giovedì 30 aprile 2020

#ItalyAtWork: Josas Immobiliare e Starting Finance lanciano la challenge per i professionisti

“Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”: è il titolo che Paul Gauguin aveva attribuito a una delle sue opere più note, realizzata nel periodo più difficile della sua vita. Ispirati da queste parole, che paiono calate nella nostra situazione attuale, quella di persone e di lavoratori, rallentati dall’emergenza Coronavirus – se non addirittura immobilizzati! - ma pronti a imboccare il sentiero del rilancio, ci chiediamo: ma quanti siamo? Quali sono i nostri volti? Quanti siamo a contribuire ogni giorno e positivamente al tessuto economico del nostro Bel Paese? Professionisti, imprenditori, innovatori, startup: siamo la spina dorsale del sistema Italia! E allora, proviamo a conoscerci e a riconoscerci proprio mentre la nazione si incammina sul sentiero della normalità.

Da un percorso di confronto e condivisione nasce un’iniziativa che fa della sinergia il proprio punto di forza: Josas Immobiliare, la boutique di broker commercial real estate - professionisti del settore retail e Starting Finance, la più grande community per l’informazione finanziaria di millennial e under 30 si fanno promotori della campagna #ItalyAtWork, che ha l’obiettivo di invitare tutta la compagine professionale su LinkedIn, il più importante social network mondiale per i professionisti e il mondo dell’economia, a emergere da questo sottile strato di nebbia che, a causa dell’emergenza sanitaria, è calata sul nostro sistema economico e industriale.

L’unione fa la forza e fa brillare la strada davanti ai nostri piedi: percorrendola, potremo tornare a costruire il futuro e la rinascita italiana. La forza del settore immobiliare, l’energia delle giovani startup e la competenza economico-finanziaria diventano i pilastri per ridare fiducia, profondità e persino un po’ di allegria alla galassia dei professionisti che sono pronti a ripartire, nonostante le incertezze di queste settimane, stretti fra preoccupazioni, bisogno di rinnovato sostegno e tanta voglia di ricominciare.

#ItalyAtWork è così un’iniziativa in stile “challenge” che punta a creare un’occasione di conoscenza delle professionalità esistenti nel sistema industriale italiano. Come? In modo “serio ma spensierato”: con un selfie e poche righe di testo che raccontano l’essenza del proprio ruolo all’interno del mondo del lavoro. Si può partecipare autonomamente e anche invitare amici a unirsi a loro volta. Dal cuoco al manager aziendale, dal collega imprenditore al membro del proprio team di sviluppo; dal consulente assicurativo al commerciante del negozio sotto casa fino all’advisor della propria avventura imprenditoriale: qualunque sia la tua professione, ti aspettiamo!

Per partecipare

1. Pubblica una tua foto
2. Descrivi brevemente il tuo lavoro e usa #ItalyAtWork come hashtag
3. Tagga amici/colleghi per invitarli a partecipare
I protagonisti
Josas Immobiliare

Società di specialisti nel settore del commercial real estate, Josas è una realtà che non si limita alla semplice compravendita di un immobile ma punta a definire per il cliente una strategia complessa e sartoriale, attenta a ogni tipo di esigenza tecnica ed economica. La conoscenza del mercato e delle esigenze dei clienti li ha portati a entrare nel The International Retail Network, con l’obiettivo di accompagnare i brand anche nello sviluppo nel resto d’Europa e negli Stati Uniti. La peculiarità dell’attività di Josas risiede nella ricerca capillare sul territorio, che gli permette di avere una sempre aggiornata banca di dati e informazioni su andamenti, flussi, trend e previsioni che possono far intuire all’occhio esperto il possibile cambiamento di una zona o di un’altra, la crescita o il calo del valore degli immobili e una potenziale rigenerazione metropolitana.
Starting Finance


Una squadra di under 30 che durante i giorni del lockdown da Coronavirus non solo non ha fatto calare il ritmo, ma anzi ha aumentato la frequenza delle proprie attività, intraprendendo azioni originali e puntando su informazione e innovazione: Starting Finance è la startup e il network di giovani esperti e appassionati di finanza che punta a lavorare sull’oltre 70% di italiani – dati Banca d’Italia – che con difficoltà riesce a tenersi informato su temi di economia. Insieme piattaforma di informazione, educazione e gamification, Starting Finance è la nuova promessa dello scenario finance & business, che ha già riscontrato la fiducia degli investitori. Forti di un aumento di capitale appena confermato da oltre 200k €, Starting Finance oggi conta un attivo di oltre 400k € fra chip-in e investimenti, stabilizzandosi su di una valutazione pre-money da circa 3 milioni di euro.

Donna Parola e Diritto Poesie di donne dall’America Latina



Evento online per resistere e condividere insieme
alle donne di tutti i paesi del mondo
A cura di Ana María Pedroso Guerrero, Rocío Bolaños, Amos Mattio

Partecipano all’evento
 María Elena Blanco (Cuba), Rocío Bolaños (El Salvador),
Giselle Lucía Navarro Delgado (Cuba) Mirna Ortiz Lopez (Cile),
Ana María Pedroso Guerrero (Cuba), 
Kalua Rodríguez (Cuba), Eva Laura Testa (Venezuela).


 Giovedì 30 aprile 2020, ore 19.30
Casa della Poesia di Milano ⁄ Canale Youtube

Venerdì 1 maggio 2020, ore 17.30
Live instagram @poetryismypassionmilan

Alla vigilia del giorno che commemora le lotte per il cambiamento e la giustizia sociale, un invito ad ascoltare le donne, capaci di omaggiare la storia con sincerità e poesia.

Donna Parola e Diritto. Poesie di donne dall’America Latina è il doppio evento online in programma Giovedì 30 aprile alle 19.30 nel consueto appuntamento (streaming) de La Casa della Poesia di Milano, e  Venerdì 1 maggio alle 17.30 Live Instagram sulla pagina di Poetry is my Passion.  

Il doppio appuntamento è organizzato dall’Associazione Cubeart in collaborazione con La Casa della Poesia di Milano, il progetto “Poetry is my passion”, l'Instituto Cervantes Milán, e il progetto “Milano Città Mondodo#05 - La Città delle Donne".

Ana María Pedroso Guerrero, responsabile dell’Associazione Cubeart “Da sempre le donne hanno avuto una posizione importante nella lotta per i diritti umani, contro ogni forma di discriminazione e di violenza… sappiamo bene che la poesia ha una forza intrinseca in grado di abbattere ogni muro e di unire i popoli: pensieri, cuori e anime. In un momento di obiettiva difficoltà dobbiamo avere la forza di sollevarci e di alzare sempre più lo sguardo verso dimensioni più sottili, in una unità di persone, di culture e di aspirazioni, senza alcun tipo di virus…Partendo dalle donne, dal loro sentire, dalle loro voci, dalle loro parole.”

