venerdì 31 marzo 2023

DAVIDE OLDANI A CIBUS PARMA: VALORIZZARE L’ECCELLENZA DI BLONDE D’AQUITAINE PER UN FUTURO SOSTENIBILE

 

Promosso da Asprocarne Piemonte e France Blonde d’Aquitaine Sélection, l’incontro ha fatto luce sull’importanza della sostenibilità, a garanzia del consumatore e del benessere animale

Parma, 31 marzo ‘23 - Non un marchio ma una vera e propria filosofia di eccellenza, Blonde D’Aquitaine è stata protagonista del workshop tenutosi a Cibus Parma il 30 marzo. Al microfono si sono dati il cambio tre protagonisti d’eccezione: lo chef Davide Oldani, il direttore del Consorzio Sigillo Italiano Giuliano Marchesin e il Presidente di Asprocarne Piemonte Franco Martini. Un momento di confronto che ha permesso a ciascuno di loro di dare la propria prospettiva su un settore in rapido cambiamento e un tema di riconosciuta rilevanza: la sostenibilità.


L’evento, parte del progetto europeo “European Beef Excellence” cofinanziato dalla Commissione Europea grazie al Regolamento 1144/2014, si è aperto con una presentazione della realtà di Blonde D’Aquitaine da parte del Direttore di Asprocarne Piemonte, Simone Mellano. A seguire, la preziosa testimonianza di Lionel Giraudeau, Direttore OS Blonde D’Aquitaine che ha sottolineato il forte spirito di collaborazione che questa razza nata in Francia e allevata in Italia promuove tra i due paesi. Ha introdotto poi il tema della durabilité, termine traducibile con la parola sostenibilità ed elemento distintivo della filiera franco-italiana.


In rappresentanza degli operatori del settore, il Presidente di Asprocarne Piemonte Franco Martini ha offerto una finestra sull’attuale stato della zootecnia italiana raccontando l'approccio etico impiegato dagli allevamenti protetti, volto ad assicurare il benessere animale e la sicurezza alimentare.

Proprio per questo è stato necessario rendere identificabile il loro impegno tramite l'istituzione di disciplinari all’interno dei Sistemi di Qualità Nazionale in Zootecnia, riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura e dalla Commissione Europea. L’importanza di questi strumenti è stata evidenziata dal contributo del Direttore del Consorzio Sigillo Italiano Giuliano Marchesin: l’obiettivo è quello di distinguere le aziende che li applicano rigorosamente dalle realtà intensive e alzare ancor di più il livello qualitativo del settore, oggi improntato a una maggiore sostenibilità. Ha voluto poi ricordare i grandi passi in avanti fatti in materia di garanzia e trasparenza, dovuti all’introduzione della tracciabilità simultanea.


Grazie alla sua pregevolezza, la carne di Blonde D’Aquitaine è da sempre favorita dall’alta cucina: la sua certificazione si rivela fondamentale per i ristoratori per assicurare all’ospite un'esperienza ineccepibile. E quale voce più autorevole per affrontare l’argomento, se non quella di Davide Oldani che annovera nel suo palmarès anche una Stella Verde, riconoscimento della sua dedizione nella salvaguardia del pianeta. Lo chef ha ripreso il concetto di durabilité e auspica al ritorno a un approccio lungimirante, sostenibile nel tempo e rispettoso dei ritmi della natura. "Quello di noi cuochi è sì un lavoro artistico, ma allo stesso tempo impone il dovere di nutrire e informare il commensale nella maniera più corretta e precisa possibile. In passato, nel nostro paese abbiamo abusato della produzione di carne: la tracciabilità certificata previene questa esasperazione” ha commentato lo chef Oldani. Una filosofia di equilibrio che invita a considerare positivamente l’impatto della crescente popolarità delle diete vegetali sulla filiera zootecnica: il minore stress produttivo posto sugli allevamenti permette loro di puntare sulla qualità e sul benessere del bestiame. L’intervento dello chef conclude il workshop ma apre invece a grandi riflessioni sul futuro della ristorazione e le scelte dei consumatori. Alla conferenza è seguita una degustazione che ha permesso ai presenti di apprezzare le eccellenti caratteristiche organolettiche della carne di Blonde D’Aquitaine in prima persona.




