mercoledì 22 marzo 2023

NASCE A MILANO IL NUOVO CLUB FIRMATO AETHOS, UNA COMMUNITY DI CONSCIOUS EXPLORERS PER CONDIVIDERE ESPERIENZE E VALORI

 



Inaugura il Members Club dell’hotel Aethos Milan, “una casa fuori casa”, con un programma ricco di iniziative per i suoi members

 

Milano, 22 marzo 2023 - Costruire relazioni, dedicarsi al proprio wellbeing e condividere esperienze di valore innescando cambiamenti positivi. Tutto questo è Aethos Club, il nuovo Members Club di Aethos - la community internazionale di hotel - che inaugura ufficialmente a Milano, in Piazza XXIV Maggio 8, a pochi passi dalla Darsena. Il Club di Aethos, che accoglie members da tutto il mondo, si propone come luogo d’incontro per una community dal respiro internazionale: uno spazio intimo e accogliente, dove sentirsi a casa, provare nuove esperienze, culinarie e non, e fare networking, in linea con la filosofia di Aethos.

 

Ai members del Club sono riservati numerosi vantaggi. In primo luogo sentirsi parte di una community di persone che condividono stile di vita e valori, ma anche special rates per le altre destinazioni firmate Aethos - compresa l’ultima acquisizione Aethos Monterosa, in Valle d’Aosta -, l’accesso a aree riservate come la palestra fornita di attrezzature Technogym e la possibilità di partecipare a sessioni di fitness, yoga, pilates e meditazione. Disponibile inoltre l’accesso al Doping Bar durante il giorno e alla lounge privata del nuovo ristorante ZAÏA. A separare gli ambienti, curati dagli interior designer dello spagnolo Astet Studio, una tenda di velluto che garantisce ai members uno spazio accogliente dove sentirsi a casa. Tra i benefit a disposizione anche eventi esclusivi come Club Talk e sconti sulle proposte Food & Beverage in tutte le destinazioni Aethos.

 

Quello di Aethos è un concetto olistico di ospitalità. Con sedi in tutta Europa consentiamo ai nostri members di vivere esperienze varie, all’insegna del benessere e della condivisione, pilastri su cui si basa la filosofia della community”, racconta Benjamin Habbel, founder e CEO di Aethos. “Il Club è aperto a un pubblico vasto, anche alle fasce di età più giovani. È fondamentale che i members condividano i nostri valori, abbiano il desiderio di creare relazioni e di farsi promotori di cambiamenti positivi. Aethos prevede inoltre convenzioni con altri Club nel mondo, da Londra a New York, questo per garantire ai nostri members un punto riferimento ovunque si trovino”, conclude Habbel.

 

Tre sono le membership tra cui scegliere: dalla “Junior”, riservata agli under 30, che prevede una quota di iscrizione annuale di 1.000 € e offre, oltre alla special rates, la possibilità di accedere alla palestra, alle aree private del Club e agli eventi, alla “Aethos” - con quota di iscrizione del valore di 1.800 € - che prevede, in aggiunta a quanto offerto dalla Junior, anche la priorità in fase di prenotazione delle proprie suite in tutti gli hotel Aethos e l’accesso ad un primo livello di network di Club in tutto il mondo. Infine, la “Founding”, solo su invito, del valore di 3.000 € annui e riservata a un numero limitato di soci selezionati, offre in aggiunta l’accesso a eventi d’elite, la priorità per Workshop e Corsi, l’accesso a un ulteriore network esclusivo di Club e la possibilità di scoprire in anteprima le nuove location del Gruppo. Disponibili inoltre programmi di corporate memberships per le aziende.

 

Tutti i livelli di membership daranno la possibilità ai soci di condividere con tre loro ospiti esperienze selezionate e l’accesso all'interno del club.

 

È possibile prendere parte alle diverse iniziative del Club anche grazie all’opzione “Aethos Guest”, che permette di iscriversi gratuitamente come ospiti sulla piattaforma di Aethos Club e di accedere alle diverse iniziative prevedendo una piccola quota di partecipazione.