Giovedì 30 aprile 2020 alle 19.30 dalla Casa della Poesia di Milano ⁄ Canale Yutube, dopo il saluto di Teresa Iniesta, Direttrice Instituto Cervantes Milán, tutte le poesie saranno trasmesse in spagnolo con la traduzione in italiano di Amos Mattio, che introdurrà la serata.

Venerdì 1 maggio alle ore 17.30, live su instagram @poetryismypassionmilan Ana María Pedroso Guerrero incontra le poetesse e le artiste che hanno partecipato all’evento che racconteranno il loro lavoro quotidiano come attiviste e il significato del primo maggio nei loro rispettivi paesi d’origine.


Per saperne di più
Promosso dall'associazione Cubeart e portato avanti da oltre un decennio insieme ad altre realtà associative delle comunità internazionali milanesi e italiane, Poetry is my passion è un progetto di poesia a valenza sociale che riprende l’idea di progetto come valorizzazione dell’intercultura e delle diversità linguistiche.
Poetry is my passion coinvolge artisti di paesi diversi, creando forme di connessione e di condivisione fra poeti, musicisti, attori e operatori culturali.
Al centro, la lingua, il nostro patrimonio più prezioso, che ha nella poesia una delle sue principali espressioni. 

Il primo evento di quest’anno, Donna: una città mille lingue. Poetry is my passion, inizialmente in programma al Museo delle Culture di Milano Mudec, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Poesia all’interno del palinsesto “Milano Città Mondo #05 - La Città delle Donne” e del progetto del Comune di Milano "I Talenti delle Donne", è stato realizzato online il 21 marzo 2020 ispirando un deciso messaggio di forza,  di comunione e di solidarietà. 
  

Al via il nuovo Master in DESIGN FOR FOOD del Politecnico di Milano in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e gestito da POLI.design, che punta a formare professionisti capaci di affrontare il settore food con un approccio progettuale e sperimentale integrato a 360°



DESIGN FOR FOOD
I Edizione
Gennaio 2021
www.polidesign.net/designforfood
In Italia e nel mondo le filiere alimentari rappresentano nella loro complessità e articolazione un asset primario e caratterizzante nella struttura socioeconomica e un settore chiave per le azioni trasformative che vanno nella direzione della sostenibilità e circolarità.

L’offerta del food contemporaneo, già caratterizzato da forme, sperimentazioni ed esperienze fortemente orientate all’innovazione e al progetto richiede sempre più una expertise trasversale, in grado di integrare in modo strategico competenze di design, scienze e tecnologie gastronomiche, scienze sociali e ingegneria alimentare.

Il Master Design For Food vede l’avvio di un’importante e prestigiosa collaborazione tra Polidesign, Società Consortile del Politecnico di Milano che produce tutta l’offerta dei Master di professional education e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che vanta una pluriennale esperienza nella formazione nel campo alimentare. 

In partenza a gennaio 2021, il percorso formativo è organizzato secondo un mix di attività teoriche e pratiche fatto di lezioni frontali ad attività progettuali hands-on con partner privati e pubblici organizzate in forma di workshop.

Elementi caratterizzanti saranno poi gli study tour, viaggi didattici che permetteranno ai partecipanti di vivere esperienze sul campo, avvicinandosi ai temi trattati con una conoscenza esperienziale di casi e attori reali.

Obiettivo del Master Design for Food è proprio quello di formare innovatori e trasformatori caratterizzati da un profilo capace di unire l’approccio progettuale e sperimentale concreto del design alla conoscenza tematica delle logiche sottese al settore food in tutta la sua estensione delle scienze gastronomiche.

La proposta formativa mira alla creazione di professionisti capaci di gestire l’intero processo “dal campo alla tavola”, passando per i sistemi produttivi e di servizio più avanzati, con un’attenzione specifica alla sostenibilità nelle sue diverse declinazioni ambientali e sociali.

Il Master guiderà gli studenti nella comprensione dell'intero processo di trasformazione alimentare, acquisendo la capacità di comprenderne e gestirne tutte le fasi: dalle dinamiche sociali, estetiche e del gusto fino allo sviluppo di esperienze alimentari, dall’ideazione al processo sino all’implementazione di soluzioni di prodotto-servizio innovative.

I profili d’impiego offerti al termine del Master sono molteplici e spaziano dall’impiego nell’ambito della ricerca&sviluppo, della progettazione e gestione dei servizi nei processi d’innovazione d’impresa, ai ruoli consulenziali in grado di sviluppare sfide innovative complesse di natura privata o pubblica, a ruoli di civil servant in soggetti pubblici per la messa a punto di strategie e policy, sino alla gestione di esperienze ed eventi per la promozione territoriale, culturale e sociale in ambito alimentare o infine allo sviluppo di progetti imprenditoriali indipendenti.

Il Master è offerto a un mercato nazionale e internazionale e si svolgerà in lingua inglese.

Per costi e modalità di iscrizione, visitare il sito www.polidesign.net/designforfood e www.unisg.it/corsi-iscrizioni/master-in-design-for-food.

Data l’attuale situazione in continua evoluzione dovuta alla diffusione del Covid-19 in diversi paesi, si comunica che potrà essere fornita agli iscritti comunicazione di eventuale posticipo dell’avvio delle attività didattiche con 3 mesi di anticipo rispetto alla data di avvio prevista, mantenendo tutte le previsioni del contratto di partecipazione al Master.

Per qualsiasi informazione è possibile contattare il seguente indirizzo: formazione@polidesign.net

CORONAVIRUS: ETILIKA, RADDOPPIO ORDINI VINO DURANTE EMERGENZA Le curiosità sui gusti dei consumatori: i prodotti più venduti durante il lockdow

