domenica 31 luglio 2022
Movimënt Sunrise Show: a Piz La Ila un concerto sopra le nuvole sulle note del violino di Andrea Casta
Dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 BASE Milano, WeWorld, Milano Mediterranea e cultureandprojects presentano "Cavalcavia" 4 giorni di performance, installazioni e azioni partecipative dedicate ai quartieri di San Siro, Barona e Giambellino.
A partire dal 29 luglio e sino al 5 settembre, sarà aperta anche una “call for posters” dedicata a giovani creativз, artstз e designer, le cui opere selezionate verranno affisse pubblicamente nei quartieri coinvolti.
“Cavalcavia” è realizzato grazie a “Milano è Viva”, il bando promosso e coordinato dal Comune di Milano per sostenere gli spettacoli dal vivo, non solo in centro città.
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Elisabetta Consonni, Ti voglio un bene pubblico. Ph Capati |
“Cavalcavia” è il progetto di arte pubblica che BASE Milano, in collaborazione con WeWorld, Milano Mediterranea e cultureandprojects, realizzerà dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 con i quartieri di San Siro, Barona e Giambellino, grazie a “Milano è Viva”, il bando promosso e coordinato dal Comune di Milano, con il contributo del MIC, a sostegno degli spettacoli dal vivo.
Durante i quattro giorni di performance, installazioni, azioni partecipative e concerti, i quartieri si faranno casa, piazza, piattaforma e megafono di un nuovo modo di vedere lo spazio pubblico.
A partire dal 29 luglio fino al 5 settembre tuttз lз artistз legatз ai quartieri coinvolti nel progetto, saranno inoltre chiamatз a partecipare con la propria immaginazione e creatività alla call per affissioni pubbliche CAVALCAVIA. I lavori selezionati verranno esposti in grandi spazi di affissione pubblica localizzate nei quartieri Giambellino, Barona e San Siro nel periodo tra il 29 settembre e il 15 ottobre.
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Mombao, Giulio Favotto |
Il concept: connessione, cultura e Diritto alla Città L’obiettivo di “Cavalcavia” è connettere e ricucire utilizzando BASE come “atelier di città”, cassa di risonanza a servizio delle voci che abitano tutta la città, al di là della collocazione geografica. Il festival si presenta come una linea immaginaria che connette ciò che sta dentro e fuori dal confine della “circonvallazione”, una metafora che si traduce in un’esperienza di quattro giorni animata da azioni artistiche performative e partecipative. Si tratta dell’inizio di un processo volto a rivendicare il Diritto alla Città, a prendere parola, a essere visti e a sconfinare
Queste tematiche verranno indagate attraverso momenti laboratoriali che avranno quattro linee direttrici:
Il palinsesto di “Cavalcavia” apre e si intreccia a FAROUT – live arts festival, il programma dedicato all’arte pubblica e performativa promosso da BASE Milano. Workshop, laboratori, performance e party per animare l’alba, il tramonto e la notte della città. FAROUT torna quest’anno con la sua seconda edizione dal 1° al 9 ottobre 2022 per condurre il pubblico in un percorso esplorativo - tra arti visive, musica, teatro e danza - attraverso proposte che dilatano, definiscono, annullano, esaltano la nostra percezione del tempo che passa.
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Corps Citoyen: Giselda Ranieri, Anna Serlenga, Rabii Brahim, Ho(me)_project, Piazza Mercato Intra, CROSS Festival 2019. Ph. Paolo Sacchi |
Il programma di “Cavalcavia” Gli appuntamenti di “Cavalcavia” si concentrano su un quartiere al giorno attraverso installazioni, performance e azioni partecipative che si sviluppano nell’arco dell’intera giornata per poi culminare in una festa finale.
Il programma del festival prenderà il via giovedì 29 settembre in Piazza Selinunte, nel quartiere San Siro, con una grande festa aperta alla città che vedrà protagonistз tuttз lз artistз che hanno partecipato alla “call for posters” e, per l’occasione, sarà distribuita al pubblico una piccola fanzine con la raccolta delle opere selezionate affisse nella città.