 

Per ulteriori informazioni: www.aethos.com/club-milan/ 

 

 

AETHOS MILAN

Piazza XXIV Maggio 8, Milano

 

Info

02 8941 5901

 

 

 

 


Eurovinum – La famiglia Dalla Valle con i vini di Ca' Biasi in Europa

 



Ascoltiamo Innocente Dalla Valle, enologo e nume tutelare dell'azienda agricola Ca' Biasi in località Fratte a Breganze, quasi seguendo il filo di una comunicazione d'incanto, che sa saggiamente unire i contenuti culturali e le osservazioni enoiche.


Per davvero, nei nostri viaggi vagabondi, incontriamo personaggi di ogni genere stirpe : ma

Innocente, grazie anche alla preziosa collaborazione delle figlie Elisa e Anna, sa farti vivere

le emozioni di una storia forte.


“L'inizio dell'attività risale al 1800 quando i Dalla Valle arrivarono come mezzadri dalla vicina località di Sarcedo, per occuparsi (ormai da quattro generazioni) della coltivazione di questi terreni che dal 1970 sono divenuti di loro proprietà.”


Dalla collaborazione con la Cooperativa sociale Monte Asolone di Pove del Grappa (al cui frantoio

vengono avviate le olive dell'azienda, frutto della raccolta fatta a mano ), è avvenuto l'incontro con

i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, impegnati a scoprire eccellenze per il Percorso

Internazionale Eurovinum ( progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinio IAI-Iniziativa 

 Adriatico ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adraitico ionica).


L'incontro con i vini autoctoni di Ca' Biasi ( torcolato,vespaiolo e groppello), hanno riportato alla mente le parole profetiche di Luigi Veronelli che, in visita alle colline del vicentino, osservava

che si doveva connotare il territorio per la presenza dei vini autoctoni e non solo per la riproposizione dei vitigni internazionali.




Infatti Innocente stà lavorando, assieme all'Istituto sperimentale di viticoltura di Conegliano, alla

realizzazione di un progetto per il recupero dei vigneti di Groppello e Refosco (varietà di uve a

bacca rossa presenti nel territorio nel secolo scorso), da tempo dimenticati.




Così Ca' Biasi è stata inserita nei percorsi di informazione di Eurovinum, l’itinerario che intende scoprire i contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la produzione del vino.

Viaggi nel paesaggio della vite e del vino, alla ricerca di itinerari noti ed altri quasi sconosciuti,

tra personaggi protagonisti, con tanti giovani interpreti o tenaci donne del vino, ma

sempre privilegiando la terra ancor prima delle cantine.

Mercoledì 29 Marzo @osteriadellastazioneoriginale “iRossi” @consorziofriulicolliorientali

 la Narrazione di Matteo Bellotto @storiedivinofriuli


PIUMA NERA - GIGANTE WINES - CORNO DI ROSAZZO @gigantewine Lecca Lecca di Frico Croccante e Erba Cipollina REFOSCO DI FAEDIS - RONC DAI LUCHIS - FAEDIS @ronc_dai_luchis Frico Friulano alle Erbe di Campagna con Rosa di Brusadole SCHIOPPETTINO DI PREPOTTO 2018 - IOLE GRILLO - PREPOTTO @grillo_iole_wines Orzo e Fagioli al Rosmarino Affumicato REFOSCO PEDUNCOLO ROSSO 2008 - AQUILA DEL TORRE - SAVORGNANO @aquiladeltorre Blecs al Tazzelenghe 2013 - Lino Casella Prepotto www.vinicasella.com PIGNOLO 2015 - COLUTTA WINES - MANZANO/ROSAZZO @colluttawines Brasato al Merlot Riserva 2019 Giovanbattista Cozzarolo Spessa di Cividale @azienda_agricola_cozzarolo ROMAIN REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO 2012 - PAOLO RODARO - SPESSA DI CIVIDALE @rodarowinery Musetto e Brovada RAMANDOLO 2015 - ANNA BERRA - NIMIS/RAMANDOLO @azienda_agricola_anna_berra Saporito Mezzano a Latte Crudo Vaccino della Latteria di Cividale @latteriacividale PASSUM - PASSITO DI FRANCONIA - RONC DAI LUCHIS - FAEDIS @ronc_dai_luchis Croccante di Cioccolato Fondente alla Spezieria Exprè di Bepi Tosolini SMOKED - BEPI TOSOLINI - POVOLETTO @grappabepitosolini La Grappa Affumicata Made in Povoletto I piatti dove verranno servite le pietanze saranno all'insegna della sostenibilità in collaborazione con Ecozema