Etilika.it con un clic porta i vini preferiti a domicilio, un’offerta di qualità che può contare su oltre 1.500 etichette selezionate. Cinque quelle più gradite dai consumatori durante il lockdown
Roma, 30 aprile 2020 – Etilika.it, l’enoteca online con i migliori vini in Italia, è grado di offrire anche in queste settimane tutti i suoi prodotti ai consumatori italiani. Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di quelle legate all’emergenza attuale, infatti, l’azienda ha rafforzato e riorganizzato la sua struttura, potendo così garantire un servizio efficiente e rapido su tutto il territorio nazionale. 
“La nostra tempestività ci ha permesso di raccogliere in brevissimo tempo un volume decisamente inaspettato di recensioni certificate con voti eccellenti, la percentuale 99% dei casi che ci rende ovviamente orgogliosi” spiega Michele Trotta, co-founder e Amministratore Delegato di Etilika. 
Oggi continuiamo a consegnare in tutta Italia in 24/72 ore e offriamo al cliente una vasta gamma di prodotti, con condizioni vantaggiose consultabili sul nostro sito, a partire dalla scontistica di 10 euro sul primo ordine - prosegue Trotta - sulla nostra piattaforma si possono trovare prodotti per qualsiasi gusto e palato, dai vini più conosciuti a quelli più raffinati, dalla grande presenza di quelli italiani sino agli champagne francesi, a prezzi sempre realmente competitivi”.
Per aiutare il consumatore nella scelta, Etilika.it propone anche un sistema di valutazione dei vini: una “griglia di degustazione” con informazioni sulle qualità dei prodotti, che consenta d’individuare quelli più affini ai propri gusti. 
Sulla situazione di emergenza attuale, l’AD specifica: “Abbiamo conosciuto un’impennata del lavoro che ha portato a un raddoppio del fatturato nel giro di tre settimane, con un investimento sulle risorse umane concentrato soprattutto sulle funzioni di magazzino e backoffice. In questa circostanza, per garantire la massima sicurezza, abbiamo triplicato le linee di assemblaggio delle confezioni che contengono i vini, in modo da distanziare il più possibile gli addetti al packaging, che attualmente lavorano a non meno di quattro metri uno dall'altro.
Siamo riusciti così a soddisfare l’aumento di ordini, raddoppiati nel giro di pochi giorni, grazie anche a una logistica che muove più di un milione di bottiglie all'anno, con un magazzino di nostra proprietà e gestito direttamente da noi: fattore che ci permette di lavorare gli ordini in modo molto rapido e consegnare in 48/72 ore in tutta Italia, su Roma persino in meno di un giorno. In un periodo in cui tanti e-commerce stanno avendo molte difficoltà e ritardi nelle consegne – conclude Trotta - noi siamo efficienti come sempre”.
Tutte le informazioni disponibili su: www.etilika.it
Curiosità sui gusti dei consumatori: i prodotti più venduti durante il lockdown
Brunello 2015: ultima annata considerata tra le migliori con undici vini recensiti 100/100 James Suckling
Vini bianchi sotto i 10€ di cantine disponibili al supermercato: dovuto realisticamente al fatto che molti consumatori abituati ad acquistare vini dagli scaffali della grande distribuzione supermercato oggi li comprino online
Champagne: un’ottima soluzione per concedersi un momento "solenne" oggi che si è costretti a casa, bevendo quello champagne che solitamente si apre in occasioni particolari
Rossi pugliesi: trend già conosciuto negli ultimi mesi
Lambrusco: classico vino “da tutti i giorni” e ora che si è costretti nella quotidianità il consumo è evidentemente aumentato

Il vino, la filiera
Il vino, fino a una quarantina di anni fa, era a tutti gli effetti considerato un bene di prima necessità. Con il tempo chiaramente questa caratteristica è cambiata ma il suo consumo è rimasto fortemente radicato nella cultura alimentare e nella socialità, tanto da rappresentare qualcosa di difficilmente rinunciabile.
Quella del vino è una filiera complessa. Fiore all’occhiello del nostro made in Italy, il vino rappresenta un riferimento culturale e alimentare sulle nostre tavole e su quelle di tutte il mondo. 
Una filiera che dal punto di vista pratico è fatta di tanti passaggi, di analisi chimiche e organolettiche, di bottiglie, di capsule, di tappi, di etichette, di cartoni, di legno fino allo stoccaggio dei nei magazzini: è sufficiente la mancanza di uno solo di questi componenti per farla bloccare.  La mancata possibilità di commercializzazione di questi giorni, dovuta alla chiusura di ristoranti, hotel, enoteche, mette chiaramente in difficoltà l’intero settore e le opportunità del consumatore. A suo vantaggio, però, c’è l’e-commerce, che garantisce al contempo l’attività d’impresa.


Particolare Milano, riparte con delivery e asporto



“Il 10 aprile sarebbe stato il nostro primo anniversario, 1 anno dall'apertura, ma non vediamo l'ora di riaprire e ripartire” racconta Luca Beretta, il maitre e sommelier di Particolare Milano.
“Dal 4 maggio partiremo con il servizio di asporto e di delivery, un servizio di smart lunch per pranzo che cambia settimanalmente e un menu per la sera più elaborato, in particolare sono 6 le portate tra cui scegliere che cambieranno, tra i signature con cui si parte: Tartare di gamberi e avocado; Battuta di manzo, uovo, capperi, acciughe e cipolla agrodolce; Lasagna bianca con genovese; Fritto leggero di calamari , gamberi e zucchine; Hamburger con burrata, friggitelli e cipolla caramellata e Millefoglie con crema pasticciera e cioccolato. Inoltre stiamo per implementare un servizio di box con tutti gli ingredienti e delle ricette da realizzare direttamente a casa con i piatti che risultano difficili da trasportare con il delivery” spiega lo chef Andrea Cutillo.
Sarà possibile anche acquistare tutte le bottiglie presenti in cantina a un prezzo da enoteca e servite alla temperatura ottimale. Inoltre direttamente dal sito ci sarà la possibilità di acquistare un dining bond per un menu degustazione al valore di 50 euro al posto del classico da 60 con in omaggio un calice di benvenuto.
Inoltre da Particolare Milano verrà trasformato il giardino nascosto che si affaccia sui cortili milanesi, la nuova struttura pensata per essere camaleontica nel susseguirsi delle stagioni, in modo tale da rispettare le distanze di sicurezza, naturalmente immerso nel verde delle piante grazie ad ampie vetrate che rendono l’idea di una grande serra nel cuore di Milano, dimezzando il numero dei coperti.
Al momento dell'apertura verranno rispettate le norme previste: si prenderà la temperatura dei clienti e verrà rispettata l'igienizzazione delle mani prima di sedersi a tavola. “Garantiremo la sanificazione certificata giornaliera del locale prima di ogni servizio oltre alle norme igieniche sanitarie già in vigore. Il personale verrà munito di guanti ed eventuali mascherine durante tutto il servizio, ma questo non nasconderà mai il nostro sorriso!” spiega Luca Beretta.
Particolare Milano
Talvolta è proprio un particolare a fare la differenza. Ogni luogo può essere “particolare” ma questa è la scommessa di un trio di soci con in comune la passione per la ristorazione: uno chef, Andrea Cutillo e il maitre e sommelier Luca Beretta. Hanno creato la loro tana, che vuole essere un punto di accoglienza per tutti coloro che vogliono uscire e sentirsi a casa, che desidererebbero un cocktail ma forse anche una cena, che arrivano per un aperitivo post lavoro e si trovano in un giardino di oltre 100 mq nascosto a Porta Romana, in via Tiraboschi 5. 26 coperti all'interno e una 40ina nel giardinetto esterno attorniato da piante e luci sognanti. Ecco perché Particolare.
La cucina dello chef Andrea Cutillo
Una cucina creativa e mediterranea, un'attenta selezione di piccoli produttori e una forte attenzione a privilegiare l';allevamento italiano ed etico, una filiera pulita di approvvigionamento degli ingredienti della cucina. Una cucina che è senza fissa dimora, concreta e senza voli pindarici, ma di sostanza e d'effetto: tanti crudi, un salto in Spagna per la ricerca della carne più prelibata, qualche spunto dall'Asia.
Una carta dei vini selezionata privilegiando piccoli produttori come grandi realtà legate al territorio nazionale, tante bollicine e diversi vitigni autoctoni rendono la carta completa da nord a sud Italia senza annoiare anche il consumatore più esigente. Ampia mescita anche in aperitivo che cambia di settimana in settimana in base ai piaceri del sommelier Luca Beretta. Il ristorante è totalmente plastic free, con asciugamani nei bagni riciclabili e una filosofia che si sostanzia nella lotta allo spreco dei rifiuti in cucina e al risparmio energetico (si avvale del fornitore elettrico Lifegate).
Il design del locale:
Particolare Milano è un ristorante pensato per la città di Milano. Dopo il vernacolo dell'enoteca Enovalsugana di Trento e dopo il turbo futurismo del locale Mani Al Cielo di Rovereto, per realizzare il Particolare Milano gli architetti Rodolfo Sormani, Alessandro Tonassi e Matteo Ranghetti si sono ispirati all'eleganza degli anni Cinquanta e Sessanta. Tutto è progettato e disegnato nei minimi dettagli. Osservando le prospettive specchiate, le textures a rombi, gli accostamenti cromatici, le linee degli arredi, le lampade dorate, gli avventori più appassionati potranno divertirsi a cogliere le piccole citazioni dei grandi maestri dell’architettura del secolo scorso. Fulcro del progetto è stata la scelta dei rivestimenti, affascinante riproduzione in gres porcellanato di un tappeto usurato, il quale crea un ambiente caldo e famigliare. Da questo elemento, presente in tutti gli ambienti del ristorante, sono scaturite le scelte dei colori, il grigio antracite e il cemento grezzo. A rendere il tutto più prezioso e luminoso, l'uso del colore oro negli elementi di arredo e nelle lampade. L'amore per la tradizione del design milanese e un certo “saper fare”; artigiano si combinano con la briosità del contemporaneo per dare vita a un luogo fuori dal tempo, perfetto per assaporare le ottime pietanze e i vini selezionati. Gio Ponti in Amate l'Architettura scriveva: “Amate architettura per quel che è di fantastico, avventuroso e solenne ha creato - ha inventato - con le sue forme astratte, allusive e figurative che incantano il nostro spirito e rapiscono il nostro pensiero, scenario e soccorso della nostra vita”.
Contatti:
Via Tiraboschi 5
20135, Milano (MI)
Tel.+39 0247755016
particolaremilano.com