Asprocarne Piemonte

Asprocarne Piemonte è un’organizzazione italiana di produttori di bovini, nata per migliorare, valorizzare e commercializzare le carni bovine prodotte dagli allevatori associati. Operante sull’intero territorio della Regione Piemonte, oggi conta circa 500 soci che allevano oltre 130.000 bovini da carne di razze italiane ed estere, costituendo la principale interfaccia dei produttori piemontesi di carne bovina con il mercato.


France Blonde D’Aquitaine Sélection

France Blonde d’Aquitaine Sélection è un’associazione francese autorizzata dal Ministero dell’Agricoltura. Il suo organismo di selezione mira a guidare il programma di miglioramento genetico della Blonde, mantenere aggiornato il Libro Genealogico della razza e certificare i capi riproduttori selezionati. Inoltre, si impegna a rappresentare gli allevatori presso enti pubblici e professionali, ad assicurare i loro interessi generali attraverso l’organizzazione di eventi specifici e implementando attività di promozione sul territorio.



Per saperne di più, www.blonde-aquitaine.com

MOMENTO CLOU LUNEDÌ ALLE ORE 13 AL PAD 7 STAND A6 CON LA PRESENTAZIONE DEL COCKTAIL VE.N.TO DA PARTE DEL SUO IDEATORE SAMUELE AMBROSI Castagner: la grappa fa gruppo e guarda al futuro puntando sulla mixology

 


In programma da domenica a mercoledì al Vinitaly degustazioni, eventi con bartender di fama internazionale, masterclass e conferenze stampa dedicati al distillato simbolo del made in Italy

 

Verona, 31 marzo 2023_Fare squadra per promuovere il distillato di bandiera, la grappa. Lo spirito innovatore della Distilleria Castagner scommette sulla mixology e a questo Vinitaly si presenta con una serie di appuntamenti per lanciare la grappa in miscelazione. Degustazioni ed eventi con bartender di fama internazionale, masterclass e conferenze stampa avranno l’obiettivo di far conoscere al consumatore un nuovo modo di bere il distillato simbolo dello stile made in Italy. Il momento clou lunedì alle ore 13.00, al Padiglione 7 Stand A6, con l’interpretazione del cocktail Ve.n.to, a base di grappa Casta, da parte del suo autore Samuele Ambrosi che lo presenterà agli ospiti di Castagner.

 

E il Vinitaly sarà la prima di una serie di iniziative che Castagner e altre distillerie porteranno in giro per l'Italia e per l'Europa grazie al progetto Grappa Revolution che racchiude i più grandi distillatori italiani per valorizzare, comunicare e innovare la grappa. I prossimi appuntamenti saranno: Mixology Experience Milano, Roma Bar Show e Berlin Bar Convent.

 

«Inizia una nuova era, finalmente i produttori di grappa entrano in rete con Grappa Revolution e il Consorzio Nazionale Grappa, nato a marzo 2022 con lo scopo di tutelare e promuovere la grappa di qualità», ha spiegato il fondatore e CEO della società Roberto Castagner, tra i più accesi sostenitori, insieme alla figlia Giulia, dei progetti di aggregazione e della necessità di fare gruppo per trasmettere efficacemente la nuova identità del distillato di bandiera che con l’indotto dà lavoro a 10 mila persone in Italia.

