venerdì 30 agosto 2019

Continua il viaggio di Borghi d'Europa a Russi




Continua il viaggio del gusto dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa a
Russi, in Romagna.
La costruzione della Via del Gusto è già a buon punto : le interviste realizzate nel Mercato
Coperto ( Frutta e Verdura F.lli Tiribinti e Pescheria), la visita alla Pizzeria da Pino e alla
trattoria da Luciano, la tappa gustosa alla Pasticceria Babini, hanno segnato il cammino
dei viandanti dell'informazione.

Per esempio sull’Argine destro del fiume Montone - linea di confine tra la provincia di
Ravenna e quella di Forlì - , nel cuore rurale della Romagna, da oltre 200 anni sorge
l’antica Trattoria da Luciano.Un tempo osteria di passaggio e luogo di ristoro frequentata da viandanti e birocciai, grazie alla sapiente conduzione famigliare di padre Luciano, madre
Mina e le figlie Nadia e Sandra, la trattoria da Luciano è oggi punto di riferimento per tutti
gli amanti della miglior cucina della tradizione romagnola.

Nel corso delle due giornate Russi ha accolto anche Gianluigi Veronesi, direttore del network Degusta (magazine, portale di informazione, tv,ecc.), che è intervenuto per conoscere la
comunità e dedicarle, così, ampi spazi d'informazione.Ha fatto gli onori di casa l'Assessore
Monica Grilli,con deleghe alle politiche sociali, turismo e promozione territorio, bilancio e
tributi.
Il progetto Russi e Borghi d'Europa gode del Patrocinio della Civica Amministrazione.

                                                                                          

Borghi d'Europa a Tarcento : Le Vie del Gusto/ 4

5779 11 settembre 2018 - 1 ottobre 2019 12/12 - dal 30 agosto 2019 al 1 ottobre 2019 Marie Cool Fabio Balducci Untitled, 2008 rotolo di carta da pacchi, scrivania 220 x 100 cm documento video 59 sec



Una mostra temporale di 13 opere e 13 artisti, visibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, presentate una dopo l’altra seguendo i cicli lunari.
Il dodicesimo e ultimo artista del ciclo “5779” è il duo Marie Cool Fabio Balducci. Come spesso accade nell’opera di Marie Cool Fabio Balducci, è l’azione a essere protagonista. Nel caso specifico di Untitled (2008), l’azione, o il gesto, deriva dalla funzione dello scotch che ripara/rimette assieme due parti che sono state separate. In questo caso è la persona che funziona come lo scotch, in un rapporto politico di comune destino. Nella pratica di Marie Cool Fabio Balducci, sia la politica che l’economia, per non parlare dell’idea di individuo e del suo “ruolo”, sono nozioni particolarmente importanti, sebbene siano sviluppate tra astrazione e “il far niente”, dove il gesto è sempre costretto/ridotto (non minimale), appunto, dalle funzioni in questione.

BUILDING è lieta di presentare “5779”, il progetto espositivo che inaugura la prima stagione di BUILDINGBOX, uno spazio indipendente facente parte della galleria, caratterizzato da un programma unico e autonomo. Il progetto inaugurale, a cura di Nicola Trezzi, ha aperto nella settimana di Rosh HaShana,il capodanno dell’anno 5779 secondo il calendario ebraico, da cui il titolo stesso del progetto.

In una vetrina visibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, su un calendario di 13 mesi, “5779” (un anno bisestile e ha avuto Adar Alef seguito da Adar Beth) è una mostra collettiva nella quale le varie opere d’arte sono presentate una dopo l’altra, piuttosto che una accanto all’altra: la mostra viene costruita sulla base del tempo.

BRINDISI PER DUECENTO GIORNALISTI NEL CUORE DELLE COLLINE DELL’UNESCO: PARTE IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA PROSECCO CYCLING




L’evento del 29 settembre coinciderà con la prova in linea della ventesima edizione del World Press Cycling Championship: una grande vetrina per il territorio appena riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Internazionale, lo è da sempre. Tanto che ogni anno porta a pedalare nel cuore delle colline del Prosecco oltre duemila appassionati provenienti da tutto il mondo. Ma quest’anno la Prosecco Cycling coinciderà con un evento che promette di accendere, ancora di più, i riflettori sul territorio recentemente inserito dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

All’edizione 2019 della Prosecco Cycling sarà infatti abbinata la prova in linea del World Press Cycling Championship, il Campionato Mondiale di ciclismo dei Giornalisti, che si svolgerà in provincia di Treviso dal 27 al 29 settembre, giorno appunto della Prosecco Cycling. La rassegna iridata, giunta alla ventesima edizione, promette di coinvolgere duecento giornalisti, provenienti da una ventina di nazioni, con la passione per la bicicletta.

«L’Unesco ha premiato il paesaggio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene con un riconoscimento che detterà un cambiamento epocale - commenta Massimo Stefani, “Mister Prosecco Cycling” -. Non c’è sistema migliore per cogliere l’essenza di un territorio, che percorrerlo in bici. Le due ruote sono il simbolo di una mobilità lenta, silenziosa, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Duecento giornalisti, provenienti da tutto il mondo, insieme ai duemila partecipanti alla Prosecco Cycling, saranno i migliori ambasciatori della specificità del territorio che ha appena meritato il riconoscimento dell’Unesco».   

Al di là del fatto sportivo, il World Press Cycling Championship costituirà una grande occasione di promozione per le colline di Conegliano e Valdobbiadene. E questo, proprio nell’anno in cui la Prosecco Cycling, lungo i suoi 98,4 chilometri di corsa, unirà idealmente per la prima volta le due capitali della Docg: Valdobbiadene, tradizionale città di partenza e d’arrivo dell’evento, e Conegliano, che offrirà ai ciclisti il suggestivo attraversamento del centro storico, con passaggio lungo Via XX Settembre e in Piazza Cima.

Prosecco Cycling, da sempre, comunica il territorio: possono ben testimoniarlo i quasi 40 mila ciclisti provenienti da ogni angolo del mondo che in 15 anni hanno pedalato nel cuore delle colline di Conegliano e Valdobbiadene.

«Il World Press Cycling Championship – dichiara Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene - andrà ulteriormente ad arricchire un evento che, grazie alla bicicletta, da sempre parla di enogastronomia e rispetto dell’ambiente, di solidarietà e promozione del territorio. La Prosecco Cycling è un ottimo biglietto da visita per l’area storica della Docg e, grazie ad essa, duecento giornalisti con la passione per la bicicletta potranno apprezzare e valorizzare al meglio la specificità delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, appena riconosciute dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità».

