sabato 30 giugno 2018

Ogliano, le vie del gusto : i salumi di Marcon e l'osteria di Alice

Occorre riandare al 1990, quando ad Ogliano,Edoardo Marcon (che aveva ereditato
una azienda agricola dal padre Angelo), si convinse che i salumi di casada di propria
produzione erano non soltanto buoni, ma che valesse la pena di proporli ai consumatori.
Così l’allevamento di maiali si è trasformato in una azienda a ciclo completo.

Oggi nell’attività vi è anche il figlio Simone che continua nel solco tracciato da
Edoardo.
Ma vediamo un po’ quali sono i ‘segreti’ del successo.
Anzitutto la qualità delle carni. Una lavorazione del tutto artigianale,rafforzata
dalle conoscenze e dal sapere della storia.Nessun utilizzo di conservanti.
Per una produzione che comprende la sopressa (con filetto o senza) : i salami
(con o senza aglio),l’ossocollo e sottocosta.
“ Ultimo nato in casa Marcon il salame a punta di coltello, con lardo tagliato a dadi,
pepe macinato a grana grossa, così come la carne.Il risultato ; un salame ‘rustico’
che viene apprezzato dalla clientela.”

Ma ‘i’ Marcon sono assai conosciuti anche per la porchetta, che spopola nelle feste
rionali,nelle sagre, nei bar, nelle osterie,nei ristoranti.
Vi è poi lo spaccio di casa, che apre nel fine settimana,per le famiglie e per i privati.
Risultati immagini per immagini salumi di edoardo marcon ogliano

Così i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d’Europa hanno deciso di
degustare le delizie di casa Marcon, nella vicina Trattoria da Alice, in quel di
Ogliano. L’Osteria, gestita da mamma Alice e da sua figlia Marta, esiste da più
di cent’anni ed era conosciuta come la Osteria dae Mattane (forse il nome, forse
un sopranome per indicare la geniale bizzarria di chi gestiva il luogo).
La trattoria era chiamata anche dei 3 Venti, per via di una singolare confluenza
di tre flussi d’aria, che una meticolosa ricerca ha saputo indicare e nominare
( ve n’è traccia nelle etichette delle bottiglie di prosecco di casa Zardetto).
Alice propone una cucina che sa di storia.
Tutti i piatti della tradizione veneta trovano qui la loro celebrazione naturale.
“ I prodotti che utilizzo sono tutti del territorio. Le erbe e gli ortaggi bio sono
del mio orto. I vini fanno riferimento alle rive di Ogliano e della nostra zona.”
Poi vi è lo stile comunicativo, la semplicità diretta, che restituisce l’atmosfera
delle antiche osterie.
“ I salumi dei Marcon sono ovviamente tra le nostre scelte. Il pane che
utilizziamo è quello del Panificio di Paolo Santin di Scomigo. L’ombra che
sorseggiate è della Cantina Lucchetta di Ogliano”.
Meglio di così i viandanti del gusto non potevano trovare…...

Borghi d'Europa in Valtellina : la Valmalenco

 
Valmalenco (da 800 a oltre 1000 m slm) - dapprima aspra e angusta si apre in un ampio scenario dominato dai gruppi montuosi del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. Chiesa, Caspoggio e Lanzada fanno parte di un comprensorio ideale per lo sport e il tempo libero. L'Alpe Palù, che si raggiunge con la Snow Eagle, la più grande funivia al mondo, ospita un' ampia skiarea con piste e impianti per lo sci alpino, lo sci nordico e lo snowboard. Innumerevoli i tracciati per gli sci alpinisti e per gli amanti delle ciaspole. Per chi vuole ripercorrere le vie che hanno fatto la storia dell'alpinismo, la scelta è ampia: il Pizzo Bernina, il Monte Disgrazia, il Pizzo Scalino, il ghiacciaio dello Scerscen. Per gli escursionisti un’articolata rete di sentieri collega fra loro numerosi rifugi. Da non perdere l'Alta Via della Valmalenco, 110 km in otto tappe, il Sentiero Rusca e l'Antica Via della Valmalenco, itinerario secolare che da Sondrio arriva al Passo del Muretto e sconfina in Svizzera. Vasta scelta anche per i bikers, per gli appassionati di cross country e di free ride. Da visitare la Chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo con tele dei Ligari e a Primolo il Santuario della Madonna delle Grazie (XVII sec.). Lasciatevi stupire dalle imponenti cave e della lavorazione delle pietre, come il serpentino e la pietra ollare, utilizzata per i “lavecc”, preziose pentole di pietra.

www.sondrioevalmalenco.it

venerdì 29 giugno 2018

OCEX e Earth Viaggi promuovono il Perù attraverso la sua gastronomia

Raccontare un Paese attraverso le sue bellezze storiche, culturali, antropologiche e le sue peculiarità gastronomiche: questo l’intento dell’Ufficio del Commercio del Perù in Italia (OCEX) che, con la partecipazione del TO Earth Cultura e Natura, specializzato in viaggi culturali e tailor made in diverse aree del mondo, organizza a Firenze un evento - una cena a base di prodotti e piatti tipici presso uno dei più conosciuti ristoranti peruviani della Toscana - per far conoscere alla stampa e agli agenti di viaggio gli aspetti più inediti e sconosciuti del Perù e della sua variegata gastronomia.

La strategia messa in campo da OCEX in questi anni – che proseguirà anche nei mesi a venire – ha infatti contribuito a far apprezzare, conoscere e rendere consueti i cibi peruviani, e in particolar i superfood, raggiungendo così l’ambizioso obiettivo di avvicinare il Perù agli italiani. La gastronomia, i superfood e la cultura peruviana sono stati la chiave di volta che ha consentito di rendere familiare la destinazione ad un pubblico di potenziali turisti e di addetti ai lavori, che hanno imparato a conoscere e ad apprezzare le ricchezze del Paese latino-americano.
L’Ufficio del Commercio del Perù ha trovato in Earth un ottimo partner con il quale condivide gli intenti: promuovere sempre di più la reale conoscenza della destinazione e l’immagine di un Perù contemporaneo, che ha saputo proiettarsi nel futuro senza snaturare la sua identità e senza dimenticare le sue tradizioni millenarie.

Il Perù è sempre più una meta molto amata dai viaggiatori italiani, che la scelgono non solo per le note bellezze archeologiche e naturalistiche, ma anche per la qualità e la varietà della sua cucina, che costituisce ormai un elemento fondamentale dell’identità nazionale: in Perù, infatti, si trovano materie prime eccellenti, trattate con cura, tradizioni e ricette millenarie rilette e reinterpretate in chiave contemporanea, ristoranti e chef super premiati e blasonatissimi a livello internazionale, piatti interessanti e soprattutto buoni, sapori vari, che cambiano da regione a regione. Non a caso che alcuni chef peruviani figurano da tempo fra i migliori al mondo, insieme ai più celebri colleghi europei.
In questi ultimi anni i peruviani sono anche riusciti, partendo dalla tradizione, a creare nuovi sapori e aromi, a sperimentare nuove cotture e a diversificare la produzione agricola, per dare vita ad una gastronomia sempre più interessante e attenta ai valori nutrizionali dei singoli ingredienti.

