giovedì 29 agosto 2024

Il “piatto povero” vegetale, richiami siculi e sapori ancestrali: il menu a filiera corta di Adagio, fine dining nel cuore del Monferrato, per il cambio di stagione.

 


La bontà della stagione viene esaltata al massimo al ristorante gourmet Adagio, il fine dining del Relais Almaranto di Calamandrana, con un menu che celebra i prodotti del Monferrato attraverso un dialogo tra Sicilia e Piemonte. Un omaggio alla ricchezza dei prodotti freschi della terra, alla cucina povera e ai produttori locali per accompagnare gli ospiti nel cambio di stagione, il tutto sotto la guida dello chef Mario Maniscalco.

Calamandrana (AT), 29 agosto 2024 – Nel fienile settecentesco nel cuore del Monferrato incontaminato, all’interno del Relais AlmarantoAdagio è il fine dining con 30 coperti, dal 2022 guidato dallo chef Mario Maniscalco, classe 1993. In questo luogo intimo, lo chef persegue un obiettivo chiaro: valorizzare in modo inaspettato gli ingredienti locali, spesso di presidio Slow Food e talvolta di produzione propria, raccontando al contempo le sue esperienze di vita, dalla natia Sicilia al Piemonte adottivo, passando per la cosmopolita Londra. Al centro dell’attuale menu fortemente stagionale c’è il percorso degustazione “Riflessi nella Materia”, dove il concetto di “piatto povero” e la ricchezza della terra monferrina si esprimono in un viaggio culinario prevalentemente vegetale (ma non esclusivamente vegetariano).
 
RIFLESSI NELLA MATERIA, 7 PORTATE PER ESALTARE 7 MATERIE
Firma distintiva dello chef Maniscalco, “Riflessi nella Materia” si basa sull'idea che un pasto non debba seguire le regole ordinarie, ma piuttosto rispettare e valorizzare la materia; il dolce diventa salato e viceversa. Gli ingredienti vengono rivelati, ma il menu rimane “cieco”, una sorpresa per gli ospiti che concentra tutta l'attenzione sulla materia prima, in un valzer tra Sicilia e Piemonte; si trova la Robiola ai tre latti, ma anche pane e panelle. Tra i protagonisti stagionali attuali ci sono la barbabietola, il radicchio, la ciliegia e il pomodoro, un vero inno al semplice piatto povero vegetale che mette in risalto la qualità dell’ingrediente, sempre locale e talvolta proveniente dall’orto del relais. Accanto alle stelle vegetali, si uniscono ingredienti come il prosciutto crudo, il tonno e la capasanta. Grande protagonista del menu degustazione è anche il pane, presentato in diverse espressioni a seconda delle tecniche, delle farine e dei lieviti vivi utilizzati, abbinato con cura meticolosa ai piatti; dalla focaccia al bao, passando per il lievito madre, il pane brasiliano e il pane azzimo.

Gli ospiti possono inoltre scegliere tra un menu alla carta con 3, 4 o 5 portate, dove la doppia anima di Adagio si rivela in piatti classici piemontesi come frutta in carpione e zuppa di cipolla, integrati con sapori siciliani come fave e mandorle armelline. Da non dimenticare i vari percorsi di abbinamento vino disponibili - “vino”, “light” e “zero” - che propongono accompagnamenti analcolici di grande classe, oltre a una selezione di vini locali e internazionali, con particolare attenzione ai piccoli produttori e alle eccellenze rare.
 
Il Relais Almaranto è il risultato di anni di viaggi e passione: un sogno che si è concretizzato a Calamandrana con il boutique hotel da 23 suite e camere, i ristoranti Adagio e Anima e una scuola di cucina, il tutto curato della proprietaria tedesca Alexa Schulte. Un progetto moderno e ambizioso che conserva il fascino del vecchio mondo e infonde una nuova energia cosmopolita nel Monferrato.

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