Alessandria, 23 gennaio 2019 – La
mostra Alessandria Scolpita è diventata in breve tempo un patrimonio
affettivo della Città di Alessandria, ha conquistato il cuore, degli
alessandrini - che hanno potuto apprezzare il proposito di festeggiare
una volta di più con questa esposizione internazionale di grande valore
artistico gli 850 anni di Alessandria - e di un pubblico vasto e
competente che in queste settimane sta raggiungendo la città (molti sono
gli arrivi da fuori) per apprezzare questo sforzo di selezione, di cura
e allestimento che arricchisce Palazzo Monferrato con nuovi valori di
storia e di cultura.
Un nuovo, importante tassello si aggiunge ora con la presentazione del catalogo di Alessandria Scolpita 1450-1535,
edito Sagep (Genova), a cura di Fulvio Cervini. Non un semplice
catalogo ma un libro, di 350 pagine, che ha il compito, forse il dovere,
di tramandare la storia culturale alessandrina ed in particolare
dell’arte lignea, inquadrata in un periodo a cavallo fra la fine del
Medioevo e il Rinascimento, un prodotto editoriale di assoluto livello.
“Palazzo
Monferrato, fedele alla sua vocazione di spazio-vetrina in cui mettere
in luce le ricchezze del territorio, presenta una storica occasione per
ammirare il patrimonio storico-artistico che la regione alessandrina ha
saputo produrre e commissionare durante una stagione fondamentale della
sua storia, il periodo della dominazione sforzesca, tra la metà del
Quattrocento e i primi quattro decenni del Cinquecento” introduce
così il volume il presidente della Camera di Commercio di Alessandria
Gianpaolo Coscia particolarmente orgoglioso di questo progetto d’arte che si realizza attraverso una mostra molto importante:
“La
caratteristica di cui andiamo molto fieri, e di cui ringraziamo prima
di tutto il curatore, il professor Fulvio Cervini, e il Comitato
scientifico che lo ha affiancato, è che tutti i materiali esposti
raccontano coerentemente la storia di questo territorio, mettendone in
rilievo la caratteristica di essere da sempre un luogo di scambio, di
dialogo tra diverse culture, una terra che nonostante le aspre contese
che si sono combattute per il suo possesso non ha mai cessato di
esprimere una vocazione a fare da cerniera piuttosto che da confine.
La
mostra ha un evidente rilievo scientifico, ma questo non riduce, anzi
moltiplica, anche il suo valore di promozione turistica: perché
rimaniamo convinti che il modo più efficace per far conoscere questo
territorio sia proprio quello di raccontarne il valore culturale”.
Il
volume sarà presentato sabato 26 gennaio a palazzo Monferrato con
inizio alle ore 17. Nella circostanza è previsto l’accesso gratuito alla
mostra e sarà realizzata almeno una visita guidata dal curatore, prof.
Cervini.
Intanto
la mostra, in questi giorni, ha registrato un nuovo importante arrivo
dell’ultima opera che, pur annunciata, non era ancora pervenuta a
palazzo, in quanto utilizzata per scopi devozionali durante le festività
natalizie. Si tratta di una splendida croce astile proveniente dalla
parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Castelnuovo Scrivia. La croce è
un pregevole oggetto in lamina di rame sbalzata, cesellata e dorata,
prodotto da una bottega orafa lombarda di fine Quattrocento, e ha
trovato posto accanto ad altri due esemplari analoghi che provengono da
Giarole e dal Museo diocesano di Asti.
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