La giornata di venerdì 30 settembre sarà dedicata al quartiere Barona, dove la coreografa Elisabetta Consonni si interroga sui temi dell’accessibilità e della relazione tra spazi pubblici e privati con la performance Ti voglio un bene pubblico, un gioco urbano partecipativo che indaga il significato sociale di infrastrutture di divisione quali cancelli, muri e recinti che operano una partizione all’interno dello spazio urbano. La seconda giornata di Cavalcavia terminerà con una festa al Barrio’s, spazio culturale di aggregazione nel cuore del quartiere.
Gli appuntamenti di “Cavalcavia” proseguiranno sabato 1° ottobre in Piazza Tirana, nel quartiere di Giambellino, con HO(ME) Project, uno spettacolo dal vivo che indaga i temi della casa e dell’abitare, ad opera del collettivo artistico multidisciplinare Corps Citoyen, i cui principali linguaggi sono la danza e il teatro con il coinvolgimento di composizioni in live-scoring e un lavoro di video mapping. La produzione teatrale è affiancata dai workshop alla base del processo creativo, che daranno vita a un’installazione mobile e connessa alla performance.
Il festival diffuso si concluderà domenica 2 ottobre presso il parco di Via Odazio, in Giambellino, dove il duo Mombao metterà in scena Khorao, laboratorio musicale collettivo in cui i partecipanti potranno condividere e imparare canti popolari e tradizioni musicali europee ed extra-europee, utilizzando la co-creazione musicale come strumento per dare voce e riconoscibilità allз abitanti dei quartieri coinvolti.
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Mombao, Giulio Favotto |
La call per partecipare a “Cavalcavia” DOVE FINISCE MILANO? È la domanda che accompagna questa call e che tiene dentro una riflessione su chi e cosa include MILANO come concetto, come spazio geografico, come dimensione narrativa.
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Importante campagna di restauri per le preziose facciate policrome della Casa del Podestà di Lonato del Garda. Già riportato all’antico splendore il monumentale portale d’ingresso
La Fondazione Ugo Da Como ha dato il via a una importante campagna di restauri finalizzata al recupero e messa in sicurezza delle preziose facciate policrome della Casa del Podestà a Lonato del Garda. Qui ebbe sede il Podestà veneto, ovvero il rappresentante della Repubblica di Venezia che resse Lonato per 350 anni quasi ininterrotti a partire dal 1441.
Nel 1906 il deputato zanardelliano Ugo Da Como acquistò dal Comune di Lonato l’edificio, provvedendone al restauro che venne affidato al maggiore architetto della fine del XIX secolo: Antonio Tagliaferri. L’intento era quello di riabilitare la struttura architettonica, valorizzando nel contempo uno dei luoghi più significativi della storia lonatese e del lago di Garda. L’acquisto della Casa del Podestà fu il primo di oltre 20 atti notarili attraverso i quali Ugo Da Como ricostituì una significativa porzione dell’antica Cittadella veneta di Lonato, quella che oggi fa parte del complesso monumentale consegnato dal Senatore bresciano alla Fondazione istituita dopo la sua morte avvenuta nel 1941.
Le facciate dell’edificio vennero decorate secondo il progetto di Antonio Tagliaferri tra il 1907 e il 1909: gli intonaci graffiti recano motivi araldici di ascendenza quattrocentesca, arricchiti da numerosi frammenti marmorei e in terracotta quali stemmi, epigrafi e motti latini. Il restauro è stato interamente finanziato dalla Società GREEN UP e affidato al team di restauratrici capitanante da Carla Valzelli e Annalisa Belloni, secondo una metodologia di lavoro definita dalla Fondazione Ugo Da Como e dalle ispettrici della Soprintendenza di Brescia Laura Sala e Mara Micaela Colletta.