Dal 12 aprile al 19 maggio 2023 Careof presenta Tungsteno. Memorie e falsi ricordi dall'Archivio Video di Careof A cura di Marta Cereda

 

AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani presenta

 

 

I MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE: UNA PRATICA NECESSARIA

 

Una giornata di studi online promossa dall’Associazione con il sostegno della

Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dedicata al

ruolo fondamentale di musei e istituzioni culturali

rispetto ad alcune grandi urgenze della società contemporanea.

 

Insieme a Henry McGhie, fondatore di Curating Tomorrow

rappresentanti delle istituzioni e specialisti affronteranno

il tema dello sviluppo sostenibile in ambito museale

 

venerdì 31 marzo 2023, dalle ore 10.00

 

 

Evento aperto al pubblico con partecipazione gratuita,

previa iscrizione a questo link


Bergamo, 22 marzo 2022 – Nel 2015 le Nazioni Unite hanno redatto il documento Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development, individuando diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile. A partire da questi punti, venerdì 31 marzo 2023 dalle ore 10.00, AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani presenta I Musei d’arte contemporanea e lo sviluppo sostenibile: una pratica necessaria, una Giornata di Studi online a cura di Marcella Beccaria, Vice Presidente AMACI e Vice Direttrice, Capo Curatrice e Curatrice delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dedicata al ruolo di musei e istituzioni culturali nella realizzazione di uno sviluppo globale più sostenibile.

 

A condurre la Giornata di Studi sarà Henry McGhie, autore di numerose pubblicazioni e fondatore della società di consulenza museale Curating Tomorrow, che si occupa di mettere i musei e le istituzioni culturali nelle condizioni di contribuire ai programmi di sviluppo sostenibile. Persone, Pianeta, Prosperità, Partenariato, Pace, saranno i temi affrontati, direttamente ispirati all’Agenda delle Nazioni Unite.

I musei d'arte contemporanea – sostiene Henry McGhie – sono in una buona posizione per sostenere questo sforzo, per criticare il passato e per combinare l'attività creativa e l'immaginazione con una preoccupazione per il nostro futuro condiviso. Per fare ciò, anche i musei e coloro che vi lavorano hanno bisogno di essere responsabilizzati, ed è quello che spero si possa ottenere, insieme, in questa giornata di studio.”

 

Insieme a McGhie, importanti professionisti e rappresentanti della rete AMACI racconteranno esempi di pratiche museali attualmente in corso, volte allo sviluppo sostenibile.

 

Venerdì 31 marzo 2023 saranno Lorenzo Balbi, Presidente AMACI, Direttore del MAMbo, Fabio De Chirico, Dirigente del Servizio II – Arte contemporanea e del Servizio V – Fotografia della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e Marcella Beccaria, Vice Presidente AMACI, ad aprire i lavori con i saluti istituzionali, seguiti poi da cinque sessioni dedicate a temi specifici che offriranno la possibilità di un dialogo diretto tra istituzioni, operatori del settore culturale e pubblico.


VINITALY 2023 A SERVIZIO DEL BUSINESS: PIÙ DI 4.000 AZIENDE E RECORD INCOMING TOP BUYER DA 68 PAESI CON ENOLITECH E SOL&AGRIFOOD IN FIERA OLTRE 4.400 ESPOSITORI COMPLESSIVI

 

Presentata oggi a Roma la 55ª edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati, organizzato da Veronafiere. Presenti il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas.
 

