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Inaugurazione
mercoledì 15 settembre 2020
dalle 18:30 alle 21:00
Galleria Poggiali | Milano
Foro Bonaparte 52, Milano
Una ricerca spinta dalla voglia di comprendere la trama della propria identità personale e culturale all'interno della diaspora africana, filtrata dalle sovrastrutture della sua esperienza americana. Si muove in questa direzione il nuovo corpus di opere con il quale l’artista ghanese-statunitense Basil Kincaid (1986, St. Louis, Missouri) debutta nella sede milanese della Galleria Poggiali con la sua prima mostra personale italiana dal titolo The Rolling Fields to My House.
Attraverso collage, fotografie, installazioni, performance e soprattutto con la tecnica del quilting (assemblaggio di frammenti di trapunte) – realizzate con materiali trovati, recuperati e donati – Basil Kincaid interroga i costumi sociali mentre disegna tessuti culturali alternativi. L'intraprendenza e la libertà di immaginazione emergono come componenti critiche nella liberazione dello spirito. Co-creare luoghi che stimolino la memoria ancestrale dell'amore inteso come libertà insita in noi per attivare spazi che partecipano alla liberazione condivisa su scala locale e globale.
The Rolling Fields to My House utilizza la pratica del ‘mondeggiamento’ per creare appartenenza. Le trapunte, le sculture e i disegni esposti in mostra rappresentano la comunicazione interna che l’artista ha coltivato per arrivare a un luogo che avesse senso per l'unico ragazzo nero in una classe di coetanei bianchi. Il trasferimento di Kincaid in Ghana nel 2020 gli ha permesso di rivisitare mondi precedentemente sviluppati e realizzarli in nuovi formati. L'entità nera che appare in queste opere è una solida radice del sé e dell’osservatore; un testimone onnisciente in sintonia con tutte le versioni di sé attraverso le dimensioni esponenziali. Probabilmente un corpo sempre presente che ha pianificato di incontrare ed esplorare la natura policromatica dell'identità nera diasporica su vari terreni, questa volta sul suolo italiano.
Le trapunte appese al muro sono estraniate dalla loro utilità e manipolate nel modo in cui vengono lette. In tutto il suo lavoro, Basil si concentra su come il luogo modella la nostra prospettiva, la nozione di appartenenza e il modo in cui ci percepiamo. Il suo lavoro è composto principalmente da materiali trovati o donati che hanno un grande significato emotivo per coloro che un tempo li hanno apprezzati.
La pratica della trapuntatura ha una lunga storia nella famiglia che si tramanda da oltre 7 generazioni. Il quilting, all'interno della tradizione culturale nera, è sempre servito come uno spazio rivoluzionario di gioia, coraggio e comunità in diretto contrasto con la sottomissione sociale e finanziaria. “È un modo per onorare i miei predecessori mentre affronto le domande e le preoccupazioni su dove sono, siamo, oggi. – Afferma Basil Kincaid – È un modo per restaurare e ricostruire con l'intraprendenza insita dentro di noi.”
Basil Kincaid (nato nel 1986, St. Louis, Missouri) è un artista post-disciplinare che attraverso la sua ricerca costruisce, contempla e rivede i limiti autoimposti e condizionati e ne esplora le loro fissità. Attraverso la tecnica del quilting, del collage, dell'installazione e della performance realizzati con materiali di recupero o donati Kincaid abbandona i costumi sociali per dedicarsi alla stesura di tessuti culturali alternativi. Kincaid ha studiato disegno e pittura al Colorado College, laureandosi nel 2010. Ha collaborato con Kavi Gupta Gallery, Mindy Solomon, Kravets Wehby e Carl Kostyal e altri. Nel 2019, Kincaid ha debuttato con il suo primo lavoro commissionato da un'istituzione, la performance "The Release", presso la Pulitzer Arts Foundation di St. Louis MO. Nel 2020 Kincaid ha ricevuto la Regional Arts Commission of St. Louis. Nel 2021, Kincaid è stato selezionato come borsista per la United States Artist Fellow ed è entrato a far parte della collezione del Smithsonian AmericanArt Museum.