Il particolare microclima del Perù, il suo territorio così vasto e vario, le tante culture e tradizioni che si sono avvicendate nei secoli hanno consentito lo sviluppo di colture specifiche, di alimenti nutrienti e ricchi di sostanze benefiche che si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo: i superfood.
Apprezzati per il loro sapore, ma soprattutto per le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali, i superfood sono un vero e proprio tesoro, legato a doppio filo alla terra e alle tradizioni millenarie del Perù: cereali, verdure e frutta coltivati sulle Ande, ad altitudini proibitive in altre zone del pianeta, ricchi di vitamine, proteine e minerali.
Fra i più conosciuti e utilizzati, la quinoa, uno pseudocereale privo di glutine e ricchissimo di proteine, ideale per vegani, vegetariani e celiaci, che contiene fibre e minerali, oltre a tutti gli amminoacidi essenziali e a grassi in prevalenza insaturi; la maca, conosciuto come ginseng peruviano, un tubero tradizionalmente utilizzato per l’alimentazione di nobili e guerrieri; la lucuma, un frutto dal sapore dolciastro, che, ridotto in polvere, viene chiamato l’oro degli inca  per le sue straordinarie proprietà antiossidanti e antinfiammatorie: ricco di betacarotene, di vitamine B1, B2, B3 e B5, di sali minerali, la lucuma è anche ideale per i diabetici perché ha un indice glicemico molto basso.
E poi maracuya, dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, il sacha inchi conosciuto come l’arachide dell’Inca, così ricco di Omega e vitamine, la kiwicha, un piccolo cereale dall’elevato potere nutrizionale e altre numerose specie di mais e patate.

Al pari della cittadella perduta di Machu Picchu, della strabiliante architettura di Cusco, dei siti archeologici di Trujillo o della straordinaria biodiversità del territorio, la gastronomia e i superfood peruviani sanno raccontare millenni di tradizione e di cultura e diventano volano per uno sviluppo culturale e turistico in grado di attrarre appassionati e curiosi da tutto il mondo.

Per consentire di vivere in profondità le esperienze più autentiche di un viaggio in Perù è fondamentale introdurre i viaggiatori nella realtà quotidiana del Paese, a contatto con le persone.
Per questo Earth Cultura e Natura propone partenze per piccoli gruppi (max 8 pax) con autista/tour leader esperto parlante italiano: elementi di grande valore aggiunto necessari per conoscere a fondo la cultura peruviana e vivere la magia delle Ande.
Fra i viaggi proposti:
Perù Pacha Mama - 15 giorni – da 2.850€
Perù Manco Kapac - 13 giorni – da 2.570€

Si è tenuto a Firenze il 28 giugno l’evento food organizzato dall’Ufficio del Commercio del Perù in Italia (OCEX) e dal TO Earth Cultura e Natura.

ZORZETTIG A MITTELFEST: IL VINO COME IDENTITÀ CULTURALE


Il 5 luglio l'azienda di Annalisa Zorzettig sarà al festival di Cividale del Friuli dedicato alla cultura mitteleuropea. In degustazione Malvasia, Friulano e Pinot Nero
I vini di Zorzettig tornano al Mittelfest. La cantina friulana collabora anche quest’anno con il festival di Cividale del Friuli che dà spazio alle espressioni culturali dell'area Mitteleuropea. Zorzettig porterà in degustazione tre vini dalla storia mittleuropea durante l’inaugurazione di giovedì 5 luglio in Palazzo De Nordis alle 19.00: la Malvasia, il Friulano e il Pinot Nero. La scelta dei tre vini è stata fatta pensando non solo ai paesi coinvolti, ma anche agli artisti che si esibiranno nelle varie performace. Il Malvasia Myo' – Vigneti di Spessa è stato scelto perchè questa varietà è giunta in Italia da Malta e dalla Grecia, passando dalla Croazia e dalla Slovenia attraverso confini nazionali nati, spezzati e trasformati negli anni. Proprio nei paesi dell'ex Jugoslavia si possono trovare le prime tracce di impianti di Malvasia d'Istria già nel Trecento. Il Friulano, un tempo Tocai, lega il bel Paese all'Ungheria con il racconto intriso di leggenda del matrimonio tra la baronessa friulana Aurora Formentini e il conte ungherese Giovanni Batthyany. E infine il Pinot Nero, un antico vitigno che arrivò in Friuli dalla Francia nella seconda metà del XIX secolo e qui ha raggiunto espressioni tra le più rilevanti in Italia. Durante il Mittelfest i brindisi con le etichette della cantina Zorzettig diventeranno segno di ospitalità e condivisione tra i popoli.
“Quella del 2018 – spiega Annalisa Zorzettig, titolare dell’azienda – è la nostra quinta partecipazione a Mittelfest, evento in cui crediamo molto e a cui ci ispiriamo per Convivio Zorzettig, la rassegna che si svolge in primavera al nostro Relais La Collina a Ipplis. A Convivio ogni anno proponiamo incontri che inneschino un circuito virtuoso di sinergie tra il mondo dell'enogastronomia, della cultura e dell'informazione. Il vino è un dono della natura e della maestria dell'uomo, uno strumento per realizzare ciò che il Mittelfest si propone: creare un terreno comune per l’identità europea.”
Dal 1991 questo evento esplora la storia e le identità dei popoli Mitteleuropei, proponendo al pubblico le tradizioni e l’eredità culturale di quest’area geografica di cui anche Zorzettig è parte integrante, valorizzando l'Alpe Adria come crocevia di popoli e culture.
“Il nostro lavoro è imprescindibile dal territorio, dalle passioni, dalla natura, dall'arte, dalla cultura e dalle emozioni che ci circondano – prosegue Annalisa – e mai come in questa edizione del festival, dedicata ai Millennials, ritroviamo espressi questi elementi con una semplicità che sa coinvolgere ogni età. Il calendario di quest'anno prevede spettacoli adatti ai bambini di oggi come ai Ragazzi del 99”.
I Millennials, sono la generazione nata tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, cresciuta insieme all’Unione Europea e che si muove disinvolta oltre i confini degli stati, ed è già proiettata verso il futuro. Il festival porterà in città concerti, spettacoli di teatro e balletti di alcuni brillanti giovani talenti europei, con artisti da 20 paesi diversi. 31 i progetti artistici in totale.
Il programma completo su www.mittelfest.org.

giovedì 28 giugno 2018

San Vitaliano: arriva la V edizione de "'A Patan 'e Notte"