Roma, 22 marzo 2023. Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande ‘ambasciata’ del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.
L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere è stata presentata oggi a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Matteo Zoppas, presidente di ICE-Agenzia, Giuseppe Schirone, economista e manager di Prometeia, e Carlo Flamini, wine observatory manager di Unione Italiana Vini.
 
«Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende che operano sui mercati – spiega il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo –. Una evoluzione prevista dal piano industriale con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’identità e la centralità della manifestazione, oggi riconosciuta quale brand in grado di trainare la promozione del vino italiano a livello internazionale. Il risultato della campagna straordinaria di incoming realizzata quest’anno ci proietta verso il Vinitaly del futuro, leva per la competitività e la crescita di questo settore strategico del made in Italy».

Tra le 68 rotte di destinazione del vino italiano che convergeranno a Verona emergono, oltre alle consolidate piazze di Usa e Canada (complessivamente oltre 200 top client della domanda), i 17 Paesi dell’Asia, guidati da Cina (130 top buyer), Giappone, Corea del Sud ma anche Hong Kong e Singapore, i 12 dal Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, nove stati africani e una mappa europea a quota 26.

«Abbiamo attuato un programma di investimenti eccezionali unitamente a importanti economie di scala per potenziare, già da questa edizione di Vinitaly, il panel di top buyer a Verona – commenta l’amministratore delegato della SpA fieristica, Maurizio Danese –. Garantire business e nuove opportunità commerciali per le aziende espositrici è la nostra priorità di azione. Stiamo lavorando per avviare nuovi modelli di sviluppo per un Vinitaly più sempre più orientato sulla domanda internazionale e dal format efficientato».
 
In contemporanea, sugli oltre 100mila mq netti di superficie espositiva tra padiglioni fissi e tensostrutture al completo, anche gli altri due saloni professionali - Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open Xcellent Beers - che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.

A fare da prologo al 55° Salone internazionale del vino e dei distillati, Vinitaly OperaWine, la super degustazione con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator in calendario sabato 1° aprile alle Ex Gallerie Mercatali, di fronte al quartiere fieristico.
Confermate anche le principali aree tematiche: Vinitaly Bio; International wine hallVinitaly Mixology;  Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata; Taste and Buy, il matching con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela; Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore.

Oltre 80 le degustazioni previste ad oggi dal calendario ufficiale della manifestazione (in aggiornamento su vinitaly.com), a partire dai Grand Tasting di Vinitaly nelle quattro giornate di manifestazione fino al  walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e dell’Orange Wine Festival (3 aprile) che vede la presenza di aziende top da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting - The DoctorWine Selection a cura di Daniele Cernilli (2-5 aprile), ideato per i buyer e gli operatori dell’horeca e ai focus di Young to Young, ossia le tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.
 
Spazio anche ai Concorsi. Oggi, infatti, è in corso a Verona l’International packaging competition – Vinitaly Design, il concorso che premia il miglior packaging per trend, design e innovazione di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva. Mentre dal 28 al 30 marzo sarà la volta del 5 StarsWines The Book e Wine without walls, i riconoscimenti per le aziende che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti.
 
Prosegue, inoltre, la distinzione tra operatori in fiera e winelover in città. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the city, il fuori salone tra mostre, eventi, degustazioni e wine talk nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the city è organizzato da Veronafiere in collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.

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Dettaglio dei 68 Paesi di provenienza degli oltre 1000 top buyer selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere per l’edizione numero 55 di Vinitaly.
Nord America: Usa e Canada.
Asia (17): Armenia, Azerbaigian, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Georgia, Hong Kong, India, Indonesia, Kazakhistan, Kirghizistan, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam.
Africa (9): Angola, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana, Kenia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Sud Africa. 
Centro-Sud America (12): Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Equador, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Venezuela.
Europa (26 inclusa area Baltica, Balcani, Scandinavia e UK): Austria, Albania, Bulgaria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Inghilterra, Lituania, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.