Per il World Press Cycling Championship, Prosecco Cycling significa anche l’approdo in Veneto, territorio in cui la passione per il ciclismo è ben radicata.

«Abbiamo trovato negli organizzatori di Prosecco Cycling un elevato spirito collaborativo con cui condividere il nostro progetto - commenta Enrico Cuman, coordinatore dei Campionati Mondiali dei Giornalisti Ciclisti e li ringraziamo per averci accolto nella loro manifestazione sperando che WPCC possa contribuire a dare al loro evento ulteriore visibilità internazionale».   



CARDI GALLERY MILAN presenta HA CHONG-HYUN dal 18 settembre al 20 dicembre 2019




Cardi Gallery, Milano è lieta di presentare la mostra personale di Ha Chong-Hyun, uno degli artisti più apprezzati della Corea del Sud. Dal 18 settembre al 20 dicembre 2019, nella sede milanese della galleria saranno presentate opere della serie Conjunction, eseguite tra il 1992 e il 2019.

Ha Chong-Hyun è una delle personalità più importanti della storia dell'arte del dopoguerra, figura di spicco del movimento artistico coreano Dansaekhwa. Tra le privazioni materiali estreme e il sistema politico autoritario che hanno caratterizzato la Corea degli anni '60 e '70, l’artista ha esplorato il potenziale espressivo di materiali non convenzionali come carta da giornale, rottami di legno e filo spinato applicati sulla tela. Lavorando con le tonalità tenui della terra su superfici di tela e canapa, combinando tradizioni pittoriche orientali e occidentali e sfidando la delimitazione rigorosa tra scultura, pittura e performance, Ha Chong-Hyun ha contribuito a ridefinire il linguaggio della pittura.

Nel 1974 l’artista inizia a concentrarsi sulla materialità della pittura e a utilizzare la tela non solo come semplice supporto: nasce così la serie Conjunction, titolo che l'artista da quel momento dà a tutti i suoi dipinti e che descrive la filosofia da lui adottata, secondo cui la purezza del mezzo pittorico e la fisicità dell'artista si fondono, o sono congiunti, nell'atto del dipingere. In questi lavori Ha Chong-Hyun utilizza strumenti per spingere il colore a olio, monocromo, dal retro della tela grezza fino a farlo filtrare ed emergere attraverso la superficie. Successivamente, l’artista stende la vernice sul fronte della tela con il pennello o con la spatola, dando corpo a un'ampia varietà di composizioni astratte.

La mostra alla Cardi Gallery, Milano presenta una selezione di opere della serie Conjunction, sia storiche che più recenti, fino a un nucleo realizzato appositamente per l’occasione. Nei lavori esposti in galleria, la classica palette di colori neutri e blu profondi utilizzata da Ha Chong-Hyun si arricchisce di altre intense tonalità di blu, rosso e nero, il cui uso deriva dall'impegno dell'artista nell'esplorazione dei colori caratteristici degli interni coreani. Il rosso vermiglio, in particolare, rappresenta un elemento di novità, essendo entrato a far parte della pratica di Ha Chong-Hyun solo dal 2018: questo rosso-arancio vivido comparso nella sua produzione con Conjunction 18-12 (2018) viene dai motivi decorativi noti come dancheong, spesso usati per arricchire strutture in legno e strumenti musicali coreani tradizionali.

Ha Chong-Hyun e gli artisti della sua generazione quali Lee Ufan, Park Seobo, Kwon Young-woo, Yun Hyong-keun e Chung Sang-hwa sono conosciuti come membri del movimento Dansaekhwa, termine che letteralmente significa "pittura monocromatica", ma che definisce tanto le tecniche impiegate quanto l’estetica riduzionista a cui il gruppo fa riferimento. La stesura della vernice, le tele imbevute, le matite trascinate, la carta strappata e i materiali manipolati che caratterizzano l’approccio di questi artisti hanno cancellato e ridefinito i confini che fino a quel momento separavano il disegno a inchiostro dalla pittura a olio, la stessa pittura dalla scultura, e l'oggetto dallo spettatore.

Questa mostra offre l'opportunità di approfondire la conoscenza di un artista, ancora in attività, il cui lavoro ha sfidato la definizione tradizionale di pittura e ha contribuito ad aprire un nuovo e vitale capitolo dell'arte visiva coreana.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con un testo del critico d'arte Francesco Bonami.
Ha Chong-Hyun vive e lavora a Seul da quando si è laureato all'Università di Hongik nel 1959. Dal 1990 al 1994 è stato Decano del Fine Arts College dell'Università di Hongik ed è stato Direttore del Seoul Museum of Art dal 2001 al 2006.
È stato protagonista di importanti mostre personali all’Espace Paul Ricard di Parigi (1999), alla Fondazione Mudima di Milano (2003) e al Gyeongnam Art Museum di Changwon, Corea del Sud (2004). Ha rappresentato la Corea del Sud in importanti kermesse internazionali come la Biennale di Parigi nel 1961, la Biennale d'Arte di San Paolo nel 1967 e 1977, la Biennale di Venezia nel 1995 e la Biennale di Praga nel 2009. Tra le sue mostre più recenti ricordiamo la grande retrospettiva al Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Gwacheon, Corea, (2012), la mostra Dansaekhwa, evento collaterale della 56. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia (2015), la mostra personale alla Kukje Gallery di Seoul (2015) e alla Tina Kim Gallery (2018).
Le opere di Ha Chong-Hyun sono conservate in collezioni pubbliche di importanti istituzioni come il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, l’Art Institute of Chicago, il Museo M+ di Hong Kong, il Museo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Corea, e il Leeum, Samsung Museum of Art di Seoul.

Il Premio Suzzara arriva a Brescello con l’opera Trailer Gallery di Hannes Egger prodotta da Realtrailer in occasione dell’evento Signori, in lettura! Da Dino Villani a Giovanni Guareschi, passando per Cesare Zavattini

5-8 settembre 2019
Brescello (RE)
Piazza Matteotti
Il Comune di Brescello dal 5 all'8 settembre 2019 darà vita all’evento Signori, in lettura! Da Dino Villani a Giovanni Guareschi, passando per Cesare Zavattini che porterà centinaia di persone nella tratta Suzzara Brescello sul treno che fu di Don Camillo.

Durante l’evento ci saranno presentazioni di libri, case editrici e scrittori focalizzati sulla cultura locale e il Po, tratto distintivo che unisce Suzzara a Brescello.

I tre grandi nomi a cui si associa l’evento sono intimamente collegati tra loro: Dino Villani, suzzarese, è uno dei padri della comunicazione moderna, Giovanni Guareschi ha inventato i personaggi di Don Camillo e Peppone per i quali, attraverso i film, Brescello è diventata famosa nel mondo, mentre il luzzarese Cesare Zavattini ha avuto il merito di facilitare l’approdo di entrambi a Milano, dove la loro carriera poi decollò.