Sabato 7 luglio si rinnova l’appuntamento con l’evento nato per celebrare il gusto e la qualità dell’eccellenza regina dell'Agro-Nolano.
Giunge al suo primo importante traguardo, la quinta edizione, l’evento "'A Patan 'e Notte", dedicato alla regina dell'Agro-Nolano: la patata. Sabato 7 luglio, presso il comune di San Vitaliano in Piazza Leonardo Da Vinci, a partire dalle ore 21,00, prenderà vita questa grande festa tra musica, spettacoli, e prelibatezze tutte a base di patate, prodotto tipico d’eccellenza della nostra terra. Ad organizzare la manifestazione sarà ancora una volta l'associazione Populorum Progressio Onlus, in collaborazione con la Pro Loco de La Città di San Vitaliano, l’Azione Cattolica locale e l'associazione Unitas Onlus. L’evento si avvale, inoltre, del patrocinio del Comune di San Vitaliano e della Media Partnership del magazine online Terre di Campania. La quinta edizione de "'A Patan 'e Notte" si aprirà, come sempre, all’insegna del gusto e accoglierà i partecipanti all’evento con prelibatezze uniche, preparate seguendo le ricette tradizionali dell'area dell'Agro-Nolano. Dai contorni alla frittura, dai primi ai secondi, la patata sarà protagonista di ogni piatto. Parmigiana di patate, patata twist, patate all'insalata, gateaux di patate, crocché di patate pasta e patate, patate con salsiccia, sono solo alcune delle pietanze del menù pensato per solleticare il palato dei buongustai più esigenti. D’altronde "'A Patan 'e Notte" nasce proprio con lo scopo di rendere onore al gusto della patata, un cibo dal sapore tradizionale e buonissimo, immancabile sulle tavole di ogni abitante del Sud Italia e che, grazie alle sue proprietà organolettiche, ma soprattutto alla sua versatilità in cucina, si presenta adatto alla preparazione di tantissimi piatti prelibati. A valorizzare il prezioso tubero e a promuovere l'educazione verso il buon cibo sarà proprio il ricco menù della manifestazione basato su ricette antiche e gustose. A fornire le materie prime, ovvero le patate, per la preparazione delle pietanze sarà la ditta Spiezia Giuseppina, insieme al dott. Alfonso Fortunato. Ad allietare la serata, oltre alla presenza di stand dedicati alle eccellenze del territorio e all’area gioco con i gonfiabili dedicata ai bambini, sarà la musica di dj Cico, che saprà animare al meglio l'intera manifestazione. Anche quest'anno i proventi dell’evento saranno destinati al “Memoriale di Auschwitz e Birkneau” e consegnati nel corso dell'annuale viaggio in Polonia che si terrà nel gennaio 2019. Grazie alle precedenti edizioni de "'A Patan 'e Notte", e ad altre iniziative, finora sono stati donati circa 5.000,00 euro al museo. Sabato 7 luglio appuntamento a San Vitaliano, dunque, per un evento da non perdere all’insegna del divertimento e della riscoperta degli antichi sapori contadini.

Spaghetti bolognesi: il dibattito approda a FICO




Bologna, 28 giugno 2018 _ È il tema caldo del momento: piatto forte del mese per FICO – Fabbrica Italiana Contadina, che alla diatriba sugli spaghetti bolognesi dedicherà un dibattito domani venerdì 29 giugno, ore 18.00, in compagnia degli chef Max Poggi del ristorante al Sole di Trebbo di Reno e Alberto Bettini della trattoria Da Amerigo.

Ma questo piatto esiste davvero? «Assolutamente sì – afferma sorridendo l’avvocato Gianluigi Mazzoni, che a questa “riscoperta” si dedica da ormai due anni insieme al Comitato per la Promozione della Ricetta originale degli Spaghetti bolognesi –. Abbiamo iniziato la nostra attività con un’attenta ricerca portata avanti sul territorio di Bologna e provincia, che nel 2016 ci ha portato a registrare la ricetta ufficiale».


Un percorso a cui hanno fatto seguito eventi di presentazione e di approfondimento, tra i quali le ultime degustazioni organizzate nel mese di maggio a Villa Orsi in collaborazione con il Centergross, il maggiore polo europeo dedicato al fast fashion made in Italy, che ha sposato questo piatto della tradizione, scegliendo anche di presentarlo come format nell’ambito di tutte le fiere internazionali a cui parteciperà a partire da The Gallery, in programma a Düsseldorf dal 21 al 23 luglio 2018.

«A Bologna abbiamo sempre mangiato spaghetti. Ovviamente non come piatto ricco e “nobile” - per quello ci sono sempre state tagliatelle e tortellini - ma è una inesattezza storica dire che gli spaghetti non facciano parte della nostra tradizione»: continua Mazzoni.

Una tradizione che il Comitato per la promozione della ricetta originale degli Spaghetti bolognesi sta quindi cercando di valorizzare e riportare agli onori della cronaca per dimostrarne l’effettivo radicamento alle origini della cucina domestica locale.

Anni di “indagini” tra zdore e fonti storiche hanno permesso al Comitato di ricostruire il percorso del piatto attraverso i secoli, tra profondi cambiamenti economici e sociali che nel corso degli anni hanno influito sulle abitudini gastronomiche dei bolognesi.

Arrivando a definire gli spaghetti bolognesi come un piatto di recupero, in cui si riproponeva il ragù avanzato dalla domenica arricchito di verdure, tritato di sedano, carote e cipolla, con aggiunta di maiale, sempre presente in ogni famiglia contadina, e infine i piselli. Il formato di pasta, invece, è presente sulle tavole bolognesi almeno dalla seconda metà del ‘500.

«È paradossale quanto all’estero sia popolare un’imitazione dozzinale di un piatto della nostra tradizione, mentre in Italia se ne parla quasi come di un’eresia gastronomica. Dibattiti come quello organizzato da FICO – conclude Mazzoni – possono aiutare a fare chiarezza. Venerdì andrò con molto piacere all’incontro. È un segnale che anche grazie al nostro impegno nella valorizzazione degli Spaghetti bolognesi siamo riusciti ad attirare l’attenzione, e la conferma che siamo sulla strada giusta».

www.spaghettibolognesi.it

mercoledì 27 giugno 2018

Dal 20 al 23 settembre 2018 a Lugano torna WOPART – Work on Paper Art Fair



Più di novanta espositori da tutto il mondo
vi danno appuntamento al Centro Esposizioni Lugano
per la terza edizione della fiera internazionale d’arte
 dedicata alle opere su carta


Lugano, 27 giugno 2018 - Dal 20 al 23 settembre 2018 il Centro Esposizioni Lugano ospita la terza edizione di WOPART – Work on Paper Art Fair, la fiera internazionale interamente dedicata alle opere d’arte su carta organizzata da Lobo Swiss e diretta da Luigi Belluzzi.

Più di novanta espositori, di cui 74 gallerie provenienti da 11 paesi – ancora una volta selezionate da un comitato scientifico presieduto da Giandomenico Di Marzio, giornalista, critico e curatore d’arte contemporanea e da Paolo Manazza, pittore e giornalista specializzato in economia dell’arte – affiancate da editori d’arte e istituzioni internazionali presenteranno a WOPART 2018 un ampio panorama di opere realizzate esclusivamente su supporto cartaceo: dal disegno antico alla stampa moderna, dal libro d’artista alla fotografia d’autore, dall’acquerello, alle stampe orientali fino alle carte di artisti contemporanei,  con uno sguardo trasversale su tecniche, linguaggi ed epoche.

Molte le novità di questa terza edizione di WOPART: dal format della fiera, che si arricchisce di nuove sezioni, all’identità visiva rinnovata, progettata da Mousse Agency, all’esclusiva VIP Lounge, realizzata per la prima volta in partnership con la Maison Suisse d'Horlogerie Eberhard & Co. affiancata dalla prestigiosa Orologeria Mersmann.