Nasce Fanes Spa by Caveau Beauté: rafforzata la partnership tra il Dolomiti Wellness Hotel Fanes e la rinomata maison cosmeceutica Caveau Beauté

 



Grandi novità per il settore del benessere del Dolomiti Wellness Hotel Fanes, il cinque stelle che troneggia su San Cassiano. La lussuosa struttura in stile tipicamente montano che dall’alto di una terrazza naturale offre una vista ineguagliabile sulle Dolomiti dell’Alto Adige patrimonio dell’UNESCO, ha rafforzato la collaborazione con la prestigiosa maison cosmeceutica Caveau Beauté e ha dato vita alla prima esclusiva Spa dedicata in Alto Adige.
 
San Cassiano (BZ), 22 marzo 2023 – Da sempre, il Dolomiti Wellness Hotel Fanes è sinonimo di servizi di altissima qualità e lusso in ogni suo settore e, quest’anno, a specializzarsi e impreziosirsi ancor di più è quello del wellness. La collaborazione iniziata nel 2018 con la nota maison cosmeceutica Caveau Beauté, infatti, sboccia in totale completezza e dà vita alla prima spa interamente dedicata: la Fanes Spa by Caveau Beauté, uno spazio dove grazie alla sapiente esperienza di Ingrid Crazzolara, spa manager della struttura, e al suo team qualificato, le esigenze di ciascun ospite sono messe al primo posto e in cui ognuno può prendersi cura di sé, con trattamenti viso e corpo appositamente creati da Caveau Beauté.
 
«La collaborazione tra noi del Fanes e Caveau Beauté è iniziata nel 2018 e, dopo anni di fruttuoso lavoro fianco a fianco, abbiamo capito che era giunto il momento di un ulteriore miglioramento qualitativo: ad oggi, con soddisfazione, possiamo annunciare che è stata creata una serie di trattamenti in perfetta sinergia con l’ambiente e le materie prime che offre da sempre. Tra le novità di quest’anno, inoltre, le Private Spa, spazi dove regna la riservatezza e in cui si svolgono i trattamenti che, unici nel loro genere, uniscono l’utilizzo di materie prime locali e naturali ai prodotti cosmeceutici e i protocolli Caveau Beauté» racconta soddisfatta la spa manager Ingrid Crazzolara «Il motivo fondamentale che ci ha spinto in questa direzione è, indubbiamente, la condivisione di una stessa mission: da sempre, infatti, il nostro impegno comune è volto a soddisfare e mettere al primo posto le esigenze di ciascun ospite, riconoscendo che sono sempre diverse e necessitano, di conseguenza, di soluzioni studiate ad hoc e taylor made. Per riuscirci al meglioio e il CEO di Caveau Beauté, Stefano Parenti, abbiamo messo in campo le migliori tecniche e conoscenze per creare un’esperienza mente, corpo e anima dagli effetti straordinari». Inoltre, afferma la Spa Manager Ingrid Crazzolara «I nostri ospiti si sono dimostrati molto soddisfatti e i risultati, visibili da subito, sono dovuti alla natura stessa dei prodotti, studiati sia per essere usati singolarmente che in combinazione e il cui denominatore comune è la Caveina Technology 3 System, che permette la veicolazione dei principi attivi nella parte più profonda della pelle, lavorando dall’interno verso l’esterno e favorendo la naturale riproduzione di collagene ed elastina. La novità sta nell’uso di prodotti che contengono Acido Ialuronico reticolato cross–linked, dalle straordinarie capacità di idratazione e riparazione». Vi è, infine, un ultimo fattore che rende la manager e il suo team di spa fieri di questa collaborazione: la particolare attenzione riservata ai soggetti che soffrono di patologie cutanee quali acne, psoriasi, dermatiti, infezioni, eczemi e forti disidratazioni della pelle: «L’intera linea cosmeceutica è adatta a qualsiasi tipo di cute proprio grazie alle peculiarità dei suoi prodotti, tra cui la completa assenza di profumazioni e conservanti. Non è tutto, perché nella nostra spa abbiamo sempre dedicato attenzione alla selezione di qualsiasi tipo di prodotto e utilizziamo esclusivamente i più naturali e di prima scelta per ogni nostro trattamento: dal fieno agli oli fitoterapici, dal siero di latte del maso di proprietà dell’hotel per il bagno caldo allo yogurt e ai burri per i massaggi» conclude la spa Manager Ingrid Crazzolara.
 