Il geniale pubblicitario Dino Villani, di cui quest’anno ricorre il trentennale della morte, è anche colui che ideò nel 1948 il Premio Suzzara, uno tra i più longevi premi d’arte in Italia, coniando lo slogan “Un vitello per un quadro, non abbassa il quadro: innalza il vitello”, che racchiude l’essenza stessa del Premio: una competizione artistica certamente, ma che subito si distinse per il particolare carattere della giuria giudicante, composta non solo da galleristi, storici e critici d'arte, giornalisti specializzati, ma anche da un operaio, un impiegato e un contadino

Il Premio Suzzara nel 2018 è stato ripensato dalle sue fondamenta, ideando una formula innovativa che vede coinvolti il Comune di Suzzara con il Museo Galleria del Premio Suzzara, le aziende del territorio e gli artisti, per consolidare il rapporto tra il mondo dell’arte e quello dell’industria e promuovere la progettualità di cui l’arte contemporanea è capace.

Il Comune di Brescello e la Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone” hanno voluto così celebrare il Premio e coinvolgere il Comune di Suzzara nell’evento, esponendo dal 5 all’8 settembre in Piazza Matteotti l’opera Trailer Gallery di Hannes Egger, uno degli artisti che quest’anno ha partecipato al nuovo corso del Premio Suzzara.

L’opera, prodotta dall’azienda Realtrailer che si occupa della distribuzione di rimorchi, parte da una riflessione che individua nel Premio, sin dalla sua costituzione nel 1948, la ricerca di un rapporto intenso con il pubblico, il territorio e la volontà di far conoscere questa realtà in una dimensione più ampia. Partendo quindi da un fatto realmente accaduto nel 1963, quando una serie di opere vincitrici del Premio presero la via di Parigi per essere esposte al Salon Populiste ottenendo un riscontro internazionale, l’artista ha deciso di creare un museo itinerante in uno dei rimorchi della Realtrailer.

Con l’evento di Brescello quindi Trailer Gallery inizierà il suo viaggio: all’interno del rimorchio sarà possibile vedere alcune riproduzioni delle opere del Museo Galleria del Premio Suzzara selezionate dai dipendenti dell’azienda e ci sarà un audio con la voce di Marco Panizza, conservatore del Museo, che racconta la storia del Premio, il progetto e le singole opere esposte nel rimorchio, con le voci dei dipendenti di Realtrailer che spiegano le ragioni della scelta dei dipinti.

Il Premio Suzzara si è trasformato in un organismo fluido, basato su una pratica collaborativa e virtuosa, secondo il binomio ormai collaudato “lavoro e lavoratori nell’arte” che, come nel caso della partnership con il Comune di Brescello, vuole aprirsi a differenti contesti e situazioni con l’obiettivo di promuovere l’arte pubblica e site specific come strumento di valorizzazione territoriale


CADEAU DE MARIAGE FOOD&GREEN: LA GIARDINIERA DI MORGAN SI VESTE A NOZZE


Il regalo per gli ospiti? Sempre più spesso gli sposi lo scelgono sostenibile e gourmet. Ecco perché Morgan e Luciana Pasqual hanno reinterpretato le loro Giardiniere in chiave wedding
La bomboniera classica, il soprammobile tanto bello quanto inutile da regalare agli ospiti di un banchetto nuziale, ha le ore contate: il nuovo trend in fatto di matrimoni vuole che il cadeau de mariage sia gourmet e, soprattutto, green. Dalla bottiglia di vino a quella di olio, passando per marmellate golose e pregiati tè, sempre più spesso gli sposi decidono di regalare agli invitati qualcosa che non sia soltanto bello, ma anche e soprattutto utile.
Attenti e sensibili alle evoluzioni nei consumi, la famiglia Pasqual, ideatrice de La Giardiniera di Morgan, ha vestito a nozze le sue celebri ricette, trasformandole nel perfetto cadeau de mariage contemporaneo: insolito e goloso, croccante e su misura. Ora infatti è possibile personalizzare la confezione delle Giardiniere seguendo lo stile che si vuole dare al proprio matrimonio: shabby chic o di design, colorato oppure green. Le etichette riporteranno i nomi degli sposi e la data del matrimonio, mentre la copertura del tappo seguirà il tema dato al ricevimento.
“Lavoriamo da molti anni nel mondo dei matrimoni – spiega Morgan Pasqual, che oltre ad essere l’ideatore de La Giardiniera di Morgan è anche executive chef del catering 5 Sensi – e spesso è capitato che gli sposi scegliessero la loro Giardiniera preferita come regalo per i loro ospiti, magari con qualche piccolo dettaglio personalizzato. Abbiamo pensato quindi di trasformare le nostre ricette più famose in un vero e proprio wedding gift, da proporre a chi desidera un regalo originale, goloso e colorato, oltre che sostenibile”.
Oltre alle cinque Giardiniere, a seconda della stagione, sono disponibili anche la Salsa di Anna, il Radicchio Tardivo, le Cipolle Viola con Capperi in Olio. Per i testimoni o per gli amici e i parenti più stretti, si possono ordinare anche i grandi formati della Giardiniera di Morgan e della Giardiniera di Giovanni.
Tutte le verdure utilizzate nelle ricette de La Giardiniera di Morgan provengono dagli orti di OPO – Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto, che pratica tecniche di agricoltura sostenibili e a basso impatto ambientale.

giovedì 29 agosto 2019

VENERDI' 30 AGOSTO 2019: Anteprima SABATO 31 agosto DOMENICA 1 SETTEMBRE 2019



Cocconato si trasformerà in una virtuale strada del vino, in cui alternare gli assaggi dei vini ai prodotti tipici del territorio, che riempirà il centro storico del paese e ospitando le cantine di Cocconato e del Monferrato.

Novità di questa edizione: venerdì 30 agosto si svolgerà un anteprima dell’evento con “Il Salotto di Cocco…Wine”, un momento dedicato alla tavola con i sapori e i vini delle cantine di Cocconato. Qui ogni cantina di Cocconato presenterà un vino del cuore in una speciale enoteca. I vini si potranno abbinare a piatti studiati per l’occasione a quattro mani dagli chef della Cantina del Ponte e da Cascina Rosengana.
I vini presentati al “Salotto” saranno serviti solo in questo speciale momento e non presenti ai banchi d'assaggio della manifestazione creando un’esclusiva degustazione.