Entro la metà di agosto sarà concluso il portale di ingresso alla Casa del Podestà. Si tratta di una struttura in stile rinascimentale le cui superfici erano originariamente colorate con vistose cromie, purtroppo impoverite a causa della lunga esposizione agli agenti atmosferici. Le decorazioni degli intonaci del portale vennero realizzate dal decoratore lonatese Libero Bosio.
Il Direttore della Fondazione Ugo Da Como Giovanna Nocivelli commenta con soddisfazione l’avvio dei lavori: “Il grande arco di accesso è un importante biglietto da visita per la Fondazione perché attraverso questo elemento architettonico si accede allo straordinario percorso storico, paesaggistico, artistico che circa 80/90 mila visitatori scelgono di visitare. Questo primo intervento proseguirà ed entro l’anno interverremo sulle altre facciate della Casa del Podestà, grazie al fondamentale contributo della Società GREEN UP che appartiene al Club della Rocca, un consesso di imprenditori che hanno deciso di sostenere i numerosi interventi conservativi necessari per la salvaguardia di uno dei maggiori siti monumentali bresciani sul lago di Garda”.
Informazioni - Fondazione Ugo Da Como
Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia)
Tel. 0309130060 - www.fondazioneugodacomo.it
RIVANAZZANO TERME PREPARA LA SUA NUOVA FESTA
RIVANAZZANO TERME(PV): FESTA PATRONALE IL 6,7 E 8 AGOSTO. MUSICA DAL VIVO, BALLI, BANCARELLE SHOW E IL TRIBUTO A ZUCCHERO
Sabato 6 agosto Rivanazzano Terme, in provincia di Pavia, comincia la serie di festeggiamenti in onore del patrono San Germano. Si inizia dalle 20 di sera con cibo e musica dal vivo e poi si prosegue il 7 con balli liscio per adulti e crazy show sia per grandi che piccini. L’8 di agosto si continuerà con bancherelle e giostre per tutta la giornata che si concluderà con tributo a Zucchero e Music Laser Show.
Rivanazzano Terme prepara la sua grande festa. In occasione della festa patronale (8 agosto) il comune ha organizzato un programma di eventi che intratterranno per tre date di fila la gente del posto e apriranno il paese ad un pubblico a tutto target.
Il 6, 7 e 8 agosto saranno all’insegna di tanta musica e divertimento, con attività sia per adulti che bambini. I festeggiamenti avranno inizio con spettacoli dal vivo e si concluderanno con un gran finale ricco di musica per tutti i gusti: dal tributo a Zucchero grazie alla presenza della rodata Fly Blues Band, al Music Laser Show innovativo spettacolo che per emozionare non utilizza i “fuochi” ma la luce con una visione molto più green e sostenibile che non snatura la voglia di fare festa.
Sabato 6 agosto alle ore 20.00 la piazza si riempirà di spettacoli live, cibo e tanta musica anche nei locali del paese. Saranno presenti gli artisti Piero Delucchi, Baraonda Notturna, Giulia Piddu Parpinel e i Malavoglia. Dj set, menu speciali, sorriso diffusi: tutto il paese partecipa e contribuisce ad arricchire il companatico della festa.
Domenica 7 agosto alle ore 9.30 di fronte alla piazzetta della posta e’ prevista la cerimonia del taglio del nastro e come da tradizione seguirà un corteo con le autorità verso la chiesa parrocchiale di San Germano Vescovo.
Durante la giornata bancarelle e giostre.
Dalle 20.00 al Parco Brugnatelli - affascinante polmone verde di questo comune storico della Valle Staffora - la cena sara’ a cura degli Amici del Bosco accompagnata dal ballo liscio.
Piazza Cornaggia di fronte al municipio terrà dalle 21 e 15 il Fantastico Crazy Show per adulti e piccoli.
Lunedì 8 agosto il San Germano Day! Sarà una giornata intera di bancarelle ed esposizioni. Dal mattino comincerà il mercato tradizionale e nei giardini di Mezzacane il Mercatino Le Temps Retrouvé.
