Matteo ha ridisegnato infatti l’identità di Poderi Einaudi e dei suoi vini, con uno spirito rivoluzionario e una filosofia che coniuga qualità, sostenibilità e autenticità.
È tra le dolci colline di Dogliani che Matteo riscopre il senso più profondo di appartenenza. Qui, dove la terra custodisce la memoria della sua famiglia, ogni istante rappresenta un ricordo. Non è solo un luogo, ma il cuore vivo della sua identità, un punto fermo che continua a evolversi attraverso una visione innovativa e proiettata al futuro. Fin dall’infanzia, Matteo ha respirato l’essenza delle vigne di Dogliani, percorrendo i filari accanto al nonno e alla madre, ascoltando le loro storie e imparando a percepire il battito della terra sotto i suoi piedi. Quelle esplorazioni si sono trasformate negli anni in un legame profondo e imprescindibile con il territorio, diventando la base della sua visione imprenditoriale. L’incontro con il winemaker croato Zvonimir Jurkovic, soprannominato “Zvone”, è stato un momento chiave, un punto di svolta. Quando due anime affini, quella di Matteo Sardagna Einaudi e quella di Zvone, si trovano, è come se il vino diventasse il linguaggio attraverso cui dialogare, esplorare e comprendere; la loro collaborazione nasce dalla comune passione per il territorio, dall’inesauribile desiderio di approfondirne ogni sfumatura e dalla capacità di ascoltare, osservare e confrontarsi.
Ogni calice non è mai solo un assaggio, ma un’occasione di riflessione, un tassello che arricchisce il percorso verso una conoscenza più profonda; nessuna scelta è casuale, ogni decisione è il frutto di un confronto intenso e di un ragionamento condiviso. È Matteo a tracciare il cammino, guidato da una conoscenza radicata e autentica del luogo, ma è insieme a Zvone che questo percorso prende forma e significato. Passo dopo passo, vendemmia dopo vendemmia, si avvicinano sempre di più all’essenza di ogni vigneto, cercando di interpretarlo con rispetto e sensibilità, lasciando che si esprima senza artifici: "Volevo creare il vino esattamente come lo immaginavo, seguendo i principi che ho affinato nel tempo, una scelta audace, ma fondamentale per tracciare una nuova direzione di Poderi Einaudi nel panorama enologico", racconta.
Il 2019, con il rinnovo della cantina, segna l’apice di questa fase. Idee innovative, investimenti mirati e un approccio stilistico rinnovato sono il risultato di una volontà precisa: dare vita a un cambiamento vero, non solo nel vino, ma anche nella visione aziendale. Un’evoluzione che va oltre il lato imprenditoriale, perché per Matteo il vino è molto più di un prodotto: è espressione di sé. Oggi, Poderi Luigi Einaudi si distingue per una produzione che esalta le caratteristiche delle proprie terre, valorizzando i vitigni autoctoni con tecniche moderne e scelte sostenibili. La visione di Matteo si riflette nei vini dell’azienda, che continuano a raccontare la storia della Langa piemontese con un linguaggio contemporaneo, capace di affascinare gli appassionati, e tutti i consumatori nazionali e internazionali. Grazie alla sua guida, Poderi Luigi Einaudi è un’azienda in continua evoluzione, spinta dalla ricerca di nuove prospettive e dalla volontà di innovare senza mai perdere il legame con le proprie origini. Ogni scelta, ogni investimento e ogni progetto nascono dal desiderio di costruire un futuro solido, capace di armonizzare tradizione e visione.
www.poderieinaudi.com
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