La sua origine romana è testimoniata dalla presenza, nel territorio, di numerosi reperti archeologici. Il nome deriva dal latino SALICETUM, probabilmente perché la zona presentava una ricca vegetazione di salici. Le prime testimonianze storiche scritte, risalgono all’anno Mille. Due i documenti che riportano il nome di “Saletum”: il primo è un documento di donazione della fine dell’XI secolo, con il quale il marchese Azzo cede dei terreni all’abbazia di Santa Maria della Vangadizza, atto confermato dall’imperatore Enrico IV; il secondo è il testamento del marchese Tancredo, nel quale viene anche nominata la chiesa di San Silvestro. Sulla storia dei secoli successivi non si ha alcuna testimonianza certa, se non un documento, risalente al XV secolo, relativo a una visita pastorale. Tra le opere di architettura religiosa vanno menzionate: la chiesa di S. Silvestro, piccola chiesa in stile romanico, edificata con materiale recuperato da altri monumenti, con l’abside orientato a est e con il campanile inserito nella facciata, e la chiesa di S. Lorenzo, che è la chiesa principale, inizialmente a due navate, ampliata nel XVI secolo, ricostruita nel XVIII secolo e nuovamente ampliata nel XX secolo. Tra le opere architettoniche civili, troviamo: palazzo Pisani-Cioco; l’oratorio di S. Giuseppe, fatto edificare dai conti Briani, nel XVII secolo e, infine, diverse case coloniali tipiche dei secoli XVIII e XIX.
venerdì 12 agosto 2016
Il Comune di Saletto (Pd) nella rete dei borghi europei del gusto
La sua origine romana è testimoniata dalla presenza, nel territorio, di numerosi reperti archeologici. Il nome deriva dal latino SALICETUM, probabilmente perché la zona presentava una ricca vegetazione di salici. Le prime testimonianze storiche scritte, risalgono all’anno Mille. Due i documenti che riportano il nome di “Saletum”: il primo è un documento di donazione della fine dell’XI secolo, con il quale il marchese Azzo cede dei terreni all’abbazia di Santa Maria della Vangadizza, atto confermato dall’imperatore Enrico IV; il secondo è il testamento del marchese Tancredo, nel quale viene anche nominata la chiesa di San Silvestro. Sulla storia dei secoli successivi non si ha alcuna testimonianza certa, se non un documento, risalente al XV secolo, relativo a una visita pastorale. Tra le opere di architettura religiosa vanno menzionate: la chiesa di S. Silvestro, piccola chiesa in stile romanico, edificata con materiale recuperato da altri monumenti, con l’abside orientato a est e con il campanile inserito nella facciata, e la chiesa di S. Lorenzo, che è la chiesa principale, inizialmente a due navate, ampliata nel XVI secolo, ricostruita nel XVIII secolo e nuovamente ampliata nel XX secolo. Tra le opere architettoniche civili, troviamo: palazzo Pisani-Cioco; l’oratorio di S. Giuseppe, fatto edificare dai conti Briani, nel XVII secolo e, infine, diverse case coloniali tipiche dei secoli XVIII e XIX.
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