Dopo il successo delle prime due edizioni, WOPART 2018 cresce sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, arricchendo il suo format: accanto alla Main Section, che quest’anno raccoglie 62 gallerie internazionali, fa la sua comparsa per la prima volta la nuova sezione Emergent, con 12 gallerie che presentano stand dedicati a giovani artisti emergenti.
Altro elemento di novità di WOPART 2018 è la seconda edizione di REAL, la Rassegna di Editoria d'Arte di Lugano, a cura della casa editrice Artphilein Editions e della libreria Choisi, che quest’anno trova spazio all’interno del padiglione fieristico del Centro Esposizioni di Lugano. Accanto agli stand delle gallerie, REAL propone una panoramica sul mercato dell'editoria d'arte con la presenza di 11 stand dedicati a editori e artisti internazionali (selezionati per open call) che vanno dagli editori più tradizionali, che utilizzano la stampa a caratteri mobili, l'incisione e la rilegatura a mano, alle case editrici specializzate in libri fotografici e libri d'artista contemporanei. Nelle giornate della fiera sono previsti momenti di book-signing e incontri per presentare al pubblico le nuove uscite editoriali.

Per dare strumenti e occasioni di approfondimento sulle opere su carta nelle sue varie sfaccettature e sui temi di maggiore attualità, WOPART offre anche quest’anno un ricco programma di eventi e iniziative collaterali, dentro e fuori dai padiglioni fieristici.

All’interno del Centro Esposizioni Lugano due focus espositivi d’eccellenza integrano l’offerta della manifestazione per il pubblico: la mostra Giampiero Bodino. Il sogno delle idee, dedicata al maestro indiscusso dell'Haute Joaillerie italiana, e la mostra fotografica Buby Durini for Joseph Beuys: Difesa della Natura in the world, a cura di Giorgio D'Orazio, con opere dalla Kunsthaus di Zurigo.
Giampiero Bodino. Il sogno delle idee presenta per la prima volta al pubblico 12 doppie tavole realizzate dall’Architetto Giampiero Bodino – famoso in tutto il mondo per le sue creazioni di alta gioielleria – in cui il disegno unisce in sé tanto la dimensione artistica quanto quella più progettuale, mostrando, in un accostamento di immediata lettura, la nascita di un gioiello dal primo schizzo tratteggiato a matita fino al render definitivo dell’oggetto-opera d’arte.
Buby Durini for Joseph Beuys: Difesa della Natura in the world racconta invece il viaggio storico di due amici dalle profonde affinità umane ed etiche – Buby Durini e Joseph Beuys – ripercorrendo fotograficamente gli ultimi quindici anni di vita del Maestro tedesco e la nascita di uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte del ventesimo secolo: Difesa della natura. Un'operazione avvenuta in Italia, e specificatamente in Abruzzo, costantemente registrata dall'occhio magico di Buby Durini, che ha accompagnato Beuys in molti Paesi del mondo in occasione dei suoi viaggi a salvaguardia della natura e in difesa dell'uomo.

Sempre la fotografia sarà protagonista di un’altra mostra, allestita negli spazi esclusivi della Eberhard & Co. & Mersmann VIP Lounge.
Viaggio nel tempo. Un racconto per immagini, a cura di Nicoletta Rusconi Art Project, riflette sull'esperienza di Fotografia italiana, galleria d’arte dedicata alla fotografia fondata da Nicoletta Rusconi all’inizio degli anni Duemila, e ne delimita il viaggio nel tempo attraverso una selezione di autori: Antonio Biasucci, Mario Cresci, Luigi Erba, Luigi Ghirri, Piero Giacomelli, Franco Guerzoni, Francesco Pignatelli, Alessandra Spranzi, Pio Tarantini, Davide Tranchina, Silvio Wolf. Un piccolo museo di opere fotografiche su carta prima dell'avvento del digitale, quando cioè i fotografi e gli artisti che utilizzavano il mezzo fotografico davano alla carta – porosa, lucida oppure opaca, leggera o pesante – un’importanza fondamentale; un progetto che consente, all'interno di una fiera dedicata alle opere d’arte su carta, un’analisi sull'importanza della materialità della foto quando la foto, prima dell'avvento del digitale e dei supporti plastici, veniva pensata dagli artisti come materia viva. In mostra, all’ingresso della Eberhard & Co. & Mersmann VIP Lounge, un’opera inedita di Mario Cresci commissionata da Eberhard & Co. ed esposta per la prima volta in occasione di WOPART.

Nel calendario degli appuntamenti ospitati all’interno del Centro Esposizioni Lugano si segnala anche il WOPART PUBLIC PROGRAM: un programma di conversazioni, proiezioni, attività didattiche, interviste con artisti, critici e storici dell’arte, consulenti e specialisti di investimenti in arte, per avvicinare il pubblico ai temi e ai protagonisti di un settore – quello delle opere d’arte su carta, e più in generale dell’arte – di sempre maggiore interesse. I talk del WOPART PUBLIC PROGRAM sono realizzati in collaborazione con Associazione Culturale Zartel, Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, Cukier Goren-Goldstein Foundation, Fondation BNP Paribas Suisse - Collection d’entreprise, Fondazione Federica Galli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Kunsthaus di Zurigo e Visarte; i laboratori didattici per la scuola primaria e secondaria di secondo grado sono realizzati in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Federica Galli; la proiezione in anteprima esclusiva del film Beuys Frame, di Pierparide Tedeschi e Marco Ligabue, sono in collaborazione con la Kunsthaus di Zurigo e la Baronessa Lucrezia De Domizio Durini.

Altra novità di rilievo per WOPART 2018 è la nascita dell’Art Week di Lugano, una settimana di inaugurazioni ed eventi organizzati in collaborazione con la Città di Lugano e con le principali realtà cittadine che operano nella promozione e nella conoscenza dell’arte moderna e contemporanea in città. WOPART è quindi capofila di un ricco programma di inaugurazioni e aperture speciali che coinvolge per l’intera settimana della fiera istituzioni pubbliche, fondazioni e gallerie private, che culminerà con la Gallery Night venerdì 21 settembre.

Infine, la nuova identità visiva di WOPART è stata progettata da Mousse Agency, che per la Work on Paper Art Fair di Lugano ha trovato ispirazione nei collage di Hans Arp, nei cut-out di Henri Matisse e negli studi sull’interazione del colore di Josef Albers: semplici forme geometriche sono disposte su un piano a simulare fogli o pezzi di carta in un processo creativo, modulare e generativo, accompagnate da un logo che si colloca nel solco della tradizione dei caratteri bastoni svizzeri.

WOPART si conferma quindi come un appuntamento sempre più importante per approfondire la conoscenza e il mercato delle opere d’arte su carta, nicchia che ha ormai conquistato un interesse a livello globale non solo per la relativa accessibilità dei prezzi. Quello della carta è, infatti, un segmento specifico del mercato dell'arte che negli ultimi anni è diventato sempre più vivace e dinamico, capace di appassionare tanto gli addetti ai lavori che i neofiti, tanto i grandi collezionisti quanto gli absolute beginner.
Parlando del disegno, è sempre più vasta infatti la comunità di cultori per cui questa tecnica non rappresenta soltanto le radici della creatività, ma anche una forma d'arte distinta e autonoma: negli ultimi 10 anni la domanda da parte del collezionismo è cresciuta a tal punto che il disegno ha registrato aumenti di prezzo costanti, con opere antiche che hanno raggiunto una crescita media del 60%, mentre quelle contemporanee si sono attestate intorno al 25%.
Nel caso della fotografia, invece, questa tendenza ha le sue radici ben più in là nel tempo, e il processo di crescita si è consolidato al punto che il mercato globale di questo segmento nel 2017 si è chiuso con un +54% rispetto al 2016, tornando ai livelli record del 2014.
Altro segmento è quello della stampa d’arte, da sempre amato da chi muove i primi passi nel mondo del collezionismo, per la possibilità di accedere a grandi nomi con prezzi contenuti e di sperimentare scelte anche ardite con un basso fattore di rischio.

