I
cinque centri sanniti di affermata produzione vitivinicola sono alle
prese con la stesura dell’articolato programma da presentare
all’attenzione di Recevin, la rete europea dell’associazione ‘Città del
Vino’
Parte
da Torrecuso il percorso che porterà i centri di affermata produzione
vitivinicola della terra sannita – i Comuni di Castelvenere, Guardia
Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso – a diventare
‘Città Europea del Vino 2019’. Le cinque realtà territoriali sono
infatti alle prese con la predisposizione dell’articolato iter mirato ad
ottenere l’importante riconoscimento da parte di Recevin, la rete
europea delle Città del Vino, formata dalle associazioni nazionali
presenti negli undici Paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria,
Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungaria, Italia, Portogallo e Serbia)
per un totale di quasi 800 città di tutta Europa.
Di questo si discuterà nell’ambito del convegno ‘Verso
la Città Europea del Vino - Una grande opportunità per le vigne del
Sannio’, promosso dall’Amministrazione comunale torrecusana nell’ambito
della quarantaquattresima edizione di ‘VinEstate’, la rassegna enologica
dedicata ai vini del Taburno e in programma a Torrecuso da oggi
al 2 settembre. L’appuntamento è fissato per domenica 2 settembre (alle
ore 10.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Cito-Caracciolo).
È
dal 2012 che Recevin assegna il ruolo di capitale della cultura
enologica del vecchio continente ogni anno ad un Paese diverso,
ponendolo al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel
promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino.
Per quanto concerne la candidatura relativa al 2019 toccherà all’Italia,
con la proposta unitaria di indicare, appunto, le cinque realtà sannite
e le colline della valle del Calore, intensamente disegnate dalla
viticoltura.
Lo
specifico regolamento prevede che le città che intendono sottoporre la
propria candidatura dovranno specificare quali e quante attività
intendono mettere in campo per lo sviluppo e la valorizzazione del
patrimonio vitivinicolo ed enogastronomico locale, con iniziative che si
prefiggono un benefico impatto a medio e lungo termine. Nell’ambito
della candidatura sarà data una rilevanza particolare al numero degli
enti locali coinvolti nelle varie attività, con un occhio di riguardo
alla tutela ambientale, alla sostenibilità e alla salvaguardia e alla
valorizzazione del paesaggio e del territorio, senza tralasciare
naturalmente il respiro europeo.
Infatti,
nell’ambito di questa iniziativa interessante i cinque Comuni sanniti
hanno già attivato una rete che mira a coinvolgere tutte le realtà
comprese in questo ricco distretto vitivinicolo, che rappresenta il
“cuore” della produzione provinciale e regionale, area dove si coltiva
circa il 40% dell’intera produzione viticola della Campania. Questa rete
andrà successivamente ad interessare tutte le istituzioni, gli enti e
le associazioni impegnati nell’ambito della produzione, tutela,
promozione e valorizzazione del comparto enologico.
Per
quanto concerne il programma del convegno si partirà con i saluti di:
Erasmo Cutillo (sindaco di Torrecuso), Antonio Campese (presidente
Camera di Commercio di Benevento) e Libero Rillo (presidente Sannio
Consorzio Tutela Vini). A seguire gli interventi dei sindaci dei Comuni
interessati: Mario Scetta (Castelvenere), Floriano Panza (Guardia
Sanframondi), Carmine Valentino (Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione
(Solopaca). Al dibattito, moderato dal giornalista Pasquale Carlo,
prenderanno parte: Giuseppe Festa (direttore scientifico del corso di
perfezionamento in Wine Business all’Università di Salerno e curatore
del Rapporto sul turismo del vino in Italia di ‘Città del Vino’),
Floriano Zambon (presidente dell’associazione nazionale ‘Città del
Vino’), Franco Alfieri (capo staff del presidente della Giunta regionale
della Campania) e Umberto Del Basso de Caro (deputato della Repubblica
Italiana).
L’iniziativa
di Recevin giungerà nel 2019 alla sua ottava edizione. Queste le
“capitali” europee del vino che si sono succedute nel corso di questi
anni: Palmela (Portogallo, 2012) – Marsala (Italia, 2013) – Jerez de La
Frontera (Spagna, 2014) – Resguengos de Monsaraz (Portogallo, 2015) –
Valdobbiadene-Conegliano (Italia, 2016) – Cambados in Galizia (Spagna,
2017) – Torres Vedras/Alenquer e Rethimnos (rispettivamente Portogallo e
Grecia, 201
Nessun commento:
Posta un commento