Moscato: antico e nobile vitigno





Oggi mi voglio regalare una piccola parentesi con un vitigno e un’azienda dalla lunga storia. No, precisiamo, in realtà l’azienda è più giovane dell’uva, ma da tantissimi anni lavora con il vitigno in questione: il Moscato. Siamo in Piemonte nel Comune di Santo Stefano Belbo, località che attraverso con una certa regolarità ogni qual volta mi debba recare a Roccaverano da dove ormi da tre anni via parlo della Robiola di Roccaverano DOP. Negli ultimi mesi però da Santo Stefano sono transitato per un altro motivo: la realizzazione di due servizi per la TV. Il primo nella vicina città di Canelli dedicato alle Cattedrali del Vino e l’altro, proprio in paese, da una giovane produttrice di chiocciole metodo Cherasco. In entrambi i passaggi mi sono ricordato che nella Frazione Valdivilla di Santo Stefano ci sono Maria e Riccardo con i loro meravigliosi Moscati: sono l’azienda Mongioa. Andiamo con ordine. Il Moscato è giunto a noi dagli antichi greci che lo diffusero attraverso il trasporto di altri materiali. I romani invece, che lo denominarono uva apiana perché con il suo aroma attira la api, lo portarono in tutta Europa. E’ nel Medio Evo che compare la dicitura Moscato che significa profumato ed poi a Giambattista Croce che si riconoscono i primi studi su un metodo di produzione differente. Nel 1700 il vino ottenuto dall’uva Moscato era particolarmente amato dai nobili che lo abbinavano ad una cucina ricercata ed elaborata. Arriviamo al momento storico delle prime prove di produzione di vini spumanti sull’onda del successo degli champagne presso la corte sabauda di Torino. Il passaggio tecnologico successivo, l’arrivo dell’autoclave, consentì invece di avere delle migliorie produttive di stabilizzazione e filtrazione. Poi ci fu la nascita del Consorzio nel 1932 e il suo riconoscimento datato 1934, nel 1967 si raggiunse la DOC e nel 1993 la DOCG. Non scendo nei particolari tecnici e in quelli delle menzioni perché è del vino che vorrei parlarvi.

Riccardo Bianco è il titolare dell’azienda e al contempo ne è anche l’enologo e l’agronomo. Sua moglie Maria Graziano è colei che diffonde la filosofia del loro lavoro. Vi parlo di una famiglia che è presente sul territorio da ben 6 generazione, ed ecco il motivo per cui all’inizio di questo breve racconto ho scritto di uva e persone dalla lunga storia. Dal 1998 l’impegno lavorativo è vocato alla valorizzazione del vitigno moscato e i vini sono prodotti esclusivamente da quest’uva. Si cerca così di ottenere il meglio da una tipologia di uva confermando la forte credenza nel vitigno. Riccardo e Maria sono costantemente impegnati per produrre ai massimi livelli qualitativi e di piacevolezza il Moscato d’Asti. Le vigne vengono lavorate nel rispetto della natura e dell’operato dell’uomo, mentre la cantina si traduce in un vero laboratorio dove la creatività e l’ispirazione sono un tutt’uno con la storia. L’azienda Mongioia, grazie all’impegno di Riccardo, può vantare una pregiatissima selezione di vini a base Moscato dotati di una identità forte e unica.

Una delle espressione di Moscato di cui ho il piacere di scrivere oggi è la Stella dei Viticoltori: L’Astralis. Nato nel 2017 dopo l’affina­mento di 2 anni in bottiglia è uscito sul mercato nel 2019. E’ un vino che rappresenta oggi un metodo di fare moscato antico, quello in uso fino agli anni 50 del secolo scorso. Fu l’avvento dei nuovi macchinari e della tecnologia che pose il metodo in declino, quel metodo di lavorazione mediante la filtrazione a sacchi detti “sacchi olandesi”. Ai giorni nostri i sacchi che vengono utilizzati sono in cotone naturale grezzo.