WOPART è organizzata da Lobo Swiss, con il patrocinio della Città di Lugano. Sponsor di WOPART 2018 sono: BNP Paribas, Helvetia e The View Lugano. La fiera è organizzata con il supporto di: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, Biennale del Disegno di Rimini, SBF+ Associazione dei fotografi professionisti e fotodesigner svizzeri e Visarte. Car display: Tesla. Official Wine: Bellavista Franciacorta.
Main media partner: La Lettura – Corriere della Sera, RSI Radio Televisione Svizzera. Media partner: Frieze, Artnet, APOLLO the international art magazine, MOUSSE, Artprice.com, Exibart, Arte, ArtsLife, Ticino Welcome, Corriere del Ticino, Tele Ticino, Radio 3i, Ticino News.
Sponsor Tecnici: Lugano Airport, Colombo Experience, Eberhard & Co, Mersmann, Auberge, Nagel Auktionen, BIG Broker Insurance Group - Ciaccio Arte, Simonetta Rota, Arch Tailor personal architecture.

IL PREMIO CASANOVA 2018 ANNUNCIA IL SUO VINCITORE E IL PROGRAMMA DELLA SERATA DI VENERDI’ 6 LUGLIO VA AD ANDREA SEGRE’ IL PREMIO GIACOMO CASANOVA 2018

Docente universitario, saggista, promotore di progetti visionari fondati sulla sostenibilità ecologica e la circolarità dell’economia, fondatore del movimento Spreco Zero, autore del fortunato saggio “Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z” (Mondadori).

Il Premio Casanova sarà consegnato venerdì 6 luglio al Castello di Spessa di Capriva del Friuli: in anteprima assoluta, Andrea Segrè presenterà la performance

Food&wine: seduzioni e contraddizioni”.

GORIZIA - «Per aver raccontato con passione, autorevolezza e tenacia il cibo e il suo contrario, lo spreco; per averci sedotto con tante narrazioni intorno al cibo e per averne saputo preservare il valore più alto, proteggendolo dalle mode e dalle “bulimie” del nostro tempo. Ma soprattutto per aver tramandato ai giovani “II gusto per le cose giuste” nella sua recentissima Lettera alla Generazione Z (Mondadori) va ad Andrea Segrè - docente universitario, saggista, promotore di progetti visionari fondati sulla sostenibilità ecologica e la circolarità dell’economia – il Premio Casanova 2018.
Ancora una volta, dunque, la seduzione, la capacità al tempo stesso di raccontarla e di rappresentarla - in rapporto a una costante seduttiva del nostro immaginario, il cibo - saranno al centro del Premio Giacomo Casanova, promosso dall’Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova con l’Azienda Castello di Spessa e Civibank. L’edizione 2018 assegnata ad Andrea Segrè riconosce i suoi «progetti innovativi che hanno impresso e lasceranno un segno profondo: dallo spin off Last Minute Market, nato in seno all’Università di Bologna e divenuto movimento e campagna europea Spreco Zero, al Parco Agroalimentare FICO di Bologna, che attraverso Fondazione FICO sarà presidio di educazione alimentare nel segno della sostenibilità economica, ambientale e sociale». Andrea Segrè sarà premiato venerdì 6 luglio nel corso della cerimonia, in programma al Castello di Spessa e offrirà una preziosa anteprima la performance intitolata “Food&Wine: seduzioni e contraddizioni”, di scena alle 20.30. Andrea Segrè sarà premiato dal presidente di Castello di Spessa Soc. Agricola a.R. L. Loretto Pali e da Civibank, l’istituto che sin dalla prima edizione ha affiancato i promotori per sostenere un progetto profondamente radicato nel territorio e quindi in sintonia con la sua mission. Subito dopo sarà proposto il talk dedicato a “Vino e territorio: comunicare, narrare, coinvolgere”, coordinato da “Doctor Wine” Daniele Cernilli, personalità fra le più influenti in ambito enologico internazionale: interverranno i giornalisti Alfonso Di Leva, direttore del magazine IES, la nuova rivista di cultura turistica dedicata a Trieste, "città da vivere, da scoprire, da gustare"; Cristina Favento, corrispondente La Presse e firma del giornalismo turistico, di ristorazione ed enogastronomia per il quotidiano Il Piccolo e per altre testate; Richard Baudains, giornalista ed enologo, collaboratore storico del magazine di settore Decanter; e Morello Pecchioli, nota firma del giornalismo enogastronomico di nord-est, direttore del blog Goloso&Curioso e  autore per Gribaudo di vari saggi a tema storico ed enogastronomico.
Alla personalità poliedrica di Giacomo Casanova, “uomo di una multilateralità stupefacente per noi moderni” ebbe a dire Hermann Hesse, è legato con particolare affetto il Friuli e in modo specifico il Castello di Spessa a Capriva, che ospitò per due mesi l’intellettuale cosmopolita, nell’autunno del 1773. Testimonianza di quel periodo sono molte pagine della Storia della mia vita, il celebre mémoire di Casanova. Per questo dal 2003 l’Associazione Amici di Casanova, il Castello di Spessa e Civibank hanno istituito il Premio Giacomo Casanova, giunto nel 2018 alla sua 16^ edizione. Un riconoscimento promosso da tre realtà di riferimento per il territorio. Antonia Arslan, Andrea Vitali, Giannola Nonino, Mario Luzzatto Fegiz, Daniela Barcellona, Giuseppe Piccioni, Anna Maria Mori, Giorgio Pressburger e Quirino Principe sono solo alcuni dei vincitori delle precedenti edizioni, che hanno spaziato fra letteratura, cinema e teatro. 
La 16^ edizione del Premio Casanova potrà contare sulle musiche dell’arpista Tadeja Kralj, dal 2009 membro dell’orchestra “Ventaglio d’Arpe” con la quale ha suonato in oltre 100 concerti in Italia e all’estero; da settembre 2017 è prima arpa dell’Opera di Ljubljana e collabora con l'orchestra della Glasbena Matica.