Palermo, 30 Luglio 2021 - Ciò che rende i vini siciliani di qualità, è senza dubbio la ricchezza e la diversità del patrimonio vinicolo, insieme alla sostenibilità e alla biodiversità.
Mentre i produttori siciliani si preparano alla vendemmia 2021, i numeri ufficiali dell’annata 2020 confermano una produzione di 4,46 milioni di ettolitri, in media con gli ultimi 5 anni ma con un -11,3% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Grillo e Catarratto, sono le varietà che nel 2020 hanno registrato performance produttive e qualitative migliori, con una produzione media di 110 quintali per ettaro, seguiti da Nero d’Avola e Nerello mascalese (70 gli/ha), Chardonnay e Merlot (50 gli/ha).
Questa la sintesi dell’annata siciliana 2020, elaborata dalla società di consulenza vitivinicola Uva Sapiens, sulla base dei dati degli associati Assovini Sicilia.
Secondo il report di Uva Sapiens, la viticoltura siciliana risulta avere una media produttiva tra le più basse di Italia, seconda soltanto alla Toscana e il Piemonte, che si attesta intorno i 65 quintali per ettaro, con rese per varietà diverse tra loro, influenzate da variabili come il sistema di allevamento, irrigazione, microclima, suoli.
Uno dei motivi del calo quantitativo negli ultimi dieci anni, è la riconversione, nell’agricoltura siciliana, degli ettari vitati in altre colture, insieme ad una gestione viticola sempre più rivolta a massimizzare la qualità.
Dalla Sicilia orientale a quella occidentale, passando per il centro-sud dell’Isola, l’ideale andamento della stagione climatica- una stagione primaverile mite e inizio estate con precipitazioni nella media- e l’equilibrato processo vegeto-produttivo, si sono rivelate condizioni perfette durante la vendemmia 2020, consentendo alle aziende di sfruttare al massimo la maturazione fenolica.
“La vendemmia 2020 è stata qualitativamente molto importante, come si può riscontrare dall’eleganza, freschezza e struttura dei vini prodotti dai nostri associati in tutte le aree dell’ Isola” - commenta il presidente di Assovini Sicilia, Laurent Bernard de la Gatinais.
L’annata 2020, è un’ulteriore conferma del cambiamento di stile dei bianchi siciliani, Grillo, Catarratto e Carricante, che negli ultimi anni si sono rivelati più freschi, aciduli, con ph più bassi.
Secondo Uva Sapiens, “questo cambiamento stilistico dei vini bianchi, voluto dai produttori siciliani, caratterizzato da uno stile moderno e un’impronta sicula, ha permesso ai vini a bacca bianca dell’Isola di essere sempre più apprezzati nel mercato, oltre che ad abbinamenti più versatili, dall’aperitivo al pesce”.
Previsioni vendemmia 2021: una grande annata per i vini siciliani
L’annata 2021, che dovrebbe iniziare la prima settimana di agosto nella Sicilia occidentale, per poi proseguire nelle settimane successive nel centro- sud e nella Sicilia orientale, sembra essere in linea con il sentimento di rinascita e ritornare ad eccellere.
“Si prospetta veramente una grande annata per le uve bianche, e se il clima non fa brutti scherzi sarà una grandissima annata per i rossi” - sono le previsioni di Uva Sapiens.
“Fino ad adesso è stata l’annata ideale, abbiamo avuto un inverno lungo, freddo e abbastanza piovoso, che ha permesso alle viti un ottimo riposo.
Le miti temperature e le poche piogge primaverili, hanno rinfrescato i suoli, permesso un buon accumulo idrico per le piante e non hanno causato problemi fitoiatrici.
L’estate fino ad ora è stata calda, ma con venti di nord che mantengono le temperature sotto la media degli ultimi 30 anni, conferma che il clima mediterraneo è naturalmente in equilibrio e non teme il climate change”.
Un’Isola dalla naturale vocazione sostenibile
Una delle parole chiave che guida lo spirito e le strategie dei produttori siciliani è la sostenibilità.
