martedì 13 luglio 2021

ECCO “LE NOSTRE CARNI BIANCHE!”

 



Parte il secondo anno della campagna promozionale che racconta gli alti standard del settore su benessere animale, sostenibilità, sicurezza alimentare e benefici nutrizionali delle carni avicole europee

 

Tagliato il nastro per il secondo anno di seguito della campagna di comunicazione e promozione delle carni bianche dell'Unione Europea. Con il claim “Le nostre carni bianche. Pollo e tacchino di alta qualità, dai nostri territori con le garanzie dell’Europa”, l’obiettivo della campagna è rafforzare la fiducia dei consumatori sulla qualità delle carni bianche dell'UE concentrandosi sull'importanza degli elevati standard UE, tra i più rigorosi al mondo, che sono garanzia di benessere animale, sostenibilità e sicurezza alimentare nella produzione di carni bianche. Una campagna che in continuità con il primo anno si caratterizzerà per il suo forte carattere social, dinamico, “fresco” e rivolto ad un target giovane: tra le attività previste per il 2021 sono infatti in programma azioni di coinvolgimento e collaborazione con influencer italiani, partecipazione ad eventi B2B e B2C, partnership con l’Ambassador della campagna Sonia Peronaci, fondatrice di Giallozafferano.it e autrice di molti libri di cucina oltre che la veicolazione di contenuti ed informazioni tramite il sito internet dedicato alla campagna eu-poultry.eu e sui canali social media (Facebook e Twitter).

Questa iniziativa vede riunite le 5 organizzazioni nazionali di rappresentanza delle filiere delle carni avicole di Italia, Francia, Germania, Polonia e Olanda e la loro associazione europea AVEC, con sede in Belgio, nell'ambito di un programma biennale, sostenuto dalla Commissione europea. L’Italia è presente attraverso Unaitalial’associazione di categoria che rappresenta oltre il 90% della filiera avicunicola nazionale, un comparto totalmente Made in Italy e altamente strategico per l’industria agroalimentare italiana.

 

LE CARNI AVICOLE NEL MERCATO ITALIANO: NUMERI E TENDENZE

Le carni bianche, oltre ad essere molto gustose, contribuiscono notevolmente al mantenimento di una dieta equilibrata e sana. La certezza di acquistare carni bianche di qualità e prodotte con attenzione al benessere animale, in modo sicuro ma anche sostenibile, arriva dall’origine europea, in quanto gli standard definiti dall’UE in questo settore sono tra i più rigorosi al mondo.

Il Covid non ha fermato l’ascesa delle carni bianche nel nostro Paese. Per il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini“Il settore delle carni avicole italiane nell’anno del Covid ha mostrato la sua forte resilienza confermandosi al quinto posto tra i produttori Ue, con una produzione in crescita dell’1,8%, in controtendenza alla media europea (-0,1%). E secondo le stime della Commissione Ue l’Italia nel 2021 sarà l’unico fra i primi cinque Paesi produttori Ue a segno più (+0,1%) con una produzione sulle 1,39 mln di tonnellate, in linea con l’anno precedente. Il settore ha tenuto meglio degli altri grazie a una filiera nazionale caratterizzata da forte integrazione verticale e autosufficienza (107,5%) che ha permesso di adeguare in tempo reale la produzione alla domanda.”

Con il 35% delle quote di mercato a volume, le carni avicole rimangono quindi le più acquistate dagli italiani, seguite dalle carni bovine (33%) e dalle suine (21%). Crescono anche gli acquisti domestici (+10% a valore e +7,7% a volume sul 2019) e i consumi pro-capite arrivati a 21,5 kg (+1,93%). Il trend della spesa in aumento è confermato anche nel primo trimestre 2021: +1% sullo stesso periodo dell’anno precedente (dati Ismea). Merito della parziale conversione dei consumi fuori casa in consumi domestici, combinata al valore aggiunto dei prodotti. L’avicolo è infatti il settore zootecnico che più di tutti ha sviluppato la linea degli elaborati e dei confezionati, riuscendo nel 2020 quanto nel 2021 a dar maggior durabilità e flessibilità a una buona parte della produzione.

Il fatturato 2020 del settore nazionale delle carni avicole e uova si è attestato a circa 5.700 milioni di euro (+3,8% sul 2019), a conferma del ruolo di primissimo piano rivestito dalla filiera avicola italiana nell’agroalimentare nazionale. Le carni bianche sono infatti un prodotto frutto di una filiera integrata 100% Made in Italy e di un settore estremamente dinamico e innovativo.

 

I NUMERI DEL SETTORE AVICOLO ITALIANO

  • 5.700 milioni di euro: il fatturato del settore nazionale delle carni avicole
  • 6.405: gli allevamenti professionali presenti in Italia in funzione e con un numero di capi superiore a 250
  • 64.000: il numero di addetti registrato nel 2020, di cui 38.500 allevatori e 25.500 addetti alla trasformazione.
  • Oltre 170: i macelli attivi
  • oltre 450: i laboratori di sezionamento
  • 630 milioni: il numero di capi immessi in allevamento (totale generale avicoli)
  • 1 milione e 400 mila tonnellate: carni avicole prodotte nel 2020
  • 1 milione e 300 mila tonnellate: consumo apparente pro-capite di circa 21 kg
  • 25-30%: percentuale di prodotto del comparto avicolo destinato all’Horeca
  • 60%: percentuale di prodotto del comparto avicolo acquistato dai consumatori attraverso la GDO ed il dettaglio tradizionale (pollerie e macellerie)
  • +9,6%: aumento percentuale nel 2020 della spesa delle famiglie di carni avicole fresche grazie alla crescita dei volumi (+7,8%) associata a un lieve incremento dei prezzi.

 

Ufficio stampa campagna EU POULTRY

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