Andrea Segrè, triestino classe 1961, è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna (dal 2000), dove è stato preside della Facoltà di Agraria (2005-2011) e direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari (2012-2015). Dall’anno accademico 2016-2017 insegna Economia circolare all’Università di Trento (in double appointment dal 2015). È fondatore e fino al 2015 ha presieduto Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna, iniziativa di riferimento nazionale ed europeo per la prevenzione e il recupero a fini benefici degli sprechi alimentari. Dal 2010 promuove la campagna europea di sensibilizzazione Spreco Zero, che si identifica con un vasto movimento internazionale di impegno per la riduzione e prevenzione dello spreco alimentare. Ha ideato nel 2010 la “Dichiarazione contro lo spreco alimentare” ripresa - nei suoi obiettivi portanti - dal Rapporto di Iniziativa del Parlamento Europeo approvato in seduta plenaria nel gennaio 2012 a Strasburgo: primo obiettivo ridurre del 50% gli sprechi di cibo negli Stati membri entro il 2025.  Nel 2012 ha promosso la Carta Spreco Zero, sottoscritta da centinaia di sindaci delle città italiane, poi costituitisi nell’associazione di comuni Sprecozero.net. Nel 2013 ha costituito con SWG Waste Watcher, il primo Osservatorio nazionale sugli sprechi alimentari domestici. Nel 2013 è stato nominato dal Ministro dell’Ambiente coordinatore del Piano Nazionale per la prevenzione degli sprechi alimentari (PINPAS) e poi nel 2014 presidente del Comitato tecnico-scientifico del Piano Nazionale per la Prevenzione dei Rifiuti (PNPR), poi riconfermato dal 2017. Ha ideato, con il Ministero dell’Ambiente nell’ambito delle attività PINPAS, la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in agenda il 5 febbraio, che si è svolta per la prima edizione nel 2014. Da luglio 2012 è presidente del Centro Agroalimentare di Bologna (CAAB), dove ha ideato e promosso assieme al Comune di Bologna e agli investitori privati, il Parco tematico Agro-alimentare F.I.CO (Fabbrica Italiana Contadina). È presidente del comitato scientifico del Fondo Parchi Agroalimentari italiani che ha portato alla realizzazione di F.I.CO-Eataly World e dal 2016 è presidente della Fondazione F.I.CO per l’educazione alimentare e alla sostenibilità.  Da febbraio 2015 è presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Tn). Dal 2014 è membro del Consiglio scientifico dell’Istituto Superiore di Protezione Ambientale (ISPRA), riconfermato nel 2017. Dal 2017 è membro del Consiglio scientifico del Centro per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Nel 2012 gli è stato attribuito il Premio Artusi. Nel 2013 ha ricevuto il Premio alla Carriera dell’Associazione Internazionale di Comunicazione Ambientale, il Premio Giovanni Borghi e il Premio Vincenzo Dona. Nel 2014 la Città di Imola gli ha assegnato il Garganello d’Oro.  Ultimi saggi: Economia a colori (Einaudi, 2012); Vivere a spreco zero (Marsilio, 2013); Spreco (Rosenberg & Sellier, 2014); L’oro nel piatto (con Simone Arminio, Einaudi, 2015); Cibo per il Mulino, 2015; Spreco alimentare, dal recupero alla prevenzione (con Paolo Azzurro, Fondazione Feltrinelli, 2016); Mangia come sai. Cibo che nutre, cibo che consuma (EMI, 2017); Il gusto per le cose giuste. Lettera alle generazione Z (Mondadori 2017).

press Premio Casanova 2018: Immedia SV ufficiostampa@volpesain.com  

CLAYVER RADDOPPIA: IN COMMERCIO LA NUOVA LINEA O+


L’azienda presenta la linea di contenitori O+ (High Oxygen) che affiancherà la già presente O- (Low Oxygen). Stesso materiale, ma più poroso, per diversificare le vinificazioni
La tecnologia di Clayver raddoppia. L'azienda di Savona, produttrice dell’innovativo contenitore in gres utilizzato per la vinificazione e l'affinamento del vino, ha messo in commercio una nuova linea di prodotti. Accanto alla versione standard, chiamata O- (Low Oxygen), i contenitori Clayver sono ora disponibili anche nel modello O+ (High Oxygen), con una maggiore microporosità in grado di trasferire ossigeno al vino.
Il materiale di entrambe le versioni è uno speciale gres, molto più performante della terracotta, resistente agli urti e impermeabile, ma la versione O+ è dotata di una porosità leggermente più alta rispetto alla linea standard, nonostante i contenitori mantengano le stesse forme e dimensioni. Questo permette una maggiore capacità di trasferire ossigeno al vino, rimanendo però su livelli sicuri e gestibili per quanto riguarda i rischi di ossidazione o di perdita di contenuto per evaporazione, permettendo allo stesso tempo un’evoluzione del vino senza cessione di sostanze aromatiche.
“Nel corso degli anni – spiega Luca Risso, responsabile ricerca e sviluppo dell'azienda – Clayver ha sempre cercato di andare incontro alle esigenze dei clienti, soddisfando richieste specifiche e personalizzate. La produzione di due diverse linee dimostra come l’azienda si voglia aprire ad un mercato sempre più ampio, permettendo la vinificazione di diverse tipologie di vino: la versione O+ è pensata principalmente per i vini rossi, mentre quella O- per i bianchi.”
L’azienda di Savona, nata nel 2014, si prepara così a raccogliere altri successi, dopo aver registrato degli ottimi traguardi lo scorso anno. Clayver ha registrato un tasso di crescita dei pezzi ordinati del 78% per il 2017 e i contenitori sono utilizzati in quasi 300 cantine di tutto il mondo.

Le Fattorie Fiandino in Piemonte protagoniste con il Gran Kinara alla gara ciclistica “La Fausto Coppi”




Le Fattorie Fiandino in Piemonte saranno presenti con uno stand di vendita e degustazione in occasione della prestigiosa gara ciclistica dedicata a Fausto Coppi in programma a Cuneo e nelle sue valli il 7 e l’8 luglio 2018. Giunta alla sua 31esima edizione rappresenta un appuntamento unico per gli amanti del ciclismo che avvicina ancora di più i prodotti della gamma Gran Kinara al mondo dello sport.
Un forte sodalizio che si viene a creare anche con il territorio: ricordi di alpeggi della Valle Stura, di pascoli con sfondo di montagne innevate, di fiori di cardo che svettano fieri tra i prati. Il Cynara cardunculus è l’anima di un formaggio a lunga stagionatura, che riposa in salamoia di sali siciliani dai 15 ai 20 giorni, oltre che il simbolo di una filosofia di produzione e vita. Benessere, natura e tradizione vivono nel Gran Kinara; riposano con esso e stagionano per più di 12 mesi prima di lasciare le Fattorie Fiandino. I sapori e i profumi intensi, lo caratterizzano all’assaggio grazie ai suoi cristalli croccanti di caseina, piccoli momenti di piacere.
Il formaggio a pasta dura Gran Kinara è prodotto al 100% da latte piemontese ed è particolarmente adatto per gli sportivi: ricco di nutrienti importanti come Calcio, Fosforo, Vitamina A e B12 come sottolinea il dottore nutrizionista che segue il regime alimentare dei partecipanti alla Fausto Coppi, Fabrizio Tamburini che consiglia agli sportivi uno spuntino a base di Gran Kinara con due datteri.
Anche Marco Olmo, runner vegetariano, che sarà presente al nostro stand sabato 7 luglio dalle 10 alle 12.30, è un grande estimatore del Gran Kinara per il grande apporto di proteine presenti al suo interno, per la rapida assimilazione dei nutrienti e per il “senza lattosio”. Il formaggio a pasta dura de Le Fattorie Fiandino è anche apprezzato da un altro sportivo che sarà presente nello stand Fattorie Fiandino, sempre sabato 7 luglio dalle 15.30 alle 18: Nicola Camera, maestro dello sport CSEN body building & fitness e preparatore atletico. In questo appuntamento dedicato interamente allo sport sarà dunque possibile esplorare ed approfondire le peculiarità del Gran Kinara nell’attività sportiva sotto due diversi aspetti.
La Granfondo Fausto Coppi 2018 sarà anche l’occasione per poter assaporare il Gran Kinara, ne forniremo un assaggio ad ogni partecipante (all’interno del pacco gara) e sarà protagonista al Pasta Party all’arrivo dei ciclisti.

