giovedì 4 dicembre 2025

Laboratori col mais cinquantino a Gemona

 



Mais cinquantino e pan di sorc (foto di Graziano Soravito)

L’Ecomuseo, in collaborazione con la Rete Slow Mays e la Condotta Slow Food Alto Friuli, aderisce alla campagna nazionale di Slow Food “Tutta farina del nostro sacco” che valorizza biodiversità cerealicola e filiere locali, dedicando la seconda settimana di dicembre alla farina di mais cinquantinoGiovedì 11 dicembre, dalle 15 alle 18, il LAB Terremoto in piazza Municipio 5 ospiterà il laboratorio “Pan dolce di Natale, prepariamo insieme il pan di sorc, Presìdio Slow Food del Gemonese. Questo pane è ottenuto dalla miscela di tre farine, frumento, segale e mais cinquantino (sorc in friulano), un tempo lavorato in casa e portato al forno del paese per la cottura. A Buja la variante dolce, arricchita con fichi secchi, finocchio, uvetta, cannella e noci, era preparata per le festività natalizie. Negli anni Sessanta la riduzione della coltivazione del cinquantino e il cambiamento delle abitudini alimentari hanno messo a rischio la ricetta. Il laboratorio unisce racconto storico e dimostrazione pratica per apprendere gesti e tecniche di preparazione che sono patrimonio della comunità.

Sempre nell’ambito della campagna, mercoledì 10 dicembre, dalle 10 alle 12 al LAB Terremoto, si terrà il laboratorio di cucina “Prepariamo insieme il tocj in braide, che avvia la collaborazione tra l’Ecomuseo e lo chef Davide Patat. Si farà uso della farina di cinquantino e del formaggio della latteria turnaria di Campolessi, altro Presìdio Slow Food. Il tocj in braide è un piatto friulano a base di una polentina morbida accompagnata da un intingolo di formaggio fuso e dalla morcje, ovvero burro fuso con un po’ di farina di mais, che conferisce profumo e struttura al piatto. Proseguendo il dialogo tra ristorazione e territorio, il Caffè Al Duomo proporrà nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 il tocj in braide abbinato a un calice selezionato. Agli incontri sarà possibile acquistare le farine dell’Azienda Nadalutti, coltivatore biologico e mugnaio della Comunità Slow Food del Pan di SorcI posti sono limitati, l’iscrizione è consigliata. Info e prenotazioni: info@ecomuseodelleacque.it, 338 7187227.

La scelta dell’Ecomuseo di valorizzare il mais cinquantino non è casuale. Fa parte di una famiglia di varietà antiche a libera impollinazione e ciclo vegetativo breve, con chicchi globosi a rottura vitrea e qualità sensoriali che conferiscono profumo e sapori distinti alla farina e alla polenta. Il cinquantino è stato a lungo coltivato nelle campagne friulane come secondo raccolto, lavorato con metodi tradizionali (essiccazione naturale e selezione manuale): oggi è protagonista dell’importante progetto di recupero che ha portato alla riscoperta del Pan di Sorc.

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