Dalle 20.00 al Brugnatelli avrà luogo il gran finale con il concerto live “tributo a Zucchero” con i musicisti della Fly Blue’s Band e cena a cura degli Amici Del Bosco.
Tra le 21:30 e 23:30 il Music Laser Show sarà l’effetto speciale per ricordare queste giornate di festa.
“In poco tempo la squadra ha dato il massimo ed è stato pensato un programma comunque pieno bello divertente è che fa già capire la nostra idea di festa. Vogliamo proporre nel corso dell’anno diversi momenti ricorrenti e di qualità che valorizzino i nostri luoghi e intercettino la gioia e lo spirito divertente che ha sempre caratterizzato la nostra Riva. Abbiamo in serbo nuove rassegne che saranno riqualificanti per tutti i luoghi e gli angoli belli e romantici di Rivanazzano Terme compreso Nazzano piccolo borgo pieno di magia” ha detto il sindaco Alice Zelaschi “ringraziando la sua giunta e tutti quelli che stanno collaborando per rendere più bella e più attrattiva la nostra comunità”.
venerdì 29 luglio 2022
Vacanze a Cortina. Anche i cani vanno in alta quota (comodamente a bordo di seggiovie, cabinovie e funivie)
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Galleria Borghese presenta MERAVIGLIA SENZA TEMPO Pittura su pietra a Roma nel Seicento a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini
Un'esposizione dedicata alla pittura su pietra, ai suoi usi e ai suoi significati, dalla memoria alla magia.
25 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Galleria Borghese |
Roma, 29 luglio 2022. Disperato per la perdita di molti dipinti durante il Sacco di Roma del 1527, il pittore Sebastiano del Piombo comincia a dipingere su supporti diversi dalla tela, più resistenti ai pericoli e al tempo, e dunque capaci di protrarre la vita dell’opera: al pittore veneto e a questo terribile frangente si fa risalire l’invenzione della pittura su pietra, cui la Galleria Borghese dedica dal 25 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023 la mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento, a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini.
La mostra, pensata per attirare l’attenzione del pubblico su questa produzione di oggetti singolari, si inserisce in un percorso di ricerca iniziato nel 2021 con l’approfondimento del tema della Natura e del Paesaggio all’interno della collezione della Galleria. È la collezione stessa, raccolta da Scipione Borghese nei primi tre decenni del Seicento, a presentare esempi di pittura su pietra di notevole interesse, mentre il contesto, la diversità di materiali impiegati nelle opere e la loro sintonia con le collezioni storiche non più esistenti di piante, animali e altre curiosità naturali, contribuisce a definire quel senso di meraviglia e di stupore che la accompagna da secoli.
Con oltre 60 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private, Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento racconta, oltre all’ambizione all’eternità delle opere d’arte, del dibattito critico di un’epoca sensibile alla gara tra pittura e scultura, e anche di materiali primordiali, estratti dalle miniere, del loro percorso avventuroso fino alle botteghe degli artisti e fino al loro posto nelle collezioni, che diventano nuovi luoghi di questi dibattiti, in palazzi e ville sempre più ricchi di arredi, calamite per la produzione di beni di lusso. |
giovedì 28 luglio 2022
MILANO DESIGN FILM FESTIVAL 10a edizione
La manifestazione celebra i suoi primi dieci anni con un’edizione speciale rinnovata nella forma e nei contenuti, e la nuova Direzione Artistica di Cristiana Perrella.
Guest Curator: Emanuele Coccia, Bianca Felicori, India Mahdavi.
22 - 26 novembre 2022
Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema, Cinema Teatro Edi/Barrio’s, Tilane, biblioteca e centro culturale, Paderno Dugnano – Milano.
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Milano, 28 luglio 2022. Il Milano Design Film Festival compie 10 anni e si rinnova. Volto del nuovo corso della manifestazione è Cristiana Perrella, critica e curatrice indipendente nominata Direttrice Artistica, che a sua volta ha scelto un team di Guest Curator per affiancarla nella costruzione di parte del programma: il filosofo Emanuele Coccia, l’architetta, ricercatrice e autrice Bianca Felicori e l’architetta e designer franco-iraniana India Mahdavi.
