La musica popolare fa parte del patrimonio immateriale di una comunità, rappresenta un po’ il genius loci
del territorio in cui è stata prodotta. È necessario far conoscere, da
un lato, questo vasto patrimonio di cui ancora disponiamo prima che si
perda nell’oblio della memoria, dall’altro salvaguardare la musica
popolare viva, ancora presente, in modo da favorire esecuzioni musicali
consapevoli.
È
quanto si è ripromesso di fare l’Ecomuseo delle Acque anche in questa
estate tormentata, nonostante le difficoltà e le restrizioni. Dopo
l’esibizione del Gruppo Folkloristico “Val Resia”, è la volta dei Carantan,
gruppo che da quasi un trentennio ripropone il patrimonio musicale
friulano di canti e danze, dal Cinquecento fino ai tempi più recenti. Il
concerto, intitolato “Intrìcs” dal nome dell’ultimo album realizzato
dalla formazione, è promosso dall’Ecomuseo e dal Comune di Artegna: avrà
luogo sabato 8 agosto alle 18.30 sul Colle di San Martino
(in caso di maltempo verrà rinviato a domenica 9). Ultimo appuntamento
domenica 27 settembre con il gruppo occitano “QuBa Libre Trio”, a
Montenars nel Roccolo di Manganel. La prenotazione è obbligatoria (338 7187227).
Il gruppo Carantan
(con questo termine si indicava i cinque centesimi delle vecchie lire
in uso agli inizi del Novecento) dal 1991 è impegnato in un progetto che
si fonda sul recupero e la rielaborazione del canto e della musica
friulana in un arco temporale che va dal XVI secolo fino all’epoca
contemporanea, sconfinando anche nel repertorio tradizionale del Nord
Italia e dell’Istria. I brani mantengono le caratteristiche poetiche,
melodiche e ritmiche della musica popolare e, accanto alle danze di
queste aree (resiana, vinca, furlana, ma anche manfrine, quadriglie,
gighe e polke), ripropongono ballate, canti corali e musiche su
strumenti tradizionali tra cui l’antica piva. La formazione è composta
da Glauco Toniutti (violino, cornamusa, mandolino, cucchiai e voce),
Andrea Barachino (chitarra classica, acustica, mandola e voce), Stefano
Durat (armoniche diatoniche e percussioni) e Caterina Vidon
(violoncello).
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