Esperienza unica, rilassante, appagante. È la magia di “Note nei roccoli”, la rassegna musicale che da cinque anni lega la musica ai luoghi più suggestivi di Montenars, ovvero le uccellande storiche che ancora oggi punteggiano il territorio del Comune prealpino. Si tratta di boschetti artificiali utilizzati nel passato per catturare gli uccelli migratori e riconvertiti, grazie all’Ecomuseo delle Acque, a nuove funzioni di tipo naturalistico, didattico e culturale. Fondamentale si è dimostrata la collaborazione dei proprietari, dediti alla potatura e manutenzione periodica degli impianti altrimenti destinati ad essere sopraffatti in breve tempo dal bosco circostante.
Il secondo concerto nell’ambito della rassegna, promossa dall’Ecomuseo, dal Comune di Montenars e dalla Pro Montenars con il contributo della Regione, è in programma domenica 25 luglio alle 17 nel Roccolo di Pre Checo con uno spettacolo di musica e parole, intitolato La maschera e interpretato dal gruppo “Parcè No?”. In caso di maltempo il concerto si svolgerà nella struttura coperta di Curminie. Successivamente si esibiranno il “Canzoniere popolare della Brianza” (8 agosto, Roccolo di Spisso) e i “Baklava Klezmer Soul” (26 settembre, Roccolo del Postino). I concerti si svolgeranno nel pieno rispetto dell’ambiente e delle norme anti-Covid. I posti sono gratuiti, da prenotare contattando il 338 7187227.
Il gruppo musicale. “Parcè No?”, composto da Alessio de Franzoni (fisarmonica, cornetta e clarinetto), Roberto Foglietta (chitarra, percussioni e voce), Sara Rigo (fisarmonica, corno e voce) e Ilaria Colussi (violino e voce), descrive così lo spettacolo: «Si tratta di una riflessione, tra il serio e l’ironico, sui significati della maschera, spaziando dalla poesia alla narrativa, dalla storia al teatro, accompagnando le letture e il recitato con la musica e il canto. La mascherina in questi mesi di pandemia ci copre il volto, ci impedisce di sentire gli odori, rende difficile la comunicazione, ci allontana dal rapporto e dal contatto con gli altri. Lo scopo di protezione come dispositivo medico non è, però, l’unico che la maschera ha avuto nella storia. La maschera ha assunto un grande significato nei riti magici e religiosi, come strumento di comunicazione con la divinità, nonché un uso funerario nelle tombe. Nel teatro la maschera è stato ed è ancora lo strumento più adatto per perdere l’identità, fare ironia, mostrare parti nascoste di sé stessi e indagare nel profondo».
Il roccolo. Il Roccolo di Pre Checo si raggiunge percorrendo a piedi per una decina di minuti la pista forestale che ha inizio dalla strada comunale diretta a Flaipano, all’altezza del Roccolo del Postino. Appartenuto a don Francesco Placereani (1920-1986), presbitero, insegnante, oratore e traduttore in lingua friulana nativo di Montenars, è costituito da un tondo in posizione più elevata e una passata che prende la forma di una bressana. A margine del roccolo l’Ecomuseo ha provveduto a ricostruire un muro in pietra a secco grazie a un “cantiere del paesaggio”.
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