I piatti del “Salotto di Cocco…Wine”
“Bis di tradizione”: riso e gallina, la finanziera
(Cantina del Ponte)


Insalata tiepida di vitello con mosto di Sauvignon “Saurì sur lie”, cipolla brasa e croccante di Nocciole IGP
(Cascina Rosengana)

La carta dei vini (in ordine alfabetico di azienda)
Barbera d’Asti Superiore "Stradivario" 2013 – Bava
Monferrato Chiaretto 2018 - Benefizio di Cocconito
Alta Langa Brut Millesimato “Bianc ‘d Bianc” 2014 – Cocchi
Monferrato Rosso “La Guardia” 2007 – Dezzani
Barbera d’Asti Biodinamica 2015 – Maciot
Barbera d’Asti 2017 – Marovè
Barbera d’Asti Superiore 2016 – Nicola Federico
Piemonte Albarossa “Del Marusè” 2013 - Poggio Ridente


Come partecipare a “Il Salotto di Cocco…Wine”
Modalità e orari:
Sono previsti tre momenti: ore 20 e ore 21.30
Due le modalità di partecipazione:
- al costo di euro 10 sarà possibile scegliere uno dei due piatti in abbinamento alla degustazione di due vini a scelta tra le etichette che le aziende di Cocconato metteranno a disposizione.
- al costo di euro 16 sarà invece possibile assaggiare i due piatti presentati in abbinamento a tre degustazioni a scelta.

I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione entro le ore 16 di giovedì 29 agosto utilizzando il coupon in allegato.  Per informazioni contattare Go Wine tel.0173 364631


Si proseguirà nei giorni ormai tradizionali del week-end, quest’anno sabato 31 agosto e domenica 1 settembre in cui saranno presenti oltre alle cantine ed ai prodotti tipici di Cocconato, anche altre realtà vinicole del territorio del Monferrato e gli stands gastronomici a cura della Pro Loco e dei Borghi del palio di Comune.
Due “Isole del Vino” completeranno l’offerta della degustazione: il tema ed i protagonisti in questa edizione saranno “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”.
I vini austriaci ospiti speciali di “Cocco…Wine” 2019

Un nuovo evento si inserisce nel programma dell’edizione 2019 di Cocco… Wine. Nella sezione delle isole del vino, a fianco dei vini di Sicilia e dei vini biologici, nella sola giornata di sabato 31 agosto, sarà presente una selezione di vini austriaci.
La selezione è curata dal giornalista Christian Bauer, che presenterà direttamente i vini al banco d’assaggio e terrà anche una degustazione guidata alle ore 21.00 di sabato 31 agosto.

Ecco le aziende vinicole del Comune di Cocconato protagoniste dell’evento:
 - BAVA
 - BENEFIZIO DI COCCONITO
 - GIULIO COCCHI SPUMANTI
 - DEZZANI
 - MACIOT
 - MAROVÈ
 - NICOLA FEDERICO
 - POGGIO RIDENTE


 Ed inoltrepresenti sabato 31 agosto e domenica 1 settembre
BOERI ALFONSO - Costigliole d'Asti (At)
CA' SAN SEBASTIANO
- Camino (Al)
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO

CASCINA BRICCO OTTAVIO
- Buttigliera (At)
CASCINA GILLI
– Castelnuovo Don Bosco (At)
FORTETO DELLA LUJA
– Loazzolo (At)
MOTTA ALESSANDRO –
Castel Rocchero (At)
PRODUTTORI DI GOVONE –
Govone (Cn)
SACCOLETTO DANIELE
- San Giorgio Monferrato (Al)
TERRE D'EBURIAS -
Costigliole d'Asti (At)
I prodotti tipici
APICOLTURA BEEO – Cocconato (At):
Produzione di Miele (presente il 30-31/08 e 1/09)
CASCINA ROSENGANA - Cocconato (At):
Gelà Monfrà cono con carne cruda e varietà di salse (presente il 30-31/08 e 01/09)
DAMIANI FORMAGGI – Frabosa:
Formaggi Piemontesi, tomini (presente il 31/08 e 01/09)
LATTERIA DI COCCONATO - Cocconato (At):
Robiola di Cocconato - presente il 30/08 e il 31/08)
LE CASCINE – Barge:
Salumi, paste di Meliga, mirtilli (presente il 31/08 e 01/09)
MARCO & ELENA PANETTERIA - Cocconato (At):
Pasticceria secca (presente il 30-31/08 e 01/09)
PRUNOTTO – Alba (Cn):
Salumi (presente il 31/08 e 01/09)
SALUMERIA FERRERO DI ANGELA BERTIGLIA - Cocconato (At):
Salumi, Torta La Paliotta (presente il 30-31/08 e 01/09)
STELLA ALPINA – Villarbasse (To):
Formaggi stagionati, salumi (presente il 31/08 e 01/09)

...ed inoltre sarà possibile assaggiare
PIATTI TIPICI DEL MONFERRATO CON LA PRO LOCO E I BORGHI DEL PALIO DI COCCONATO

(presenti il 31 agosto e il 1 settembre)

PRO LOCO DI COCCONATO
: agnolotti
BORGO AIRALI:
robiola di cocconato con tartufo o miele su fetta di pane o focaccia
BORGO BRINA:
gnocco fritto; pane con bagna cauda e acciughe
BORGO SAN CARLO
: cartoccio con frittura di alici e patatine; bis di dolci
BORGO TORRE:
bruschetta gourmet; cartoccio del Conte
BORGO TUFFO:
peperoni con bagna cauda
COLLINE MAGRE
: arrosticini; conetto di salame al barbera con grissini rubatà


LE DEGUSTAZIONI GUIDATE
Nei giorni dell’evento saranno proposte tre degustazioni guidate che affiancheranno i banchi d’assaggio della manifestazione.

