FuturDome è lieta di presentare La linea che ci divide dal domani, mostra personale di Matteo Pizzolante a cura di Atto Belloli Ardessi.
Il progetto presenta un nuovo corpo di opere site specific sviluppate in relazione alle peculiarità spaziali e alla storia degli ambienti espositivi di FuturDome, quanto ai materiali che ne ridefiniscono l’involucro architettonico, attivando un cambiamento di intensità temporale che comporta una riduzione del presente.
La linea che ci divide dal domani investiga l’istante in cui si sviluppa la ricostruzione della narrazione di un evento, determinando come si possa far passare un ricordo dallo stato di sensibilità inerte allo stato di sensibilità attiva.
In psicologia, gli eventi della realtà non sono identificati come fatti quanto invece come vissuti. I vissuti sono lo strumento con cui percepiamo emozionalmente il mondo, l’unico modo con cui possiamo conoscerlo ed alterarlo.
Il titolo della mostra è concepito in riferimento alla linea immaginaria tracciata sulla superficie terrestre che determina il cambio di data, in corrispondenza del 180° meridiano. Il viaggiatore che si muove dall’Asia verso l’America deve contare la stessa data due volte, mentre in direzione opposta è necessario saltare un giorno.
Una piega/paradosso del tempo, un varco materializzato nelle 21 ore di fuso orario che separano il confine tra Russia ed Alaska, nel mezzo delle isole di Diomede nello stretto di Bering. Due isole visibili a occhio nudo distanti poco più di tre chilometri l’una dall’altra dove è possibile, attraversandole, ripercorrere un istante del tempo e rimodulare la nostra memoria in una lucida visione del proprio passato o viceversa.
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