 

Castagner, noto per essere innovatore nel suo settore, ha sempre dimostrato di avere uno sguardo rivolto al futuro per intercettare nuovi consumatori e rendere la grappa un distillato al pari degli altri spirits internazionali. Precursore delle grappe lungamente invecchiate, ha creato la prima grappa bianca da bere ghiacciata (Prosecco Ice) e una grappa appositamente pensata per il cocktail e sviluppata insieme ai bartender (Casta). Decisioni coraggiose che hanno premiato l’azienda trevigiana tanto che nei primi mesi dell’anno questi nuovi prodotti hanno registrato una crescita a doppia cifra. «La grappa fa parte del nostro dna e noi ci abbiamo creduto. Cosa sarà la mixology per la grappa? Io credo il 10 per cento», ha dichiarato Roberto Castagner.

 

«Non si è mai parlato tanto di grappa in miscelazione quanto con il Ve.n.to, primo cocktail a base grappa entrato nel 2020 nella lista dell’International Baternders Association», ha spiegato Samuele Ambrosi, ideatore della ricetta. «Il drink è richiesto perché ha rotto gli schemi e per me questo era fondamentale. L’obiettivo era far capire al mondo che la grappa è un distillato versatile e poteva essere miscelata, questa è stata la grandezza della ricetta del Ve.n.to. La grappa è cultura territoriale edibile ed è un prodotto che si è sempre prestato alla miscelazione. Oggi, grazie a degli apporti qualitativi importanti dal punto di vista tecnico e comunicativo, il consumatore finale è pronto a cercare un prodotto fortemente identitario come la grappa. Ora tocca alle aziende fare sistema per diffondere ed elevare il distillato italiano prendendo esempio dai produttori di mezcal, il prodotto più vicino alla grappa come identità, che uniti stanno facendo numeri».

 

Programma Vinitaly Castagner 2023 – tutti gli appuntamenti

 

POSIZIONE:

PAD 7 STAND A6

 

DOMENICA 2 APRILE – STAND CASTAGNER PAD 7/A6

dalle ore 13.00 – cocktail a base di GIN VITAE CASTAGNER con Marino Lucchetti e Terry Monroe che presenteranno la loro interpretazione di due signature cocktail 

 

LUNEDI 3 APRILE – STAND CASTAGNER PAD 7/A6

dalle 13.00 alle 14.30 – presentazione del cocktail Ve.n.to a base di CASTA GRAPPA CASTAGNER con Samuele Ambrosi del Cloak Room Cocktail Lab di Treviso, ideatore della ricetta

 

LUNEDI 3 APRILE ORE 16.00 – MARTEDI 4 APRILE ORE 16.00 SPAZIO AMICI DEL TOSCANO TRA PAD 9 E PAD 12

MASTERCLASS SIGARO TOSCANO IN COLLABORAZIONE CON TERRAZZA GALLIA - EXCELSIOR HOTEL GALLIA MILANO E GRAPPA CASTAGNER – degustazione guidata di Sigaro Toscano in abbinamento a cocktail a base di GRAPPA CASTAGNER creato da Andrea Griggion, barman del Terrazza Gallia - Excelsior Hotel Gallia di Milano

 

TUTTI I GIORNI PRESSO LO STAND CASTAGNER PAD 7/A6

sarà possibile degustare cocktail a base di CASTA GRAPPA e GIN VITAE nell’area lounge bar

 

TUTTI I GIORNI PRESSO AREA MIXOLOGY PIANO 2 PALAEXPO

sarà possibile degustare il cocktail CASTAWAY a base di Grappa CASTA presente nella drink list ufficiale di Vinitaly Mixology

 

Le attività del CONSORZIO NAZIONALE GRAPPA e di GRAPPA REVOLUTION:

 

DOMENICA 2 APRILE SALA BELLINI

ore 15.00 – conferenza stampa del neo costituito CONSORZIO NAZIONALE GRAPPA, primo consorzio di tutela e promozione del distillato di bandiera fortemente voluto da alcune distillerie, tra cui Castagner, in procinto di ottenere il riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche agricole

 

MARTEDI 4 APRILE 2023 - AREA MIXOLOGY SECONDO PIANO PALA EXPO

ore 14.30

masterclass - EVOLUZIONE E RIVOLUZIONE DELLA GRAPPA, un viaggio alla scoperta della grappa moderna - a cura di Leonardo Pinto, fondatore di GRAPPA REVOLUTION con degustazione del cocktail VE.N.TO.