Questo è dimostrato anche dal numero crescente di cantine che aderiscono a protocolli volontari o a certificazioni legate alla sostenibilità, da SOStain alle altre certificazioni italiane ed europee.
Intimamente legato al concetto di sostenibilità è il concetto di biologico. In Italia, si coltivano oltre 84 mila ettari di vigneti biologici, che sono destinati ad aumentare.
La Sicilia detiene il 28,8% della superficie biologica complessiva della viticoltura italiana, seguita dalla Puglia che si attesta al 16%, mentre la superficie viticola biologica siciliana rappresenta il 30,9% di tutta la viticoltura siciliana (convenzionale e biologica).
I fattori che permettono alla Sicilia un approccio così fortemente indirizzato alla sostenibilità e al biologico sono molteplici, ad iniziare dal clima mediterraneo che, non risente particolarmente dell’innalzamento delle temperature medie dovute al climate change. Dalle analisi dei dati, possiamo dire che la Sicilia, nel 2020, non ha subito innalzamenti di temperatura significativi rispetto alla media degli ultimi 30 anni, al contrario di altre regioni viticole nazionali ed europee.
“In Sicilia, per preservare l’enorme patrimonio di biodiversità, per valorizzare i paesaggi che la rendono una regione unica, per integrare le aziende nella ricchezza culturale dei diversi territori, per creare un modello basato sul miglioramento continuo, è nata Fondazione SOStain Sicilia che ha sviluppato un disciplinare di sostenibilità tarato sulle peculiarità della nostra terra” - commenta Alberto Tasca, presidente di SOStain Sicilia.
“Questo ci consente di calare i risultati della ricerca scientifica nel contesto in cui lavoriamo, di adottare le misure più adatte per valorizzare i nostri punti di forza e di lavorare in modo più organico e consapevole su tutte le problematiche che inevitabilmente incontriamo.
Ad oggi, sono 20 le cantine che seguono il disciplinare SOStain e oltre 50 quelle in fase di analisi.
Il nostro sogno è giungere a un intero sistema Sicilia sostenibile riconosciuto in Italia e all’estero; questo farebbe la differenza e ci porterebbe sempre più in alto nell’olimpo dei territori vitivinicoli del mondo” - conclude Tasca.
Sarà Edoardo Tresoldi a realizzare un’opera d’arte nell’area archeologica di San Pietro a Bari vecchia. L’artista milanese si è aggiudicato il bando promosso dal Segretariato Regionale per la Puglia del Ministero della Cultura, diretto dall’architetto Maria Piccarreta, con il sostegno dei fondi europei.
San Pietro è il principale sito archeologico del capoluogo pugliese insieme all’attiguo complesso del Monastero di Santa Scolastica, oggi sede del Museo Archeologico. L’area, affacciata direttamente sul mare, si estende per 4.400 mq nella punta estrema della lingua di terra su cui si sviluppa il borgo antico di Bari. Le indagini archeologiche condotte per anni nel sito hanno documentato come nell’area siano stratificati quasi quattromila anni di storia, partendo dal primo insediamento dell’Età del Bronzo, senza soluzione di continuità, fino agli anni ’60 del Novecento.
Il Segretariato Regionale del MiC per la Puglia ha messo a disposizione di Tresoldi alcuni ambienti di sua proprietà in cui il gruppo di lavoro, che coinvolge l’equipe dell’artista e una squadra di funzionari del Ministero, sta progettando l’intervento sulla base di una corposa documentazione scientifica, esito di anni di studi condotti sull’area di San Pietro.
L’opera di Bari sarà la seconda installazione di Tresoldi in Puglia dopo l'intervento autoriale nello scavo archeologico della Basilica paleocristiana di Siponto (2016), convergenza unica tra arte contemporanea e archeologia, che è valso al MiC la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana.
A San Quirico d’Orcia il negozio da cui partire
Luogo ideale per ogni tipo di viaggiatore, il VIAnDANTE nasce da un’idea di Massimiliano Aliberti,diplomato in pittura all’Accademia di Brera e giornalista professionista, che ha deciso di investire sulle sue passioni e dare vita a un progetto dedicato al viaggio in tutte le sue forme.
