Allo stesso modo le persone si spostavano per compiere lunghi pellegrinaggi a piedi non solo verso alcune mete classiche e lungo tracciati ancora oggi molto conosciuti – come Santiago de Compostela o la Via Francigena – ma anche verso Santuari forse meno famosi, ma altrettanto amati dai devoti pellegrini che intraprendevano questi cammini, spesso lunghi e faticosi.
Anche questa antica strada della Bassa Padovana e del Veronese era percorsa da pellegrini provenienti da Venezia e diretti a Santiago de Compostela, che approfittavano dei numerosi Monasteri e Abbazie disseminati lungo questa via, presso i quali era possibile rifocillarsi e riposare. I pellegrini transitavano a piedi passando da Monselice verso l’Abbazia di Carceri, per raggiungere poi il monastero di Santa Margherita d’Ipres ad Altaura, San Salvaro di Urbana e, oltre l’Adige, San Salvaro di San Pietro di Legnago, per poi proseguire verso la bassa Lombardia. Essi percorrevano all’incirca 20 chilometri al giorno e si mantenevano con l’aiuto dei Frati dei monasteri o facendo i giocolieri e i saltimbanchi nelle piazze.
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