Personale dell'artista fiorentino Raffaele Bueno 5 luglio -–17 agosto 2025 Inaugurazione sabato 5 luglio 2025, dalle ore 19.00 via Stagi, 12 Pietrasanta, LU galleriasusannaorlando.it |
Raffaele Bueno, 2020, Il fascino discreto della malavita, olio su tela, 22,5x34,3 cm |
La Galleria Susanna Orlando è lieta di tornare a celebrare sabato 5 Luglio alle ore 19.00, il grande artista fiorentino Raffaele Bueno, con il quale condivide un legame speciale sin dal 2011, anno della storica mostra Micromegalico, curata dall’amato architetto Adolfo Natalini. A quattordici anni di distanza, sarà un altro architetto, Andrea Ponsi, amico, raffinato osservatore e profondo estimatore – a guidarci nel mondo magico e metafisico di Raffaele. «Raffaele è Ganzo» – così disse lui stesso, con un sorriso compiaciuto, mentre osservava le sue opere sparse nello studio. Da questa frase nasce il titolo della mostra. Per l’occasione saranno esposte numerose opere inedite, mai uscite dalle stanze dello studio immerso nel verde dei Bosconi, dove l’artista vive e lavora da oltre sessant’anni. In galleria si potranno ammirare le sue celebri piccole tavolette, dipinte “sulla punta del pennello” con la lentezza e la dedizione che lo contraddistinguono. Un viaggio che parte dal 1962, con il potente Nudo di nonna, fino ai lavori più recenti. Tra i titoli esposti: “Il fascino discreto della malavita”, “Miù, luci della ribalta”, “San Girolamo”, “Raffaele farfalla”, “Oriente/Occidente”, e altri capolavori. Sessant’anni di arte vissuta, pensata, respirata. |
Raffaele Bueno, Mekong, 2000, olio su tela, 25x20 cm |
Ma questa non è solo una mostra pittorica. È un ritratto dell’artista nella sua totalità. Accanto alle opere, il pubblico potrà scoprire oggetti cari, cimeli, memorabilia e dettagli di una quotidianità poetica. Tra questi: il suo tirassegno, le scritte del poeta visivo Lamberto Pignotti, e il leggendario “grande squalo”, una scultura lunga quasi quattro metri che approderà per la prima volta in galleria. Questa mostra è un omaggio alla vita, all’opera, all’incanto e alla splendida, fanciullesca presenza di Raffaele Bueno – artista amatissimo anche da Philippe Daverio, che ne ha più volte sottolineato la raffinatezza, l’ironia e la contemporaneità senza tempo. |
Raffaele Bueno, 2000, Bersagli, olio su tela |
E chi se non Raffele Bueno? Per questa calda estate 2025 ho scelto senza esitazione di parlare dell’esemplare lavoro di Raffaele Bueno come esempio di grande artista vivente, un omaggio al suo lavoro, alla sua età e alla sua splendida persona. Perché lui? Figlio d’arte, nato sulle colline di Fiesole da una famiglia di artisti di origine spagnola, figlio di Xavier, nipote di Antonio fratello di Caterina. Solo per citare quelli che ho conosciuto. Nella sua lunga vita ha incontrato tutti i movimenti, politici, culturali e sociali e li attraversati tutti dipingendo piccole e preziose tavolette ma rimanendo indipendente e fedele alla sua poesia. Vive ad arte, circondato dalla sue opere e di lui si parla nei salotti colti. L’amico Philippe Daverio innamorato del suo lavoro lo riteneva l’artista più rappresentativo del panorama italiano. Lo pensiamo in molti. Raffaele si auto definisce “ganzo” e lo è davvero. – Susanna Orlando |
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