Chendù [ˈkænˈdu] - quiet luxury design -, brand di complementi d’arredo di alto artigianato e studio di interior che propone pezzi unici e soluzioni personalizzabili, presenta MIMÌ COLLECTION, una collezione composta da due pezzi unici, i tavoli MIMÌ dining e MIMÌ coffee, realizzata in collaborazione con Fainplast, una delle realtà più all’avanguardia in Europa nel settore delle materie plastiche.
MIMÌ COLLECTION nasce infatti da un obiettivo che accumuna Chendù e Fainplast: creare un nuovo equilibrio tra design, arte e circolarità. Attraverso la manipolazione di un materiale di scarto del PVC - 100% riciclabile, un “semplice sottoprodotto” di prova del materiale plastico usato per testarne le performance qualitative entra così in connessione con materiali eterni preziosi, quali il travertino, e si fa arte, diventa decoro e arredo e viene reso un pezzo da collezione.
I due tavoli MIMÌ dining e MIMÌ coffee sono infatti due vere e proprie sculture in travertino - antichizzato e lavorato con lo scalpello - e vetro con inserti in plastica a creare geometrie e volumi inediti. Il tavolo dining è un’opera quasi monumentale, circolare, che parte dal lavoro sapiente degli artigiani con lo scalpello, passa per la lavorazione a macchina della pietra, incontra il riuso del materiale plastico, che viene infine plasmato all’utilizzo in maniera sartoriale. Il coffee table racchiude in sé tutti i processi attuati per il dining e diventa una micro opera architettonica, un edificio in miniatura, che rimanda ad echi di immaginari del passato tradotti in un linguaggio contemporaneo.
MIMÌ COLLECTION vuole inoltre essere un omaggio al territorio piceno, dove sono nate e operano sia Chendù sia Fainplast, e alle menti che vedono lontano: Elisabetta Mariani ed Ernesto Cesario, i soci fondatori di Chendù, coppia nella vita per amore e nel lavoro per scelta, insieme a Roberta Faraotti, responsabile relazioni esterne e welfare di Fainplast, che con lungimiranza ha sposato questo progetto.
A unirle, l’innovazione del design che ammicca alla sostenibilità, complice l'arte e l’uso sapiente di marmo, travertino, ferro, vetro e plastica che viene come tessuta a mano con rigore e costanza e così va Oltre la linea, quella regolare, geometrica, ripetuta delle forme che si rincorrono e si completano.
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