La prima è in programma venerdì 30 agosto alle ore 18.30.In degustazione sarà presentato un vino “speciale” per annata o per storia per ogni cantina di Cocconato.
Ecco l’elenco dei vini in degustazione (in ordine alfabetico di azienda):
Bava - Barbera d’Asti Superiore “Stradivario” 2001
Benefizio di Cocconito - Monferrato Rosso
“Vecchia Ceppaia” 2014
Giulio Cocchi Spumanti - AltaLanga Brut Nature Millesimato “Pas Dosé” 2012
Dezzani - Monferrato Rosso “La Guardia” 2007
Maciot - Vino Rosso “Nobilino” (da uve nebbiolo) 2018
Marovè - Piemonte Bonarda 2017
Nicola Federico - Albugnano 2016
Poggio Ridente - Monferrato Bianco “Tris di uve” 2018
Costo € 10,00 (Riduzioni Soci Go Wine € 8,00)


La seconda è in programma sabato 31 agosto alle ore 18.30 e sarà condotta da Michele Longo, sommelier, giudice del Regional Italy panel ai Decanter World Wine Awards, membro del Wine Educational Board (W.E.B.), il comitato che collabora con Collisioni, ed è co-curatore delle "W.E.B. Tasting Notes". È Deputy-Director di "iandagata.com", ed è vice-curatore di "5StarWines – The Book", la nuova guida di vini pubblicata da Veronafiere.
In degustazione la Barbera d’Asti delle cantine di Co
cconato (in ordine alfabetico di azienda):
Bava - Barbera d’Asti Superiore “Stradivario” 2013
Benefizio di Cocconito - Barbera d’Asti Superiore 2017
Dezzani - Barbera d’Asti Superiore “Gli Scaglioni” 2013
Maciot - Barbera d’Asti “465” 2017
Marovè - Barbera d’Asti 2016
Nicola Federico - Barbera d'Asti Superiore 2015
Poggio Ridente - Barbera d’Asti “Vallìa” 2017
Costo € 5,00 (Riduzioni Soci Go Wine € 4,00)

La terza degustazione è in programma sabato 31 agosto alle ore 21.00, condotta dal giornalista Christian Bauer. Protagonista una selezione di vini dell’Austria.
In degustazione sei vini provenienti da diverse zone, dalla capitale Vienna fino al Burgenland:
Wiener Gemischter Satz DAC – Fuhrgassl-Huber (Vienna)
Grüner Veltliner Weinviertel DAC 2018 - Schloss Maissau (Weinviertel)
Grüner Veltliner Weinviertel DAC Reserve Juliusberg 2015
- Schloss Maissau (Weinviertel)
Riesling Krems 2018 - Rainer Wess (Kremstal)
Riesling Reserve Heiligenstein 2015 – Topf (Kamptal)
Trockenbeerenauslese 2015 – Kroiss (Illmitz, Burgenland)
Costo della degustazione euro 5,00 (Riduzione soci Go Wine euro 4,00)
Come partecipare e per informazioni
Tutte le degustazioni guidate sono su prenotazione e fino ad esaurimento posti, per prenotazioni compilare il coupon in allegato e inviarlo via email a stampa.eventi@gowinet.it

PROGRAMMA, ORARI E COME DEGUSTARE
VENERDI’ 30 AGOSTO
dalle ore 19 alle ore 24 (Piazza Cavour)
- Banchi d’assaggio delle cantine e dei prodotti tipici di Cocconato
- Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
- Ore 18.30: degustazione di approfondimento, (su prenotazione coupon in allegato)
- Ore 20 e ore 21.30: Il salotto di Cocco…Wine: a tavola con i sapori e i vini di Cocconato (evento su prenotazione coupon in allegato)
 

SABATO 31 AGOSTO

dalle ore 17 alle ore 24 (Piazza Cavour e Via Roma)
- Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
- Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
- Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato
- Ore 18.30 degustazione di approfondimento dedicata alla Barbera d'Asti, conduce Michele Longo (su prenotazione coupon in allegato)
- Ore 21.00 degustazione di vini dell'Austria, conduce Christian Bauer (su prenotazione coupon in allegato)

DOMENICA 1 SETTEMBRE

dalle ore 16 alle ore 20.00 (Piazza Cavour e Via Roma)
- Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
- Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
- Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato
Ore 17:30 presentazione del libro ""Camminare la terra dei Formaggi" di Alberto Marcomini


COME DEGUSTARE
Degustazione Vini € 12,00;   € 10,00 Riduzione Soci Go Wine, Associazioni di Settore.
I visitatori pagando € 12,00 riceveranno, oltre al calice di vetro ed alla taschina, 8 buoni degustazione di cui 2 riservati alle Isole del vino. Ogni buono darà diritto alla degustazione di vino e dovrà essere consegnato al responsabile del tavolo di degustazione. Qualora si volessero degustare altri vini (della medesima azienda) si potrà acquistare un altro carnet di degustazione al costo promozionale di € 6,00 cad.


Degustazioni di approfondimento:
- Venerdì 30 agosto ore 18.30 € 10, riduzione €8 Soci Go Wine
- Sabato 31 agosto ore 18.30 €5, riduzione Soci Go Wine €4.
Per prenotazioni inviare una email  stampa.eventi@gowinet.it

Il Salotto di Cocco...Wine:
Sono previsti tre momenti: ore 20 e ore 21.30
Due le modalità di partecipazione:
- al costo di euro 10 sarà possibile scegliere uno dei due piatti in abbinamento alla degustazione di due vini a scelta tra le etichette che le aziende di Cocconato metteranno a disposizione.
- al costo di euro 16 sarà invece possibile assaggiare i due piatti presentati in abbinamento a tre degustazioni a scelta.
Per prenotazioni inviare il coupon in allegato a stampa.eventi@gowinet.it

Per informazioni
tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it
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mercoledì 28 agosto 2019

ALLA 76ESIMA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA IL CORTOMETRAGGIO “SMELL AND SMILE” DEDICATO A MONTEFALCO E AI SUOI VINI ANTONELLI: “I LUOGHI DEL SAGRANTINO LOCATION IDEALE PER RACCONTARE L’ITALIA DEL VINO”



Sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il cortometraggio dedicato a Montefalco e ai suoi vini. Tra i corti della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ci sarà anche "Smell and Smile", composto da tre storie - una ambientata al Nord, una al Meridione ed una terza al Centro Italia – che vede protagonista il territorio di Montefalco e i suoi vini, produzione finanziata dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e dalla Regione Umbria e curata da “A’bout de film”, la cui sceneggiatura è stata curata dal pluripremiato Giuseppe Gandini.
«Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa che vede protagonisti Montefalco, i suoi vini ed il suo territorioafferma Filippo Antonelli, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco –. Si tratta di un progetto nel quale abbiamo creduto sin dal principio e che abbiamo voluto sostenere con forza. La presenza del cortometraggio nell’ambito di una kermesse così prestigiosa come la Mostra del Cinema di Venezia è la conferma di una scelta giusta, operata con l’obiettivo di portare anche sul grande schermo le potenzialità del nostro territorio, i colori e la suggestione delle nostre vigne, parlando dei nostri vini attraverso il linguaggio del cinema. Come Consorzio abbiamo sposato questo progetto con entusiasmo. Siamo certi che il cortometraggio avrà un ottimo riscontro e rappresenterà un potente strumento per comunicare sempre di più Montefalco e le sue eccellenze».
"Smell and Smile", letteralmente "Gusta e sorridi", è quanto accade ai protagonisti della pellicola dedicata al vino, Montefalco Sagrantino Docg ed al suo territorio, raccontati dall’attore Ignazio Oliva, interprete con all’attivo una vastissima filmografia ed una partecipazione alla serie firmata da Paolo Sorrentino “The Young Pope” con Jude Law, accompagnato da Claudia Coli e Luis Molteni che compaiono nelle scene iniziali. Nel cortometraggio il gusto del vino viene esaltato dalla fotografia come modalità espressiva visiva che prova a riprodurre e raccontare il gusto e il profumo di un vino.
Il cortometraggio, dunque, è un vero e proprio viaggio tra i luoghi dei Sagrantino, i paesaggi di Montefalco e le cantine, in grado di evocare nel fotografo Matteo, protagonista di “Smell and Smile”, un’ispirazione possente che ha a che fare con l’arte. Il set fa tappa tra i filari, nelle cantine, nelle sale degustazione, nelle barricaie, dove Matteo è impegnato a cercare lo scatto della vita, tra scene di lavoro in campagna, dove i contadini si occupano delle vigne con fatica e passione, fino al suono delle canzoni popolari umbre, per arrivare in riva al Lago Trasimeno e tra gli splendidi vicoli medievali di Montefalco.

