20 giugno, Perugia
Quando compare per la prima volta in Italia la parola scritta “vino”? Ovvero, in seno a quale civiltà italica il nettare degli dèi ha percorso i suoi primi passi nella storia? Non è da escludere che tutto sia avvenuto nel territorio del centro Italia che oggi chiamiamo Umbria, prima dell’avvento degli Etruschi nello Stivale. Echi di altri tempi ma proiettati nel contemporaneo: nasce con queste domande la creazione del primo tavolo lavoro composto da studiosi ed esperti sul tema “Radici: l’eco delle origini”.
La ricerca, la cui realizzazione è promossa da Umbria Top, la cooperativa che raggruppa cantine e Consorzi di Tutela vini umbri, oltre che essere proponente del Distretto di Filiera del Vino Umbro di Qualità, vuole percorrere e riscoprire le origini della produzione vitivinicola umbra attraverso un approccio multidisciplinare. Peculiarità botaniche, agronomiche e ambientali del territorio, spunti culturali, racconti storici, testimonianze di archeologia agricola e rurale per scoprire punti di forza della piccola ma preziosa produzione umbra, grazie al rilevante contributo di professori e studiosi di Università per Stranieri di Perugia, Università degli Studi di Perugia, 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Museo del Vino di Torgiano, AIS Umbria.
“Non soltanto una pubblicazione, ma una dichiarazione di appartenenza e un atto di memoria collettiva. - spiega Gioia Bacoccoli, coordinatrice di Umbria Top - Il progetto “Radici” nasce dal desiderio di narrare punti di forza della filiera vitivinicola regionale a partire dalle sue origini. Del resto, è in gran parte nel nostro sottosuolo che si trovano preziosi segreti ancora spesso celati. Il vino in Umbria, si fa da tempi immemori: non resta dunque che iniziare a scrivere un racconto nuovo ed antico allo stesso tempo, una prima raccolta di spunti per una caccia al tesoro all’inverso: dal calice alla radice” che vorremmo fosse un percorso partecipato e in progress. Il lavoro che abbiamo avviato infatti, ha fin da subito mostrato un potenziale interessante di ricerca su settori quali ad esempio l’enoturismo e il marketing territoriale, per i quali si intende programmare a breve un tavolo di lavoro utile ad individuare nuovi strumenti per la promozione del comparto e del territorio regionale”.
La ricerca, che include un progetto editoriale, rappresenta un esempio virtuoso di networking tra istituzioni, enti di ricerca e realtà locali, confermando l’impegno di Umbria Top nella promozione e valorizzazione delle eccellenze enologiche regionali, con uno sguardo attento alla sostenibilità e alla conservazione delle tradizioni. L’opera, arricchita da un apparato iconografico di pregio e da contributi scientifici inediti, si propone come un punto di inizio lavori per studiosi, appassionati e professionisti del settore, offrendo spunti utili alla promozione della immagine del comparto vitivinicolo umbro.
“Questa ricerca - nelle parole del coordinatore Luigi Mundula, Presidente del corso MICO dell’Università per Stranieri di Perugia - è un primo approccio e prende le mosse da un approfondimento storico, linguistico e archeologico delle origini della coltivazione della vite e della produzione del vino, per proseguire poi con un'analisi della modifica del paesaggio agrario e delle architetture. Il vino, dunque, come patrimonio culturale è presentato come un condensato di storia e cultura, un patrimonio immateriale dell'umanità. Questa visione eleva il vino da semplice bevanda a simbolo di identità, a componente essenziale di questa terra unica e inimitabile, oltre che per l'origine storica, i suoi cicli, le sue feste, i suoi riti e le sue memorie vissute”.
La ricerca si avvale della partecipazione di vari docenti dell’Università per Stranieri di Perugia (Giovanni Capecchi, Valentina Gasbarra, Roberto Montagnoli e Alessio Patalocco) e dell’Università degli studi di Perugia (Manuel Vaquero Piñeiro, Alberto Palliotti e Paolo Braconi) ma anche del prezioso contributo scientifico di esperti e ricercatori (Stefano Cimicchi, Luisa Spagnoli) ed enti (3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Museo del vino di Torgiano MUVIT, Associazione Italiana Sommelier).
Chiunque desiderasse ricevere gratuitamente una copia del volume cartacea o digitale di “Radici, l’eco delle Origini”, può scrivere una mail a info@umbriatopwines.it
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