martedì 2 dicembre 2025

PROROGA DELLA MOSTRA FINO ALL’8 DICEMBRE 2025 Blu. I Fondamenti dello Spirito

 Yves Klein, Luca Pozzi, Francesco Fossati, Vincenzo Marsiglia, Penzo+Fiore

 

 

a cura di Cristina Maiorano

 

fino all'8 dicembre 2025

 

 

Santuario di San Pio da Pietrelcina, chiese di San Nicola, San Leonardo Abate, San Giovanni Battista

 

 

San Giovanni Rotondo (FG)

www.bluifondamentidellospirito.com

 

 

Installation view Blu. I Fondamenti dello Spirito. Ph. Mirco Magliocca


San Giovanni Rotondo, 2 dicembre 2025. Blu. I Fondamenti dello Spirito continua a richiamare un pubblico numeroso di visitatori e appassionati, confermandosi uno degli appuntamenti più rilevanti del Giubileo 2025. La mostra diffusa – promossa e prodotta dal Comune di San Giovanni Rotondo e curata da Cristina Maiorano – viene prorogata fino all’8 dicembre 2025 in seguito al grande successo registrato. Un’estensione che offre a un numero ancora maggiore di persone la possibilità di immergersi in un percorso unico, pensato per mettere in dialogo arte e spiritualità.

 

Decine di migliaia di pellegrini e appassionati potuto hanno ammirare, per la prima volta, alcune delle opere più intime e spirituali di Yves Klein, uno dei grandi artisti del Novecento, noto per la sua profonda devozione a Santa Rita da Cascia, al cui Monastero delle Agostiniane donò personalmente due ex-voto tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta. L’iniziativa ha favorito un’eccellente collaborazione tra il Santuario di San Pio di San Giovanni Rotondo e le suore agostiniane del Monastero di Cascia, custodi di questo prezioso patrimonio artistico, che hanno accolto con grande entusiasmo la proposta di prorogarne l’esposizione. Particolarmente significativa, in questo percorso, la sede del foyer della Chiesa di San Pio, dove dialogano le opere di Yves Klein e Luca Pozzi, che rappresentano un momento rilevante nel percorso complessivo.

 

La mostra si configura come un vero e proprio pellegrinaggio culturale e spirituale, che attraversa il Santuario di San Pio da Pietrelcina e le chiese del Borgo Antico – San Nicola, San Leonardo Abate e San Giovanni Battista – trasformando ogni luogo in soglia e ogni opera in passaggio verso l’invisibile. Al centro di questo percorso c’è il blu, cifra distintiva del linguaggio di Yves Klein e simbolo universale di trascendenza, che guida lo sguardo e lo spirito oltre i confini del visibile.

 

Il progetto intreccia, quindi, l’eredità visionaria di Klein con le ricerche di quattro artisti contemporaneiLuca Pozzi, Francesco Fossati, Vincenzo Marsiglia e Penzo+Fiore – creando un dialogo aperto tra spiritualità, materia e immaginazione. Al centro dell’esposizione si trova il celebre Monocromo blu (1958) di Klein, custodito come ex-voto al Monastero di Santa Rita da Cascia e ora visibile nel foyer nella Chiesa di San Pio, opera architettonica firmata da Renzo Piano negli anni Novanta. Devoto a Santa Rita, Klein si recò in pellegrinaggio a Cascia quattro volte e nel 1958 donò personalmente l’opera al santuario, accompagnandola con la preghiera: «Che l’Impossibile arrivi presto e fondi il suo regno». In questo Monocromo blu, il colore si fa soglia verso l’invisibile: una superficie vibrante di energia pura che trascende la materia, aprendo uno spazio di immersione interiore e contemplazione.

 

PERCORSO DELLA MOSTRA

Monocromo blu dialoga con i tre TablesMonogold, Monopink e Monoblue— riletture in chiave scultoreo-contemplativa dell’altro celebre ex-voto donato da Yves Klein a Santa Rita da Cascia nel 1961, opera estremamente fragile che non può essere movimentata dal monastero di clausura a causa della sua vulnerabilità strutturale. Questi altari monocromi, ciascuno dedicato a una tonalità carica di valore simbolico (oro – corpo, rosa – anima, blu – spirito), diventano dispositivi di meditazione: superfici trasparenti sotto cui riposano pigmenti puri e materiali immateriali, sospesi tra visibile e invisibile. In questo stesso spazio il multiplo 262/300 Terre Bleue (1957–1990), un globo terrestre monocromo realizzato in IKB (International Klein Blue), incarna la volontà di Klein di trasfigurare la terra in una sfera spirituale, annullando i confini geografici per restituire un’unità cosmica. Questa edizione limitata, realizzata in resina sintetica e pigmento, rappresenta la visione di un mondo fisico assorbito dall’infinito blu dell’immateriale.