Estate 2019 – Le cene del Festival della Cucina Incontri con le Stelle Michelin e la cucina d’autore – Atto quarto “Enrico Crippa e Piazza Duomo” La cena della terza stella Ristorante “Piazza Duomo” - Alba, giovedì 5 settembre 2019 – ore 20,00

Informiamo che, dopo la pausa di attività in agosto, riprenderanno in settembre gli appuntamenti con i grandi interpreti della cucina d’autore di Langa e Roero.

Un ciclo di incontri che Go Wine rivolge a soci e simpatizzanti, nel solco di un impegno che l’associazione ha sempre profuso per valorizzare il patrimonio di chef stellati di cui dispone il territorio di Langa e Roero.

Enrico Crippa è il protagonista dello speciale convivio in programma giovedì 5 settembre p.v. presso il ristorante “Piazza Duomo”, nel cuore della città di Alba.

Un appuntamento che si rinnova per il settimo anno consecutivo nello stesso periodo.
Crippa non ha bisogno di particolari presentazioni: è oggi ai vertici assoluti della cucina italiana, ha confermato anche nel 2019 la terza stella Michelin conquistata nel 2013.
Il suo ristorante è ai primi posti nel mondo, 29° assoluto e secondo italiano, in base alla classifica dei “50 Best Restaurants 2019” proclamata a Singapore nello scorso giugno.
Crippa e Piazza Duomo sono un legame unico, perché è con Piazza Duomo che Crippa ha iniziato il suo percorso nelle Langhe ed ha conquistato i vertici.

Siamo dunque di fronte ad un evento esclusivo che avrà come tema un mix della cucina contemporanea di Crippa, con l’occhio rivolto al territorio delle Langhe, insignito del riconoscimento Unesco.
Il menu è un vero e proprio percorso di degustazione, curato in sala con il coordinamento di Vincenzo Donatiello.
La mitica Insalata 21...31...41...51 si ripropone in mezzo a tanti altri piatti da conoscere.

Il menu
L'inizio...

Insalata 21...31...41...51
Gambero e carota
Merluzzo e zenzero

Risotto al pomodoro

Vitello arrosto, salsa al tartufo e foie gras

"Frutta"

Nel percorso di degustazione saranno abbinati 5 grandi vini.

Il costo della serata (vini compresi) è di € 255 per i Soci Go Wine e i loro accompagnatori (€ 265 per i non soci).

I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione contattando la sede di Go Wine al numero 0173 364631 entro martedì 3 settembre p.v.
Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Giovanni Campus. Tempo in processo Rapporti, misure, connessioni a cura di Francesco Tedeschi BUILDING capitolo 1, Milano Rapporti, misure, connessioni 45°28’12.985” N 9°11’30.465” E BUILDING, via Monte di Pietà 23, 20121, Milano 13 settembre – 12 ottobre 2019


MA*GA
capitolo 2, Gallarate 
Rapporti, misure, connessioni
45°39’15.416” N 8°47'52.386” E

MA*GA, via Egidio de Magri 1, 21013, Gallarate (VA)
Inaugurazione: sabato 21 settembre 2019, ore 18
22 settembre – 10 novembre 2019
BUILDING e MA*GA presentano Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni, un progetto espositivo in due capitoli dedicato alla sperimentazione di Giovanni Campus, a cura di Francesco Tedeschi: due mostre complementari che inaugurano rispettivamente il 12 settembre da BUILDING a Milano e il 21 settembre al MA*GA di Gallarate.

Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni si compone di diversi momenti, scanditi dai quattro piani della galleria milanese e nell’ambiente “open space” del museo di Gallarate. Al centro di ciascuno di essi vi è il principio che guida da tempo l’opera dell’artista e che si definisce con la qualificazione di “Tempo in processo”. Fin dagli anni Settanta, infatti, Campus opera sull’unitarietà di allestimenti in cui i singoli elementi si collegano fra di loro, in una continuità da intendersi in senso temporale, prima che spaziale. Il “tempo” è al centro della sua attenzione, come parte di un processo dialettico in cui le forme, le geometrie, le relazioni tra materia e colore rispondono a una logica fondata sul valore del complesso strutturale.

Dice a proposito Campus, in un intervento del 2014: “La spazialità dell’epoca moderna, nella sua evoluzione scientifico-tecnologica, ormai è un “tempo in processo“, in continuo, ineluttabile divenire.
La rappresentazione figurale (l’installazione – l’ambiente) sul piano operativo viene a compiersi in rimando reciproco, in una dinamica aggregativa di progressiva messa a punto, tra strumenti e categorie, tra segnicità espressive plastiche e rimandi simbolici (assi in legno, strutture euclidee, spazi interni ed esterni, momenti e fasi temporali). Questa rappresentazione, nella sua lettura, sensibile-intelligibile, assorbe le differenze, non occupa né interviene sullo spazio come luogo aperto, ma lo coinvolge e lo incorpora”.

