venerdì 12 agosto 2016

Il Museo delle Antiche Vie


L’ex Monastero di San Salvaro – intitolato al Santo Salvatore, ossia Il Redentore, Il Cristo – si trova in un ambiente suggestivo e in una zona della Bassa Padovana, al confine con il Veronese, interessata nel corso dei secoli da guerre, scambi, commerci, migrazioni. Questa particolare posizione ha ispirato la nascita di questo Museo dedicato alle Antiche Vie della Bassa Padovana, che si propone quale centro di documentazione storica che ripercorre l’evoluzione del territorio della Bassa Padovana, la nascita degli antichi tracciati stradali della zona e la vita di strada di un tempo.
Il centro monastico di San Salvaro – all’interno del quale si trova il Museo – fu edificato prima del 1100 in corrispondenza del passaggio sul Ponte di Pietra del Fratta, lungo l’antico percorso che da Vighizzolo, porto fortificato sull’omonimo canale che comunicava con l’Adige, attraversava gli antichi abitati di Cancello (Carceri), Gazzo, Ponso, Megliadino e Altaura, per raggiungere San Salvaro e proseguire poi verso Marega e la Bassa Veronese. Questo percorso era una ripresa medievale di un antico tracciato risalente al Basso Impero significativamente denominato, tra Villa Estense – Vighizzolo e a sud di Ponso, “Calmana” ossia “Callis Magna”. Questa strada fu frequentata in tutto il periodo altomedievale e praticata poi a uso esclusivamente locale quando iniziò a prevalere la direttrice Este – Montagnana – Bevilacqua.
Museo San Salvaro
Una veduta del’ex Monastero

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