Ho poi scelto un altro Moscato che amo in modo particolare: il Moscato d’Asti in Anfora denominato Moscata. La prima annata risale al 2017 ed ha richiesto una messa a punto decisamente impegnativa, per la prima volta infatti si è avuta la produzione di un vino dolce in anfora. Un pensiero, quello di Riccardo Bianco, che va oltre, con la volontà di rivalutare il Moscato e il territorio. Anfore dall’impasto di terra e minerali appositamente studiato per rispettare un mosto tanto nobile. E poi il tempo che si rivela il primo ingrediente. Moscata altro non è che il vecchio termine di definizione del Moscato.
Completo con un’altra chicca: Meramentae. Uno spumante Metodo Classico Brut Nature, 30 mesi sui lieviti. Lo spumante che ti stupisce dalla straordinaria versatilità di abbinamento con i vari cibi. La sua prima annata in commercio risale al 2011 mentre la sperimentazione per arrivare al prodotto finito è durata 3 lunghi anni. Un successo ricco di significati e di ricordi per Riccardo, dagli anni egli studi alla scuola enologica di Alba ai momenti delle sperimentazioni fino a notte fonda in cantina con papà. Una grande soddisfazione.
Ci sono poi altri Moscati in produzione in azienda ma oggi mi fermo qui, avrò tempo per scrivere ancora di questo nobile e antico vitigno, di una magica porzione terra piemontese, del lavoro attento e minuzioso di Riccardo e della voglia di Maria di fare conoscere sempre di più al grande pubblico i loro vini. Il Moscato dolce va goduto in ogni momento dell’anno non solo nelle ricorrenze speciali, perché è proprio lui ad essere speciale, condividetelo con le persone care e assaporatene appieno lo stile, l’eleganza e la bevibilità. Cercate i vini anche on line e speriamo che presto si possa ancora raggiungere la cantina Mongioia per una meravigliosa degustazione.


Sicurezza dei rider di Deliveroo: donazione di mascherine da Rancilio Cube e Yakkyofy

In questo momento di crisi generalizzata, un esempio di comportamento virtuoso, all’insegna della solidarietà, della sicurezza sul lavoro e del sostegno della ripresa economica
Roma, 30 aprile 2020 - Garantire la sicurezza dei lavoratori di Deliveroo, impegnati nelle consegne di pasti a domicilio agli italiani rinchiusi in casa. È lo scopo delle donazioni delle forniture di presidi medici da parte della startup Yakkyofy e della Rancilio Cube.
Per Deliveroo si tratta di un contributo significativo, che si inserisce all'interno del piano messo in atto dall'azienda a tutela della sicurezza di rider, ristoranti e clienti.
Per Yakkyofy (www.yakkyofy.com/it), startup specializzata nel dropshipping dalla Cina, è un’altra possibilità di mettere le sue capacità di reperimento prodotti e logistica internazionale a disposizione della lotta al Coronavirus
L'iniziativa benefica è della Rancilio Cube family office, fondata dalla famiglia Rancilio, che opera dal 2013 nel panorama del Venture Capital internazionale, investendo in aziende e fondi innovativi. Una felice realtà imprenditoriale che ha promosso l’iniziativa al fine di creare una sinergia virtuosa fra due delle aziende nelle quali ha investito, ovvero Yakkyofy e Deliveroo Italia.
"È il momento della solidarietà e della collaborazione e ognuno di noi deve fare la sua parte nel supportare le realtà a lui vicine. In questa situazione è fondamentale rivalutare il concetto di sussidiarietà a sostegno della ripresa e della continuità”, spiega Luca Rancilio, Co-Founder di Rancilio Cube.
“Negli ultimi mesi abbiamo già recapitato oltre 1.900.000 di mascherine e altri dispositivi medici alla Protezione Civile di Roma, alla Polizia di Roma Capitale e a diverse farmacie”, racconta Giovanni Conforti, Ceo e Founder di Yakkyofy.
“Inoltre abbiamo lanciato un'iniziativa chiamata Nosciacalli.it,” continua Giovanni Conforti “volta a combattere i fenomeni speculativi sulla vendita delle mascherine, con l’apertura di uno store online in cui chiunque potrà acquistarle a prezzi calmierati e contemporaneamente contribuire alla raccolta 'Sempre con Voi', promossa dal Dipartimento della Protezione Civile a favore dei familiari di medici e infermieri morti nella lotta al Covid-19”.
“Ed oggi siamo veramente felici ed orgogliosi di essere stati chiamati da Rancilio Cube per prendere parte a questa straordinaria iniziativa volta a garantire la sicurezza dei runners nello svolgimento delle loro attività lavorative. Se lavoreremo tutti insieme siamo sicuri che 'Andrà tutto bene' ”, conclude Conforti.
Rancilio Cube è un family office fondato dalla famiglia Rancilio, ex proprietaria della storica azienda di macchine da caffè. Opera dal 2013 nel panorama del Venture Capital internazionale, investendo in aziende e fondi innovativi.
Yakkyofy è l’unico software sul mercato in grado di gestire in maniera completamente automatica tutte le attività di sourcing e consegna di un negozio che vende prodotti in dropshipping dalla Cina. Fondata nel 2018 da Giovanni Conforti e Carol Hsiao, ad oggi ha già spedito milioni di prodotti in oltre 100 paesi del mondo.
Deliveroo è un servizio di consegna a domicilio fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Collabora con oltre ottanta mila ristoranti e sessanta mila rider. Con base a Londra, Deliveroo impiega 2500 addetti noi suoi uffici in tutto il mondo.

La cucina ci salverà: siamo tutti #cuoriinpasta


Esce oggi - dopo meno di 10 giorni di lavorazione e più di 10 ore di girato e di audio ordinato, catalogato e montato - Cuori in pasta, il corto ideato da Trunk Studio e supportato da Molino Pasini che mette al centro la cucina e la racconta come veicolo di cura pratica e emotiva.

È di Trunk Studio per Molino Pasini il cortometraggio che racconta la cucina consolatoria e terapeutica, un racconto audio e video condiviso, una narrazione che ha coinvolto l’Italia intera e ha dato l’occasione a chiunque di raccontarsi dalla dimensione intima e domestica della propria cucina. Tutti guidati da un fil rouge, la farina, e condensati in 5 minuti di montaggio serrato e poetico, che permette in pochissimi frame di fotografare il momento e di restituirci la potenza di una nazione che - ai fornelli - ha ritrovato la sua identità.

IL SOGGETTO
Trasformare la reclusione in sentimento, vivere la quarantena senza ansie, modificare i nostri comportamenti per farli diventare benessere. È quello che stiamo provando a fare tutti, cercando di vivere questo momento complesso senza farci sopraffare ma anzi rendendolo un’occasione di riscatto, di novità. Costruire una nuova routine quotidiana, e cercare di essere diversi noi, in un tempo che pare sempre uguale.
Quanto potremo reggere nell’incertezza?
Reggiamo se c’è la cucina. Se c’è la famiglia, la casa, il conforto delle cose buone che accendono il ricordo. Reggiamo quando l’altalena dei sentimenti è verso l’alto, ed è verso l’alto quando riusciamo a concentrarci su qualcosa che ci fa stare bene.
La cucina del ricordo, quella che ci permette di ritrovare i momenti più piacevoli della nostra vita di famiglia e di relazione, e le ricette che ci rassicurano, per la loro innata capacità di tranquillizzarci.
Infilare le mani in un impasto di acqua e farina è terapeutico. La calma assoluta che ci restituisce quel gesto ci fa capire che possiamo farcela. Che quella sensazione di casa, di serenità, di abbandono a qualcosa di buono può bastare per accompagnarci fuori da questo evento incontrollabile. Succederà, e sarà presto. E avremo sempre la cucina a scaldarci l’anima e il cuore.