Con Rapporti, misure, connessioni. 45°28’12.985” N 9°11’30.465” E Giovanni Campus elabora negli ambienti di BUILDING un intervento per il piano terra che vede in relazione di continuità alcuni lavori degli ultimi anni Settanta, in cui le tele monocrome sono attraversate da corde che tracciano un percorso aperto e continuo, con lavori degli anni recenti, dove le piastrine di ferro accompagnano e modificano le tele in un processo che ha una forte impronta di unitarietà di sviluppo a parete, completato da alcuni elementi tridimensionali. Al primo piano l’accento viene portato sul rapporto tra forma aperta e chiusa, così come viene accentuato il senso di un dialogo tra bidimensionalità e tridimensionalità, nel rincorrersi di motivi complementari, sempre a partire da alcuni lavori di recente realizzazione. Il terzo livello, in un percorso che guarda alle varie fasi della storia dell’artista, presenta lavori in cemento degli anni Ottanta in cui l’artista si misura con i caratteri della forma e con il suo rapporto con il suolo, radice di ogni azione nello spazio. Infine, all’ultimo piano, il recupero a ritroso delle radici di un fare fondato nella storia di una lunga consuetudine con i temi della costruzione e della percezione ha il suo fulcro nella ripresentazione di alcuni lavori in metacrilato, eseguiti negli anni Settanta e rarissimamente esposti in seguito, che si raccolgono attorno alla Struttura modulare continua dimensionale, esposta in occasione di una personale effettuata nel 1973 e presentata da Umbro Apollonio.

Al MA*GA di Gallarate, con Rapporti, misure, connessioni. 45°39’15.416” N 8°47'52.386” E, Campus ha pensato a un unico progetto che, attraverso un dialogo che si estende dalla continuità della parete allo spazio intero, mette in gioco forme geometriche distribuite in un rapporto tra immagine e sviluppo, teso a sottolineare, anche in questo caso, la continuità di una logica creativa unitaria, che comprende lavori degli anni Ottanta e altri di più recente elaborazione. Le diverse serie, tra affermazioni, pause e riflessioni, combinano lavori grafico-pittorici con materiali plastici, dialogando con le caratteristiche dello spazio, ma imponendosi a esso con la forza dialogante delle forme.

martedì 27 agosto 2019

IRRIGAZIONE CONTRO IL RISCHIO DESERTIFICAZIONE




Una delle principali conseguenze del riscaldamento globale è l’aumento di desertificazione dei suoli: secondo il CNR anche almeno il 30% dei suoli dell’Emilia-Romagna corre questo rischio 

Esistono strumenti utili per aumentare la resilienza dei nostri territori verso gli effetti negativi del surriscaldamento terrestre?

BOLOGNA – Ormai alla fine di un agosto ancora bollente, è utile ricordare che il mese di luglio 2019 è stato classificato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale come il più caldo da quando si hanno rilevazioni climatiche sistematiche, e cioè dal 1880. E che 9 dei 10 mesi di luglio più caldi di sempre si sono concentrati dal 2005 ad oggi.
Uno dei rischi principali derivanti dal surriscaldamento terrestre è la progressiva desertificazione dei suoli. Quando si parla di deserto viene spontaneo pensare a distese africane od al limite asiatiche: oggi il problema però riguarda anche l’Europa, Italia inclusa. Secondo il CNR,  in Sicilia le aree a rischio desertificazione sono ormai il 70%, nel Molise il 58% in Puglia il 57%, in Basilicata il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50% dei suoli disponibili.
Quindi, anche in Emilia-Romagna – regione che detiene il primato nazionale delle produzioni agro-alimentare di qualità certificata - oltre il 30% dei terreni fertili è a rischio.
Viene spontaneo chiedersi: è possibile utilizzare strumenti che aumentino la resilienza dei nostri territori verso gli effetti negativi del surriscaldamento terrestre?
Lo abbiamo chiesto ad Alessandra Furlani, agronomo e responsabile comunicazione della Bonifica Renana: "Sicuramente la presenza di un sistema irriguo razionale, efficace e continuativo, contribuisce a contrastare la tendenza alla desertificazione di un’area surriscaldata e soggetta a fasi siccitose. Infatti, per produrre un solo kg di sostanza organica, il ciclo biologico dei vegetali necessita di circa 500 litri d’acqua. Il contenuto di sostanza organica varia dall’1 al 4% nei terreni coltivati; se scende sotto l’1% il processo di desertificazione è già in atto..."
"Ora, nella pianura bolognese - specifica la dottoressa Furlani - la Renana distribuisce mediamente ogni anno circa 70 milioni di metri cubi di acqua di superficie per l’irrigazione, soddisfando le esigenze idriche di 17 mila ettari coltivati, da marzo ad ottobre. Si tratta di acqua proveniente esclusivamente da fonti di superficie e, quindi, rinnovabile; al contrario di quella prelevata tramite pozzi dalle falde sotterranee.
Conseguentemente a questo apporto idrico costante e razionale, si producono circa 35 mila tonnellate di sostanza organica, di cui buona parte resta nei suoli agricoli, contrastando l’inaridimento e la desertificazione degli stessi. "
Senza dimenticare che la distribuzione irrigua contribuisce indirettamente anche a rimpinguare le falde, contrastando la risalita del cuneo salino nelle aree vicino alle coste.
Per approfondimenti: http://www.euwatercenter.eu/crisi-climatica-globale-il-checkup-2019-mostra-un-peggioramento/
#desertificazione #globalwarming #acqua #irrigazione #resilienza

AUTUNNO AD ASIAGO La montagna si rivela in tutto il suo splendore


Montagna da vivere: gli eventi dell’autunno

Un autunno alla ricerca dei colori, dei sapori, dei profumi della montagna. Questa è la stagione perfetta per scoprire Asiago, facendo trekking, dedicandosi alle escursioni o pedalando in mountain bike sui sentieri dell’altipiano, tra cime, pascoli e foreste. Si tratta al tempo stesso di una montagna di prossimità – facilmente raggiungibile dalla pianura – e di un luogo fatto di autenticità, ritmi differenti, panorami selvaggi. In autunno la montagna offre i suoi doni migliori, le tinte calde, l’arancio, il giallo, il porpora, i funghi, i formaggi di malga e molte altre prelibatezze, ciascuna da scoprire approfittando degli eventi e delle sagre che scandiscono il calendario.


Made in Malga | 6-7-8, 13-14-15 settembre

Qui ogni formaggio è unico, e porta con sé il profumo dell’alpeggio. Il territorio è protagonista di Made in Malga, due fine settimana – dal 6 all’8 settembre e dal 13 al 15 settembre – dedicati ai formaggi di montagna, e in particolare, ovviamente, all’Asiago. Appassionati, foodies, chef, selezionatori, in tanti si danno appuntamento per gustare il meglio della produzione, ma anche per entrare in contatto con un mondo antico eppure sempre capace di rigenerarsi, stagione dopo stagione. La filiera del formaggio è il simbolo del rapporto tra l’uomo e il territorio. E la manifestazione stessa si pone come un filo teso tra Asiago e le sue malghe, due poli dell’evento. In paese si terranno la mostra mercato, i laboratori con degustazioni guidate, l’osteria di montagna, i concerti e le proiezioni di film di montagna. Le malghe saranno invece meta di escursioni guidate e laboratori: il connubio tra produzioni agroalimentari tipiche e turismo montano qui trova il massimo della propria espressione, e il palato ringrazia.