Passioni che hanno preso una (bella) forma grazie all’esperienza di Ilaria Volonté, fashion designer e direttrice creativa, che con Massimiliano ha condiviso i banchi di scuola al liceo artistico Hajech di Milano.
La scelta è caduta sulla Val d’Orcia, scoperta da Massimiliano nel 2002 durante una vacanza in bicicletta attraverso la Toscana. Quel primo incontro, un vero e proprio colpo di fulmine, ha sedimentato un’idea che ha preso man mano forma dando vita a quello che è oggi l’Emporio. Un luogo per condividere passioni e fornire tutti gli strumenti necessari per rendere unica l’esperienza del viaggio.
L’emporio del VIAnDANTE è a San Quirico d’Orcia, in via Dante Alighieri, un tratto centrale della Via Francigena, e si ispira proprio all’itinerario di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che iniziò il cammino nel 990 d.C. giungendo a Roma per ricevere dal Papa il pallio, simbolo della dignità arcivescovile. Durante il viaggio di ritorno tenne un diario, in cui sono annotate le 80 tappe del suo percorso, sicuramente la relazione di viaggio più antica della Via Francigena.
3.200 km di bellezza che vengono rievocati anche nel logo dell’Emporio, che raffigura due chiavi, richiamando così Roma, la meta del pellegrinaggio. Un tempo i pellegrini portavano appese al proprio bagaglio le chiavi di San Pietro, come oggi si fa con la conchiglia per il Cammino di Santiago de Compostela.
Per chi corre, per chi cammina, per chi pedala, per chi ama le escursioni o per chi viaggia verso o senza una meta, il VIAnDANTE offre tutto quello che serve. Abbigliamento, accessori e articoli tecnici dei migliori brand, per soddisfare ogni tipo di esigenza legata al movimento. Non manca Ferrino, dal 1870 l'azienda di outdoor a 360 gradi per le piccole e grandi avventure; Scarpa per le calzature per il tempo libero; Asolo per le scarpe da trekking realizzate a mano con tecniche di altissima abilità artigianale, Tecsosport abbigliamento tecnico per trekking, running, cycling e Legàmi un mondo di accessori per semplificare la vita di chi viaggia.
È stata inoltre creata in esclusiva la collezione VIAnDANTE, ideata dalla stessa Ilaria Volonté, che si compone di capi che si distinguono per la ricerca dei materiali e dei tessuti, per i dettagli originali e i filati pregiati: panno casentino, jacquard, merino, fustagno, lino, cachemire, cotone, paglia e cuoio. Una linea con una forte identità da indossare in vacanza e da rivivere in città.
Ma non è tutto. Per coloro che viaggiano con gli amici a quattro zampe, dal VIAnDANTE sarà possibile trovare tutto il necessario per gli animali da compagnia grazie a Camon, che offre una selezione di accessori e attrezzature, e a Lollipet, che realizza capi sartoriali made in Italy per cani. Uno spazio dedicato esclusivamente a loro perché possano sempre stare con il loro padrone e viaggiare con il massimo del comfort.
Il VIAnDANTE offre anche una selezione di titoli dedicati al viaggio della casa editrice Ediciclo e carte escursionistiche del territorio.
Sia che il viaggio duri uno o più giorni, l’Emporio è per tutti quegli esploratori, sognatori e curiosi che con libertà e ispirazione scelgono di percorre una strada per nutrire il corpo, la mente e l’anima.
L’Emporio vi aspetta dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 (orario estivo).
Dopo
aver toccato Graz nel 2019 e Vienna nel 2020, l’appuntamento gourmet dedicato
ai foodies austriaci compie la sua ultima tappa a Salisburgo. Il progetto “Nice to Eat-Eu” ha dedicato il mese
di luglio alla città natale di Mozart, per offrire degustazioni del Piave DOP
in alcuni ristoranti selezionati, dove
gli chef hanno proposto la loro personale interpretazione di questo
straordinario formaggio con ricette originali e inedite.
