musiche originali Amine Bouhafa; mixage Claus-Benischke-Lang; organizzatore generale Ole Nicholaisen; casting Marwa Gabriel.
Una produzione Razor Film in coproduzione con Coop99, In Between Art Film, Vivo film, Schortcut Films in associazione con Doha Film Institute, in collaborazione con ORF, in associazione con Noirmontartproduction, con il supporto di Austrian Film Institute, FISA – Film Industry Support Austria, Medienboard Berlin-Brandenburg, Vienna Film Fund, Regione Lazio vendite estere: The Match Factory / 90 minuti, Germania/Austria/Italia.
SHIRIN NESHAT
Iraniana, esule negli Stati Uniti, Shirin Neshat è una delle più importanti e acclamate artiste visive nel panorama dell’arte contemporanea. 
Nel 1999 ha vinto la Biennale d’Arte di Venezia per il suo lavoro visuale. Le sue opere fotografiche e video sono state esposte nei musei di tutto il mondo. Nel 2014 le è stato assegnato il premio Crystal al Davos World Economic Forum. Nel 2009 con il suo primo film Donne senza uomini (Women Without Men) presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia ha vinto il Leone d’Argento per la migliore regia.

Quest’anno, ad agosto, dirige per la prima volta un’opera lirica, l’Aida, al Festival di Salisburgo sotto la direzione d’orchestra di Riccardo Muti.
IN BETWEEN ART FILM
Dopo The Lack, MASBEDO (2014), Innocence of Memories, Grant Gee (2015) e Molly Bloom, Chiara Caselli​ (2016) per il quarto anno consecutivo, In Between Art Film partecipa alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia: una conferma importante per il lavoro svolto in questi anni dalla casa di produzione, fondata nel 2012, da Beatrice Bulgari. In Between Art Film esplora i confini che intercorrono tra cinema e arte contemporanea, supportando produzioni indipendenti caratterizzate da un approccio interdisciplinare, per esplorare i linguaggi del nostro tempo. In Between Art Film è presente in importanti collaborazioni di carattere istituzionale e partnership culturali tra cui: vice versa Padiglione Italia, 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia (Venezia, 2013); Biennale de l’Image en Mouvement (Centre d'Art Contemporain Genève, 2016); Miart (Milano 2016 – 2017); Tate Film (Londra, 2017); Maxxi Videogallery (Roma, 2017); Il Mondo Magico Padiglione Italia, 57. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia (Venezia, 2017); Documenta 14 (Atene - Kassel, 2017).

martedì 25 luglio 2017

FiordilatteFIORDIFESTA ecco il programma della 37° edizione




Ad Agerola, dal 5 al 7 agosto avrà luogo la 37° edizione della Sagra del FiordilatteFIORDIFESTA, una manifestazione con un programma ricchissimo di attività
Mancano pochi giorni all'inizio della 37° edizione di FiordilatteFIORDIFESTA, l'evento più atteso dell'estate che vede protagonista il prodotto tipico per eccellenza di Agerola: il fiordilatte. Dal 5 al 7 agosto, il comune di Agerola, nello specifico la frazione Pianillo, si trasformerà in un grande palcoscenico dove l'Associazione Sant'Antonio Abate, organizzatrice dell'evento, mette in scena uno spettacolo senza precedenti tra attività interessanti e prodotti tipici gustosi.
Il ricco menù pensato per la festa proporrà il fiordilatte agerolese, tipicità del luogo, declinato in diversi modi per permettere al pubblico, che si prevede numeroso come i precedenti anni, di assaporare la sua bontà e freschezza.
Saranno numerose e variegate le attività proposte durante i tre giorni della kermesse: visite guidate, laboratori del gusto, escursioni naturalistiche e soprattutto tantissima musica. L'inizio della manifestazione, anticipato dalla veglia di preghiera in preparazione della festività estiva di Sant'Antonio Abate patrono d Agerola prevista per giovedì 3 Agosto presso la chiesa di San Pietro Apostolo, avverrà il giorno 5 Agosto.
Si comincia dalle ore 11:00 con la dimostrazione di lavorazione del Fior di latte di Agerola e con degustazione di Fior di latte e prodotti tipici agerolesi in Piazza Generale Avitabile; la sera, dalle ore 20:00 ci sarà la vera apertura della 37° edizione della sagra con la degustazione del Menù tipico a base di prodotti tipici caseari agerolesi, balli e canti popolari della nostra terra a cura de "Gli Amici della Tammorra di Maiori" e la Sfilata ed esibizione del gruppo folkloristico Città di Agerola.
Domenica 6 agosto, si inizia dalle ore 9:00 con l'esibizione itinerante per le principali piazze di Agerola della Grande Orchestra di Fiati "Alta Irpinia" - Città di Calitri che dalle ore 11:30, in Piazza Unità d'Italia, si esibirà in una Matinée stabile. Dalle ore 12:00 in Piazza Paolo Capasso, dimostrazione di lavorazione del Fior di latte di Agerola con degustazione di Fior di latte e prodotti tipici agerolesi. Nel pomeriggio dalle ore 18:30 avverrà la tradizionale Processione del Santo Patrono e Solenne Celebrazione Eucaristica sul piazzale antistante la Chiesa San Pietro Apostolo. Dalle ore 20:00 inizierà la degustazione del Menù tipico a base di prodotti tipici caseari agerolesi, balli e canti popolari della nostra terra a cura de "Gli Amici della Tammorra di Maiori" e dalle ore 21:15, in Piazzale San Pietro Apostolo ci sarà il Concerto Bandistico della Grande Orchestra di Fiati Lirico-Sinfonica "Alta Irpinia" - Città di Calitri.
Lunedì 7 agosto, per la conclusione della festa, oltre al classico Menù tipico aperto dalle ore 20:00, si svolgerà in Piazzale San Pietro Apostolo, dalle ore 22:30, il Concerto Spettacolo gratuito con Sal Da Vinci. A chiusura, come ogni anno, spettacolo di fantasia pirotecnica.
Per tutti e tre i giorni della manifestazione Grande Notte Bianca con negozi aperti per tutta la notte. Per i presenti, inoltre ci sarà la possibilità di visitare il Museo Civico di Agerola e la mostra "Ceramiche Artistiche" a cura di Giulietta Lauritano. Parcheggio custodito con servizio di navetta andata e ritorno presso il campo sportivo San Matteo - Frazione Bomerano.
Dal 5 al 7 agosto, ad Agerola vi aspetta divertimento, gusto e tradizione.