In programma dal 22 al 26 novembre 2022 la kermesse che dal 2013 racconta, attraverso il video nelle sue varie forme, le concezioni più contemporanee del design e dell’architettura, avrà luogo in vari luoghi della città, dal centro alla periferia – Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema, il Cinema Teatro Edi/Barrio’s e Tilane, biblioteca e centro culturale – ponendosi l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio e di leggere il design da nuove prospettive.
“È davvero importante saper raccontare il mondo del design – ha affermato l'assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi –. A volte si fatica ad intuire quanta intelligenza e quanta passione ci siano dietro a un singolo oggetto, quanta ricerca per la scelta di un materiale, quanto studio nell'utilizzo di un colore, quanta attenzione ai risvolti sociali di una progettazione. Questa nuova edizione del Milano Design Film Festival ci conferma una sempre viva curiosità verso questo mondo di brulicante creatività e ci conduce dietro le sue quinte per raccontarci la sua storia, la sua attualità e i suoi protagonisti".
Accanto alla volontà di affermarsi come punto di riferimento per design e architettura, definendoli e rappresentandoli in contesti meno tradizionali (da quello dell’ambiente e della sostenibilità, alla comunicazione visiva, le interfacce e le interazioni, dal food fino alla farmaceutica e al mondo della mobilità), MDFF22 pone alla base di questo rinnovamento l’intenzione di innescare relazioni con discipline affini, rafforzando il rapporto con i principali player di un settore che sempre più rispecchia le profonde trasformazioni del mondo.
“Il design si configura sempre più come una disciplina che supera le questioni estetiche e funzionali per abbracciare quelle sociali, politiche, morali e ambientali. Un sistema di pensiero che aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo e la maniera in cui possiamo viverci meglio, delineando soluzioni concrete e innovative, ma solo se inteso come strategia di azione e riparazione ben ponderata – spiega Cristiana Perrella –. La nuova linea di MDFF vuole, attraverso il video, avvicinare il grande pubblico a questa concezione aggiornata e piena di possibilità del design, aprendosi alle sperimentazioni e alla voce delle nuove generazioni”.
Tra film, documentari, corti e lungometraggi, film d’animazione e storie di progettisti di ieri e di oggi, il programma della 10ª edizione del Milano Design Film Festival racconta il design non solo attraverso le proiezioni, ma anche con tavole rotonde e talk aperti al pubblico oltre che con un palinsesto di film in streaming su milanodesignfilmfestival.com.
Con la sua 10ª edizione il Festival cambia anche la sua struttura che comprende ora cinque sezioni: Selezione Ufficiale MDFF22 con film internazionali in premiere italiana; IMMAGINARE curata dai Guest Curator; Premio AFA – Architecture Film Award; Premio MDFF Student Award e la nuova sezione RADICI con l’omaggio a Gae Aulenti.
Nella Selezione Ufficiale MDFF22 di film internazionali, a cura di Cristiana Perrella, verranno presentati film di designer e film sul design di registi e artisti. Lungometraggi, cortometraggi, animazioni, fiction e video d’arte saranno scelti dal Comitato di selezione attraverso una open call internazionale per la quale tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.milanodesignfilmfestival.com. Particolare attenzione sarà rivolta ai migliori film delle ultime edizioni di festival internazionali, e a quelle produzioni recenti e inedite capaci di mostrare visioni nuove del design in tutte le sue accezioni e di indagare il linguaggio dell’immagine in movimento come elemento di ricerca progettuale.
La sezione IMMAGINARE vedrà i Guest Curator Emanuele Coccia, Bianca Felicori e India Mahdavi occuparsi ciascuno di una rassegna tematica: le tre rassegne saranno dedicate ad approfondimenti di temi contemporanei e innovativi, raccontati con materiali d’archivio e nuove produzioni.
