lunedì 4 settembre 2023

Musiche dagli opposti delle Alpi

 




L’Ecomuseo ha fatto della musica popolare, ovvero delle diverse tradizioni musicali che caratterizzano una particolare area geografica e di riflesso il patrimonio delle comunità di riferimento, un suo cavallo di battaglia. Il prossimo fine settimana sarà dedicato alle espressioni musicali di due aree e culture agli opposti dell’arco alpino, Friuli e Piemonte. I gruppi che si esibiranno, a conclusione della settima edizione della rassegna “Note nei roccoli e nelle corti”, proporranno brani di tradizione orale tramandati nel tempo, senza escludere la possibilità di reinterpretare il repertorio storico acquisito. Lo sforzo è importante perché la musica popolare rappresenta da sempre una componente fondamentale dell’identità di un’etnia o di un gruppo sociale, mentre oggi, con la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, le differenze tra le musiche prodotte in territori e luoghi diversi si riducono sempre più.

Sabato 9 settembre alle 17 in piazzetta Celotti nel centro storico di Gemona si esibiranno i Carantan (Andrea Barachino chitarra classica e voce, Stefano Durat armoniche diatoniche, Caterina Vidon violoncello) che da un trentennio ripropongono il patrimonio musicale friulano di canti e danze. Sarà l’occasione per ricordare il quarto componente dei Carantan, Glauco Toniutti, prematuramente scomparso. Domenica 10 settembre nel Roccolo del Postino a Montenars si terrà il concerto del gruppo Lou Pitakass, “il picchio” in lingua occitana: è formato da giovani musicisti delle vallate del cuneese (Luca Declementi organetto e voce, Loris Giraudo organetto e ghironda, Anna Damiano flauto traverso, Daniele Mauro basso) che suoneranno balli tradizionali occitani e canzoni originali, unendo la musica popolare a generi più moderni. In caso di maltempo i concerti si svolgeranno nel LAB Terremoto in piazza Municipio 5 a Gemona e nella struttura coperta di Curminie a Montenars.

Carantan (con questo termine si indicava i cinque centesimi delle vecchie lire in uso agli inizi del Novecento) dal 1991 sono impegnati in un progetto che si fonda sul recupero e la rielaborazione del canto e della musica friulana in un arco temporale che va dal Cinquecento fino all’epoca contemporanea, sconfinando anche nel repertorio tradizionale del Nord Italia e dell’Istria. I brani mantengono le caratteristiche poetiche, melodiche e ritmiche della musica popolare e, accanto alle danze di queste aree (resiana, vinca, furlana, ma anche manfrine, quadriglie, gighe e polke), ripropongono ballate, canti corali e musiche su strumenti tradizionali.

Lou Pitakass sono un gruppo di giovani musicisti occitani provenienti da diverse valli della provincia di Cuneo che conservano un vasto patrimonio culturale e musicale: Val Maira, Val Grana, Valle Stura, Valle Colla e Valle Pesio. Nati nel 2012 grazie all’apporto di Sergio Berardo, portano le loro canzoni in Piemonte e in Italia, facendo danzare ogni anno centinaia di spettatori e suonando su decine di palchi. Hanno all’attivo più di trecento concerti. Nel 2019 hanno registrato alcuni brani incidendoli nel primo disco EP “Pite Garda”, uscito sulle maggiori piattaforme digitali.

Il Roccolo del Postino, posto lungo la linea di spartiacque che separa il bacino del Tagliamento da quello del Torre (il nome richiama il mestiere svolto dal proprietario), è costituito da un tondo di carpini bianchi. Un tempo l’impianto era completato, sul versante oltre la strada, da un secondo anello e da una passata di collegamento, ormai avvolti dal bosco ma ancora riconoscibili. Si trattava di un sistema articolato che permetteva di aumentare le catture dei migratori, facendo uso dello spauracchio all’interno dei tondi e intercettando, mediante la tesa rettilinea, gli uccelli in volo o quelli diffidenti che non entravano nei due corpi circolari.

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