mercoledì 26 ottobre 2022

IL SEDANO VERDE ED IL SEDANO BIANCO

 

Tutto quello che c'è da sapere sul sedano e sulle sue varietà
Oggi andiamo alla scoperta di uno degli ingredienti più importanti della cucina naturale, il Sedano verde e bianco. È il re del pinzimonio, amatissimo fin dai tempi antichi, per i greci una pianta sacra. A questa pianta i greci hanno dedicato la città siciliana di Selinunte, da selinon, sedano in greco che cresceva selvatico e abbondante in riva al mare, così «protagonista» da venire effigiato perfino sulle monete di cinque secoli prima di Cristo. 
Il sedano è ricco di acqua per cui  diuretico, aiuta a prevenire i calcoli renali, è  depurativo e per entrambe queste funzioni va bene assunto anche sotto forma di centrifugati e succhi. Possiede solo 16 calorie ogni 100 grammi, si dice che si consumano più calorie a masticarlo che non ad ingerirlo. Risulta quindi ideale per chi è in sovrappeso. Ha un sapore piuttosto forte e un profumo inconfondibile dovuto ad una sostanza fortemente aromatica, la sedanina. Per questo motivo, il sedano è utilizzato principalmente per conferire sapore ad altri cibi come insalate, minestre, minestroni ed è praticamente indispensabile nella preparazione di un buon brodo.
Sedano verde
Apium graveolens dulce, cioè la varietà «da coste», è coltivata per i gambi carnosi e costoluti che terminano con foglie verdi. Tra i più noti il Gigante di Romagna di sapore deciso, è più adatto alle cotture, per i soffritti oppure per insaporire minestre e zuppe. Tutte le varietà hanno proprietà rinfrescanti e digestive. I semi si usano in erboristeria e per preparare distillati.  [link >>>]
Sedano bianco
Alcune varietà sono sottoposte all' imbianchimento, rincalzando la terra intorno ai fusti oppure fasciandoli con fogli di carta o con iuta che rende il sedano più croccante, meno fibroso e di gusto più delicato rispetto a quello verde. Altre varietà sono «auto‑imbiancanti», cioè rimangono bianche anche se esposte al sole. Ideale per le insalate e per i pinzimoni. [link>>>]
CURIOSITÀ STORICHE
Ippocrate lo consigliava per i nervi agitati, la badessa tedesca Ildegarda di Bingen ne suggeriva i semi contro la malinconia, nel Quattrocento il sedano si era fatto una nomea un po’ birichina: il medico Michele Savonarola (nonno del Girolamo) lo accusava di suscitare nelle signore il desiderio di fare l’amore e quindi lo sconsigliava «a quelle che caste star vole» Bisognerà aspettare il Settecento perché madame de Pompadour se ne facesse fare delle profumate minestrine per meglio soddisfare Luigi XV.

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