mercoledì 9 gennaio 2019

LA GAMeC INAUGURA IL 2019 CON TRE PROGETTI DI GIOVANI ARTISTI ATTIVI IN ITALIA: OSCAR GIACONIA, JACOPO MILIANI E DRIANT ZENELI a cura di Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni 17 gennaio – 24 febbraio 2019 Opening: 17 gennaio 2019, ore 19:00

Dal 17 gennaio tre nuove mostre apriranno al pubblico negli spazi della GAMeC: la personale di Oscar Giaconia; la presentazione del lavoro di Jacopo Miliani nell’ambito della XI edizione della rassegna Artists’ Film International e lo screening della trilogia video di Driant Zeneli When Dreams Become Necessity.

I progetti, a cura di Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni, confermano  l’attenzione che la GAMeC riserva da sempre ad artisti e curatori delle nuove generazioni, creando opportunità espositive e occasioni di approfondimento del loro lavoro.


OSCAR GIACONIA
HOYSTERIA

Prima personale di Oscar Giaconia (Milano, 1978) in un’istituzione museale italiana, l’esposizione è una ricognizione sulla più recente produzione pittorica dell’artista.

L'assonanza concettuale e fonetica che accomuna le parole "osteria", "ostrica" e "isteria" produce un titolo intraducibile, un equivoco linguistico, una disfunzione di senso incarnata dalle figure che abitano l’esposizione: locandieri, falsari, vecchi nostromi, sentinelle, spettri e mostri sono i soggetti che popolano lo Spazio Zero della GAMeC, e che mettono in scena una degenerazione contemporanea della pittura di genere.

La maniacalità linguistica di Giaconia si esprime attraverso l’uso di materiali eterogenei come silicone, vulcanite, nylon, gomma di neoprene, salpa, elastomeri, rivelando l’accanimento e l’ostinazione empirica della sua ricerca e della sua pratica pittorica.

Sabato 23 febbraio 2019, il truccatore prostetico due volte nominato all’Oscar Vittorio Sodano trasformerà Giaconia nell’ambito di una performance ospitata nello Spazio Zero del museo, che innescherà la nuova macchina pittorica alla base del prossimo lavoro dell’artista.

La mostra è realizzata con il supporto del Club GAMeC.
Catalogo GAMeC Books.




ARTISTS’ FILM INTERNATIONAL – XI EDIZIONE
Artista selezionato dalla GAMeC: JACOPO MILIANI


Prosegue la partecipazione della GAMeC ad Artists’ Film International, il prestigioso network dedicato alla videoarte che, dal 2008, coinvolge alcune tra le più importanti istituzioni d’arte contemporanea internazionali, con artisti provenienti da tutto il mondo.

Per l’undicesima edizione della rassegna – il cui tema è il “gender” – Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni hanno selezionato l’artista Jacopo Miliani (Firenze, 1979), presente con due opere video che rielaborano le tematiche trattate nel film Teorema di Pier Paolo Pasolini: in Deserto (2017) un corpo enigmatico, lunghe unghie laccate di rosso, una nuova lingua dei segni, una voce, un testo, danza e fotografia sono gli elementi che danno vita a una fitta trama di stimoli in cui linguaggio verbale e visivo si intrecciano al lessico sensoriale e sensuale. TEOREMA TEOREMA TEOREMA (2018), appositamente prodotto in collaborazione con la GAMeC per questa edizione, rappresenta invece l’ideale sviluppo di Deserto e ha come protagonista il performer parigino Matyouz – danzatore, Master of Ceremony e commentatore dei più importanti Vogue Contests in Europa.

In contemporanea, la GAMeC presenterà inoltre le opere proposte dalle altre 15 istituzioni coinvolte in questa edizione.



DRIANT ZENELI
WHEN DREAMS BECOME NECESSITY


La Sala Proiezioni ospita, per la prima volta in un’istituzione museale italiana, la trilogia video When Dreams Become Necessity di Driant Zeneli (Shkoder, Albania,1983).
Rappresentato da prometeogallery di Ida Pisani, l’artista è stato selezionato nell’ambito del progetto Level 0 promosso da ArtVerona.

When Dreams Become Necessity costituisce una riflessione sul fallimento, inteso non come fine ma come opportunità per immaginare sentieri ancora inesplorati e accogliere lo stimolo di nuove sfide.

I tre video documentano altrettante azioni performative svolte dall’artista: un salto nel vuoto, un volo con il parapendio e un lancio agganciato a una teleferica, a tutta velocità.
In tutti i casi, Zeneli cerca di realizzare tre desideri, tre sogni verosimilmente impossibili da concretizzare, che implicano un certo grado di pericolosità e coraggio. La modalità stessa di ripresa, con la camera a mano, contribuisce a creare una dimensione immersiva, a dare la sensazione di essere presenti, fisicamente, accanto all’artista nel momento in cui si accinge a compiere le sue azioni.

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