Fiera di San Matteo | 21 settembre e Transumanza 27 settembre

Asiago ha un’anima antica che vive nelle sue manifestazioni popolari. Eventi capaci di catturarne l’essenza, come la Fiera di San Matteo, il patrono, e la transumanza, il ritorno annuale delle mucche dai pascoli erbosi alle stalle a valle.
Il 21 settembre le vie centrali, fin dalle prime ore del mattino, ospiteranno un grande mercato all’aperto. L’atmosfera di festa contagerà grandi e piccoli, con gli stand di abbigliamento e prodotti, i dolci, la musica, le animazioni. La settimana dopo è quella della transumanza: il 27 settembre le mandrie sfileranno in centro tra due ali di folla, ricevendo il tradizionale campanaccio, la “ciocca”, simbolo di buon auspicio.


Asiago Foliage | 19-20 ottobre

In autunno Asiago sembra assorbire i colori del tramonto, si accende di rosso ed arancio come per salutare la bella stagione: è tempo di Asiago Foliage. I fotografi, professionisti, dilettanti e semplici appassionati, sono invitati a partecipare al concorso di fotografia indetto ogni anno, catturando la bellezza del territorio. Un eccellente motivo per esplorare la montagna dell’altopiano alla ricerca dello scatto perfetto, approfittando delle tante passeggiate organizzate. Il culmine di Asiago Foliage sarà la festa che si terrà nel weekend di sabato 19 e domenica 20 ottobre, nelle vie e nelle piazze del centro. I ristoranti e i negozi proporranno menù e offerte a tema, e verranno organizzati laboratori creativi, degustazioni, una mostra mercato di artigianato artistico, concerti, convegni, rievocazioni dei mestieri della montagna.


Montagna da esplorare: percorsi nella storia e nella cultura

Tra passeggiate, escursioni e gite in mountain bike, l’autunno ad Asiago è una continua scoperta, con i suoi 700 km di percorsi: sentieri, mulattiere, itinerari di varia difficoltà da esplorare con il binocolo al collo, per osservare gli animali. Con un pizzico di fortuna si possono sentire i bramiti dei cervi in amore.
Si attraversano boschi, pascoli e prati, oppure si punta alle cime intorno: abbondano i punti panoramici rivolti verso le Alpi trentine e la pianura veneta. Questo territorio soddisfa sia le famiglie e le persone meno allenate che i più instancabili sportivi. Si può partire all’alba, godendo del silenzio della natura, o anche all’ora del tramonto, ammirando i colori dell’imbrunire.
Intorno alla montagna si articolano anche proposte artistiche e culturali come il SelvArt, un parco naturale ricco di arte contemporanea e installazioni permanenti, il Parco del Sojo di Lusiana, l'area naturalistica dedicata alla tutela dell'ambiente e all'arte contemporanea, ed il Sentiero del Silenzio - Porta della Memoria, che accoglie opere d’arte contemporanea immerse nella natura selvaggia.


Weekend con le guide

I weekend autunnali sono perfetti per esplorare itinerari originali, di media montagna, adatti a tutta la famiglia. Li organizzano le associazioni di guide del territorio.
“Guide Altopiano” e “Asiago Guide” hanno in programma escursioni suddivise per grado di difficoltà, facili, medie o impegnative. Percorsi che si rivelano una scoperta nella scoperta, dal momento che vengono abbinati a temi letterari, naturalistici e storici. Una passeggiata diventa così l’occasione per viaggiare nel tempo tornando ai tempi della Grande Guerra, dedicarsi alla fotografia, appassionarsi di letteratura e perfino di astronomia. Per non parlare della passione per la buona tavola, con i tour nelle malghe o alla ricerca di prodotti locali tipici della montagna. Gli escursionisti possono inoltre prendere confidenza con mappa e bussola praticando l’orienteering e perfezionare il loro stile di nordic walking.


Camminare nella storia

La montagna di Asiago non è muta: ha molte storie da raccontare a chi la interroga, e un passo dopo l’altro ci svela il suo passato. Tra le mete imperdibili, il Monte Ortigara, 2.106 metri, avamposto italiano nel 1916, uno dei teatri di battaglia più importanti della zona, a due ore e mezzo di marcia da Cima Lozze. Altre vette interessanti sono Cima Caldiera, Portule, Cima Undici, Cima Dodici, ma i luoghi dove maggiormente si respira la storia sono i forti: Verena, Corbin, Lisser, Campolongo e il celebre Forte Interrotto, da cui si domina tutta Asiago. Oppure il Museo all’aperto di Monte Zebio, dove immergersi nell’atmosfera del fronte camminando tra resti di baraccamenti, posti di medicazione, postazioni, caverne e gallerie. Teatro di duri combattimenti durante la Grande Guerra, questi luoghi conservano le tracce e le storie di chi sull’Altipiano ha vissuto anni intensi: qui la battaglia ha infuriato per 41 mesi di fila. Personalità come Ernest Hemingway, Robert Musil, Franz Kafka, Emilio Lussu hanno vissuto la loro stagione più intense tra queste montagne, come giovani soldati.


Montagna da gustare: sapori del territorio

Si scrive autunno, si legge gastronomia: i mesi che precedono l’inverno, ad Asiago, hanno molto da offrire. A partire dai pascoli dove si producono i formaggi di montagna, tra i quali il famoso Asiago. Siamo nel cuore di una realtà che non ha eguali in Europa, con oltre 80 malghe distribuite sull’altipiano. La tradizione casearia si intreccia con l’accoglienza turistica, ovvero con il racconto di un territorio che si scopre attraverso i sensi. Anche una gita, un trekking, un biketour diventano l’occasione di assaporare la ricchezza e la varietà dei sapori di montagna, visitando le produzioni.
Prodotti che i ristoranti di Asiago propongono insieme alla selvaggina, le castagne, le patate, i salumi e lo speck, sempre a km zero. Una nota di dolcezza: il miele della zona è particolarmente pregiato, che sia di tarassaco o millefiori, oppure di alta montagna, scuro e intenso. Questa è anche la stagione dei funghi: mazze di tamburo, finferli, prataioli, vescie, russole, trombette e ovviamente porcini, i più pregiati. La raccolta – nei giorni prestabiliti, e con il tesserino apposito - è una divertente caccia al tesoro che si snoda nella natura, soprattutto nelle zone di Monte Corno, Larici, Monte Verena, Piana di Marcesina, Passo Vezzena, Campomulo.