Si conferma anche nel 2022 AFA – Architecture Film Award, il premio internazionale di Architettura e Cinema realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano e Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, finalizzato alla scelta di pellicole dedicate alle ricerche dell’architettura. Questa sezione presenterà i dieci finalisti del premio e, tra questi, una giuria di esperti internazionali sceglierà i vincitori per due categorie: Architecture’s film, pellicole di storie di architettura antica, moderna e contemporanea, e Studio’s film, progetti audiovisivi commissionati da studi di architettura per promuovere la propria attività progettuale. I vincitori verranno premiati nel corso dell’ultima serata del Festival.
A rafforzarsi in particolar modo sono poi le collaborazioni con Università, Accademie e Istituti di Design, con l'obiettivo di coinvolgere sempre di più i giovani. Lo dimostra una delle novità del 2022: MDFF STUDENT AWARD, il premio realizzato in collaborazione con i maggiori istituti di formazione secondaria milanese, con la sua sezione dedicata che presenta i migliori short film (max. 90”) realizzati da studenti e ricevuti attraverso una open call. Proiettati in più repliche nel corso del Festival, alternandosi ai film delle sezioni principali, gli short film dei 20 migliori videomaker verranno premiati con la possibilità, per i loro autori, di partecipare gratuitamente a un workshop di tre giorni con esponenti internazionali del mondo del design e del cinema.
Infine, a sottolineare l’intenzione di fare del festival anche un’occasione di approfondimento e attualizzazione di personalità storicizzate del design e dell’architettura, facendo dialogare il loro lavoro con le pratiche più attuali, la nuova sezione del Festival, RADICI, che dedica un omaggio a Gae Aulenti in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa. In collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e l’Archivio Gae Aulenti, nell’ultima giornata del Festival, MDFF presenterà negli spazi di Tilane, biblioteca e centro culturale – progetto realizzato dalla Aulenti, aperto nel 2009 – la proiezione di una serie di materiali video a cura di Nina Artioli responsabile dell’Archivio Gae Aulenti e un talk di approfondimento sulla sua eredità artistica, letta attraverso il pensiero e l’esperienza di Nina Bassoli, Matilde Cassani, Emilia Giorgi, Sara Ricciardi.
Milano Design Film Festival conferma inoltre il progetto MDFF Around The World, con l'obiettivo di portare il Festival e il dibattito sul design in nuovi e sempre più ampi contesti internazionali, e allo stesso tempo attivare sinergie locali. Sono ormai numerose, infatti, le collaborazioni con gli Istituti Italiani di Cultura, le Università, le Design Week e varie Istituzioni sia pubbliche sia private.
Continua, infine, il sostegno di The Good Life Italia al Milano Design Film Festival in qualità di Media Partner. |
Gassenhof è luogo di emozioni autentiche da vivere nella quiete della Val Ridanna, Alto Adige
Ridanna (BZ), 28 luglio 2022 – smstudio è lieta di presentare Gassenhof, il luogo delle emozioni, hotel 4 stelle superior della famiglia Volgger adagiato nella quiete della Val Ridanna, in Alto Adige, tra le maestose vette alpine, scaldata dai raggi del sole. Un sogno fattosi realtà realizzato dai fratelli Manfred e Stefan, che oggi lo guidano insieme alle loro famiglie. Un rifugio per riscoprirsi e poter scoprire la bellezza di questa terra, accolti e coccolati da un ambiente familiare. Un viaggio di scoperta nella dolce valle che propone svariati programmi di escursioni per gli appassionati di trekking o mountain bike nelle stagioni più calde e di sport invernali nella stagione fredda. Un’esperienza per ritrovare sé stessi e il proprio equilibrio nel lusso delle camere e delle suite e nell’oasi benessere con le sue due Spa. Il tutto accompagnati dalle delizie enogastronomiche del territorio, preparate da Stefan Volgger con lo chef e una giovane brigata, insieme a pasticcere e sommelier e con degustazione di prodotti artigianali come le grappe, i liquori e le birre prodotte dai fratelli stessi nelle loro distilleria e birreria.