Cortina tra le Righe 2018 | Il programma completo 10-14 luglio



Dal 10 al 14 luglio un programma intensissimo di formazione giornalistica tra corsi focalizzati sull’esplorazione delle nuove sfide digitali – open source, data journalism, fake news, “tribù” di haters e diritti all’immagine – e appuntamenti “stilistici” a tu per tu con grandi firme della carta stampata, della tv, della radio, del web.

Una settimana-evento dedicata al giornalismo ma anche un’occasione per vivere esperienze speciali sulle Dolomiti.

Gialle&Co Pride- plateau arcobaleno e patata al bacio per il 30 giugno

Da giovedì 28 giugno al Milano Pride, che raggiunge il suo culmine il 30 giugno, Gialle&Co si tinge dei colori dell’arcobaleno: si chiama Mini Pride, il plateau di sei mini baked dai toni e gusti diversi a €14. “Sei proposte come i colori della bandiera arcobaleno che rappresenta tante diversità e che vogliamo supportare e celebrare in questa giornata culmine di una settimana a sostegno dei diritti della comunità LGBT” racconta la chef del ristorante Deborah Dyan.

Gialle&Co crede nell’amore in ogni sua forma: per questo sabato 30 giugno a qualsiasi coppia che manifesti il proprio affetto all'interno del locale dandosi un bacio, fotografandolo e postando su instagram, taggando Gialle&Co e usando #giallelove come hashtag, verrà loro regalata una mini baked colorata tra le sei proposte per il Milano Pride.

Gialle&Co.

Gialle&Co. è il primo ristorante a Milano che trasforma e reinterpreta in chiave italiana la tipica baked potato inglese.
Si trova in zona Moscova il ristorante meneghino interamente dedicato alla patata cotta al forno e declinata in quindici ricette signature e altre stagionali ideate dallo chef Andrea Vigna. Ce n'è per tutti: dalle Fishytariane alle Veggytariane, dalle Meatariane alle Vegane.

Tutto nasce dall'idea di cinque amici, durante un viaggio a Londra. Cercando qualcosa di tipico e poco distante dall'albergo la compagnia approda in un pub dove la proprietaria acclama a gran voce che qui si possono trovare le migliori baked potatoes della città. Ne ordinano diverse, dalla classica burro panna acida e bacon alla variante con pollo e salse, ma il tasting non è soddisfacente: pesantezza e gusto sciapo. Uno di loro decide quindi di sfidare la proprietaria a cucinare una baked potato all'italiana, in cambio di carpire i segreti della ricetta tradizionale. Quella notte nasce la prima ricetta della baked potato di Gialle&Co., la Threecolore con stracciatella, songino e pomodorini.

Le proposte:
 

Dai 7 agli 11 euro le proposte di Gialle&Co hanno nomi divertenti e ironici, come il concept del locale: si dividono in Fishytariane , per gli amanti del pesce, in Meatariane, per chi non può fare a meno della carne, in Veggytariane e Vegane per il popolo green.
Dodici proposte classiche e altre tre stagionali che arricchiscono la scelta dei menu. I signature dishes di Gialle&Co sono senza dubbio la Dr. Salmon& Mr. Butter (con salmone affumicato norvegese, burro alle erbe, crème fraîche, semi di zucca); la Mortacci yours (con guanciale croccante, salsa carbonara e pecorino); la Mamma’s (con ragout alla bolognese, besciamella, parmigiano) e  la  Semper Green (gorgonzola dolce, porri, pistacchio).

Il design:

L’interior design del locale si ispira a luoghi rurali e genuini, attraverso l’utilizzo di materiali grezzi, ma che trattati ed accostati nel giusto modo diventano raffinati e inusuali. Un design elegante ma nude, il locale è caratterizzato dalla ricerca di pezzi vintage e dalla sperimentazione attraverso le contaminazioni di materiali antichi con altri ultramoderni. Ma la vera innovazione è la costruzione di una serra all'interno del locale: cucina e bar sono racchiusi all’interno di un artistico collage di vecchie vetrate vintage recuperate in tutta Italia, per trasmettere la sensazione di mangiare all’esterno pur essendo all’interno, in un gioco di dentro e fuori che trasporta in un mondo rurale, lontano dalla caotica Milano.

Contatti:
Gialle&Co
Via A. Volta, 12
20121 Milano
3208986870
info@gialleandco.com
 

martedì 26 giugno 2018

San Vitaliano: arriva la V edizione de "'A Patan 'e Notte"




Sabato 7 luglio si rinnova l’appuntamento con l’evento nato per celebrare il gusto e la qualità dell’eccellenza regina dell'Agro-Nolano.
Giunge al suo primo importante traguardo, la quinta edizione, l’evento "'A Patan 'e Notte", dedicato alla regina dell'Agro-Nolano: la patata. Sabato 7 luglio, presso il comune di San Vitaliano in Piazza Leonardo Da Vinci, a partire dalle ore 21,00, prenderà vita questa grande festa tra musica, spettacoli, e prelibatezze tutte a base di patate, prodotto tipico d’eccellenza della nostra terra. Ad organizzare la manifestazione sarà ancora una volta l'associazione Populorum Progressio Onlus, in collaborazione con la Pro Loco de La Città di San Vitaliano, l’Azione Cattolica locale e l'associazione Unitas Onlus. L’evento si avvale, inoltre, del patrocinio del Comune di San Vitaliano e della Media Partnership del magazine online Terre di Campania. La quinta edizione de "'A Patan 'e Notte" si aprirà, come sempre, all’insegna del gusto e accoglierà i partecipanti all’evento con prelibatezze uniche, preparate seguendo le ricette tradizionali dell'area dell'Agro-Nolano. Dai contorni alla frittura, dai primi ai secondi, la patata sarà protagonista di ogni piatto. Parmigiana di patate, patata twist, patate all'insalata, gateaux di patate, crocché di patate pasta e patate, patate con salsiccia, sono solo alcune delle pietanze del menù pensato per solleticare il palato dei buongustai più esigenti. D’altronde "'A Patan 'e Notte" nasce proprio con lo scopo di rendere onore al gusto della patata, un cibo dal sapore tradizionale e buonissimo, immancabile sulle tavole di ogni abitante del Sud Italia e che, grazie alle sue proprietà organolettiche, ma soprattutto alla sua versatilità in cucina, si presenta adatto alla preparazione di tantissimi piatti prelibati. A valorizzare il prezioso tubero e a promuovere l'educazione verso il buon cibo sarà proprio il ricco menù della manifestazione basato su ricette antiche e gustose. A fornire le materie prime, ovvero le patate, per la preparazione delle pietanze sarà la ditta Spiezia Giuseppina, insieme al dott. Alfonso Fortunato. Ad allietare la serata, oltre alla presenza di stand dedicati alle eccellenze del territorio e all’area gioco con i gonfiabili dedicata ai bambini, sarà la musica di dj Cico, che saprà animare al meglio l'intera manifestazione. Anche quest'anno i proventi dell’evento saranno destinati al “Memoriale di Auschwitz e Birkneau” e consegnati nel corso dell'annuale viaggio in Polonia che si terrà nel gennaio 2019. Grazie alle precedenti edizioni de "'A Patan 'e Notte", e ad altre iniziative, finora sono stati donati circa 5.000,00 euro al museo. Sabato 7 luglio appuntamento a San Vitaliano, dunque, per un evento da non perdere all’insegna del divertimento e della riscoperta degli antichi sapori contadini.

