Il toponimo Prosecco, compare in diverse varianti già dalla fine del 1200 e significa “bosco tagliato”, come ad indicare un’area destinata alle coltivazioni. La zona è storicamente famosa per la coltivazione di vari vitigni, primo fra tutti la glera, da cui si produce anche lo spumante Prosecco, seguito poi da malvasia, terrano e vitovska.
Tuttora attive varie rivendite locali, le osmize, dove è possibile assaggiare questi vini dal sapore deciso accompagnati da salumi e verdure sottolio.
Prosecco si compone ora di due parti: il nucleo più antico che riflette ancora le caratteristiche dell’abitato originario formato da contadini, pescatori e cavatori di pietre, ingranditosi con la costruzione della Ferrovia Meridionale nella seconda metà dell’Ottocento e un nuovo nucleo: Borgo San Nazario, sorto dopo il 1950, con l’arrivo degli esuli istriani.
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