Gianluca Pasini ha accolto con entusiasmo il progetto: «Sono intimamente convinto che la cucina ci salverà, lo scrivo sempre su tutti i biglietti che invio con i nostri kit di farine. Abbiamo voluto sostenere questo progetto perché è in grado di racchiudere in qualche frame l’attività principale che ha coinvolto le persone in questo momento. È stato come scattare un’istantanea di quello che è successo nelle case degli italiani: un concentrato di neorealismo, lo spaccato della vita quotidiana di tutti noi, oggi. La sua grande forza è di essere autentico.» 

L’entusiasmo del team di Trunk Studio è stato immediato: «In questo periodo sospeso e quasi surreale, anche le nostre chat di lavoro e i nostri gruppi WhatsApp si sono riempiti di materiali legati alla cucina: foto di cibo, ricette, consigli... e confronti, a volte anche accesi e appassionati. Si è quasi materializzato davanti ai nostri occhi il ruolo di intrattenimento pratico e di cura emotiva che ha la cucina per noi italiani. Così abbiamo sentito il desiderio di raccontarlo: con orgoglio, con tanta emozione e con un po’ di allegria... ingrediente difficile da trovare in questi giorni, ma mai come ora necessario per regalare un sorriso e stimolare uno sguardo positivo verso il futuro. L’idea di realizzare un film collettivo (raccogliendo testimonianze dirette sotto forma di messaggi vocali e video realizzati dalle persone coinvolte) è nata innanzitutto per esigenze pratiche, ma è anche frutto di una precisa scelta: volevamo evitare una comunicazione pubblicitaria troppo diretta, priva di sobrietà e di rispetto, per adottare un approccio più sincero e carico di empatia. Da qui l’idea di realizzare il progetto con Molino Pasini, brand con cui lavoriamo da tempo e che ammiriamo da sempre per la capacità di mettere la passione per l’Arte della Farina, prima di tutto. Quale partner migliore per raggiungere e coinvolgere tutti i panificatori, gli chef casalinghi e i dilettanti (anche quelli disastrosi...) che in questi giorni hanno messo il loro cuore in pasta?»


INFORMAZIONI PRATICHE

ATTENZIONE Il video è sotto embargo fino a giovedì 30 aprile. A partire da questa data il video è disponibile per la pubblicazione: è possibile caricarlo sui propri canali e condividerlo liberamente.

Sono disponibili, a richiesta, short cut per stories Instagram.


CREDITS

A Trunk Studio film by: MICHELE MARTINELLI, PIETRO CECILIANI, IACOPO BOCCALARI
Story editor: PIETRO CECILIANI
Montaggio: PIETRO CECILIANI, STELLA SHINIASHIKI
Sound design & mix: GABRIELE CARDULLO
Artwork e design: MARTA AZEVEDO
TRUNK STUDIO
L’originalità e l’ambizione di creare storie con messaggi forti e riconoscibili sono le basi di Trunk Studio, agenzia creativa e casa di produzione indipendente con sede a Milano e clienti in tutto il mondo. Ogni progetto con Trunk Studio è un’avventura piena di impegno e di passione alla ricerca di un punto di vista originale e capace di dare corpo e vita a un’idea.
I tre giovani fondatori e registi sono uniti da un collante formidabile, fatto di creatività e di passione. Michele Martinelli, classe 1985, ingegnere di formazione ma producer nel cuore. Iacopo Boccalari, classe 1986, direttore della fotografia, laureato in architettura con l’ossessione per l’estetica (movimento, luce, colori, pattern e geometrie). Pietro Ceciliani, classe 1991, laureato in giurisprudenza con una passione per l’editing, il montaggio e soprattutto per lo storytelling.
È una frase fatta, ma nel caso di Trunk Studio si può proprio dire che l’unione fa la forza!


Per ulteriori informazioni:


mercoledì 29 aprile 2020

'Cormons,Terra della Sostenibilità' : realizzati i primi due incontri di informazione

L'Azione 'Cormons,Terra della Sostenibilità', promossa dalla rete Borghi d'Europa per il
progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura' (Patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico
Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica
e da ESOF2020 Euroscience Open Forum, Trieste Città Europea della Scienza), ha già
realizzato due giornate di informazione.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno infatti incontrato alcune aziende di
Cormons, per predisporre una speciale Via del Gusto, con interviste multimediali.

Le prime aziende coinvolte sono  : D'Osvaldo Prosciutti, la Macelleria Bonelli, il Panificio
Bonelli 'Chiarosa' , L'Alimentari Tomadin e nel mondo del vino le aziende agricole Simon di Brazzan, Picech, Terre del Faet e Paolo Caccese.
Le scelte comprenderanno almeno 20 soggetti imprenditoriali della filiera agroalimentare,
individuati dai giornalisti di Borghi d'Europa.
Il programma del progetto è assai articolato e spazia dalle degustazioni agli incontri d'informazione,
e prevede la pubblicazione di un numero imponente di servizi, che verranno regolarmente documentati tramite periodiche rassegne stampa.

home - Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto

CORPI SUL PALCO PERFORMANCE DA CASA IN TEMPO DI QUARANTENA a cura di Andrea Contin




Artisti: Simone Berti | Ivo Bonacorsi | Sergio Breviario | Nicoló Bruno |
David De Carolis| Giuseppe De Mattia | Andrea Di Cesare | Cleo Fariselli |
Flavio Favelli | Luca Francesconi | Chiara Gambirasio | Daniel Gonzalez |
H.H. Lim | LIUBA | Michele Mariano | MASBEDO | Simona Migliori |
Ruben Montini | Giovanni Morbin | Andrea Nacciarriti | Elena Nemkova | Giancarlo Norese | Silvia Pastoricchio | Pawel und Pavel | Ilaria Piccardi |
Giusy Pir rotta | Aronne Pleuteri | Luigi Presicce | Giovanna Ricotta | Sara Rizzi | Camilla Rocchi e Riccardo Sebastiani | Alessandro Sciarroni |
Marinella Senatore | Paolo Trotti | Anna Ulivi | Enzo Umbaca | Marcella Vanzo |
presenta Andrea Contin

venerdì 1 e sabato 2 maggio 2020
Teatro Linguaggicreativi presenta CORPI SUL PALCO | PERFORMANCE DA CASA IN TEMPO DI QUARANTENAa cura di Andrea Contin, online l’1 e 2 maggio 2020 nel palcoscenico virtuale del teatro all’indirizzo www.corpisulpalco.com.
Prosecuzione ideale della rassegna presentata lo scorso dicembre nello spazio di via Villoresi a Milano, CORPI SUL PALCO – dove il palco è barrato a rimarcarne l’inaccessibilità attuale – trova oggi la sua collocazione ideale nel palcoscenico virtuale creato dal teatro stesso, luogo immateriale ma ora più che mai concreto, ricalcando lo schema della serata a teatro in un momento in cui questi sono chiusi a causa della pandemia.

