Ultimo weekend per poter visitare la mostra di Pio tarabìntini “Il tempo ritrovato”, nel nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia d'autore Lab 1930 di via Mantova 21 a Milano.
La mostra, curata da Elena Carotti, presenta dieci opere: otto fotografiche, sei dalla serie Imago, più Cassettiera#Lettere e Cassettiera#Pellicole, proposte insieme alle due cassettiere originali in legno e plexiglass in un gioco di rimandi tra bidimensionalità e tridimensionalità.
Le fotografie della serie Imago presenti in mostra riassumono la riflessione sul concetto di “tempo dilatato”, fondamentale nel percorso di ricerca fotografica dell’autore, attraverso la tecnica del mosso: immagini dal grande impatto poetico dove la figura umana, sempre femminile, quasi evanescente, fluttua occupando l’intero spazio scenico, sia quando si muove in un interno casa sia quando il dialogo è direttamente con la natura.
Narrazioni immaginarie dove i corpi non confliggono con le quinte del racconto ma rimangono sospesi in totale armonia, come se danzassero.
La mostra si completa con le due opere Cassettiera#Lettere e Cassettiera#Pellicole, dove due vecchi cassetti da tipografia diventano contenitori della memoria: nel primo gli spazi dove erano riposti i caratteri in piombo contengono frammenti di vecchie buste e lettere di corrispondenza privata, mentre nel secondo sono custoditi frammenti di pellicole a passo ridotto di film personali o famosi.
La fisicità delle due cassettiere – i fogli ingialliti, stropicciati, le buste delle lettere coi francobolli da 50 lire, posta semplice o espresso, Europa o Italia, l’inchiostro, i frammenti di pellicola, le foto di Charlot, Stan Laurel e Oliver Hardy, il tutto incasellato ordinatamente come se fosse possibile riavvolgere il passato, imprigionare il flusso dei ricordi che scandiscono i tempi delle narrazioni, pubbliche e private – rimanda al bisogno dell’autore di trovare un tempo dilatato capace di estendersi tra il passato e il futuro.
Dopo la mostra di Pio Tarantini, la programmazione di Lab 1930 proseguirà dall'8 novembre al 20 dicembre con la mostra "Pigre divinità e pigra sorte" della fotografa Alessandra Baldoni (inaugurazione martedì 8 novembre dalle 18 alle 20).
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