Roma, 2 agosto 2024 – È tutto rosso, proprio come il logo del più famoso Gambero dell'enogastronomia italiana: rossi i bollini delle arterie del traffico, rosse le temperature della penisola, rosse le località balneari, sempre più a numero chiuso. Nel 2023 l’Italia ha accolto 133,6 milioni di turisti stranieri con una crescita del 13% sul 2022 secondo i dati Istat basati sul traffico aereo. Ma è ancora possibile in Italia assicurarsi delle belle vacanze nei mesi centrali di agosto divertendosi e scoprendo nuovi itinerari del gusto lontano dalle mete più affollate? La risposta è sì. Anzi, le risposte sono 50 diverse, come ci racconta la storia di copertina del numero di agosto in edicola in questi giorni di Gambero Rosso.
“Questa sarà l'estate del mantra del dove il GPS non prende” racconta divertito Lorenzo Ruggeri, Direttore del mensile. “Cerchiamo spazi aperti, borghi dimenticati, esperienze enogastronomiche vere. Inseguiamo un turismo lento, consapevole e curioso, ben lontano dalle rotte di massa. In questo numero abbiamo voluto raccontare 50 autentiche esperienze di gusto, originali, raccontate senza filtri”. Valgono il viaggio perché sono porte d’accesso su altri mondi. Cene in silenzio all’interno di un eremo, tortelli da perdere la testa nei rifugi dei cacciatori, cucine nel bosco, pranzi nei vivai, aperitivi sui bordi del cratere. Non mancano, inoltre, approfondimenti sull’effetto devastante del turismo di massa nelle grandi città italiane: “Dov’è un piano per governare i flussi e riequilibrare i territori? Mentre intere aree del paese si spopolano, da fine aprile siamo costretti a mettere un ticket d’ingresso a Venezia, in pieno stile Disneyland”, fa notare Ruggeri.
Le 50 destinazioni sono suddivise per regioni da Nord a Sud (e isole), con una indicazione di budget: low cost fino a 50 euro, mid price fino a 100, high end sopra i 100. Dal resort di lusso da 700 euro a notte fino all’aperitivo di fronte a un mare indimenticabile a pochi euro; dai gatti di Boccadasse al tramonto di Bosa con una Malvasia strepitosa nel calice.
Qualche esempio? Percorrendo dall’alto il nostro stivale, una delle possibili destinazioni enogastronomiche è il Friuli-Venezia Giulia con il suo Marano Lagunare (UD) e la sua proposta di specialità e degustazioni in barca alla portata di tutti: il borghetto medievale di pescatori d’impronta veneziana con il suo pescaturismo Roy Zentilin consente di vivere un’esperienza così vera da sembrare irreale a bordo dei pescherecci locali. Per chi è alla ricerca di un itinerario imprevedibile e panorami mozzafiato il Piemonte offre un esclusivo giro in mongolfiera partendo dai vigneti di Barolo: non meglio precisata la destinazione dove, a terra, si festeggerà con la colazione dell’aeronauta a base di prodotti locali.
Anche nelle Marche è possibile riscoprire con poco la convivialità e sapori antichi che solo una visita da Gilberto a Jesi (AN) è in grado di regalarti: una scoperta fortuita d’altri tempi che si tramanda solo attraverso la voce dei vecchi abitanti che avrete il piacere di ascoltare.
Imperdibile il soggiorno in Abruzzo presso il Sexantio di Santo Stefano di Sessanio (AQ) per immergersi nella magica atmosfera di un luogo unico ed esclusivo dove Lucio Dalla ha cantato e suonato al piano “Come è profondo il mare”, proprio nel Cantinone di questo progetto di recupero e tutela che oggi è Sextantio Ospitalità Diffusa.
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