Chi desidera farsi coccolare nella Fanes Spa by Caveau Beauté può scegliere la modalità che preferisce: individualmente, per ritagliarsi un momento di pace e allontanare i pensieri legati alla frenesia della vita quotidiana, magari con i trattamenti Absolut, Blanchissante o Detox, intensivi per viso e collo; oppure in coppia, per gustarsi la gioia del relax condiviso, da vivere nelle cabine appositamente dedicate e in completa riservatezza, con il trattamento Caveau Ladin, Caveau Dolomiti e molti altri ancora.
 

Al via il ‘Progetto Portici’ nuova edizione del programma regionale ‘Tre Istituzioni e un Patrimonio’

 



COPPO - DOSIO VIGNETI - VILLA GIADA IL GRUPPO AMPLIA LA PROPRIA PRESENZA SUL TERRITORIO E SUL MERCATO

 Dal 02 al 05 Aprile, le tre cantine tra i protagonisti della 55a edizione di Vinitaly, l’appuntamento internazionale con il mondo del vino tra i più prestigiosi al mondo 

Padiglione 10 - Stand M4 



CoppoDosio Vigneti e Villa Giada, il gruppo di cantine 100% italiano che risiedono nel cuore del Monferrato (Coppo e Villa Giada) e delle Langhe (Dosio), territori Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della regione Piemonte, saranno presenti a Vinitaly 2023, il Salone Internazionale dei Vini in programma a Verona dal 02 al 05 Aprile

Vocate alla produzione dei migliori vini del territorio Coppo, Dosio e Villa Giada perseguono nella realizzazione del progetto concepito e avviato da Gianfranco Lanci, recentemente scomparso, l’artefice del Gruppo di aziende vitivinicole tutto italiano, profondamente radicato nei valori del territorio. Nel suo complesso, il gruppo detiene più di 80ha di vigneti nei due territori per un totale di oltre 750.000 bottiglie prodotte ogni anno. 

Numerose le novità che verranno presentate. 

Coppo, che ha scritto la storia del vino del territorio da oltre 130 anni, annuncia l’introduzione della selezione “Villa Giada by Coppo” con sei diverse referenze che saranno distribuite su tutto il territorio nazionale a conferma della consistente e forte sinergia che, negli ultimi due anni dalle acquisizioni, si è creata tra le cantine, impegnate ad offrire ai propri clienti prodotti di alta qualità nel pieno rispetto della tradizione. A Vinitaly, in vetrina anche le nuove annate dei vini della tradizione della cantina, Nizza e Alta Langa. 

Dosio Vigneti conferma la strategia di investimenti in vigneti d’eccellenza di proprietà intrapresa da Gianfranco Lanci, e annuncia l’acquisizione di circa 1ha di vigna Ravera nel comune di Novello (Cn), un cru che permetterà alla cantina di produrre un Barolo caratterizzano da una spiccata freschezza, eleganza e longevità. Questa ulteriore new entry, che segue l’acquisto dello scorso anno di parte dell’altrettanto pregiato cru Bussia, conferma l’impegno nella realizzazione di un’offerta di assoluto pregio a etichetta Dosio con ben 5 referenze a Barolo. A Vinitaly, Dosio Vigneti sarà presente anche con le nuove annate delle storiche menzioni Fossati, Serradenari e Comune di La Morra. 