L’idea di CORPI SUL PALCO nasce da un approccio che vuole essere diverso ma parallelo al proliferare di iniziative online, non solo per dare un senso al momento storico che stiamo vivendo ma anche e soprattutto per provare a trovare soluzioni tanto alle modalità del fare artistico quanto a quelle della sua fruizione in questa situazione inedita, che inesorabilmente ci conduce verso cambiamenti paradigmatici. Le opere sono infatti connotate come una voce dall’interno, messaggi sincronici dalla reclusione domestica ma perfettamente inseriti nell’ambito della ricerca dei singoli artisti, che si trovano ad affrontare non tanto la sfida del palco – questa volta negato dal contesto – ma del luogo in cui si trovano da quando, come tutti, sono stati sorpresi dal decreto di chiusura.

Non si vuole quindi né sostituire lo spazio reale – il luogo fisico che ci ha accolti e che, speriamo presto, ci riaccoglierà – né “far finta di essere sani”, simulando una realtà al momento inaccessibile. Si vuole invece proporre un contributo, magari piccolo ma preciso, nel percorso di rinnovamento dei paradigmi produttivi ed espositivi del mondo dell’arte, che è al centro del dibattito degli ultimi anni ma che è diventato di vitale urgenza in questi giorni.

Agli artisti invitati è stato proposto di raccontare la loro esperienza di chiusura forzata, accettando la sfida di interpretare la loro pratica performativa in una modalità diversa, ma densa di potenzialità anche future. È stato chiesto di pensare a un’azione, quasi un aforisma performativo, da mettere in scena negli spazi della quarantena – siano essi in casa, in giardino o in fuga nei campi vicini, sul tetto del palazzo o ovunque si abbia accesso in questo periodo – senza nessun altro vincolo, né tecnico né tematico né espressivo e da realizzare con i mezzi a disposizione.

Le performance diventeranno una rassegna nel teatro virtuale della rete – all’interno del palcoscenico digitale aperto da Teatro Linguaggicreativi per l’occasione – che verrà pubblicata in due giornate, il primo maggio, data simbolica a livello mondiale, e il giorno successivo: un venerdì e un sabato, come da consuetudine teatrale, nonché date simbolicamente a ridosso della riapertura.

Tra i molti artisti invitati a CORPI SUL PALCO, hanno fin qui aderito al progetto esordienti assoluti come artisti di respiro internazionale, accomunati dalla condizione esistenziale contingente e dalla necessità di urgente narrazione del momento presente. In attesa di aggiornare la lista, saranno in scena per voi Simone Berti, Ivo Bonacorsi, Sergio Breviario, Nicoló Bruno, David De Carolis, Giuseppe De Mattia, Andrea Di Cesare, Cleo Fariselli, Flavio Favelli, Luca Francesconi, Chiara Gambirasio, Daniel Gonzàlez, H.H. Lim, LIUBA, Michele Mariano, MASBEDO, Simona Migliori, Ruben Montini, Giovanni Morbin, Elena Nemkova, Giancarlo Norese, Silvia Pastoricchio, Pawel und Pavel, Ilaria Piccardi, Giusy Pirrotta, Aronne Pleuteri, Luigi Presicce, Giovanna Ricotta, Sara Rizzi, Camilla Rocchi e Riccardo Sebastiani, Alessandro Sciarroni, Marinella Senatore, Paolo Trotti, Anna Ulivi, Enzo Umbaca, Marcella Vanzo.
Presenta, come sempre, Andrea Contin, artista e curatore della rassegna.

Focus sulla regina del vino romagnolo con “Albana 4.0”



Sei appuntamenti in diretta con l’Ambasciatore dell’Albana di Romagna e diciotto vignaioli per scoprire insieme le diverse sfumature del vino nel calice: iscrizioni aperte fino al 2 maggio


Diciotto vignaioli, un sommelier, un giornalista, un libro scritto a quattro mani, qualche intervento a sorpresa e un pubblico di wine lover pronti a collegarsi da tutti Italia per scoprire i segreti e le sfumature della regina dell’enologia romagnola. Sono gli ingredienti di “Albana 4.0”, il viaggio a distanza sulle frequenze della Romagna Albana Docg ideato dal sommelier Gilles Coffi Degboe al tempo del lockdown.

Per promuovere il primo vino bianco italiano a ottenere la Docg nel 1987 il vincitore dell’ultima edizione del Master dell’Albana, organizzato da AIS Romagna in collaborazione con il Consorzio Vini di Romagna e il Comune di Bertinoro, ha pensato di sfruttare le tecnologie per far incontrare vignaioli e appassionati davanti agli stessi calici di vino. Il format, realizzato grazie alla collaborazione con Italia nel Bicchiere e Osteria da Paco e la partecipazione di AIS Romagna, prevede sei dirette di un’ora in programma il 18, 20, 22, 25, 27 e 29 maggio alle ore 19.30 sulla piattaforma Jitsy.org. Durante ciascuna di esse Gilles Coffi Degboe aprirà tre bottiglie di Romagna Albana Docg in compagnia dei rispettivi vignaioli per raccontarne la storia e le caratteristiche. A dialogare con il pubblico proponendo aneddoti, spunti e curiosità saranno di volta in volta il giornalista Luca Casadei insieme a Giovanni Solaroli e Vitaliano Marchi, autori del libro Albana, una storia di Romagna (Il Ponte Vecchio Editore, 2018).

Gli amanti del vino desiderosi di partecipare ad “Albana 4.0” possono farlo acquistando una delle tre wine box contenenti ciascuna sei diverse bottiglie di vino (ne verrà aperta una di ciascuna scatola in ogni puntata) e il libro sull’Albana di Romagna al costo di 70 euro (contributo aggiuntivo di 5 euro per spedizioni fuori della provincia di Forlì-Cesena). All’interno della box sono presenti anche uno sconto del 5% per l’acquisto delle singole bottiglie in cantina e uno sconto del 5% sulla consegna di un pranzo e una cena a domicilio dall’Osteria da Paco (zona Cesena).

Le cantine partecipanti al progetto sono Tenuta Casali, Fattoria Zerbina, Merlotta, Giovannini, Cantina Bartolini, Tenuta Santa Lucia, Tenuta il Plino, Tenuta La Viola, Leone Conti, Celli, Bulzaga, Cantina Braschi, La Sabbiona, Fattoria Paradiso, Tremonti, Tenuta Diavoletto, Giovanna Madonia e Fiorentini.

Per ulteriori informazioni e prenotare le wine box “Albana 4.0” è possibile scrivere al 3381519385 entro sabato 2 maggio.