 

Le creazioni di Luca Pozzi, in continuità con le opere di Klein, amplificano e attivano nuove risonanze. Background Inside Platform (2025), che si pone in relazione diretta con le Tables, è una scultura-installazione in cui una spugna blu fluttua su una piattaforma di cristallo nero grazie alla levitazione elettromagnetica, incarnando così la tensione tra materia e assenza e trasformando questo oggetto – strumento molto amato dall’artista francese – in un simbolo di memoria e trascendenza. Mentre, in connessione con Terre Bleue, Arkanian Mirror (2022) è uno specchio tecnologico che, grazie a un rivelatore di particelle connesso a internet e all’Intelligenza Artificiale, trasforma oscillazioni subatomiche in messaggi cosmici, diffusi in tempo reale tramite il sito dedicato e il canale Telegram dell’artista, rendendo l’opera un evento collettivo in continua evoluzione. Questa installazione unisce scienza e spiritualità, evocando da un lato la tensione verso l’invisibile già presente nel blu di Klein e dall’altro trasfigurando lo specchio in un portale capace di rendere percepibile l’ignoto.

 

Nel Borgo Antico, le tre chiese storiche si trasformano in tappe di un pellegrinaggio interiore. Nella Chiesa di San Nicola, Francesco Fossati presenta le sculture della serie Substrati (2022-in corso), realizzate con panetti utilizzati nella coltivazione di funghi: dopo aver stimolato la crescita di miceli e corpi fruttiferi, i blocchi vengono disidratati per sospendere il processo vitale, conservando un’energia residua che li rende matericamente vivi in un lento e continuo processo di trasformazione. Proseguendo verso la Chiesa di San Leonardo Abate, l’intervento site-specific di Vincenzo Marsiglia trasfigura la facciata principale con Evolution (2025), un rosone di luce al neon blu che richiama la simbologia della Trinità e apre l’architettura a una dimensione contemplativa. L’opera esprime una spiritualità non dogmatica ma vibrante, accessibile attraverso una forma luminosa essenziale e potente, visibile anche di notte, che agisce come un richiamo silenzioso che invita alla sospensione e alla riflessione. Il rosone di luce diventa simbolo contemporaneo del sacro, sospeso tra presente ed eterno. Sulla facciata laterale spicca invece Prospect (2023), una struttura luminosa sospesa nello spazio composta da un unico neon blu in vetro soffiato che disegna una stella a quattro punte.

 

Infine, nella Chiesa di San Giovanni Battista, Penzo+Fiore propongono l’installazione site-specific E sia (2025): un intervento meditativo composto da ampolle in vetro, ciascuna contenente fiori soffiati a mano a Murano, che attraversano le sfumature del blu come simbolo di spiritualità e contemplazione. Il vetro, fragile e al tempo stesso resistente, reinterpreta il gesto dell’omaggio floreale, trasformandolo in una “infiorata contemporanea” dal valore simbolico duraturo. Ogni ampolla, diversa dalle altre, diventa metafora delle molteplici forme che la spiritualità può assumere. Alla base, la sabbia raccolta lungo le coste dell’Adriatico evoca l’anima nella sua capacità di adattamento e trasformazione. L’opera dà vita a un ambiente silenzioso e immersivo, in cui luce e fragilità diventano strumenti di ascolto interiore e contemplazione. L’esperienza è arricchita da un accompagnamento sonoro composto da brani tratti da testi sacri, intrecciati tra loro in modo da evocare una dimensione meditativa.

 

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Elzeviro, che raccoglie e approfondisce il percorso, le opere e i luoghi che ne sono protagonisti. Blu. I Fondamenti dello Spirito è un pellegrinaggio nel pellegrinaggio, che restituisce al visitatore la possibilità di riscoprire un fondamento spirituale rinnovato: fragile come il vetro, potente e infinito come il blu.

 

Mostra promossa dal Comune di San Giovanni Rotondo nell’ambito del Giubileo 2025, con il supporto tecnico di DNA Italia Srl, in collaborazione con il Monastero di Santa Rita delle Agostiniane di Cascia.

Nessun commento:

Posta un commento