Il vino è sicuramente il core business del gruppo che si affianca, inoltre, alla volontà di far conoscere da vicino i valori e le tradizioni delle Langhe e del Monferrato. Coerentemente con l’approccio di continua evoluzione, il 2023 è un anno cruciale anche perché vede la conclusione di lavori di ristrutturazione della casa padronale di Dosio Vigneti che è stata trasformata in un resort di lusso, fedele all'idea di eccellenza della cantina. Antica Dimora Dosio, verrà inaugurata nel corso del 2023 per un'accoglienza che parli agli ospiti dei valori del territorio a rappresentazione dell'autenticità della terra e dei valori dei vini prodotti per un'esperienza di "pausa" personalizzata.  

Contemporaneamente, verranno ultimati i lavori di recupero e valorizzazione di nuovi spazi in Coppo, a Canelli dove edifici e spazi, inaccessibili fino ad oggi, conosceranno una nuova vita grazie agli investimenti del gruppo. Nel corso del 2023, verranno infatti aperti ulteriori passaggi lungo le Cattedrali Sotterranee, patrimonio UNESCO, e sarà portato a termine il recupero dell’edificio a Fetta di Polenta che racconta storie di vita e lavoro della cittadina piemontese. In questo modo, i percorsi di visita e degustazione in Coppo verranno migliorati raddoppiando, di fatto, la capacità di esperienza di accoglienza. 

La partecipazione alla 55^ edizione del Vinitaly, rappresenta per le cantine Coppo, Dosio Vigneti e Villa Giada, la conferma di un processo inarrestabile di crescita in qualità e volumi, un cammino fedele al progetto di Gianfranco Lanci, mantenendo il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione. 


Depositi esposti. Prime opere dalla Collezione Stramezzi | 22 aprile-18 giugno | Museo Civico di Crema e del Cremasco

 



Sabato 22 aprile alle ore 17:30, presso la Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco inaugura la seconda edizione di Depositi esposti, rassegna con la quale anche il Museo di Crema, allineandosi a quanto già sperimentato da altre realtà museali, intende ciclicamente dare visibilità a parte delle raccolte celate nei propri depositi. Il tema di quest’anno è Prime opere dalla collezione Stramezzi, in quanto si è deciso di ritornare a parlare della figura di Paolo Stramezzi (Moscazzano, 1884 - Cannes, 1968) e della sua leggendaria raccolta d’arte.

Sul collezionista cremasco si è già detto molto in occasione della mostra organizzata lo scorso anno (23 aprile - 15 maggio 2022) per presentare alla città il pregevole gruppo di opere appartenute alla sua collezione, circa una sessantina di dipinti, che gli Eredi di Marina Stramezzi (Crema, 1951 - 2021), nipote di Paolo, hanno deciso di concedere generosamente al nostro Museo a fine 2021, attraverso un comodato gratuito.

Ora l’occasione di poter togliere ed esporre nuove opere dai depositi ben si presta per dare maggior spazio e meglio approfondire pure quel nucleo della sua collezione che lo stesso Paolo Stramezzi, negli anni Sessanta del secolo scorso, decise con grande liberalità prima di dare in prestito e poi di donare definitivamente all’istituzione museale cremasca da poco aperta al pubblico.

Delle trentasei opere, pervenute in Museo nel 1963 e regalate nel 1966, oggi solo diciassette, per mere ragioni di spazio e di coerenza espositiva, fanno parte del percorso permanente, mentre circa la metà della donazione è invece ordinariamente ricoverata nei depositi. Proprio con questa mostra si vuole dare al visitatore l’opportunità di ammirare riunita in Pinacoteca la serie completa dei dipinti giunti grazie alla munificenza di un privato cittadino e di un grande collezionista d’arte.

Inaugura l’esposizione, che segue un ordine prettamente cronologico, Madonna in trono con il Bambino di Tomaso Pombioli, un dipinto appartenente alla prima produzione dell’artista (1600 - 1620 circa) e che alla Perletta – la villa suburbana nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti eletta da Paolo Stramezzi a residenza privata – sappiamo essere stato collocato nella cappella.

Seguono a questo ben quindici lavori, tutti di Eugenio Giuseppe Conti, con in testa due bellissimi ritratti di donna risalenti al XIX secolo: Ritratto di Zita Francioli, datato tra il 1880 e il 1885 e acquistato nel 1938 per mezzo del restauratore Alfredo Laini; Ritratto di giovane donna, risalente molto probabilmente agli stessi anni e comprato da Paolo Stramezzi nel 1937 dalla figlia del pittore, Clorinda.