Radio GAMeC si prepara alla Fase 2

Nuovi conduttori, ospiti internazionali e il raddoppio degli appuntamenti serali per accompagnare il pubblico nella prossima fase della quotidianità.
 
Da mercoledì 29 aprile il palinsesto si rinnova e si prepara ad accogliere nuove voci da Bergamo e dal mondo.


Bergamo, 28 aprile 2020 – Radio GAMeC, la piattaforma per il live streaming della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, rinnova il suo impegno di dare voce all’attualità e si trasforma per accompagnare il pubblico nella ripresa delle attività.

A partire da mercoledì 29 aprile e per tutto il mese di maggio, si alterneranno alla conduzione Leonardo Merlini, voce principale della trasmissione sin dalla prima diretta, e personalità provenienti dal mondo dell’arte, della cultura e dell’informazione.
Il primo take-over sarà affidato a Ilaria Gianni, curatrice della quarta edizione del Club GAMeC Prize, che dialogherà, nel corso di due appuntamenti, con ospiti dall’Italia e dal mondo per condividere storie e testimonianze dagli scenari della ripresa.

Gli appuntamenti serali raddoppieranno e al consueto Saturday Night Live si affiancherà una seconda puntata speciale in lingua inglese ogni settimana, per ampliare ulteriormente gli orizzonti di dialogo e di confronto sul tema della riapertura a livello globale. Le date saranno comunicate di volta in volta sui social del museo.

Dopo l’intervento di Jovanotti (Lorenzo Cherubini) all’interno della puntata di oggi, tra gli ospiti della prossima settimana hanno già confermato la loro presenza l’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, lo storico Steven Forti, l’attore Andrea Pennacchi, il musicista Max Casacci, l’artista Wolfgang Tillmans e lo scrittore Luca Trapanese.

Radio GAMeC riconferma inoltre il suo intento di supportare la città di Bergamo attraverso una nuova raccolta fondi a sostegno del Fondo di Mutuo Soccorso, istituito dal Comune per dare aiuto alle famiglie in condizioni di fragilità e difficoltà economica, contribuire alla riapertura delle attività commerciali e artigianali e rilanciare il settore turistico e culturale.

#PLEASEDONATE
COMUNE DI BERGAMO FONDO DI MUTUO SOCCORSO DELLA CITTÀ DI BERGAMO
IBAN IT47R0311111101000000065901
Causale: Donazione GAMeC Fondo Mutuo Soccorso

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Ilaria Gianni è una curatrice indipendente e critica d'arte. È co-fondatrice del Magic Lantern Film Festival, rassegna dedicata ai legami e alle dinamiche che si instaurano tra arti visive e cinema. Ha curato mostre e progetti di ricerca indipendenti in musei, istituzioni, project space e gallerie. Dal 2016 è guest curator presso l'American Academy in Rome e dal 2019 cura la sezione Present Future di Artissima. È docente a Roma presso la John Cabot University, il Master of Art della Luiss e lo IED. I suoi testi sono stati inclusi in numerosi cataloghi e pubblicati in riviste quali: Flash Art, artforum.com, Domus, Mousse, NERO, Cura, Arte e Critica. A ottobre 2020 curerà il progetto AccadeMibact presso il Palazzo delle Esposizioni.



Ospiti intervenuti:

Davide Agazzi (Giornalista)
Francesca Archibugi (Regista cinematografica)
Giovanni Audiffredi (Direttore GQ)
Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMBO - Museo d'Arte Moderna di Bologna)
Giorgio Bardaglio (Giornalista)
Mauro Baronchelli (Direttore Operativo Palazzo Grassi, Venezia)
Chiara Bersani (Attrice, premio UBU 2018)
Samuele Bersani (Cantante)
Filippo Berta (Artista)
Enrico Bertolino (Comico, conduttore televisivo e attore)
Stefano Boeri (Architetto, Presidente Triennale di Milano)
Ilaria Bonacossa (Direttrice di Artissima, Torino)
Alessio Boni (Attore)
Bruno Bozzetto (Disegnatore)
Leonardo Caffo (Filosofo)
Martina Caironi (Campionessa paraolimpica 100 mt piani)
Chicco Cerea (Chef)
Lorenzo Cherubini / Jovanotti (cantautore e disc jokey)
Moira Chiodini (Psicologa)
Giuseppe de Bellis (Direttore Sky TG 24)
Emergency (Gestori ospedale COVID di Bergamo)
Simone Fattal (Artista)
Claudia Ferrazzi (Membro CdA Biennale di Venezia)
Cristina Fogazzi (Estetista Cinica)
Formafantasma (Designer)
Paolo Fresu (Musicista)
Sergio Gandi (Vicesindaco di Bergamo)
Nadia Ghisalberti (Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo)
Lorenzo Giusti (Direttore GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo)
Cristiano Godano (Cantante e musicista)
Giorgio Gori (Sindaco di Bergamo)
Goldschmied & Chiari (Artiste)
Thomas Hirschhorn (Artista)
Carsten Hoeller (Artista)
Andrea Lissoni (Direttore Haus der Kunst, Monaco)
Gianfranco Maraniello (Presidente AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani)
Antonio Marras (Stilista e artista)
MASBEDO (Artisti)
Andrea Mastrovito (Artista)
Tom McCharthy (Regista, sceneggiatore e attore)
Giovanna Melandri (Presidente della Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma)
Francesco Micheli (Direttore Teatro Donizzetti di Bergamo)
Michela Moioli (Oro olimpico snowborad)
Simone Moro (Alpinista)
Remo Morzenti Pellegrini (Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo)
Michela Murgia (Scrittrice)
Hans Ulrich Obrist (Direttore Artistico Serpentine Gallery, Londra)
Cristiana Perrella (Direttrice del Centro Pecci di Prato)
Roberto Pisoni (Direttore Sky Arte)
Paolo Plebani (Conservatore dell’Accademia di belle arti G. Carrara, Bergamo)
Emiliano Ponzi (Illustratore)
Alessandro Rabottini (Direttore Artistico miart - fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano)
Carlo Ratti (Architetto e Ingegnere)
Antonio Rezza e Flavia Mastrella (Attore e artista)
Nicola Ricciardi (Direttore Artistico OGR – Officie Grandi Riparazioni, Torino)
Gianluigi Ricuperati (Scrittore)
Don Davide Rota (Patronato San Vincenzo, Bergamo)
Antonio Rovaldi (Artista)
Monica Santini (Imprenditrice)
Stefano Scaglia (Presidente di Confindustria Bergamo)
Alessandro Sciarroni (Leone d'oro Biennale Danza, 2019)
Gerry Scotti (Conduttore televisivo)
Chiara Valerio (Scrittrice e conduttrice radiofonica)
Sandro Veronesi (Scrittore)
Olimpia Zagnoli (Illustratrice)
INFORMAZIONI E CONTATTI

GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53
24121 Bergamo
Tel. +39 035 270272
gamec.it