 

AL VINITALY 2023 UN CONVEGNO PER FARE UN BILANCIO DEI PRIMI DUE ANNI DI VITICOLTURA GREEN TARGATA SOStain

 



Come SOStain sta cambiando il vino siciliano”: è questo il titolo del convegno promosso da Fondazione SOStain in occasione del Vinitaly in programma martedì 4 aprile alle ore 14 nell’Area Hall Meeting della Regione Siciliana.
L’incontro, che sarà moderato dal direttore di Cronachedigusto.it, Fabrizio Carrera, sarà l’occasione ideale per fare un bilancio sugli obiettivi raggiunti dalla Fondazione in questi primi due anni di attività, volti a rendere la filiera vitivinicola siciliana sempre più sostenibile da un punto di vista strettamente ambientale ma anche sociale ed economico.
Verranno infatti illustrate attraverso molteplici interventi le esperienze aziendali di adesione al protocollo SOStain e si racconterà l’impegno delle istituzioni regionali a sostegno di un’agricoltura a basso impatto. Interverranno Alessio Planeta (Consiglio Direttivo Fondazione SOStain Sicilia), Giuditta Raccuglia (Enologa CVA Canicattì), Dario Cartabellotta (Dirigente Generale Dipartimento Regionale dell’Agricoltura).
Sarà infine presentato il video istituzionale della Fondazione realizzato dall’agenzia creativa Just Maria.
La Fondazione, al Vinitaly, sarà protagonista anche con il Forum “SOStain, la sostenibilità made in Sicily”, che si terrà nella sala Respighi lunedì 3 aprile alle ore 15. Sarà condotto da Federico Quaranta e vi parteciperanno operatori di settore, tra cui gli Ambassador di Vinitaly International Accademy e stampa specializzata.
Interverranno, tra gli altri, Stevie Kim, Managing Director Vinitaly International, e Fabio Piccoli, Direttore Editoriale Wine Meridian, con i quali verrà affrontato il tema della sostenibilità come fondamentale driver dei consumi enoici.
Sarà l’occasione altresì per raccontare gli innovativi progetti avviati dalla Fondazione, insieme a importanti partner internazionali, a tutela dell’ecosistema e delle future generazioni.
 
 
FONDAZIONE SOSTAIN:
La Sicilia è la prima regione in Italia per superficie biologica, ovvero il 30% della superficie italiana, e la prima regione in Italia per viticoltura sostenibile, dunque assoggettata al disciplinare bio o a quello di produzione integrata (SQNPI), senza concimi chimici e diserbanti - con oltre 42mila ettari. Sono già 31 le cantine associate alla Fondazione SOStain Sicilia (che coprono oltre 28.000 ettari di superficie vitata) che condividono la volontà di sperimentare buone pratiche finalizzate al rispetto dell’ecosistema, nella valorizzazione della biodiversità e nella creazione di un modello produttivo virtuoso. La Fondazione è aperta a tutte le aziende vitivinicole siciliane, siano esse con orientamento biologico o biodinamico, in grado di adempiere a un disciplinare, basato su 10 requisiti minimi (dal divieto di diserbo chimico alla salvaguardia della biodiversità, dall’utilizzo di materie prime locali alla trasparenza della comunicazione, fino all’uso di tecnologie energeticamente efficienti), così da ottenere la certificazione e il marchio SOStain.

Il Pinot Bianco Schulthauser compie 40 anni. La Cantina San Michele Appiano celebra il vino bianco altoatesino che ha conquistato prima il mercato locale e poi internazionale, per poi diventare un vero e proprio brand.