Estremamente interessante di Conti è poi un nucleo di dieci bozzetti realizzati come studi preparatori per dipinti o cicli decorativi più ampi. Di questi, sempre provenienti nel 1937 dalla figlia Clorinda, sono: Angelo dell’Apocalisse, datato attorno al 1886 e studio per la decorazione del timpano della cappella centrale del cimitero di San Bernardino a Crema; Fuori di pericolo, un piccolo modelletto per una tela più ampia presentata nel 1891 a Milano alla Prima Esposizione Triennale presso l’Accademia di Brera e oggi conservata a Crema dalla famiglia Allocchio, ma anch’essa esposta in mostra grazie alla cortesia dei proprietari che l’hanno concessa in prestito; Sant’Ambrogio, un bozzetto quadrato con il santo iscritto entro un clipeo, destinato a parte della decorazione eseguita dal pittore cremasco nel 1897 all’interno del tiburio della basilica di Sant’Ambrogio a Milano; Madonna in trono con il Bambino (Madonna con manto stellato), del quale ci è oscura la destinazione e di conseguenza risulta più incerta la datazione (1880 - 1900 circa); Madonna assunta, studio per l’affresco realizzato nel 1902 per l’oratorio di Santa Maria di Cremosano, purtroppo oggi molto deteriorato.

Altri cinque bozzetti esposti, comperati invece nel 1937 da un Crivelli, raccontano la storia di una decorazione mancata: furono infatti approntati prima del 1892, come ricorda anche sul retro un’iscrizione del pittore abbastanza sibillina, per un’ornamentazione mai eseguita delle volte del Duomo di Crema. Essi raffigurano: un Profeta non meglio identificabile; San Pietro apostoloSan Paolo apostoloSant’Andrea apostoloSan Giovanni evangelista.

Chiudono il gruppo delle opere di Conti tre ritratti già del XX secolo: Ritratto di Giacomo Mantegazza in costume, datato tra il 1900 e il 1905 e comprato nel 1937 dalla figlia del pittore; Ritratto del signor Poma, datato agli stessi anni e comprato sempre dalla figlia del pittore; La romana (Donna in costume romano), databile pure esso agli inizi del Novecento.

La rassegna si conclude con l’Isola Comacina di Carlo Martini, una veduta del lago di Como realizzata attorno al 1937 e acquistata da Paolo Stramezzi nel 1942 a Milano alla mostra personale del pittore presso il Palazzo della Permanente.

In totale le opere tolte dai depositi ed esposte sono dunque diciassette. A esse si aggiunge, come detto proveniente dalla collezione Allocchio di Crema, il bellissimo dipinto Fuori di pericolo di Eugenio Giuseppe Conti, collocato in mostra accanto all’omonimo bozzetto per consentire un suggestivo raffronto. Le altre opere afferenti al deposito del 1963 e donazione del 1966, sempre esposte, sono riconoscibili nell’allestimento permanente grazie alla scritta ‘Collezione Stramezzi’ posta di fronte a esse sul pavimento.

La mostra, curata dal conservatore, Alessandro Barbieri, e da Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi, giovani studiosi che hanno deciso di dedicare il proprio Servizio Civile ai beni culturali, sarà visitabile sino a domenica 18 giugno negli orari di apertura del Museo.

 

Depositi esposti. Prime opere dalla collezione Stramezzi al Museo Civico di Crema e del Cremasco è accompagnata da un catalogo a cura di Alessandro Barbieri, Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi realizzato dalle Edizioni Museo Civico Crema.

Sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate gratuite, accompagnati dai curatori, previste nelle giornate di domenica 30 aprile, sabato 20 maggio e domenica 11 giugno alle ore 16:00. La prenotazione è obbligatoria scrivendo una mail a museo@comune.crema.cr.it entro la mattinata del venerdì che precede la visita.