Montagna da vivere: gli eventi dell’autunno
Made in Malga | 6-7-8, 13-14-15 settembre
Qui ogni formaggio è unico, e porta con sé il profumo dell’alpeggio. Il territorio è protagonista di Made in Malga, due fine settimana – dal 6 all’8 settembre e dal 13 al 15 settembre – dedicati ai formaggi di montagna, e in particolare, ovviamente, all’Asiago. Appassionati, foodies, chef, selezionatori, in tanti si danno appuntamento per gustare il meglio della produzione, ma anche per entrare in contatto con un mondo antico eppure sempre capace di rigenerarsi, stagione dopo stagione. La filiera del formaggio è il simbolo del rapporto tra l’uomo e il territorio. E la manifestazione stessa si pone come un filo teso tra Asiago e le sue malghe, due poli dell’evento. In paese si terranno la mostra mercato, i laboratori con degustazioni guidate, l’osteria di montagna, i concerti e le proiezioni di film di montagna. Le malghe saranno invece meta di escursioni guidate e laboratori: il connubio tra produzioni agroalimentari tipiche e turismo montano qui trova il massimo della propria espressione, e il palato ringrazia.
Fiera di San Matteo | 21 settembre e Transumanza 27 settembre
Asiago ha un’anima antica che vive nelle sue manifestazioni popolari. Eventi capaci di catturarne l’essenza, come la Fiera di San Matteo, il patrono, e la transumanza, il ritorno annuale delle mucche dai pascoli erbosi alle stalle a valle.
Il 21 settembre le vie centrali, fin dalle prime ore del mattino, ospiteranno un grande mercato all’aperto. L’atmosfera di festa contagerà grandi e piccoli, con gli stand di abbigliamento e prodotti, i dolci, la musica, le animazioni. La settimana dopo è quella della transumanza: il 27 settembre le mandrie sfileranno in centro tra due ali di folla, ricevendo il tradizionale campanaccio, la “ciocca”, simbolo di buon auspicio.
In autunno Asiago sembra assorbire i colori del tramonto, si accende di rosso ed arancio come per salutare la bella stagione: è tempo di Asiago Foliage. I fotografi, professionisti, dilettanti e semplici appassionati, sono invitati a partecipare al concorso di fotografia indetto ogni anno, catturando la bellezza del territorio. Un eccellente motivo per esplorare la montagna dell’altopiano alla ricerca dello scatto perfetto, approfittando delle tante passeggiate organizzate. Il culmine di Asiago Foliage sarà la festa che si terrà nel weekend di sabato 19 e domenica 20 ottobre, nelle vie e nelle piazze del centro. I ristoranti e i negozi proporranno menù e offerte a tema, e verranno organizzati laboratori creativi, degustazioni, una mostra mercato di artigianato artistico, concerti, convegni, rievocazioni dei mestieri della montagna.
Montagna da esplorare: percorsi nella storia e nella cultura
Si attraversano boschi, pascoli e prati, oppure si punta alle cime intorno: abbondano i punti panoramici rivolti verso le Alpi trentine e la pianura veneta. Questo territorio soddisfa sia le famiglie e le persone meno allenate che i più instancabili sportivi. Si può partire all’alba, godendo del silenzio della natura, o anche all’ora del tramonto, ammirando i colori dell’imbrunire.
Intorno alla montagna si articolano anche proposte artistiche e culturali come il SelvArt, un parco naturale ricco di arte contemporanea e installazioni permanenti, il Parco del Sojo di Lusiana, l'area naturalistica dedicata alla tutela dell'ambiente e all'arte contemporanea, ed il Sentiero del Silenzio - Porta della Memoria, che accoglie opere d’arte contemporanea immerse nella natura selvaggia.
Weekend con le guide
I weekend autunnali sono perfetti per esplorare itinerari originali, di media montagna, adatti a tutta la famiglia. Li organizzano le associazioni di guide del territorio.
“Guide Altopiano” e “Asiago Guide” hanno in programma escursioni suddivise per grado di difficoltà, facili, medie o impegnative. Percorsi che si rivelano una scoperta nella scoperta, dal momento che vengono abbinati a temi letterari, naturalistici e storici. Una passeggiata diventa così l’occasione per viaggiare nel tempo tornando ai tempi della Grande Guerra, dedicarsi alla fotografia, appassionarsi di letteratura e perfino di astronomia. Per non parlare della passione per la buona tavola, con i tour nelle malghe o alla ricerca di prodotti locali tipici della montagna. Gli escursionisti possono inoltre prendere confidenza con mappa e bussola praticando l’orienteering e perfezionare il loro stile di nordic walking.
Camminare nella storia
La montagna di Asiago non è muta: ha molte storie da raccontare a chi la interroga, e un passo dopo l’altro ci svela il suo passato. Tra le mete imperdibili, il Monte Ortigara, 2.106 metri, avamposto italiano nel 1916, uno dei teatri di battaglia più importanti della zona, a due ore e mezzo di marcia da Cima Lozze. Altre vette interessanti sono Cima Caldiera, Portule, Cima Undici, Cima Dodici, ma i luoghi dove maggiormente si respira la storia sono i forti: Verena, Corbin, Lisser, Campolongo e il celebre Forte Interrotto, da cui si domina tutta Asiago. Oppure il Museo all’aperto di Monte Zebio, dove immergersi nell’atmosfera del fronte camminando tra resti di baraccamenti, posti di medicazione, postazioni, caverne e gallerie. Teatro di duri combattimenti durante la Grande Guerra, questi luoghi conservano le tracce e le storie di chi sull’Altipiano ha vissuto anni intensi: qui la battaglia ha infuriato per 41 mesi di fila. Personalità come Ernest Hemingway, Robert Musil, Franz Kafka, Emilio Lussu hanno vissuto la loro stagione più intense tra queste montagne, come giovani soldati.
Montagna da gustare: sapori del territorio
Prodotti che i ristoranti di Asiago propongono insieme alla selvaggina, le castagne, le patate, i salumi e lo speck, sempre a km zero. Una nota di dolcezza: il miele della zona è particolarmente pregiato, che sia di tarassaco o millefiori, oppure di alta montagna, scuro e intenso. Questa è anche la stagione dei funghi: mazze di tamburo, finferli, prataioli, vescie, russole, trombette e ovviamente porcini, i più pregiati. La raccolta – nei giorni prestabiliti, e con il tesserino apposito - è una divertente caccia al tesoro che si snoda nella natura, soprattutto nelle zone di Monte Corno, Larici, Monte Verena, Piana di Marcesina, Passo Vezzena, Campomulo.
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