 



La Cantina San Michele Appiano celebra i 40 anni del Pinot Bianco Schulthauser, l’etichetta che ha segnato la rinascita qualitativa del vino altoatesino, diventando un vero e proprio brand. Grazie all’idea rivoluzionaria del winemaker Hans Terzer di creare un Pinot Bianco più strutturato e longevo, attraverso un nuovo personale modello di vinificazione che potesse valorizzare le uve migliori dei conferitori, lo Schulthauser ha conquistato il mercato prima locale e poi internazionale e ricopre ancora oggi un ruolo identitario e irrinunciabile per la pluripremiata Cantina altoatesina.
 
Appiano (BZ) 31 marzo 2023 – Compie 40 anni il celebre Schulthauser della Cantina San Michele Appiano, realtà nata nel 1907 e oggi leader nel panorama vitivinicolo altoatesino e nazionale. Una delle prime selezioni che in Alto Adige ha avuto per protagonista un vino bianco è avvenuta nel 1982, anno in cui il winemaker Hans Terzer, assieme ad altri enologi, sarebbe stato protagonista della rinascita qualitativa del vino altoatesino. Schulthauser fu il primo passo in quella direzione e ancora oggi riveste per la cantina un ruolo identitario e irrinunciabile: conserva infatti l’etichetta originaria, il vecchio formato della bottiglia renana e, soprattutto, il nome, anche a seguito del passaggio delle selezioni nella linea “Fallwind”, inaugurata lo scorso anno.
 
Nel periodo in cui la viticultura di qualità cominciava a farsi strada nella terra dei rossi dolomitici, tra i pochi vitigni a bacca bianca dominava il Pinot Bianco: Terzer scelse una zona di altura, nella contrada Appiano Monte, ai piedi del massiccio della Mendola, intorno al Castello Moos-Schulthaus. «Dopo aver fatto qualche esperimento con il Pinot Bianco vinificato esclusivamente in acciaio da impianti sin troppo produttivi, mi venne l’idea di creare una tipologia di bianco più strutturato e possibilmente longevo» racconta lo stesso Terzer. È con questo vino, infatti, che Hans Terzer inaugurò un nuovo personale modello di vinificazione per valorizzare le uve migliori dei conferitori, vinificando circa il 70% in acciaio e il rimanente 30% in legno grande e introducendo una nuova tecnica fino ad allora sconosciuta in Alto Adige, la fermentazione malolattica per una parte del Pinot Bianco per aumentare morbidezza ed eleganza. Il risultato fu da subito un Pinot Bianco fresco e fruttato, ma allo stesso tempo “setoso” e soprattutto piacevole. Lo Schulthauser divenne così il primo vino bianco altoatesino a conquistare il mercato prima locale e poi internazionale, diventando un vero e proprio brand.
 
Del vigneto Schulthaus, 26 ettari sono dedicati al Pinot Bianco. La vendemmia, che un tempo cominciava a fine settembre, oggi è anticipata al 15 del mese, con rese intorno ai 60 hl/ha e una produzione massima tra gli 80 e i 90 quintali, per un totale di circa 200 mila bottiglie prodotte ogni anno.
 
Le caratteristiche organolettiche variano da vendemmia a vendemmia, ma le connotazioni di base sono sempre riuscite a mantenere una continuità: profumi di mela e pera in primis, con concessioni all’albicocca e alla susina, oltre alle nuance floreali del biancospino e della zagara. L’esame gustativo è quello che sorprende per ricchezza e pienezza, eleganza ed equilibrio. Non mancano le note acide, minerali e sapide. E d’altra parte, non poteva essere altrimenti, data la provenienza delle vigne, coltivate su terreni a prevalente composizione dolomitico-calcarea, e sottoposti al tipico microclima fresco e ventilato delle pendici della catena della Mendola. Il tutto vale a donare serbevolezza e longevità, come dimostrano le note degustative delle vecchie annate.

 

Spaziale presenta Al via le nove attivazioni

 

FABBRICA DEL VAPORE in occasione della MILANO DESIGN WEEK 2023 presenta MATERIA La forma del fare