Tra
le numerose specialità salisburghesi protagoniste delle tavole austriache, nei
migliori ristoranti della città, nascono nuovi e gustosi piatti che hanno un
particolare tocco made in Italy. Il Formaggio Piave DOP arriva nelle cucine degli
chef di Salisburgo per conquistare i palati degli
austriaci e dei turisti della città.
Grazie al progetto di promozione europea Nice to
Eat-EU, il Consorzio di Tutela, che ha già
testato la risposta della stampa e del pubblico di decision maker in ambito
food con cene di degustazione in grado di trasmettere valori, gusti e
caratteristiche di questa eccellenza europea, ha deciso di approfondire e
diffondere ulteriormente il brand Piave DOP tessendo una rete di eccellenti
collaborazioni con alcuni fra i più influenti chef della celebre città austriaca.
Il
progetto Nice to Eat-EU, una Campagna promozionale promossa dal Consorzio per
la Tutela Formaggio Piave DOP e co-finanziata dall'Unione Europea, affonda
quindi in modo sempre più profondo le proprie radici nel mercato oltreconfine e
in particolare in quello austriaco e,
per l’ultimo anno di progetto, è proprio Salisburgo ad attirare l’attenzione
del brand Piave DOP.
Come
promuovere al meglio questa eccellenza italiana figlia delle Dolomiti
bellunesi? Studiando delle ricette ad hoc che fondano i sapori austriaci con
quelli del Formaggio Piave DOP, per creare esplosioni di gusto nuove e
inaspettate. Sei
i ristoranti protagonisti del progetto e altrettanti i piatti studiati per esaltare
al meglio tutti i sapori del Formaggio Piave DOP, inseriti in carta per ben 30 giorni.
Dai
primi al dessert, ecco le prelibatezze che hanno conquistato i palati
d’oltralpe: per la
Trattoria da Pippo, paccheri al Piave e pistacchi di
Bronte, l’Esszimmer ha creato una crema carammellata di Piave
DOP, il
Paradoxon stupisce con Formaggio Piave con
segale, marmellata di pomodori verdi, maionese al burro di soia, lattuga
romana, rabarbaro e carciofi crudi, il Marc's Restaurant Bar inserisce in carta gnocchi con asparagi verdi,
Piave, verdure e bocconcini di cervo. Lasagne caserecce con Piave DOP per il
ristorante Sapori
del Sud, mentre il Sempre ha
deliziato i suoi ospiti con tortelli al foie gras e fichi caramellati con
scaglie di Piave e tartufo.
Protagonista
indiscusso delle ricette salisburghesi 2021 una delle più apprezzate referenze
Piave DOP, Selezione
Oro, pluripremiata eccellenza
internazionale. Fra gli ultimi premi ricevuti c’è il Superior Taste Award - 3
stelle all'International Taste & Quality Institute (iTQi) di Bruxelles (6°
anno consecutivo) e “Miglior Formaggio Italiano a pasta dura"
all'International Cheese & Dairy Awards di Nantwich (UK). Un prodotto
autentico e naturale, unico nel proprio genere.
I
RISTORANTI:
https://www.dapipposalzburg.at
https://www.restaurant-paradoxon.com
https://www.facebook.com/pages/Marcs/1678062878974997
https://www.sapori-del-sud.at/kontakt
Clicca
qui > https://www.nicetoeat.eu/settimane-di-degustazione-nei-ristoranti
Il
Consorzio di Tutela promuove il marchio del formaggio Piave DOP e la
divulgazione di corrette informazioni sulle specificità del prodotto, oltre
alla comunicazione
on e offline per favorirne la conoscenza e
ampliarne il consumo. È possibile seguire il Consorzio e il progetto Nice to
Eat EU su Instagram @nice_to_eateu, Facebook @NiceToEatEU (FB)
e YouTube (all’omonimo canale) e con l’hashtag
ufficiale #Nicetoeateu, oltre che sul sito www.nicetoeat.eu e
su www.formaggiopiave.it
Consorzio Tutela Formaggio Piave DOP
Via
Nazionale, 57/A – 32030 Busche BL – Italia
Tel.
+ 39 0439 391170