Elliott ERWITT PERSONAE Forlì , Musei San Domenico 23 settembre 2017 – 7 gennaio 2018





Il 22 settembre, oltre alla inaugurazione ufficiale della mostra è previsto un incontro pubblico con Elliott Erwitt intervistato da Roberto Cotroneo nella chiesa di San Giacomo accanto alla sede della mostra.

La mostra Elliott Erwitt Personae, allestita nella prestigiosa cornice dei Musei di San Domenico a Forlì dal 23 settembre 2017 al 7 gennaio 2018, è la prima grande retrospettiva delle sue immagini sia in bianco e nero che a colori.
I suoi scatti in bianco e nero sono ormai diventati delle icone della fotografia, esposti con grande successo a livello internazionale, mentre la sua produzione a colori è quasi del tutto inedita. Il percorso espositivo mette in evidenza l’eleganza compositiva, la profonda umanità, l’ironia e talvolta la comicità, tutte caratteristiche che rendono Erwitt  un autore amatissimo e inimitabile, non a caso considerato il fotografo della commedia umana.
 
Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy, Arnold Schwarzenegger, sono alcune delle numerose celebrità colte dal suo obiettivo ed esposte in mostra. Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’ironia e la complessità del vivere quotidiano. Con lo stesso atteggiamento, d’altra parte, Erwitt rivolge la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto. Con il titolo Personae, non a caso in sintonia con quello dell’ottava edizione della Settimana del Buon Vivere, si allude proprio a questa sua adesione alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della maschera e del teatro, che caratterizza tutta la sua produzione, in particolare le foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor.  A.S.S. (l’acronimo  non è casuale) è la maschera che Erwitt dedica senza diplomazia al mondo dell’arte contemporanea ed a un certo tipo di fotografia. In questo modo dà vita ad un suo alter ego irriverente, che ama tutto ciò che E.E. detesta: il digitale e il photoshop, la nudità gratuita e l’eccentricità fine a se stessa. Una maschera dissacrante che prende in giro certi artisti, con una esilarante parodia, che fa sorridere e, nello stesso tempo, invita a una seria riflessione sul mercato dell’arte.
 
Con Solidor, presente in mostra anche con un video, si apre la sezione dedicata al colore. Quando Erwitt inizia la sua carriera, negli anni ’40, la fotografia è sostanzialmente in bianco e nero. Le prime pellicole a colori, appena comparse, sono instabili, hanno costi molto alti, risultati poco fedeli e soprattutto non gestibili nei laboratori personali dei fotografi.
Con gli anni il colore migliora tecnicamente e i giornali lo adottano, imponendolo ai fotografi, che, per comodità e per scelta di linguaggio espressivo, rimangono ancorati al bianco e nero per le foto artistiche. Anche Erwitt vi si mantiene fedele, dedicando il colore solo ai lavori editoriali e pubblicitari: dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema e alla moda.
A distanza di decenni, intorno a queste immagini Erwitt ha compiuto un vero e proprio viaggio, durato mesi, posando su di esse uno sguardo critico e contemporaneo. E’ nata così una raccolta, pubblicata per la prima volta nel 2013 con il volume Kolor di teNeues e ora finalmente esposta con circa 100 scatti, che lui stesso ha selezionato con Biba Giacchetti nel suo studio di New York.
 
La rassegna dimostra così come la sua straordinaria sensibilità passi indifferentemente dal colore al bianco e nero e viceversa, in una totale continuità di stile e di ricerca. Membro dal 1953 della storica agenzia Magnum, Erwitt ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sessant’anni di storia e di civiltà contemporanea, cogliendo gli aspetti più drammatici ma anche quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo. Senza dimenticare la sua lunga carriera di autore e regista televisivo, a cui sarà dedicata una rassegna cinematografica promossa da Civitas e Settimana del Buon Vivere.
 
La mostra comprende circa 170 scatti, che Elliott Erwitt ha selezionato personalmente , traendoli dal suo vastissimo archivio. Le foto, nel formato di cm.70 x 100 e di cm. 100 x 140, sono stampate con particolare cura e allestite con cornici fine art e vetro antiriflesso. Una accurata audioguida è disponibile per tutti i visitatori.
La mostra, curata da Biba Giacchetti con il progetto di allestimento di Fabrizio Confalonieri, è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con Civitas, Romagna Terra del Buon vivere e con il Comune,  l’Assessorato e il Servizio Cultura e Musei di Forlì, ed è organizzata  da Civita Mostre con la collaborazione di SudEst57.
 
Oltre ai consueti incontri di formazione nelle scuole, insieme alle associazioni locali, Civitas e Romagna TBV promuoveranno altri eventi collaterali, tra cui, in collaborazione con la Fondazione Fotografia Modena, un ciclo di stage intensivi, della durata di un week end, con alcuni tra i maggiori fotografi nei campi del ritratto, del paesaggio e della fotografia documentaria.
La mostra e il calendario aggiornato degli appuntamenti collaterali su mostraerwittforli.it (on line da settembre)