ARCHITETTURA MODERNA NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE
Nato come piccola pensione nel 1974, su idea della madre Helene, il Gassenhof è oggi il quattro stelle superior che accoglie gli ospiti in due grandi edifici moderni realizzati con materiali locali che richiamano la tradizione, affiancati da un maso storico risalente al 1375, ora diventato Chalet Gratznhäusl in cui gli ospiti trovano camere dall’allure unica con private Spa. All’edificio principale si affianca il Gassenloge, in cui ogni dettaglio è studiato dai fratelli Volgger che hanno scelto di selezionare tutti gli arredi e i materiali con i quali gli ambienti stessi sono stati realizzati. «Ogni cosa al Gassenhof riflette il nostro sogno per questa struttura, il nostro modo di essere e la nostra filosofia di vita» racconta Stefan Volgger. «Una vita fatta di entusiasmo e di passione per l’ospitalità e per il nostro territorio». Qui ogni punto luce, ogni materiale come la pietra, il legno e il vetro, ogni colore del legno, dentro e fuori degli edifici, rispecchia il desiderio di far vivere agli ospiti un mondo di emozioni positive che li alleggerisca della quotidianità e li cali in una dimensione di relax e benessere per mente e corpo. Materiali come il larice per l’esterno e l’abete rosso per gli interni creano il lusso della leggerezza e del comfort, dettagli realizzati dai fratelli stessi nella piccola falegnameria interna. «Gli ospiti possono muoversi in tutti gli ambienti del Gassenhof» sottolinea Stefan Volgger. «Persino curiosare in cucina quando la brigata è al lavoro. Vogliamo che i nostri ospiti si sentano a casa tra calore e simpatia».
DUE SPA PER IL BENESSERE DI CORPO E MENTE
Tutto qui è emozione, nell’area wellness di 3.000 metri quadrati con le sue due Spa, la Gassenbadl e la Logen-Spa. La Gassenbadl nell’edificio principale con piscina, zone relax e area saune, tra le quali spicca la grande sauna della grappa. Luogo in cui si celebra ogni giorno il rituale delle “Aufguss” le gettate di vapore, caratterizzato dalla presenza di un distillatore. Il rituale viene accompagnato da degustazione di grappe prodotte da Manfred Volgger, mentre si gode dalla grande vetrata la vista mozzafiato sui monti di Ridanna. La Logen-Spa nel Gassenloge, con piscina esterna infinity, saune e sala relax panoramica, spazi dedicati allo yoga e al fitness e l’area beauty. I trattamenti beauty sono studiati per alleggerire i segni della stanchezza e gli appesantimenti dovuti a una vita frenetica, tutti hanno un unico denominatore comune: la conquista del relax puro. Vengono utilizzati prodotti bio altoatesini del Team Dr. Joseph e poi i delicati massaggi completi o dedicati a schiena, gambe, testa, viso, piedi. E ancora la biomeditazione, pratica in cui si rinforza la salute, rimuovendo i blocchi energetici a livello fisico, spirituale e psichico.
ESCURSIONI CON DEGUSTAZIONI IN ESTATE, CIASPOLATE E SCI DI FONDO IN INVERNO
Qui la famiglia Volgger fa vivere ogni giorno emozioni nuove ai propri ospiti, proponendo escursioni giornaliere in estate e ciaspolate e sci di fondo in inverno e serate di intrattenimento e familiarità durante le quali godere dei menu a base di prodotti genuini delle valli altoatesine e di una cucina semplice, ma con un’impronta netta che cambia giornalmente e dei distillati prodotti dai due fratelli.
Proposte settimanali come l’escursione estiva alla malga di famiglia Wild’n, con degustazione di speck e formaggi altoatesini e di pane fatto in casa, con il gran finale del Kaiserrschmarrn preparato da Stefan. Letteralmente la “frittata dell’imperatore”, è il dolce della tradizione tirolese, sostanzioso, morbido e genuino, prodotto con ingredienti locali. Un viaggio nei sapori più autentici.