ULTIMA SETTIMANA PER VEDERE A LA REGGIA DESIGNER OUTLET LA MOSTRA DEL FOTOGRAFO GIUSEPPE DI VAIO NAPOLI TIMELESS | 2018 EXHIBITION Fino al 1 luglio 2018


Fino al 1 luglio 2018 è possibile visitare a La Reggia Designer Outlet Napoli Timeless | 2018 Exhibition, la mostra del fotografo e regista napoletano Giuseppe Di Vaio, che da anni cristallizza su negativo atmosfere, gioie e dolori della sua città. Napoli Timeless è il viaggio di un autore profondo dentro la millenaria storia di uno dei luoghi più affascinanti al mondo, Napoli: città ma anche leggenda, miscela di culture e colori, da sempre aperta a occhi indiscreti, a tratti inaccessibile, da sempre poetica.

La Reggia Designer Outlet rende omaggio alla città partenopea, scegliendo il racconto visivo di Giuseppe Di Vaio e proseguendo così il lavoro dell’autore sulla città iniziato nel 2013 che, dopo anni di ricerca, vede il focus puntato sui protagonisti della rinascita sociale, artistica e culturale della città: la gente, i vicoli e i segni che caratterizzano Napoli in una selezione di fotografie che fanno rivivere nuove e vecchie atmosfere. Risultato è l’evoluzione di una storica città che nonostante il passare del tempo lascia inalterate le sue scene classiche, mostrando il cambiamento attraverso i nuovi e vecchi protagonisti.  Dall’immagine copertina dell’evento, che ritrae un gruppo di scugnizzi che si avviano verso un ennesimo tuffo, alla classica partita di calcio nella storica galleria Umberto I. Dall’impenetrabile mercato del “Buvero” al leggendario Palazzo Donn’Anna, si fondono i miti terreni e quelli spirituali di una città, raccontata da un suo profondo conoscitore. Specializzato in fotografia in bianco e nero, che ha contribuito a renderlo conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero, Giuseppe Di Vaio, in occasione di questa nuova esposizione per La Reggia Designer Outlet, sceglie di dare maggior spazio al colore con l’esposizione di varie immagini che daranno anche una visione inedita delle isole a largo della città. Trentotto scatti totali, di cui quindici inediti, danno vita a una mostra forte e vera in un susseguirsi di migliaia di azioni lasciate spesso intatte nel tempo e nelle atmosfere, dove l’unica variante è il volto dei suoi protagonisti. Napoli Timeless è un viaggio dall'interno della città autentica, attraverso i suoi caratteri, la sua umanità variegata che ancora convive sotto un unico cielo. Dove, per le strade, uomo ed etnia sono la stessa parola. È una ricostruzione delle sensazioni centenarie dei quartieri più popolari e popolati, attraverso gli occhi di chi anima la città.
L’idea di mostrare i miei scatti ad un pubblico così vasto, in un luogo come La Reggia Designer Outlet, mi ha stimolato dal primo momento. Per il rapporto che ho con questa città, il fatto che il mio lavoro su Napoli sia così ricercato mi inorgoglisce” – ha dichiarato Giuseppe Di Vaio -. “Napoli è una città senza tempo. Il susseguirsi di migliaia di azioni lascia intatte alcune atmosfere modificandone soltanto i protagonisti. E mi piace cogliere con il mio lavoro atmosfere e persone, attraverso le quali riscopro la città giorno dopo giorno.”

Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro Centro la mostra di Giuseppe Di Vaio Napoli Timeless | Exhibition 2018 e, più in generale, il lavoro che ha svolto in questi anni. Di Vaio racconta in modo autentico una città che tutti noi amiamo - ha dichiarato Stefano Vaccaro, Direttore de La Reggia Designer Outlet –. Siamo certi che il lavoro di Giuseppe Di Vaio offrirà una visione privilegiata di Napoli agli oltre 400.000 visitatori che normalmente visitano il nostro Centro durante il mese di giugno. È in fondo il nostro modo di concedere loro una visione speciale di un territorio che offre tantissimo, ricco di storie, di miti, di aneddoti, di eccellenze che non lasciano indifferenti, anche chi, come noi, lo vive tutti i giorni”.

Napoli Timeless è una rivisitazione dell’omonimo libro dell’autore Giuseppe Di Vaio uscito nel Novembre del 2016, e la rappresentazione visiva di un suo progetto descrittivo sulla città di Napoli nato nel 2013, “Napoli Photo Project” (@napoliphotoprojetc). La mostra è parte del calendario di eventi dell’estate McArthurGlen, che punta a offrire ai visitatori dei Centri diversi eventi all’insegna della cultura e dell’intrattenimento.
Giuseppe Di Vaio
Fotografo, e regista Napoletano, Giuseppe Di Vaio nasce a Napoli nel 1981.Dopo anni di professione e studi dedicati alla dinamica fotografica inizia il suo percorso di racconto. Dal 2013 con Napoli Photo Project, racconta la città dai suoi infiniti angoli , mettendola all'attenzione del Mondo grazie all'avvento di social network come Instagram che riconosce la qualità dei suoi progetti, definisce "fantastiche" le sue foto e lo nomina per due volte "Suggested Used", massimo riconoscimento tra trecento milioni di utenti. Descritto da "L'Espresso" nel 2015 come uno degli street photographers più esperti in circolazione, produce progetti di successo sulla città, come “Naples Ink Project” in collaborazione con il giornalista del “New York Times” R.Capasso, e in altre capitali Europee. Nel 2016 l'esordio nel cinema con il primo cortometraggio, laboratorio a cielo aperto con i ragazzi di Scampia. Racconta nel 2016 Napoli per Canon, e pubblica il suo primo libro fotografico edito da “Marotta&Cafiero”.Nel 2017 espone una personale sulla città nell’"Aeroporto internazionale di Napoli". Attualmente collabora attivamente con prestigiosi giornali come "The Guardian" e porta avanti due progetti di regia.

McArthurGlen Group
Il Gruppo McArthurGlen, il principale proprietario, sviluppatore e gestore di outlet in Europa, è stato fondato da Kaempfer Partners nel 1993. Pioniere nel retail di designer outlet nel continente europeo, McArthurGlen ha da allora sviluppato 630.000mq di spazio outlet. L’azienda gestisce attualmente 24 Designer Outlet in 9 paesi: Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda e il Regno Unito. Nel 2013 McArthurGlen è diventata una joint venture tra Kaempfer Partners e Simon Property Group Co. (NYSE: SPG), la retail property company più grande del mondo. Come parte della sua attuale espansione McArthurGlen ha iniziato o sta pianificando lo sviluppo di nuovi designer outlet: MÁLAGA (Spagna meridionale), REMSCHEID (vicino alle città tedesche di Colonia e Dusseldorf) e GHENT (tra le città belghe di Bruxelles e Bruges). Per informazioni aggiuntive su McArthurGlen Group: www.mcarthurglengroup.com